Nel 1417, in un'epoca in cui per impadronirsi di un testo antico si poteva rubare o uccidere, l'umanista poggio bracciolini scoprì in un monastero tedesco l'unica copia sopravvissuta del poema filosofico di lucrezio, 'de rerum natura'. Oggi 'il manoscritto' racconta l'impatto delle idee di lucrezio - intorno agli atomi, agli dèi e alla loro assenza, alla felicità umana - su artisti e pensatori come botticelli e giordano bruno, montaigne e shakespeare, freud e einstein. Con il passo e la felicità del narratore greenblatt dimostra in queste pagine che i grandi libri cambiano la storia del mondo.
Cosa ci vorrà mai a prendersi cura di un appartamento di lusso? Basta lasciar fare alla domestica, non giocherellare coi tasti del pianoforte a coda, non sfondare i divani in pelle nera, non sporcare le pareti color bianco ghiaccio e attenersi alle istruzioni. Sì, perché il padrone di casa oskar, famoso compositore minimalista e poliglotta, amante del design e della semplicità che costa un occhio, impegnato a los angeles con gli avvocati della moglie sul piede di guerra, non solo ha affidato la sua elegante casa, situata in una città dell'europa dell'est, a un vecchio amico di università e aspirante scrittore, 'inesorabilmente, illecitamente bloccato' al primo romanzo, ma gli ha lasciato anche biglietti, noticine e istruzioni per ogni situazione possibile. Tuttavia, quando l'ospite, dopo una serata trascorsa in un locale di lap dance in compagnia di una ragazza coi capelli color ambra e microscopica minigonna di pvc o lattice, torna a casa ubriaco e si accascia sul letto trascurando i gatti, quasi come si fosse innescata un'antica maledizione, tutto precipita verso la catastrofe: il prezioso parquet in quercia francese si macchia in una maniera orribile; uno dei due gatti tira le cuoia, stecchito sotto il peso del coperchio del pianoforte; la donna delle pulizie stramazza al suolo nella cucina tutta vetro e acciaio; e così via fino al sorprendente, inaspettato colpo di scena finale.
Finalista premio strega 2013. Nel cuore di bologna, marco, intellettuale trentenne diviso tra le incombenze giornalistiche e il tentativo di finire un romanzo, vive in una solitudine cocciuta e il più possibile asettica, fino a quando ricompare lucia, la ragazza che lo ha lasciato qualche anno prima. Ora lucia cerca marco, lo assedia e lo porta in giro per paesi e campagne, a visitare i loro luoghi di un tempo, a ritrovare gli amici vivi e gli amici morti. Tra bassa e appennini, tra cliniche e osterie, lucia - come una fragile ma tenace erinni - costringe marco a rianalizzare le zone più oscure del loro passato. 'atti mancati' è una storia d'amore e di suspense. È una parabola sul tempo trascorso ostinatamente a occhi chiusi e su quello vissuto a occhi spalancati. È il referto di una malattia, steso con furore analitico e insieme con uno stile semplice, da presa diretta.
A che cosa si deve rinunciare per potere infine diventare se stessi? Anna lascia la casa dov'è cresciuta, facendo perdere alla famiglia le proprie tracce. Nella città dove giunge, trova un lavoro davvero singolare per una ragazza giovane come lei: assiste una donna anziana, maria, con grande dolcezza, occupandosi senza risparmio del suo corpo malato e ascoltando i racconti sul nipote amatissimo che la signora non vede da anni. La stessa notte in cui maria muore, anna dà alla luce un bambino. Ma il dolore del passato è troppo vivo, paralizzante, e ancora una volta lei deve andare via. Abbandona il figlio in ospedale, a un destino ignoto. Comincia così un nuovo viaggio, alla ricerca di una salvezza dalle colpe: le proprie e quelle degli altri. L'incontro con una giovane straniera e con la sua famiglia sono per anna una piccola oasi dove riprendere le forze. Presto il suo viaggio si trasforma e diventa ricerca: la meta è giovanni, il nipote misterioso di maria. Giovanni le insegnerà un nuovo modo per conoscere il proprio corpo e se stessa, attraverso le tecniche della danza sensibile. Marta pastorino scrive un romanzo scabro, essenziale. Tocca temi scomodi, brucianti fino all'indicibile, e lo fa con coraggio e delicatezza, grazie a una lingua che procede per sottrazione, per piccoli scarti di misurata intensità. La narratrice ci conduce attraverso la storia con la sicurezza di una coreografa che sa nascondere la fatica e il dolore nell'eleganza di un movimento.
