Ali, una scrittrice di racconti via email, inventa per chi si mette in contatto con lei la storia che si desidera, a comando, purché si sia pronti a entrarci come se stessi e a uscirne come qualcun altro. Ma questa volta a mettersi profondamente in gioco è la stessa ali, che narra la sua vicenda d'amore con una bellissima donna dai capelli rossi già sposata. Una storia che attraversa il tempo e lo spazio e s'intreccia con le vicende di celebri personaggi che hanno inseguito un loro sogno di passione o di amanti che il destino ha voluto tenere separati, lancillotto e ginevra, paolo e francesca, tristano e isotta. Ma anche rembrandt e george mallory, lo scalatore dell'everest.
Yedidyah è un giovane giornalista che lavora a new york nella redazione di un quotidiano. La sua specialità è la critica teatrale, è sposato con un'attrice ed è molto ben introdotto nel mondo del teatro newyorkese. Nessuno è più bravo di yedidyah nel raccontare i successi effimeri, le glorie dimenticate, il fascino racchiuso nella nascita di una nuova stella e la malinconia che colora il suo crepuscolo. Ecco perché rimane estremamente sorpreso quando il suo capo gli affida un compito molto diverso dal solito: occuparsi della cronaca del processo di werner sonderberg, un giovane tedesco residente negli stati uniti. È stato accusato dell'omicidio di hans dunkelman, un suo lontano zio, trovato morto in fondo a un crepaccio nei monti adirondack. Di fronte al giudice sonderberg si è dichiarato colpevole e insieme non colpevole, scatenando l'attenzione morbosa di tutti i media. Perché hans dunkelman, che pareva solo un distinto anziano gentiluomo europeo, nascondeva molti segreti, riguardanti la sua vera identità e il suo coinvolgimento nella tragedia dell'olocausto. Segreti che lui e il nipote hanno dovuto affrontare sull'orlo di quel crepaccio. Segreti che lo stesso yedidyah ha paura di affrontare nel suo articolo, perché lo riportano indietro nel tempo, alla storia della sua famiglia, a una cicatrice che il tempo non ha ancora sanato. E che forse mai potrà sanare.
Tito ha 25 anni e lavora all'ufficio postale di un paesino, quando gli arriva una lettera da roma che gli cambia la vita. Quella lettera contiene un grande imperativo:
È il 1865, si è appena conclusa la lunga e sanguinosa guerra di secessione e un gruppo di circensi percorre le strade della virginia alzando il tendone dove capita. Ma la loro incerta esistenza è sorretta dalla tenace convinzione di poter diventare un grande circo, girare il mondo, raggiungere la fama. Si tratta di una certezza che il tempo avvererà o l'illusione di un sogno?
Una quieta cittadina americana. È l'ora della ricreazione alla woodside elementary school. Adam, un bambino autistico di nove anni e la compagna di classe amelia svaniscono nel nulla. Scatta l'allarme, partono le ricerche. Adam viene ritrovato alcune ore dopo nel bosco ai margini della scuola. Accanto a lui il cadavere della piccola amelia, uccisa con una coltellata al cuore. Per la polizia la testimonianza del bambino è fondamentale, ma adam non riesce a dire che cosa abbia visto o sentito. Si è chiuso in un silenzio invalicabile, un silenzio che anche la madre, cara, non riesce a spezzare. Non resta che cercare di leggere dietro quegli occhi spaventati, decifrare qualsiasi segnale, capire perché adam, che di solito non infrange mai le regole, si sia allontanato dalla scuola. Un aiuto inaspettato arriva da morgan, adolescente con lievi deficit mentali, che sembra aver trovato un canale di comunicazione con il bambino. Ma mentre sospetti e indizi si rincorrono, la violenza erompe di nuovo.
Elegante ventiquattr'ore su ventiquattro e inaccessibile, laconico e gelidamente cortese, il protagonista di questo romanzo potrebbe sembrare una maschera - o un enigma. Eppure è un personaggio che affascina. Forse per il suo raffinato distacco. Forse per la casa minuscola e complicata in cui vive non lontano da parigi, affollata com'è di miniature d'ogni sorta, statuette e ninnoli, carillon e giocattoli a molla. O forse perché è ravel, uno dei musicisti più celebri al mondo. Jean echenoz ridà vita all'artista in un romanzo partecipe e nonchalant, indiavolato e audace come un brano jazz.
Marta ha 12 anni; quando arriva nella comunità alloggio dove lavorano ascanio ed elisa, la sua vita ha già preso una piega difficile: una madre alcolizzata e un padre che se ne è andato. L'esistenza di corrado non è più semplice. Ha 16 anni, guarda il mondo facendo il duro e, nella stessa comunità, aspetta che la madre esca finalmente dal carcere. Nella vita quotidiana della casa le esistenze dei due ragazzi si intrecciano a quelle degli educatori che si prendono cura di loro, tra rabbia, delusioni e piccole felicità, fino a quando marta e corrado decidono di prendere in mano il proprio destino.
Spaperino è un giovane papero che vive l'esperienza delta droga. Spaperopoli è la città nata dalle sue allucinazioni: una città fantastica inserita nei contorni tragicomici della realtà. Spaperino trascorre le ore nel gabinetto di una stazione, prigioniero di una nuova sostanza stupefacente: le pap, magnifiche pastiglie rosa con sopra l'immagine di un paperino. Sono le pap che gli regalano le sue fantastiche allucinazioni, facendolo vivere in una vignetta popolata di strani personaggi: da pusherduck, a una
'retablo' - dice uno dei più sintetici e usuali dizionari della lingua castigliana - è 'conjunto de figuras que representan la serie de una historia o suceso': e la scegliamo, questa definizione, che può sembrare angusta come quella che invece sottrae la parola all'ambito della pittura, cui appartiene, per vagamente sconfinarla nel campo della letteratura e, qui ed ora, in questo racconto cui da titolo. Perché 'retablo' è questo racconto non soltanto per il suo alludere alla pittura e, con quasi medianico gioco a rebours, a un pittore; ma per il suo svolgersi in figure di incantata e incantevole fissità, pur circonfuse di un movimento, di un cangiare e trepidare di linee, di colori, di eventi luministici che si direbbe aspirino, al di là delle parole, ma restando certa ogni parola, a una più ineffabile condizione. Sicché si può dire, per quel che vi si svolge e per come è scritto, che questo racconto è come un miracolo: il che, per altro esattamente si conviene alla parola 'retablo', di solito i 'retablos' in pittura rappresentando sequenze di fatti miracolosi. (leonardo sciascia)