Natale 1931. Mentre la città si prepara alla prima di 'natale in casa cupiello', dietro l'immagine di ordine e felicità imposta dal regime fascista infieriscono povertà e disperazione. In un ricco appartamento vicino la spiaggia di mergellina sono rinvenuti i cadaveri di un funzionario della milizia, emanuele garofalo, e di sua moglie costanza. La donna è stata sgozzata con un solo colpo di lama, quasi sull'ingresso, mentre l'uomo è stato trafitto nel letto con oltre 60 coltellate. Colpi inferti con forza diversa: gli assassini potrebbero essere più d'uno. La figlia piccola si è salvata perché era a scuola. La statuina di san giuseppe, patrono dei lavoratori, giace infranta a terra. Sulla scena del delitto, ricciardi, che ha l'amaro dono di vedere e sentire i morti ammazzati, ascolta le oscure ultime frasi della coppia, che non gli dicono granché. Il commissario dovrà girare a lungo, e sempre più in corsa contro il tempo, per le strade di napoli per arrivare alla verità. In compagnia del fidato, ma non privo di ombre, brigadiere raffaele maione, che in questo romanzo conquista un deciso ruolo di comprimario. E insidiato nella sua solitudine da una altrettanto inaspettata rivalità tra due giovani donne che più diverse non si potrebbe. Tra le casupole dei pescatori immiseriti e gli ambienti all'avanguardia della milizia fascista, una città sempre più doppia e in conflitto avvolge ricciardi e maione in spire sempre più strette.
Dopo trecento anni si sta finalmente inaugurando il nuovo parlamento scozzese e la sua sede, queensbury house, è proprio sotto la giurisdizione di john rebus, che si trova invischiato in una complessa e noiosissima serie di compiti 'cerimoniali'. Ma tre avvenimenti scuotono la sua quiete: un cadavere viene scoperto proprio dentro queensbury house; un vagabondo si getta da un ponte, lasciando dietro di sé una valigia zeppa di soldi; un politico rampante viene brutalmente assassinato.
Hercule poirot, il celebre investigatore belga inventato da agatha christie nel 1920 e ucciso, dall'autrice stessa, nel 1975, è il protagonista dei quattro racconti contenuti in questo volume. Quattro affascinanti storie poliziesche, pubblicate per la prima volta nel 1937, ognuna delle quali, per la complessità dell'intreccio e la ricchezza psicologica dei personaggi, ha il respiri di un romanzo. In «delitto nei mews» il detective è chiamato in causa dal suo vecchio amico, l'ispettore japp di scotland yard, per scoprire se la signora allen è stata uccisa o si è suicidata. Nel «furto incredibile» l'investigatore è, insolitamente, alle prese con la sparizione di documenti militari top secret. «lo specchio del morto» ci riporta in un ambiente classico delle storie di poirot: un invito in una casa di campagna con l'ospite che si trasforma in vittima. «triangolo a rodi» è invece una delle avventure 'mediterranee' del nostro personaggio, una splendida vacanza. Ma con il morto, naturalmente.
Se stai cercando un libro che ti faccia divertire, emozionare e riflettere, non puoi perderti 'un po' di follia in primavera' di alessia gazzola, uno dei libri più belli dell'autrice siciliana. Si tratta del sesto romanzo della serie dedicata ad alice allevi, la giovane e impacciata specializzanda in medicina legale che si ritrova sempre coinvolta in casi misteriosi e complicati. In questo libro, alice deve affrontare una nuova sfida professionale: partecipare a un congresso internazionale a parigi, dove dovrà presentare una sua ricerca sulle mummie egizie. Ma il viaggio nella città dell'amore si rivelerà pieno di sorprese e imprevisti, sia sul piano lavorativo che sentimentale. Alice dovrà infatti fare i conti con la sua relazione a distanza con claudio conforti, il bel medico legale che le ha rubato il cuore, ma che sembra nasconderle qualcosa. E poi ci sono i suoi colleghi francesi, tra cui il fascinoso pierre bonnet, che le faranno scoprire il lato più romantico e intrigante della capitale francese. Tra colpi di scena, risate e colpi di fulmine, alice vivrà una primavera indimenticabile, in cui dovrà capire cosa vuole davvero dalla vita e dal suo futuro. 'un po' di follia in primavera' è un libro che ti conquista fin dalle prime pagine grazie alla scrittura brillante e coinvolgente di alessia gazzola, che sa creare personaggi realistici e simpatici, con cui è facile immedesimarsi. Il libro è anche una splendida occasione per immergersi nell'atmosfera magica di parigi, descritta con cura e passione dall'autrice. Se ami i romanzi rosa con un pizzico di giallo e di umorismo, non puoi perderti questo libro di alessia gazzola, una delle scrittrici italiane più amate e apprezzate dal pubblico.
