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Classifica Libri CATEGORIA (E SOTTOCATEGORIE)
Classici, Poesia, Teatro E Critica

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Libri in questa classifica: 1073

Pagina 17 di 108

Posizione in classifica: 161

La Divina Commedia

Dante Alighieri

Classici, poesia, teatro e critica - Poeti

La Divina Commedia
Al centro esatto della nostra cultura si trova
Punteggio: 961
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 07/05/2025

Posizione in classifica: 162

Il Mio Pensiero Non Vi Lascia
Lettere A Gianfranco Draghi E Ad Altri Amici Del Periodo Fiorentino

Cristina Campo

Classici, poesia, teatro e critica - Studi sociali

Il Mio Pensiero Non Vi Lascia<br>Lettere A Gianfranco Draghi E Ad Altri Amici Del Periodo Fiorentino
Ci sono prosatori che proprio nelle lettere raggiungono una sorta di perfezione assoluta: riuscendo, nel breve volgere di una frase, a toccare vertici di bellezza e di intensità. Che la campo sia uno di essi lo hanno dimostrato le
Punteggio: 961
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 31/03/2023

Posizione in classifica: 163

Due Punti

Wislawa Szymborska

Classici, poesia, teatro e critica - Poeti

Due Punti
Apparsa per la prima volta nel 2005, 'due punti' è l'ultima raccolta in versi della poetessa polacca, premio nobel per la letteratura nel 1996. La singolarità di queste poesie risiede nella densità e nello spessore della riflessione sulla vita e sulla morte. Una riflessione che contrassegna tutto il volume e che prende corpo in liriche di straordinaria concretezza ed efficacia.
Punteggio: 961
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 20/09/2023

Posizione in classifica: 164

Vita Di Samuel Johnson

Giorgio Manganelli

Classici, poesia, teatro e critica - Studi sociali

Vita Di Samuel Johnson
Marcel schwob ha scritto che se boswell fosse riuscito a concentrare in dieci pagine la sua monumentale
Punteggio: 961
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 27/09/2023

Posizione in classifica: 165

Omaggio Alla Catalogna

George Orwell

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Omaggio Alla Catalogna
Alla fine del 1936 george orwell arriva in spagna per scrivere alcuni articoli sulla guerra civile in atto che vede contrapposti il governo legittimo della repubblica, sostenuto da anarchici e comunisti, e le truppe nazionaliste di francisco franco. Il suo fervore e le sue convinzioni politiche lo spingono ben presto a impegnarsi in prima persona e ad arruolarsi nelle milizie del poum, formazione marxista e antistalinista, sperimentando le sofferenze e le privazioni di una dura guerra di trincea. 'omaggio alla catalogna' costituisce la cronaca di quei giorni carichi di speranza per una rivoluzione sociale che sembrava dietro l'angolo ma che divenne ben presto un sogno svanito. Ispirandosi a quest'opera, nel 1995 il grande regista inglese ken loach, intervistato in esclusiva per questo libro, avrebbe portato nelle sale uno dei suoi film più toccanti: 'terra e libertà'.
Punteggio: 961
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 08/03/2023

Posizione in classifica: 166

Il Mondo è Un Teatro
La Vita E L'epoca Di William Shakespeare

Bill Bryson

Classici, poesia, teatro e critica

Il Mondo è Un Teatro<br>La Vita E L"epoca Di William Shakespeare
Con la consueta scrittura brillante e divertente, bryson ricostruisce non solo la biografia di un uomo, ma anche un'epoca di intensa vivacità culturale e grande libertà di pensiero. Sulla vita e l'opera di william shakespeare sono stati versati fiumi d'inchiostro, quasi nulla tuttavia possiamo affermare con certezza, tanto che alcuni studiosi hanno persino dubitato della sua esistenza. Attingendo al guazzabuglio di curiosità che ruotano intorno alla figura del bardo, bill bryson ci offre oggi uno shakespeare mai raccontato e un delizioso affresco della vita londinese nel periodo elisabettiano, in cui i teatri, sempre affollati, aprivano alle due del pomeriggio, il biglietto d'ingresso costava un penny e per gli spettatori più golosi erano in vendita birra, pan di zenzero, noci, mele e pere «che potevano trasformarsi in missili nei momenti di delusione».
Punteggio: 961
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 05/12/2021

Posizione in classifica: 167

Ballate

Stefano Benni

Classici, poesia, teatro e critica - Poeti

Ballate
Dieci anni di poesie, ballate, canzoni, invettive, filastrocche per divertirsi, per arrabbiarsi, per far arrabbiare i tromboni.
Punteggio: 961
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 26/02/2024

