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Classifica Libri CATEGORIA (E SOTTOCATEGORIE)
Classici, Poesia, Teatro E Critica

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Libri in questa classifica: 1065

Pagina 22 di 107

Posizione in classifica: 211

De Brevitate Vitae
Testo Latino Fronte

Lucio Anneo Seneca

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

De Brevitate Vitae<br>Testo Latino Fronte
Nessuno ti restituirà i tuoi anni, nessuno ti restituirà te stesso. Dialogo filosofico tra i più celebri, il de brevitate vitae affronta un tema di perenne attualità: la fugacità del tempo. La vita appare breve, sostiene seneca, solo a chi non ne sa afferrare la vera essenza, a chi si disperde in futili occupazioni. Di fronte alla massa di persone
Punteggio: 939
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 30/04/2025

Posizione in classifica: 212

La Passione Ribelle

Paola Mastrocola

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

La Passione Ribelle
Oggi non si studia più. È da predestinati alla sconfitta. Lo studio evoca leopardi che perde la giovinezza, si rovina la salute e rimane solo come un cane. È pinocchio che vende i libri per andare a vedere le marionette. È la scuola, l'adolescenza coi brufoli, la fatica, la noia, il dovere. È un'ombra che oscura il mondo, è una crepa sul muro: incrina e abbuia la nostra gaudente e affollata voglia di vivere nel presente. Lo studio è sparito dalle nostre vite. E con lui è sparito il piacere per le cose che si fanno senza pensare a cosa servono. La cosa più incredibile è che non importa a nessuno.
Punteggio: 937
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 11/12/2022

Posizione in classifica: 213

Parla, Ricordo

Vladimir Nabokov

Classici, poesia, teatro e critica - Narrativa e prosa

Parla, Ricordo
Con la 'particolare nitidezza' di qualcosa che si vede dall'altro capo di un telescopio, minuscolo ma provvisto dello smalto allucinatorio di una decalcomania, nabokov ha lasciato affiorare dalle pagine di questo libro la sua fanciullezza nella 'russia leggendaria' precedente alla rivoluzione, troppo perfetta e troppo felice per non essere condannata a un dileguamento istantaneo e totale, sospingendo poi il ricordo fino all'apparizione dello 'splendido fumaiolo' della nave che lo avrebbe condotto in america nel 1940. 'il dettaglio è sempre benvenuto': questa regola aurea dell'arte di nabokov forse mai fu applicata da lui stesso con altrettanta determinazione come in 'parla, ricordo'. Qui l'ebbrezza dei dettagli che scintillano in una prosa furiosamente cesellata diventa il mezzo più sicuro, se non l'unico, per salvare una moltitudine di istanti e di profili altrimenti destinati a essere inghiottiti nel silenzio, fissandoli in parole che si offrono come 'miniature traslucide, tascabili paesi delle meraviglie, piccoli mondi perfetti di smorzate sfumature luminescenti'. Compiuta l'operazione da stagionato prestigiatore itinerante, nabokov riarrotola il suo 'tappeto magico, dopo l'uso, così da sovrapporre l'una all'altra parti diverse del disegno'. E aggiunge: 'e che i visitatori inciampino pure'. Cosa che ogni lettore farà.
Punteggio: 937
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 24/05/2024

Posizione in classifica: 214

Il Marinaio

Fernando Pessoa

Classici, poesia, teatro e critica - Letteratura del teatro

Il Marinaio
Pessoa compose questo breve dramma in una sola notte dell'ottobre 1913. In una stanza fiocamente illuminata, tre fanciulle vestite di bianco vegliano una loro coetanea. Prive di una identità e di una memoria, sono destinate a vivere una sola notte. Per potersi credere reali, sono costrette a parlare, a raccontarsi a vicenda i loro sogni, a inventarsi una vita possibile. Scrive tabucchi: 'forse la magia del marinaio dipende in gran parte dallo strano e straordinario uso dei modi verbali che pessoa, approfittando di tutte le potenzialità che la lingua portoghese gli offriva, ha impiegato nel suo dramma statico. Sullo smalto quasi klimtiano di questo linguaggio si è posata inevitabilmente una pellicola. La pellicola della traduzione'.
Punteggio: 937
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 14/10/2019