La campagna di napoleone in russia è ricordata come uno degli avvenimenti più drammatici della storia europea, nonché il primo esempio di guerra totale, che vide i maggiori imperi dell'epoca scontrarsi per il dominio sul continente. Da due secoli questo evento è impresso nell'immaginario collettivo, eppure alla sua straordinaria forza evocativa non è sempre corrisposta un'analisi storiografica imparziale e approfondita. Con 'marcia fatale', adam zamoyski prova a invertire la tendenza, attingendo a una serie di documenti, spesso inediti, recuperati in archivi e biblioteche di tutto il mondo. Dalle lettere di semplici soldati ai diari personali dei protagonisti, dai bollettini ufficiali agli appunti manoscritti: facendo parlare gli uomini, zamoyski ci fa rivivere il loro dolore, le loro speranze, le loro paure. E così, accanto alla voce dei grandi protagonisti della storia, sentiamo anche quella degli 'ultimi', di quei francesi e russi, polacchi e italiani, tedeschi e portoghesi impegnati a tornare vivi dal campo di battaglia. Tableau vivant intenso, 'marcia fatale' è un'opera che riesce a far convivere il rigore storiografico e l'interpretazione dei documenti con la potenza narrativa, facendoci osservare la lenta e inesorabile disfatta dell'esercito più potente mai messo in campo. E del suo comandante supremo.
'so che cosa direbbe hector: che passo troppo tempo con le mani in mano, che devo tenermi impegnata. Che devo prendere le medicine. Che soffro della sindrome del nido vuoto, come dice agli amici al pub, a sua madre. Ha sempre sostenuto che ho una vivida immaginazione'. Marta ed hector sono sposati da tanto tempo, talmente tanto che marta fatica a ricordare la sua vita prima di quell'evento. Lui si è sempre preso cura di lei, e lei ha sempre fatto tutto il possibile per essere una brava moglie. Ma quando hector le rivela un segreto, la loro ordinata vita domestica comincia ad andare a rotoli. Nell'ombra c'è una ragazzina bionda che soltanto marta è in grado di vedere. E questa ragazzina sta cercando di dirle qualcosa.
Tutto ha inizio nel 1913 nel giardino di una casa nella campagna inglese, quando il timido george sawle torna da cambridge insieme a un compagno di studi: l'aristocratico, magnetico, capriccioso poeta cecil valance. Si fermano solo tre giorni alla tenuta 'due acri', ma quel poco tempo è destinato a cambiare la loro vita. E più ancora quella di daphne, la sorella sedicenne di george. Sul quaderno degli autografi di lei, infatti, cecil scrive un poema che diventerà, dopo la sua morte al fronte, il simbolo di una generazione. Ma quei primi giorni in cui la storia sta per fare il suo tragico ingresso sono anche attraversati da malintesi e segreti, che intrecciano i destini della famiglia sawle con quella dei valance. Così, mentre george si sentirà ingannato nel suo amore proibito per cecil, daphne crederà che quei versi siano stati dedicati a lei e indosserà i panni della vedova del poeta. Sposerà il fratello di cecil, ma quel suo primo, idealizzato amore la trascinerà da un matrimonio infelice all'altro. A vegliare sulle loro vite c'è comunque l'incombente e gelida presenza della statua bianchissima di cecil. Fino a quando, settant'anni dopo, due giovani studiosi, coinvolti loro stessi nelle vicende biografiche del poeta, non faranno luce sulla verità di quei pomeriggi ai 'due acri'.
