'brillat-savarin è stato per noi una scoperta recente. Avevamo già deciso di scrivere un libro di cucina per esprimere la profonda gioia che ci dà il cucinare e il grande conforto che ne abbiamo tratto vivendo all'estero. Volevamo celebrare la gastronomia e i piaceri dei sensi che si incontrano nel preparare il cibo, nel servirlo e nel mangiarlo. Cucinato, condiviso, consumato da soli, regalato; occasione d'incontro, simbolo di appartenenza a gruppi e a religioni, nutrimento del corpo e della psiche, il cibo è potentissimo antidoto contro l'isolamento e la tristezza. Ce ne siamo rese conto quasi per caso. Rosario, da bambina, nella cucina di casa si incantava a osservare la trasformazione degli ingredienti in pietanza; da adulta, all'estero, cucinava per mantenere la propria identità e ha cominciato ad apprezzare dettagli che danno piacere, come organizzare e riordinare la dispensa, fare la spesa nei mercati del quartiere e cucinare con i fiori del terrazzo. Molte alunne della sua scuola di cucina londinese frequentano i corsi da anni, perché hanno imparato che cucinare aiuta a stare meglio. Simonetta, cuoca per tradizione familiare e per necessità, ha sperimentato attraverso le vicissitudini della vita il valore catartico della cucina. Per lei, la cucina e la tavola, oltre a essere elementi fondamentali dell'esistenza, costituiscono un trionfo dei sensi, della bellezza e dell'ospitalità. '
Come nasce un lettore? Esiste una ricetta in grado di suscitare nei bambini l'amore per i libri? Come tutte le pietanze più buone, anche questa ha di base pochi, essenziali ingredienti: disponibilità e pazienza (del genitore), curiosità e attenzione (del piccolo) e tanti libri in dispensa. Ma qualche volta il miscuglio non ha l'effetto sperato, e quello che si vorrebbe un momento magico di condivisione di storie rischia di diventare una parentesi svogliata e irritante tra le mille attività del giorno e la tappa forzata ma necessaria del sonno. È quello il momento in cui si è più tentati di rinunciare a favore della dieta ipertrofica della televisione; ma vale la pena fermarsi a pensare e, come suggerisce uno degli autori, fare qualcosa insieme: se ci si annoia, ed è umano, è noia personale, inventata, di certo non propinata da altri. In questo saggio-riflessione, un'autorevole esperta di letteratura per l'infanzia e uno dei più importanti autori italiani di libri per ragazzi si alternano per raccontare, spiegare, suggerire come i libri possano unire profondamente adulti e bambini, creando un rapporto esclusivo di condivisione, curiosità e complicità. La voce dell'adulto che legge ai più piccoli diventa la prima, indimenticabile canzone dell'infanzia; successivamente, quando il bambino è in grado di scegliere e leggere autonomamente, diventa gioco e partecipazione.
In questa testimonianza, come già il titolo lascia intravedere, il biografato vi campeggia nei panni del più complesso tra tutti i personaggi nello stesso joseph roth. Non di rado è un roth insolente e ingrato, geniale e un po' impostore, ora aggressivo ora vulnerabile, infantile e lucidissimo nei suoi giudizi sull'epoca, i contemporanei e la letteratura. Vediamo evocate l'infanzia e l'adolescenza di roth, i suoi amori e le frequentazioni femminili, le discussioni al caffè con stefan zweig, kesten, musil, l'apprendistato da alcolista, l'idiosincrasia per psichiatri e psicologi, gli anni parigini dissoluti e distruttivi, l'irrompere del delirio e delle sconnessioni mentali.
Già il destino di essere nati non è privo di stranezza, ma all'interno della condizione umana vi è qualcosa di più strano: il servizio militare. Michele mari racconta in queste pagine la sua esperienza da recluta nella caserma gaetano de cordevolis di como, nell'anno del signore 1979. Le sue descrizioni della vita in un c. A . R . (centro addestramento reclute), lucide e visionarie al tempo stesso, sono pervase dal sentimento agghiacciato del neofita a contatto con una realtà incomprensibile e aliena, eppure rese lievi da un'ironia classificatoria e da un incongruo furore filologico, dissacrante, che tiene a distanza le cose usando le lunghe pinze di una lingua e di uno stile arcaici e preziosi, capaci di far risaltare all'ennesima potenza la surreale assurdità del tutto. Ecco allora la minuziosa disamina del cubo e delle intrinseche motivazioni per cui l'istituzione militare lo idolatra a tal punto; l'epico resoconto della fila alla mensa di mezzogiorno e della corvè in infermeria; la quotidiana lotta con l'armadietto zeppo da esplodere, l'addestramento con le armi, gli oscuri dilemmi sui gradi e le gerarchie militari, le celle di rigore e l'adunata, la libera uscita e l'attesa delle 'destinazioni': tutti i riti e i tic di quell''enorme, flagrante demenza, non priva di una sua astuzia tignosa, che è l'istituzione militare'.