Posizione in classifica: 215

16 Ottobre 1943

Giacomo Debenedetti

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

16 Ottobre 1943
Questo breve scritto, ormai considerato un classico della letteratura post-clandestina, racconta della retata nazista nel ghetto di roma, che nel volgere di una mattina si concluse con la deportazione di mille ebrei. Lettori e critici lo hanno giustamente accostato ai primi capitoli della 'storia della colonna infame' per la qualità dello stile che si accompagna al valore documentario. Con una prefazione di natalia ginzburg.
Punteggio: 937
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 01/01/2022

Posizione in classifica: 216

Ormai Tra Noi è Tutto Infinito

Gio Evan

Classici, poesia, teatro e critica - Poeti

Ormai Tra Noi è Tutto Infinito
«scegliete chi vi ha scelto quando ancora non c'era niente da scegliere. » gio evan appartiene a una nuova generazione di poeti: giovani, irriverenti e spinti da un'inedita urgenza comunicativa, grazie all'immediatezza dei social network hanno liberato i versi dal recinto inaccessibile ed elitario in cui erano confinati. Con gio evan la poesia raggiunge la carta stampata dopo aver percorso e abitato le strade, essersi impregnata della polvere che le ricopre e delle storie che le animano. Perché leggendo un libro di gio evan è la vita stessa che ci viene incontro. E ci sorprende.
Punteggio: 937
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 25/01/2024

Posizione in classifica: 217

Tutte Le Poesie

Eugenio Montale

Classici, poesia, teatro e critica - Poeti

Tutte Le Poesie
«la mia poesia va letta insieme, come una poesia sola. Non voglio fare il paragone con la 'divina commedia', ma i miei tre libri li considero come tre cantiche, tre fasi di una vita umana» dichiarò montale nel 1966; e ancora nel 1977 affermò di aver scritto, in tutta la vita, «un solo libro». Un libro in cui ciascuna delle otto raccolte appare come un capitolo dell'opera unitaria, all'interno della quale trova il suo pieno significato. Dagli «ossi di seppia» del 1925, fino al «diario del '71 e del '72», oltre alle traduzioni e alle poesie disperse, questo volume offre una panoramica completa della produzione di un poeta che ha esercitato un'azione profonda e duratura sulla letteratura di tutto il novecento, e ne è stato indiscusso protagonista.
Punteggio: 937
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 12/07/2023

Posizione in classifica: 218

Eichmann
Dove Inizia La Notte
Un Dialogo Fra Hannah Arendt E Adolf Eichmann
Atto Unico

Stefano Massini

Classici, poesia, teatro e critica - Letteratura del teatro

Eichmann<br>Dove Inizia La Notte<br>Un Dialogo Fra Hannah Arendt E Adolf Eichmann<br>Atto Unico
Contraddittorio, superficiale, perfino goffo, eichmann assomiglia a noi più di quanto si possa immaginare. Ma è proprio qui, in fondo, che prende forma il male: nella più comune e insospettabile piccolezza umana. Nel 1960 viene arrestato in argentina adolf eichmann, il gerarca nazista responsabile di aver pianificato, strutturato e dunque reso possibile lo sterminio di milioni di ebrei. Dai verbali degli interrogatori a gerusalemme, dagli atti del processo, dalla storiografia tedesca ed ebraica oltre che dai saggi di hannah arendt, stefano massini trae questo dialogo di feroce, inaudita potenza. Il testo è un atto unico, un'intervista della stessa arendt a colui che più di tutti incarna la traduzione della violenza in calcolo, in disegno, in schema effettivo. In un lucidissimo riavvolgere il nastro, eichmann ricostruisce tutti i passaggi della sua travolgente carriera, dagli albori nella piccola borghesia travolta dalla crisi fino all'ebbrezza del potere, con hitler e himmler raccontati come mai prima, fra psicosi e dolori addominali, in un tripudio di scuderie, teatri e salotti. Da una promozione all'altra, in un crescendo di poltrone, prestigio e denaro, si compone lentamente il quadro della soluzione finale, qui descritta nel suo aspetto più elementare di immane macchina organizzativa: come si sperimentò il gas? Quando fu deciso (e comunicato) l'inizio dello sterminio? Come si gestiva in concreto l'orrore di auschwitz? Ed ecco prendere forma, passo dopo passo, una prospettiva spiazzante: eichmann non è affatto un mostro, bensì un uomo spaventosamente normale, privo di alcun talento se non quello di trarsi d'impaccio, capace di stupire più per la bassezza che per il genio. Incalzato dalle domande della filosofa tedesca, egli si rivela il ritratto squallidissimo dell'arrivismo, della finzione, del più bieco interesse personale, ma niente di più. È mai possibile che l'uomo più temuto da milioni di deportati, il cui solo nome incuteva terrore, fosse un essere così vicino all'uomo medio? Contraddittorio, superficiale, perfino goffo, eichmann assomiglia a noi più di quanto si possa immaginare. Ma è proprio qui, in fondo, che prende forma il male: nella più comune e insospettabile piccolezza umana.
Punteggio: 937
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 02/04/2025

