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Julien Tromeur


Classifica Libri CATEGORIA (E SOTTOCATEGORIE)
Classici, Poesia, Teatro E Critica

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Libri in questa classifica: 1073

Pagina 16 di 108

Posizione in classifica: 151

Dovremmo Essere Tutti Femministi

Chimamanda Ngozi Adichie

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Dovremmo Essere Tutti Femministi
In questo saggio molto personale, scritto con grande eloquenza - frutto dell'adattamento di una conferenza tedx dal medesimo titolo di straordinario successo - chimamanda ngozi adichie offre ai lettori una definizione originale del femminismo per il xxi secolo. Attingendo in grande misura dalle proprie esperienze e riflessioni sull'attualità, adichie presenta qui un'eccezionale indagine d'autore su ciò che significa essere una donna oggi, un appello di grande attualità sulle ragioni per cui dovremmo essere tutti femministi. In un contesto in cui il femminismo era considerato un ingombrante retaggio del secolo scorso, la posizione di adichie ha cambiato i termini della questione. Alcuni brani della sua conferenza sono stati campionati da beyoncé nel brano flawless e hanno fatto il giro del mondo. La scritta feminist a caratteri cubitali come sfondo della performance dell'artista agli mtv video music awards e il famoso discorso dell'attrice emma watson alle nazioni unite in cui si dichiara femminista sono segni evidenti del fatto che c'è un prima e un dopo 'dovremmo essere tutti femministi'.
Punteggio: 962
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 04/04/2021

Posizione in classifica: 152

Poesie

Czeslaw Milosz

Classici, poesia, teatro e critica - Poeti

Poesie
«non ho alcuna esitazione nell'affermare che czesław miłosz è uno dei più grandi poeti del nostro tempo e forse il più grande» scriveva qualche anno fa un altro poeta, iosif brodskij. Poi giunse, nel 1980, il premio nobel – e molti lettori in tutto il mondo cominciarono a scoprire l'opera complessa e intensa di questo scrittore, che da anni si trovava nella paradossale condizione di essere circondato da persone che non leggevano la sua lingua, mentre i suoi libri erano proibiti a coloro che la leggevano. Nato in lituania nel 1911, esule dalla polonia sin dal 1951, miłosz «ha ricevuto quella che si potrebbe definire l'educazione standard dei paesi dell'europa orientale, che ha incluso, fra l'altro, l'esperienza del cosiddetto olocausto, già da lui profetizzata nelle liriche della seconda metà degli anni trenta». E «la sua terra, dopo essere stata devastata fisicamente, gli venne sottratta e distrutta spiritualmente» (brodskij). Questo poeta metafisico, in perpetua complicità con l'invisibile, è stato costretto dalla storia a vivere l'invisibile innanzitutto nella sua forma più letterale e più ossessiva: come ressa dei morti e delle cose scomparse. Il poeta è qui sempre il sopravvissuto, che si mormora un verso sobrio e terribile. «e il cuore non muore quando sembra che dovrebbe». Quei morti sono subito «lontani come l'imperatore valentiniano, / come i condottieri dei massageti, di cui non si sa nulla», eppure tendono a riapparire, seduti a un caffè familiare, e guardano il sopravvissuto, «scoppiando a ridere». Che il passato sia connesso a una devastazione totale dà alla memoria, in miłosz, una dimensione di conquista dell'immagine sul fondo del vuoto. Per questo ogni oggetto, ogni nome, ogni albero da lui nominato hanno una tale evidenza, lacerata ed estatica. Essi si pongono tutti vicino a quella «frontiera mobile / oltre la quale colore e suono si compiono / e sono congiunte le cose di questa terra». Quella frontiera ci separa da una terra visionaria: blake e swedenborg ne hanno dato notizia, e la loro voce risuona in miłosz. Nel suo verso spesso vibrano insieme una «vastità cosmica della visione» (per lui il primo criterio della grande poesia) e la pura attenzione, insegnata da simone weil. Allora, sottintesi tutti i naufragi, il poeta torna a essere «uno dei tanti / mercanti e artigiani dell'impero del giappone / che componevano versi sui ciliegi in fiore, / i crisantemi e la luna piena».
Punteggio: 961
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 23/05/2025

Posizione in classifica: 153

Il Demone

Michail Jur'evic Lermontov

Classici, poesia, teatro e critica - Letteratura del teatro

Il Demone
Un demone si aggira intorno alla terra, fiero della sua solitudine e della sua potenza ma triste di non saper amare; finché scorge la bellissima tamara: si innamora, fa sì che il fidanzato della giovane venga ucciso e poi, invisibile, la seduce a poco a poco con la bellezza delle sue parole. Ma un unico bacio d'amore e di morte lo riporta alla tristezza e alla mancanza d'amore. Il demone è il più famoso poema romantico della letteratura russa, punto di incontro di suggestioni letterarie, opera di passione e specchio della tormentata esistenza del poeta. Eco di una rappresentazione misterica in termini romantici, è un'opera ricca di evocazioni paesaggistiche del caucaso e di intuizioni profonde dei moti dell'animo: dall'ingenuità di tamara, salvata dal cherubino nonostante sia morta tra le braccia del diavolo, alla psicologia del demone, destinato alla solitudine eterna e vinto nel suo, sia pure appena accennato, bisogno d'amore.
Punteggio: 961
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 03/04/2024

