Che cosa rimarrà di noi nella memoria di chi ci ha voluto bene? Come verrà raccontata la nostra vita ai nipoti che verranno? «matilda mia, ho imparato pochissime cose e te le dico» andrea camilleri sta scrivendo quando la pronipote matilda si intrufola a giocare sotto il tavolo, e lui pensa che non vuole che siano altri – quando lei sarà grande – a raccontarle di lui. Così nasce questa lettera, che ripercorre una vita intera con l'intelligenza del cuore: illuminando i momenti in base al peso che hanno avuto nel rendere camilleri l'uomo che tutti amiamo. Uno spettacolo teatrale alla presenza del gerarca pavolini e una strage di mafia a porto empedocle, una straordinaria lezione di regia all'accademia silvio d'amico e le parole di un vecchio attore dopo le prove, l'incontro con la moglie rosetta e quello con elvira sellerio. Ogni episodio è un modo per parlare di ciò che rende la vita degna di essere vissuta: le radici, l'amore, gli amici, la politica, la letteratura. Con il coraggio di raccontare gli errori e le disillusioni, con la commozione di un bisnonno che può solo immaginare il futuro e consegnare alla nipote la lanterna preziosa del dubbio.
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