In questo libro, con stupefacente chiarezza, un grande fisico ci spiega come tutto ciò che percepiamo dipenda da accadimenti naturali che violano ogni aspettativa del senso comune. La via scelta è la seguente: guidare, come in un vero tour de force, ogni testa pensante negli impensabili meandri dell'elettrodinamica quantistica (abbreviata nella sigla qed del titolo). Feynman procede dunque mantenendo sempre la spiegazione in stretto contatto con l'esame di varie esperienze fisiche, così da farci entrare, improbabilmente, nella mente dello scienziato che le osserva (e, per certi fenomeni, la prima mente che osservava fu proprio la sua).
Il commissario ricciardi è protagonista indiscusso della scena criminale della napoli degli anni trenta, capace di risolvere ogni caso con tali abilità e precisione da sconcertare colleghi e istituzioni. Ma questa sua capacità si dice sia innaturale, dettata addirittura dal demonio. E piace a pochi. Perché ricciardi vede i morti e ne coglie l'ultimo pensiero, interrotto a metà da una morte violenta. Un'abilità divinatoria, quasi magica. Eppure a volte neanche questi mezzi sembrano bastare di fronte al mistero di certi crimini. È iniziato un autunno piovoso, napoli è sotto una coltre di nuvole e nebbia. Nella settimana dei morti viene trovato il cadavere di un bambino. Si chiama matteo, tettè per tutti. Uno dei tanti scugnizzi che vivono di espedienti nei vicoli della città. A prima vista, sembra morto di stenti, ma presto si scoprirà che forse la morte è stata causata da altro. Ricciardi indaga, ma le condizioni non sono facili. Le autorità fermano ogni tipo di inchiesta perché sta per arrivare in città benito mussolini. Al commissario toccherà indagare in modo clandestino, e soprattutto senza poter contare su alcuno dei suoi indizi perché sul luogo del delitto stavolta non vede né sente niente. A questo punto un interrogativo: ha esaurito il suo dono, la sua condanna, oppure il bambino non è stato ucciso lì?
Il commissario ricciardi è protagonista indiscusso della scena criminale della napoli degli anni trenta, capace di risolvere ogni caso con tali abilità e precisione da sconcertare colleghi e istituzioni. Ma questa sua capacità si dice sia innaturale, dettata addirittura dal demonio. E piace a pochi. Perché ricciardi vede i morti e ne coglie l'ultimo pensiero, interrotto a metà da una morte violenta. Un'abilità divinatoria, quasi magica. Eppure a volte neanche questi mezzi sembrano bastare di fronte al mistero di certi crimini. È iniziato un autunno piovoso, napoli è sotto una coltre di nuvole e nebbia. Nella settimana dei morti viene trovato il cadavere di un bambino. Si chiama matteo, tettè per tutti. Uno dei tanti scugnizzi che vivono di espedienti nei vicoli della città. A prima vista, sembra morto di stenti, ma presto si scoprirà che forse la morte è stata causata da altro. Ricciardi indaga, ma le condizioni non sono facili. Le autorità fermano ogni tipo di inchiesta perché sta per arrivare in città benito mussolini. Al commissario toccherà indagare in modo clandestino, e soprattutto senza poter contare su alcuno dei suoi indizi perché sul luogo del delitto stavolta non vede né sente niente. A questo punto un interrogativo: ha esaurito il suo dono, la sua condanna, oppure il bambino non è stato ucciso lì?
Melinda sordino ha tredici anni e un segreto. L'estate prima di entrare al liceo, durante una festa, viene violentata da uno dei ragazzi più popolari della scuola. Ancora sconvolta, melinda chiama la polizia, e nel fuggi fuggi generale non riesce a confessare la violenza subita. Quando pochi giorni dopo le amiche di melinda scoprono che è stata lei a chiamare la polizia e a rovinare il party, non pensano a chiederle spiegazioni, ma la maltrattano e smettono addirittura di salutarla. Melinda si isola e comincia ad avere difficoltà a parlare sia a scuola che a casa. Fino a che. Vincitore di numerosi riconoscimenti letterari, 'speak' è stato tradotto in venti paesi con grande successo di critica e vendite.
Un sacerdote in fin di vita, un orrendo ricordo che si perde nel passato. Un giustiziere che si sostituisce all'azione divina e terrena, ai fianco di un inquietante ed evanescente consigliere, mentre rincorre anche lui la propria purificazione, immergendosi nella sofferenza della nonna malata e nel doloroso tormento di un senso di colpa. Un noir brillante e ironico, un truce vendicatore che si muove in una prospettiva allucinata e offuscata da semi di pioppo che saturano l'aria primaverile.
È una ragazzina bellissima. Purtroppo. Perché rosel è figlia unica di madre vedova, nella germania degli anni trenta. La mamma lavora dal signor kreutzberg, un uomo temuto dai dipendenti ma dolce e gentile con rosel. Secondo la mamma, troppo gentile. Ed è anche un uomo molto potente: quando la donna cerca di allontanarlo dalla figlia, lui usa ogni mezzo pur di continuare a frequentarla, e riesce persino a strapparla alla madre e a farla rinchiudere in un centro statale per l'infanzia abbandonata. Un luogo orribile, dove si pratica l'arianizzazione forzata dei bambini: come zyta, polacca, portata via ai suoi genitori dalle ss e costretta a chiamarsi con un nome non suo. Rosel, ignara delle manovre del suo 'benefattore', finisce nella famiglia che lui si è costruito in fretta e furia per poterla avere in affidamento. Ma quella che le era sembrata una liberazione, sarà invece per lei la più amara delle scoperte: com'è strana la famiglia del signor kreutzberg! Helga schneider, fedele al proprio impegno civile e sociale, attraverso la vicenda di rosel fa riflettere sugli universali difetti e virtù della natura umana e sull'attualissimo tema dei conflitti nelle famiglie allargate.