Posizione in classifica: 154

Lettere A Nessuno

Antonio Moresco

Classici, poesia, teatro e critica - Studi sociali

Lettere A Nessuno
Antonio moresco rinnova nella sua bibliografia la tradizione dello scrittore irregolare, appartato, oggetto di amore e di odio e quasi di culto. Le
Punteggio: 961
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 29/08/2024

Posizione in classifica: 155

Confesso Che Ho Vissuto

Pablo Neruda

Classici, poesia, teatro e critica - Letteratura: teoria

Confesso Che Ho Vissuto
Un anno esatto prima della scomparsa il premio nobel per la letteratura pablo neruda cominciò la redazione definitiva delle sue memorie, che furono pubblicate postume con il
Punteggio: 961
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 16/12/2024

Posizione in classifica: 156

Frammenti Di Un Discorso Amoroso

Roland Barthes

Classici, poesia, teatro e critica - Studi sociali

Frammenti Di Un Discorso Amoroso
Un vocabolario che comincia con un 'abbraccio' e prosegue con 'cuore', 'dedica', 'incontro', 'notte', e 'piangere' in cui barthes interviene con il suo sottile ingegno di linguista a collezionare tutti questi discorsi spuri in un unico soliloquio. Per il grande pensatore francese l'amore è un discorso sconvolgente ed egli lo ripercorre attraverso un glossario dove recupera i momenti della 'sentimentalità', opposta alla 'sessualità', traendoli dalla letteratura occidentale, da platone a goethe, dai mistici a stendhal. Si realizza così un repertorio suffragato da calzanti riferimenti letterari e da obbligati riferimenti psicanalitici sul lessico in uso nell'iniziazione amorosa.
Punteggio: 961
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 08/01/2025

Posizione in classifica: 157

La Locandiera

Carlo Goldoni

Classici, poesia, teatro e critica - Letteratura del teatro

La Locandiera
Scritta nel 1751 e portata in scena per la prima volta nel 1753 al teatro sant'angelo di venezia, 'la locandiera' è ancora oggi la commedia goldoniana più amata e rappresentata nel mondo. Lucido ritratto di una realtà sociale in crisi, con questo testo goldoni ci regala un personaggio che, in netto contrasto con il passato, domina la scena utilizzando non solo le arti della seduzione femminile, ma soprattutto astuzia, intelligenza, ragione. L'edizione è completata da una ricca introduzione, un'appendice su alcune delle più significative proposte sceniche del novecento italiano, una nota biografica e una bibliografia essenziale.
Punteggio: 961
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 29/05/2025

Posizione in classifica: 158

Morfologia Della Fiaba

Vladimir Propp

Classici, poesia, teatro e critica - Studi sociali

Morfologia Della Fiaba
Scelto da ibs per la
Punteggio: 961
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 24/05/2024

Posizione in classifica: 159

Dostoevskij
Poetica E Stilistica

Michail Bachtin

Classici, poesia, teatro e critica - Studi sociali

Dostoevskij<br>Poetica E Stilistica
Il saggio di michail bachtin, tradotto e pubblicato in italia nel 1968, non vuole essere una monografia critico-biografica tradizionale, né una ennesima interpretazione filosofica o psicologica di dostoevskij. Attraverso una originale analisi stilistica, batchin individua le categorie essenziali della poetica dostoevskiana e coglie la novità di questo mondo narrativo nella polifonia, nell'insubordinazione delle voci dei personaggi a una concezione del mondo cristallizzata e a esse estranea.
Punteggio: 961
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/05/2020

Posizione in classifica: 160

Lezioni Spirituali Per Giovani Samurai E Altri Scritti

Yukio Mishima

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Lezioni Spirituali Per Giovani Samurai E Altri Scritti
Yukio mishima era convinto che la verità può essere raggiunta solo attraverso un processo intuitivo in cui pensiero e azione si trovano uniti. Questa filosofia di vita gli derivava dal pensiero di wang yang ming (1475-1529) e dall'etica dei samurai che a esso si ispirava. L'ideologia dei guerrieri antichi era, per mishima, l'essenza stessa della giapponesità, della sua natura più vera. Alla fine degli anni sessanta, egli risolse o credette di risolvere i dilemmi esistenziali, che aveva rappresentato nei suoi romanzi, con una scelta para-militare: contrapponendo il linguaggio della carne al linguaggio delle parole. In questo volume vengono raccolti cinque testi che testimoniano questa scolta: 'lezioni spirituali per giovani samurai' (1968-1969); 'l'associazione degli scudi' (1968); 'introduzione alla filosofia dell'azione' (1969-1970); 'i miei ultimi venticinque anni' (1970); e il 'proclama' che mishima lesse il 25 novembre 1970, pochi istanti prima di suicidarsi.
Punteggio: 961
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 25/02/2021

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