Viaggio alle radici della rabbia. Le voci di chi non ha voce, gli sguardi e le parole di un paese che cambia. Storie vere dell'italia fragile. «io vi maledico» c'è scritto sulla lapide di marmo che un operaio dell'ilva di taranto ha voluto mettere per strada, sotto casa sua. E «io vi maledico», dice la figlia dell'imprenditore che si è ucciso strozzato dall'usura bancaria. Sono due delle storie che compongono il ritratto corale di un paese disorientato, in cui rabbia e frustrazione possono trasformarsi in malattia sociale o in vento di cambiamento. C'è il ragazzo sardo che voleva partecipare a x factor, non l'hanno preso ed è tornato in miniera. C'è michele, 4 anni, che ha fatto il test per misurare la rabbia e doveva prendere delle medicine, ma sua madre ha deciso di no. La fatica dei genitori, la sazietà disillusa dei figli. Emanuela che ha scritto due volte a marchionne e che sa – glielo ha spiegato suo padre – cosa significa «comportarsi da uomo». C'è milagros che racconta che gli indignados sono orfani delle carte di credito e figli degli sfratti. C'è la rabbia degli adolescenti, cui i professori non sanno dare risposte. Ci sono cinque donne sindaco del sud, dove le teste di maiale non son maschere da indossare alle feste. E c'è atesia, dove le donne del call center rispondono la notte ai maniaci per non perdere 80 centesimi lordi. Un ritratto scritto con parole dure come la pietra. O come la verità. Unico antidoto alla rabbia di chi è stanco di non essere ascoltato.
Nella variegata fauna di giovani attirati a chicago dal corso di scrittura creativa tenuto da russell stone compare un giorno una giovane rifugiata algerina dalla presenza inquietantemente luminosa. Thassa amzwar è scampata agli orrori della guerra civile nel suo paese, eppure irradia una contagiosa e costante joie de vivre. Tanto che i suoi compagni l'hanno subito ribattezzata miss generosity. La sua vitalità, la sua deliziosa esuberanza non mancano di turbare e incuriosire il malinconico russell. È anche nel tentativo di proteggerla da se stessa che russell comincia a studiare attentamente il caso. Forse c'è una spiegazione scientifica: generosità e genetica sono un binomio possibile, hanno perfino due sillabe in comune. Forse è un caso rarissimo di ipertimia, una forma di euforia ininterrotta. La notizia si diffonde tra gli studiosi e interessa in particolar modo thomas kurton, scienziato di successo ma anche imprenditore senza scrupoli, che dichiara di avere finalmente scoperto il gene della felicità. E in un paese che ha posto la ricerca della felicità tra i suoi valori fondanti l'annuncio si trasforma in una bomba mediática. Assediata da radio e tv, nonché dagli insonni ficcanaso della rete, thassa non potrà che finire nel più celebre dei talk-show, con esiti a dir poco disastrosi. Finché, schiacciata dal peso di una felicità ormai vissuta come una condanna, miss generosity si vedrà costretta a compiere gesti estremi, prima di fuggire da tutto e da tutti.
Bruciare la città-mondo, la capitale del ventesimo secolo. La città della senna, dei boulevard e di notre-dame, del louvre e della torre eiffel. Bruciare parigi. 'bruciate parigi! ' ordina hitler nella fase conclusiva della seconda guerra mondiale. Ma l'ordine non venne eseguito e parigi fu salva. Chi la salvò dalla distruzione? De gaulle? 0 il generale von choltitz? Il comunista rol o il console svedese nordling? Come si arrivò al 25 agosto 1944, giorno in cui la città venne liberata dagli alleati? Attraverso carte segrete ritrovate negli archivi tedeschi, documenti dell'epoca, ordinanze, verbali e ricordi dei testimoni, dominique lapierre e larry collins scrivono un drammatico romanzo-cronaca - da cui verrà tratto l'omonimo film di rené clement - mettendo in scena eroi e traditori, giovani e vecchi, spie e ostaggi. Sono i protagonisti dell'epopea della città, dall'incubo della distruzione totale alle battaglie per le strade, fino alla liberazione.