La vicenda artistica di joanne kathleen rowling non ha precedenti nella storia dell'industria libraria. Mai, prima di lei, un autore era assurto a fama e ricchezza così velocemente e, al tempo stesso, in maniera così estesa e capillare. Nel giro di una dozzina d'anni la scrittrice è passata da un sussidio di disoccupazione pari a 278 sterline al mese a una fortuna stimata in 530 milioni di sterline, diventando un fenomeno editoriale, cinematografico e mediatico. A uno sguardo più attento è possibile scorgere, tuttavia, il sottile filo «magico» che lega gli eventi e capire come i 32 anni che vanno dalla sua nascita alla pubblicazione di harry potter e la pietra filosofale non siano altro che un lungo terreno preparatorio per tutto quello che verrà superficialmente etichettato dalla stampa anglosassone come una semplice storia «dagli stracci alla ricchezza», ma che in realtà ha tutti gli appassionanti connotati di un racconto fantastico. Un racconto che questo saggio biografico narra in dettaglio grazie a scrupolose e ampie ricerche, dimostrando la fondatezza del vecchio adagio: «attenti a ciò che desiderate. Perché potrebbe avverarsi. ».
'amante guerriero' nella seduzione come in letteratura e in politica, gabriele d'annunzio fu un uomo che seppe imporre i propri sogni. Discendente di tanti avventurieri italiani, da casanova a cagliostro, rivoluzionò la figura dell'intellettuale facendo della sua vita un'opera d'arte e influenzando più generazioni nel gusto e nella visione del mondo. L'italia del secondo dopoguerra ha cercato in tutti i modi di sbarazzarsi di lui, alternando l'indifferenza alla condanna; e allora riscoprire d'annunzio significa rivisitare la cultura di un'italia appena nata, con i suoi fermenti, le sue aspirazioni, le sue contraddizioni, un'italia di cui fu un campione smisurato. In questo saggio dai ritmi narrativi, giordano bruno guerri svela un personaggio restituito al suo pensiero e alla sua arte, oltre che al suo tempo. Racconta nel dettaglio anche l'amante instancabile, rendendo omaggio a quelle donne, ispiratrici e compagne più o meno folli e coraggiose, che lo amarono sacrificandogli tutto, alle quali la letteratura italiana resta debitrice.
''fra i sensi l'occidente ha privilegiato la vista, da cui è partito per la sua geometrizzazione dell'esperienza, e ha così svalutato altre sensazioni (auditive, olfattive, tattili eccetera). E' contro tale guasto, o squilibrio, nell'ecologia della sensibilità, che tanizaki reagisce in ''libro d'ombra'', polemizzando contro gli eccessi dell'illuminazione elettrica e opponendo, a un mondo di nude superfici radiose, un universo acquietante della consistenza e della densità, avvolto da ombre (di gabinetti, di monasteri, di case delle geishe) descritte a una a una, come un campionario di stoffe pesanti e pregiate. Leggendo questo saggio ci si rende conto di come tutta la nostra civiltà, tutta la nostra vita quotidiana, e dunque anche l'idea che ci facciamo del piacere, siano fondate sull'irritazione di alcuni sensi e sull'atrofizzazione di altri, mai su un tentativo di armonizzazione. '' (dalla nota di giovanni mariotti)
La vicenda artistica di joanne kathleen rowling non ha precedenti nella storia dell'industria libraria. Mai, prima di lei, un autore era assurto a fama e ricchezza così velocemente e, al tempo stesso, in maniera così estesa e capillare. Nel giro di una dozzina d'anni la scrittrice è passata da un sussidio di disoccupazione pari a 278 sterline al mese a una fortuna stimata in 530 milioni di sterline, diventando un fenomeno editoriale, cinematografico e mediatico. A uno sguardo più attento è possibile scorgere, tuttavia, il sottile filo «magico» che lega gli eventi e capire come i 32 anni che vanno dalla sua nascita alla pubblicazione di harry potter e la pietra filosofale non siano altro che un lungo terreno preparatorio per tutto quello che verrà superficialmente etichettato dalla stampa anglosassone come una semplice storia «dagli stracci alla ricchezza», ma che in realtà ha tutti gli appassionanti connotati di un racconto fantastico. Un racconto che questo saggio biografico narra in dettaglio grazie a scrupolose e ampie ricerche, dimostrando la fondatezza del vecchio adagio: «attenti a ciò che desiderate. Perché potrebbe avverarsi. ».
Catullo è una sorta di quintessenza dello specifico poetico. Guido paduanocatullo è il primo poeta d'amore della latinità. Il primo che esprime la forza contraddittoria e lacerante delle proprie passioni. Concentrando la sua poesia sul suo mondo interiore, catullo compone un'opera di straordinaria novità che canta la gioia dell'amore felice, le facezie dei conviti, le appassionate dichiarazioni di amore e fedeltà; ma anche i tormenti del disinganno, le feroci invettive, l'angosciato colloquio con se stesso, in una poesia sempre raffinatissima che tocca tutte le sfumature dello stile, dal preziosismo estremo dei carmina docta a un realismo che ingloba le più violente trivialità. Alfonso traina illustra nell'introduzione il mondo poetico e stilistico di catullo, fedelmente reso dall'elegante traduzione di enzo mandruzzato.
Il senso della fuga del tempo e della caducità delle cose percorre tutta l'opera di seneca. A questa realtà egli oppone una problematica saggezza, che invita a liberare lo spazio breve dell'esistenza dalle futili tensioni che lo consumano, vanificandone la potenziale ricchezza. Il tempo è il bene più prezioso dell'uomo; ma è anche quello più facilmente dissipato. Ecco l'impietoso spettacolo dell'alienazione umana, la massa frenetica degli affaccendati, il dramma delle vite consunte dalla brama di ricchezza e di potere; e, di contro, la figura del saggio, che nel dominio razionale di sé sa rendere intenso e fecondo ogni attimo dell'esistere e fa di ogni giorno che passa una vita. La brevità della vita è qui presentato da uno dei più sensibili studiosi dell'opera senecana, alfonso traina, cui si devono introduzione, traduzione e note.