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Julien Tromeur


Classifica Libri di Chiara Frugoni

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Libri in questa classifica: 3

Pagina 1 di 1

Posizione in classifica: 1

Paure Medievali
Epidemie, Prodigi, Fine Del Tempo

Chiara Frugoni

Archeologia - Dalla preistoria

Paure Medievali<br>Epidemie, Prodigi, Fine Del Tempo
Il medioevo ci parla oggi con voce forte, attraverso le tante paure che assillavano donne, uomini, bambini: paura della fine, della miseria, della fame, delle malattie, della lebbra e della peste in particolare, fino alla paura del diverso, dello straniero, degli ebrei, dei musulmani, dei mongoli. Un libro di lugubri sciagure che si susseguono, dunque? No. Un libro che pone domande, addita problemi, cerca risposte. «carestie, fame, uomini di pelle scura assetati di sangue, angeli vendicatori, ebrei cannibali. E naturalmente le malattie. Per completare il quadro delle paure nel medioevo, ecco quella (insieme alla morte) impossibile da combattere: l'infermità» - annachiara sacchi, la lettura«ne le paure del medioevo chiara frugoni le racconta e le documenta, con le fonti scritte, ovviamente, ma anche con le immagini. Come gli altri numerosi libri di questa studiosa, è un volume da leggere, ma anche da sfogliare e guardare. L'impressione che se ne ricava è che nel medioevo non solo avevano paure simili alle nostre, ma se le raccontavano con mezzi simili ai nostri, con effetti quasi audiovisivi, con figure scolpite o dipinte, che sembrano in movimento, danzanti e gesticolanti, o addirittura parlanti, con le scritte sui cartigli che servono da spiegazione, anzi persino col fumetto che gli esce di bocca» - siegmund ginzberg, robinsonun passato sorprendentemente vicino, nel momento in cui con sgomento ci troviamo ad affrontare realtà che si ritenevano scongiurate da secoli, come le pandemie causate da virus, o assistiamo alle ricorrenti catastrofi ecologiche, o valutiamo i rischi – spesso portati dall'aggressiva mano dell'uomo – che minacciano il pianeta. Il medioevo ci parla oggi con voce forte, attraverso le tante paure che assillavano donne, uomini, bambini: paura della fine, della miseria, della fame, delle malattie, della lebbra e della peste in particolare, fino alla paura del diverso, dello straniero, degli ebrei, dei musulmani, dei mongoli. Un libro di lugubri sciagure che si susseguono, dunque? No. Un libro che pone domande, addita problemi, cerca risposte. Non siamo più in quel medioevo, ma gli esseri umani sono ancora gli stessi, nascono, amano, crescono, sperano, si spaventano. Oltre ad alcune curiosità – una data di nascita sbagliata per cristo, le reazioni suscitate dall'arrivo dell'anno mille – scopriremo quale evento all'improvviso fece degli ebrei i nemici della porta accanto; che legame esiste fra la nascita del purgatorio e la circolazione di temi macabri nelle chiese, come si contrastò il dilagare delle carestie. Alcuni testimoni privilegiati renderanno palpabili anche a noi i drammi delle loro epoche, mentre uno smagliante corredo di immagini accompagnerà il racconto rendendolo vivo ed emozionante. «. Imperocché, come uno si poneva in sul letto malato, quegli di casa sbigottiti gli diceano:
Punteggio: 1003
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 25/01/2024