Posizione in classifica: 168

E I Nostri Volti, Amore Mio, Leggeri Come Foto

John Berger

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

E I Nostri Volti, Amore Mio, Leggeri Come Foto
'e i nostri volti, amore mio. 'è l'inizio di una lettera d'amore che l'autore firma di suo pugno e dedica ad ognuno di noi; un colloquio intimo con il lettore, lungo un percorso indisciplinato, che fonde saggistica, prosa e poesia, riflessione e racconto, frammenti presi dalla vita, ricchi di stimoli e intuizioni; una narrazione coinvolgente che pone a confronto con cose piccole e quotidiane, e con emozioni ritratte con un'intensità e una precisione folgoranti. Un cimitero sulla collina, la storia di van gogh, un quadro di caravaggio. L'autore descrive ogni cosa come se la vedesse per la prima volta, e fa nascere nel lettore lo stupore di guardare il mondo in una luce nuova. Un diario intimo che è un'educazione sentimentale alla vita, denso degli interrogativi che attraversano l'esistenza di ogni uomo.
Punteggio: 961
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 01/05/2021

Posizione in classifica: 169

Poesie

Czeslaw Milosz

Classici, poesia, teatro e critica - Poeti

Poesie
«non ho alcuna esitazione nell'affermare che czesław miłosz è uno dei più grandi poeti del nostro tempo e forse il più grande» scriveva qualche anno fa un altro poeta, iosif brodskij. Poi giunse, nel 1980, il premio nobel – e molti lettori in tutto il mondo cominciarono a scoprire l'opera complessa e intensa di questo scrittore, che da anni si trovava nella paradossale condizione di essere circondato da persone che non leggevano la sua lingua, mentre i suoi libri erano proibiti a coloro che la leggevano. Nato in lituania nel 1911, esule dalla polonia sin dal 1951, miłosz «ha ricevuto quella che si potrebbe definire l'educazione standard dei paesi dell'europa orientale, che ha incluso, fra l'altro, l'esperienza del cosiddetto olocausto, già da lui profetizzata nelle liriche della seconda metà degli anni trenta». E «la sua terra, dopo essere stata devastata fisicamente, gli venne sottratta e distrutta spiritualmente» (brodskij). Questo poeta metafisico, in perpetua complicità con l'invisibile, è stato costretto dalla storia a vivere l'invisibile innanzitutto nella sua forma più letterale e più ossessiva: come ressa dei morti e delle cose scomparse. Il poeta è qui sempre il sopravvissuto, che si mormora un verso sobrio e terribile. «e il cuore non muore quando sembra che dovrebbe». Quei morti sono subito «lontani come l'imperatore valentiniano, / come i condottieri dei massageti, di cui non si sa nulla», eppure tendono a riapparire, seduti a un caffè familiare, e guardano il sopravvissuto, «scoppiando a ridere». Che il passato sia connesso a una devastazione totale dà alla memoria, in miłosz, una dimensione di conquista dell'immagine sul fondo del vuoto. Per questo ogni oggetto, ogni nome, ogni albero da lui nominato hanno una tale evidenza, lacerata ed estatica. Essi si pongono tutti vicino a quella «frontiera mobile / oltre la quale colore e suono si compiono / e sono congiunte le cose di questa terra». Quella frontiera ci separa da una terra visionaria: blake e swedenborg ne hanno dato notizia, e la loro voce risuona in miłosz. Nel suo verso spesso vibrano insieme una «vastità cosmica della visione» (per lui il primo criterio della grande poesia) e la pura attenzione, insegnata da simone weil. Allora, sottintesi tutti i naufragi, il poeta torna a essere «uno dei tanti / mercanti e artigiani dell'impero del giappone / che componevano versi sui ciliegi in fiore, / i crisantemi e la luna piena».
Punteggio: 961
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 23/05/2025

Posizione in classifica: 170

Il Demone

Michail Jur'evic Lermontov

Classici, poesia, teatro e critica - Letteratura del teatro

Il Demone
Un demone si aggira intorno alla terra, fiero della sua solitudine e della sua potenza ma triste di non saper amare; finché scorge la bellissima tamara: si innamora, fa sì che il fidanzato della giovane venga ucciso e poi, invisibile, la seduce a poco a poco con la bellezza delle sue parole. Ma un unico bacio d'amore e di morte lo riporta alla tristezza e alla mancanza d'amore. Il demone è il più famoso poema romantico della letteratura russa, punto di incontro di suggestioni letterarie, opera di passione e specchio della tormentata esistenza del poeta. Eco di una rappresentazione misterica in termini romantici, è un'opera ricca di evocazioni paesaggistiche del caucaso e di intuizioni profonde dei moti dell'animo: dall'ingenuità di tamara, salvata dal cherubino nonostante sia morta tra le braccia del diavolo, alla psicologia del demone, destinato alla solitudine eterna e vinto nel suo, sia pure appena accennato, bisogno d'amore.
Punteggio: 961
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 03/04/2024

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