'i personaggi di kawabata, evanescenti e inquieti ma mai tragici, lontani da una vitalità eroica (al contrario di quelli di mishima, ad esempio) o drammatica, sono piuttosto 'dilettanti del vivere' calati nella dicotomia fra il perseguimento di un ideale estetico di purezza e torbide pulsioni: ne deriva un erotismo vissuto come impossibilità di unione fra sé e l'oggetto del desiderio, che è tale proprio perché irraggiungibile. In questo dissidio fra l'individuo e la proiezione del suo desiderio sta l'eleganza: perché l'amore non è un sentimento, è un ideale estetico. I 'dilettanti del vivere' di kawabata si muovono in una dimensione temporale sospesa, segnata dai ricordi, in un alternarsi continuo di passato e presente (da qui la frequente scelta di personaggi colti negli anni di una maturità carica di memoria), di vita e di morte. Inseguono nel presente le tracce del passato e dei morti, nel tentativo di rivivere il tempo perduto, e dare così nuovo spessore alla realtà. ' ((dallo scritto di cristiana ceci)
Nel 1936, mentre all'orizzonte si preannuncia la seconda guerra mondiale, scoppia la guerra di spagna. In quello stesso fatidico 1936 muore ricardo reis, solo un anno dopo la scomparsa del suo inventore, fernando pessoa. Reis è infatti uno dei tanti eteronimi di pessoa, che ne aveva immaginato l'ideale biografia (nato a porto nel 1887, educato dai gesuiti, medico, espatriato per ragioni politiche in brasile nel 1919) e gli aveva attribuito come poeta classicistiche odi oraziane, ma non gli aveva dato carne e sentimenti. Cosa che invece compie saramago, che lo fa tornare dal volontario esilio in occasione della morte del suo creatore, gli fa aprire uno studio medico a lisbona, gli fa vivere una vita sociale, gli fa avere due donne, la cameriera d'albergo lidia e la giovane marcenda, e un figlio, e prima di morire lo fa essere testimone di tragici eventi, filtro attraverso cui rileggere la storia della patria salazarista, allineata a fascisti, nazisti e falangisti in tutt'europa.
'l'amore, mia cara, è un sentimento di lusso! ': questo cerca di spiegare una madre che ha molto vissuto (e che dalla vita ha imparato una grande lezione: 'dare pochissimo e pretendere ancora meno') alla figlia innamorata e infelice. Ma lei, denise, non lo capisce: quando suo marito glielo ha presentato sulla spiaggia di hendaye, yves le è apparso come un giovanotto elegante, raffinato, di bell'aspetto; e poiché alloggiava nel suo stesso albergo, ha creduto che fosse ricco quanto l'uomo che ha sposato, e a cui la lega un affetto tiepido e un po' annoiato. Poi il marito è stato richiamato a londra da affari urgenti, e quelle giornate di settembre 'piene e dorate ' sono state come un sogno: la scoperta della reciproca attrazione, le passeggiate, le notti d'amore. Il ritorno a parigi ha significato anche un brusco ritorno alla realtà: no, yves non è ricco, tornato dal fronte si è reso conto di aver perduto tutto, ed è stato costretto (lui, cresciuto in un mondo in cui 'c'erano ancora persone che potevano permettersi di non fare niente') a trovare un impiego che lo avvilisce e lo mortifica. In questa cronaca di un amore sghembo, in cui si fronteggiano due inconsapevoli egoismi, la giovanissima irène némirovsky sfodera già il suo sguardo acuminato e una perfetta padronanza della tecnica narrativa.
Un romanziere come javier cercas vuole raccontare in forma di romanzo il tentativo di colpo di stato del 23 febbraio 1981 in spagna. Scopre, però, che 'per una volta la storia è stata coerente, simmetrica e geometrica, e non disordinata, casuale e imprevedibile', che quella realtà possiede in sé 'tutta la forza drammatica e il potenziale simbolico che esigiamo dalla letteratura'. E allora decide coraggiosamente di rinunciare, o forse di fingere di rinunciare, alla fiction per fare l''anatomia di un istante' ed esporre i fatti: quelli che videro il colonnello tejero entrare armi in pugno nel parlamento di madrid. Ma i 'nudi fatti' non sono per nulla semplici: sono anche la loro interpretazione e il loro racconto. Ciò che cercas vede in quell'istante cruciale, mentre le pallottole dei golpisti fischiano nelle cortes e i parlamentari cercano riparo sotto i banchi dell'emiciclo, sono tre uomini - il primo ministro adolfo suàrez, il tenente generale gutiérrez mellado e il segretario del partito comunista santiago carillo - simbolo di valori diversi e perfino opposti, che rimangono seduti ai loro posti a sfidare il golpe. Nel suo racconto, quel loro gesto dà senso alle rispettive traiettorie esistenziali, illuminando al contempo un'epoca, un paese e il suo futuro.