Posizione in classifica: 2

Uomini E Animali Nel Medioevo
Storie Fantastiche E Feroci

Chiara Frugoni

Arte, architettura e fotografia - Soggetti religiosi nellarte

Uomini E Animali Nel Medioevo<br>Storie Fantastiche E Feroci
Finalista del premio viareggio-rèpaci 2019 per la saggistica. Dispiegate in arazzi, miniature, mosaici, sculture, dipinti, enciclopedie figurate, raccolte di mirabilia, chiara frugoni ci mostra le mille facce della storia di una relazione secolare, simbolica quanto reale, tra gli uomini e gli animali. Uno sfarzoso corredo di immagini rende vivo, palpitante e nostro quel tempo lontano. «che per certo sappi e credi come cosa vera quello che io ti dirò: un altro converso ce ne fu che andando una mattina presso d'uno fossato vide un drago terribile bere, e disse che gli pareva che fusse tutto pieno di specchi, per la qual cosa tornò a casa e pe lla paura morì, overo per veleno che 'l dragone gli gittasse» - giovanni dalle celle, lettera a un devoto, 1374 ca. Unicorni, draghi, grifoni: una folla di creature surreali e favolose, ma anche molto concrete e temute, popola la vita degli uomini intorno al 1000 e fino al rinascimento. Santi padri del deserto, monaci, autorevoli predicatori assicuravano che la terra fosse gremita di bestie feroci, nonché di esseri mostruosi e ibridi. E poiché alle bestie si guardava alla luce della creazione, ecco sorgere alcuni interrogativi fondamentali. Un uomo con la testa di cane doveva essere battezzato? Poteva dio aver creato qualcosa di tanto orrido? Nel medioevo si sapeva di vivere ormai in un paradiso perduto. Così come perduto per sempre - dopo la trasgressione dei progenitori - era il meraviglioso rapporto di subordinazione che gli animali, creati per servire adamo, avevano intrattenuto con gli uomini. Questi ultimi non disponevano di armi efficaci per affrontare lupi, orsi e cinghiali, e ancor meno leoni, tigri e pantere, caso mai li avessero incontrati. Li soccorreva però una fervida fantasia, grazie alla quale venivano a patti con la paura.
Punteggio: 869
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 26/10/2023

Posizione in classifica: 3

Uomini E Animali Nel Medioevo
Storie Fantastiche E Feroci

Chiara Frugoni

Archeologia - Dettagli

Uomini E Animali Nel Medioevo<br>Storie Fantastiche E Feroci
Finalista del premio viareggio-rèpaci 2019 per la saggistica. Dispiegate in arazzi, miniature, mosaici, sculture, dipinti, enciclopedie figurate, raccolte di mirabilia, chiara frugoni ci mostra le mille facce della storia di una relazione secolare, simbolica quanto reale, tra gli uomini e gli animali. Uno sfarzoso corredo di immagini rende vivo, palpitante e nostro quel tempo lontano. «che per certo sappi e credi come cosa vera quello che io ti dirò: un altro converso ce ne fu che andando una mattina presso d'uno fossato vide un drago terribile bere, e disse che gli pareva che fusse tutto pieno di specchi, per la qual cosa tornò a casa e pe lla paura morì, overo per veleno che 'l dragone gli gittasse» - giovanni dalle celle, lettera a un devoto, 1374 ca. Unicorni, draghi, grifoni: una folla di creature surreali e favolose, ma anche molto concrete e temute, popola la vita degli uomini intorno al 1000 e fino al rinascimento. Santi padri del deserto, monaci, autorevoli predicatori assicuravano che la terra fosse gremita di bestie feroci, nonché di esseri mostruosi e ibridi. E poiché alle bestie si guardava alla luce della creazione, ecco sorgere alcuni interrogativi fondamentali. Un uomo con la testa di cane doveva essere battezzato? Poteva dio aver creato qualcosa di tanto orrido? Nel medioevo si sapeva di vivere ormai in un paradiso perduto. Così come perduto per sempre - dopo la trasgressione dei progenitori - era il meraviglioso rapporto di subordinazione che gli animali, creati per servire adamo, avevano intrattenuto con gli uomini. Questi ultimi non disponevano di armi efficaci per affrontare lupi, orsi e cinghiali, e ancor meno leoni, tigri e pantere, caso mai li avessero incontrati. Li soccorreva però una fervida fantasia, grazie alla quale venivano a patti con la paura.
Punteggio: 869
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 25/07/2021

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