Posizione in classifica: 219

Gerusalemme Liberata

Torquato Tasso

Classici, poesia, teatro e critica - Poeti

Gerusalemme Liberata
Ideale rappresentante dell'autunno del rinascimento, la 'gerusalemme liberata' divenne ben presto uno tra i libri più letti e amati in tutta europa. Tasso seppe descrivere con il suo poema un mondo umano e narrativo chiaroscurale, ricco di una tensione mai completamente risolta tra etica e desiderio, tra doveri nei confronti di una giustizia superiore e umanissimi cedimenti alle debolezze. Nel contrasto allargato alle grandi forze del cielo e dell'inferno, la 'liberata' comunica un profondo senso di crisi attraverso tutto il racconto, lasciando sempre al lettore un indefinibile sentimento di incertezza. Franco tomasi nella sua introduzione analizza l'orizzonte ideologico e la genesi del poema. Il ricco commento scioglie ogni difficoltà testuale e mette in luce il fìtto dialogo poetico con la tradizione epica e lirica di cui è tramato il poema.
Punteggio: 937
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 26/06/2021

Posizione in classifica: 220

Alzare Lo Sguardo
Il Diritto Di Crescere, Il Dovere Di Educare

Susanna Tamaro

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Alzare Lo Sguardo<br>Il Diritto Di Crescere, Il Dovere Di Educare
Forse al cuore di un nuovo patto possibile tra le generazioni c'è la riscoperta di un concetto rivoluzionario: l'anima. Nel paese dei balocchi in cui viviamo risuona un unico imperativo: «lascia perdere! ». La memoria e il rigore, l'impegno e l'etica sono fatiche inutili. Le molte realtà straordinarie della scuola e dell'impegno sociale, così come le famiglie, sono costrette a nuotare come salmoni contro la corrente della crisi economica, dell'arroganza al potere, del disprezzo verso i saperi. Eppure a venire oggi alla ribalta non sono solo bambini-erba, senza forma e senza senso del limite, né solo ragazzi-risacca, trasportati dalle maree di qualche vizio o disagio. Sono anzi i giovani stessi, con l'impegno delle loro battaglie e dei loro ideali, a mostrarci che non tutto è perduto. Il punto di partenza di questa appassionata lettera a un'insegnante sono le emergenze del tempo presente, ma la forza dell'appello di susanna tamaro va ben al di là, ponendo questioni fondamentali per ricomporre la nostra convivenza. Di quale sapere abbiamo bisogno per essere in grado di affrontare la vita? Come tornare a comunicare ai bambini l'amore per le domande e la passione per la ricerca delle risposte? Cosa stanno cercando di dirci i ragazzi che oggi scendono in piazza in difesa del futuro di tutti? Forse al cuore di un nuovo patto possibile tra le generazioni c'è la riscoperta di un concetto rivoluzionario: l'anima. Tornare a nutrirla è la condizione per ricominciare a cambiare il mondo: per una volta, in meglio.
Punteggio: 937
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 10/01/2024

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