Il rapporto della protagonista, violet, con l'amato-odiato fratello maggiore, le difficoltà a comunicare con i genitori e una serie di 'segreti di famiglia' che, una volta svelati, faranno sentire la ragazzina più grande e forte, costituiscono gli ingredienti principali di questa storia che racconta la difficoltà di essere piccoli. Età di lettura: da 11 anni.
In un'area industriale semiabbandonata della periferia londinese vengono scoperti i cadaveri di cinque donne mutilate e seviziate. Scattano immediatamente le indagini che vengono affidate al giovane ispettore jack caffery. Egli comprende all'istante che i delitti sono opera di un maniaco: le vittime sono state infatti sottoposte a procedure chirurgiche amatoriali per la riduzione del seno e sono state pettinate e truccate in modo da ricordare delle bambole. La morte tuttavia non è stata causata dalle orrende ferite, bensì da un'iniezione letale; inoltre il killer ha inserito nel petto delle vittime e cucito accanto al cuore un uccellino vivo, simbolo e firma del suo macabro operato.
Louis antioche viene assoldato da un misterioso ornitologo preoccupato dal mancato ritorno delle cicogne dall'africa: louis deve aiutarlo a scoprire perché. Ben presto intuisce che dietro la scomparsa dei grandi uccelli migratori si nasconde una trama ben più inquietante. Deciso a risolvere l'arcano, il giovane si trova coinvolto in un'incalzante avventura, costellata di morti misteriose e atroci mutilazioni, che lo porterà in un campo di zingari in bulgaria, verso l'incubo della giungla centroafricana, in un kibbutz nel deserto all'interno dei territori occupati da israele. Questa frenetica rincorsa potrà fermarsi solo a calcutta, nel cuore della tenebra.
Nella storia d'italia, dal risorgimento in poi, la spinta verso il cambiamento è sempre stata come un fiume carsico che in alcuni periodi pare estinguersi per poi riaffiorare quando il paese avverte l'esigenza di un rinnovamento morale e intellettuale. Far riemergere questo fiume è il sogno - concreto - di silvio berlusconi. 'la forza di un sogno' ricostruisce attraverso i discorsi della campagna elettorale per le elezioni del 2001 le idee, i progetti, i programmi e i valori della casa delle libertà.
Storie che formano un'unica storia, quella della parte nascosta e criminale del nostro paese e la storia di chi si è opposto, o è rimasto vittima. Una storia straziante e sanguinosa, ma appassionante e necessaria come ogni grande narrazione. Lucarelli prende la storia d'italia appena dietro la memoria più recente e la trasforma in un patrimonio di trame, personaggi e vite esemplari, sul filo che unisce la realtà criminale e l'altra, quella alla luce del sole. Riscopriamo così, fin dall'immediato dopoguerra e dai contadini che occupano le terre in sicilia e si scontrano con cosa nostra, le imprese di banditi milanesi e sardi, della camorra dal lontanissimo passato, di mafiosi e uomini della 'ndrangheta che hanno impresso il loro segno su ogni zolla di terra, ogni metro cubo di cemento. E scopriamo, soprattutto, la storia di chi ha cercato di resistere, perché da lì nasce la speranza del nostro tempo.
A tutti è capitato di stupirsi nello scoprire come gli altri possano avere un'immagine di noi diversa dalla nostra, visto che noi sappiamo cosa c'è sotto la maschera e gli altri non vedono che questa, dal di fuori. Ma una simile scoperta per vitangelo moscarda, il protagonista di questo romanzo filosofico di pirandello, è letteralmente esplosiva: l'io negato e il fallimento di ogni provocazione mirante a creare un confronto con gli altri su un piano più profondo delle forme, delle convenzioni e delle aspettative sociali, sboccano in un'accettazione volontaria della propria frammentarietà irriducibile e del proprio nascere e morire ogni istante, come è d'altra parte di ogni forma di vita nella natura.
A reykjavik, in un appartamento poco distante dal centro, viene rinvenuto il cadavere di un uomo: ha circa trent'anni, indossa una maglietta da donna e giace in una pozza di sangue con la gola tagliata di netto. Sotto il divano vicino a lui, una pashmina che profuma di spezie. L'agente erlendur sveinsson della polizia di reykjavik è partito per i fiordi orientali, inseguito da quei fantasmi del passato che lo tormentano incessantemente, e a occuparsi del caso è la collega elinborg, detective con l'hobby della cucina e madre di tre figli adolescenti, che tra mille difficoltà cerca di destreggiarsi tra il lavoro e la famiglia. A lei tocca il compito di scavare nelle pieghe della vita apparentemente irreprensibile del giovane ucciso: un buon lavoro, una perfetta forma fisica, un appartamento arredato con gusto. Le indagini sembrano collegare l'omicidio a una serie di stupri avvenuti in città, mentre un'altra pista, meno scontata, conduce alla misteriosa scomparsa di una diciannovenne svanita nel nulla sei anni prima. E se invece la chiave del mistero fosse sepolta in un piccolo cimitero sul mare, in un villaggio dell'entroterra dove il tempo si è fermato? Affidandosi - è il caso di dirlo - al proprio fiuto, elinborg porta alla luce un'agghiacciante storia di violenza, silenzi e vendetta, che si lascia dietro una scia infinita di vinti e nessun vincitore.
Nel 1997 un editore di libri per adulti inglese, bloomsbury, pubblica la storia di un ragazzino dotato di poteri magici, harry potter. Da allora sono passati cinque anni e l'autrice, j. K . Rowling, è diventata famosa in tutto il mondo. Ma quello che ancora non si conosce e non si racconta è la vita di questa scrittrice, che non è mai venuta meno, malgrado il successo, alla riservatezza della sua vita privata. Questa è la prima intervista in cui la rowling racconta la sua infanzia e le sue letture preferite, la sua carriera scolastica, la sua attività di scrittrice e come è nato il mondo fantastico di harry potter, come hanno preso forma i personaggi e gli ambienti, sempre legati a episodi della sua vita.
L'incontro casuale in un garage di cape town tra una ricca ragazza bianca e un giovane arabo, colto ma povero, mette in moto una serie di eventi inimmaginabili. Abdu, l'uomo del garage, si chiama in verità ibrahim ibn musa. È immigrato illegalmente in sudafrica da un misero paese africano con una laurea in economia. La ragazza è julie summers, insofferente al proprio ambiente privilegiato ma culturalmente ristretto. La loro relazione è sostenuta all'inizio da una forte attrazione sessuale che è quasi l'unico linguaggio comune tra due mondi assolutamente diversi. Ma la loro storia si rafforza al punto che, quando le autorità obbligano ibrahim a tornare nel suo paese, julie sorprende tutti decidendo di seguirlo come moglie.
Due bambini orfani vengono affidati alle cure di una giovane governante. Il clima iniziale è di idilliaca serenità, poi nella vicenda iniziano a insinuarsi le misteriose presenze di due servitori, ormai morti, che nella convinzione della governante hanno corrotto i bambini, e altri segnali inquietanti. I servitori sono davvero fantasmi? I bambini sono corrotti o innocenti? L'istitutrice è una visionaria? Molti critici hanno tentato di rispondere a queste domande. In realtà è proprio questa ambiguità il risultato a cui tendeva lo scrittore: fare del mistero lo strumento per costruire il più inquietante dei racconti.