La misteriosa morte di anna grazia diamanti è solo l'incipit di questo libro davvero fuori canone. È certamente un giallo quello di francesco consiglio ma, oltre l'intreccio tipico del genere, si snoda l'esilarante, a volte dolorosa, riflessione dell'autore/protagonista franco lamaiola. Un po' metaromanzo, un po' autobiografia; lamaiola scrive e ogni tanto interrompe l'azione per fare il punto, riflettere, ragionare 'a voce alta' facendo dialogare le due parti della sua testa, quella che lo stima e ne riconosce il valore e quella che al contrario lo disprezza. Il libro che ne viene fuori è un ibrido, un'interessantissima contaminazione, 'uno strano oggetto' che racconta la genesi della scrittura nella mente dell'autore e vale la pena leggere perché è il risultato di un'operazione narrativa e stilistica davvero imprevista.
Dopo un gravissimo incidente il pilota jerry burton decide di trascorrere un periodo di riposo a lymstok, un piccolo paese nel quale la vita scorre fin troppo monotona, insieme all'esuberante sorella joanna. Presto però la vita dei due, come quella di molti altri abitanti del villaggio, viene stravolta da una serie di lettere anonime. Queste strane missive all'inizio sembrano più assurde che nocive ma, alla fine, provocano ben due morti. Chi, fra gli irreprensibili abitanti della piccola comunità, è il responsabile? A gettare luce sull'intricata faccenda arriva miss marple, la persona più adatta per ricordare che la malvagità può nascondersi ovunque, anche nei luoghi che sembrano più tranquilli.
Qual è il mistero che circonda la morte di gilhert worth, scrittore di discreto successo e di temperamento poco amabile? Era intento a lavorare nello studio della sua vecchia dimora vittoriana di mattoni rossi, quando di colpo ha reso l'anima al creatore. Il caso è stato archiviato come suicidio anche se, nell'opinione di coloro che lo conoscevano, worth non era tipo da togliersi la vita. Inoltre, c'erano stati un paio di strani 'incidenti' in precedenza, senza contare che la moglie, i figli, la segretaria e il vicino di casa, fra gli altri, potrebbero non essere estranei ai fatti. Qualcuno, in particolare, è indignato per l'esito dell'inchiesta e decide, a suo modo, di indagare.
Mosca 1896. È la vigilia dell'incoronazione di quello che sarà l'ultimo zar di russia e tutto è pronto per la solenne cerimonia. A mosca è attesa tutta l'aristocrazia europea, quando, all'improvviso, una notizia scuote le stanze del potere: il figlio minore del granduca georgij aleksandrovic, zio dell'imperatore, è stato rapito. Una lettera anonima richiede come riscatto l'orlov, il grosso diamante posto sullo scettro dello zar, senza il quale non è possibile incoronare il nuovo sovrano. Il dilemma si insinua nelle più alte sfere diplomatiche: sacrificare una vita o la più solenne delle tradizioni russe? Ma forse c'è una terza via ed erast fandorin potrebbe esserne l'artefice. O la vittima.
Alvaro gerace è un eroe della polizia ormai allo sbando. Non ha mai abbandonato formalmente le forze dell'ordine ma trascorre le sue giornate come un barbone, seduto solo in un parco di bologna, attaccato alla bottiglia. Un giorno però luca rambaldi, un vecchio amico giornalista, si presenta da lui per chiedere aiuto. Luca sta indagando sulla scomparsa di livia, una giovane collega inviata nel kosovo del dopoguerra. Secondo le indagini ufficiali delle forze nato, la ragazza sarebbe morta in un incidente stradale, ma in italia è tornata solo una bara sigillata, che nemmeno la famiglia ha potuto aprire. Convinto da luca, alvaro parte allora per la macedonia e scopre che livia intendeva fare luce su alcuni omicidi di giovani ragazze.
Al monastero della tartaruga nera c'è un giorno dell'anno in cui la porta che separa il mondo dei vivi dal regno dei morti viene lasciata aperta, e i fedeli celebrano la festa delle anime erranti dedicando ai loro cari trapassati deliziose offerte di cibo. Ma questa volta a banchettare non sono solo i defunti: si dice che dietro la misteriosa scomparsa di alcune persone ci sia un cannibale, soprannominato