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Julien Tromeur


Classifica Libri CATEGORIA (E SOTTOCATEGORIE)
Archeologia

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Libri in questa classifica: 393

Pagina 15 di 40

Posizione in classifica: 141

Uomini E Animali Nel Medioevo
Storie Fantastiche E Feroci

Chiara Frugoni

Archeologia - Dettagli

Uomini E Animali Nel Medioevo<br>Storie Fantastiche E Feroci
Finalista del premio viareggio-rèpaci 2019 per la saggistica. Dispiegate in arazzi, miniature, mosaici, sculture, dipinti, enciclopedie figurate, raccolte di mirabilia, chiara frugoni ci mostra le mille facce della storia di una relazione secolare, simbolica quanto reale, tra gli uomini e gli animali. Uno sfarzoso corredo di immagini rende vivo, palpitante e nostro quel tempo lontano. «che per certo sappi e credi come cosa vera quello che io ti dirò: un altro converso ce ne fu che andando una mattina presso d'uno fossato vide un drago terribile bere, e disse che gli pareva che fusse tutto pieno di specchi, per la qual cosa tornò a casa e pe lla paura morì, overo per veleno che 'l dragone gli gittasse» - giovanni dalle celle, lettera a un devoto, 1374 ca. Unicorni, draghi, grifoni: una folla di creature surreali e favolose, ma anche molto concrete e temute, popola la vita degli uomini intorno al 1000 e fino al rinascimento. Santi padri del deserto, monaci, autorevoli predicatori assicuravano che la terra fosse gremita di bestie feroci, nonché di esseri mostruosi e ibridi. E poiché alle bestie si guardava alla luce della creazione, ecco sorgere alcuni interrogativi fondamentali. Un uomo con la testa di cane doveva essere battezzato? Poteva dio aver creato qualcosa di tanto orrido? Nel medioevo si sapeva di vivere ormai in un paradiso perduto. Così come perduto per sempre - dopo la trasgressione dei progenitori - era il meraviglioso rapporto di subordinazione che gli animali, creati per servire adamo, avevano intrattenuto con gli uomini. Questi ultimi non disponevano di armi efficaci per affrontare lupi, orsi e cinghiali, e ancor meno leoni, tigri e pantere, caso mai li avessero incontrati. Li soccorreva però una fervida fantasia, grazie alla quale venivano a patti con la paura.
Punteggio: 869
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 25/07/2021

Posizione in classifica: 142

Io E Il Duce

Indro Montanelli

Archeologia - Storia della guerra

Io E Il Duce
Il 9 febbraio 1944 indro montanelli viene arrestato per avere scritto articoli diffamanti sul regime fascista, mentre sta per raggiungere il gruppo partigiano guidato da filippo beltrami. Il 14 agosto riesce a fuggire dal carcere di milano e a riparare in svizzera. In realtà, montanelli aveva preso le distanze dal regime fascista già dal 1938 con la rinuncia alla tessera del partito, e la divergenza politica e personale non aveva fatto che aumentare. Nel dopoguerra e fino alla sua morte montanelli è ritornato spesso sulla figura del duce e sulla storia del ventennio, contribuendo a creare l'immagine di un mussolini perfetto 'italiano medio', con tutti i vizi e le poche virtù che il giornalista attribuiva ai suoi connazionali. Raccontando il duce, quindi, montanelli elabora una storia del fascismo che va oltre i fatti, fedelmente documentati, e dà conto anche di altri elementi che tendono a sottrarsi agli studi storici: il rapporto tra mussolini e gli italiani della sua generazione; l'infatuazione del paese per il suo dittatore e, dopo la fine della seconda guerra mondiale, la delusione e i dubbi mai sopiti di coloro che sopravvissero e si posero il problema di spiegare ai giovani le ragioni di quanto accaduto.
Punteggio: 869
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 24/10/2021

Posizione in classifica: 143

La Scomparsa Di Josef Mengele

Olivier Guez

Archeologia - Dettagli

La Scomparsa Di Josef Mengele
Romanzo vincitore del prestigioso prix renaudot, la scomparsa di josef mengele si immerge fino in fondo nel cuore di tenebra del secolo trascorso. «la mente malefica di mengele messa a nudo». - la repubblica «guez ci fa entrare nella mente di un criminale a cui bastava un cenno per decidere le sorti di un condannato a morte per auschwitz». - il foglio «ci sono libri duri, ma necessari. È il caso di la scomparsa di josef mengele di olivier guez». - il sole 24 ore buenos aires, giugno 1949. Nella gigantesca sala della dogana argentina una discreta fetta di europa in esilio attende di passare il controllo. Sono emigranti, trasandati o vestiti con eleganza, appena sbarcati dai bastimenti dopo una traversata di tre settimane. Tra loro, un uomo che tiene ben strette due valigie e squadra con cura la lunga fila di espatriati. Al doganiere l'uomo mostra un documento di viaggio della croce rossa internazionale: helmut gregor, altezza 1,74, occhi castano verdi, nato il 6 agosto 1911 a termeno, o tramin in tedesco, comune altoatesino, cittadino di nazionalità italiana, cattolico, professione meccanico. Il doganiere ispeziona i bagagli, poi si acciglia di fronte al contenuto della valigia più piccola: siringhe, quaderni di appunti e di schizzi anatomici, campioni di sangue, vetrini di cellule. Strano, per un meccanico. Chiama il medico di porto, che accorre prontamente. Il meccanico dice di essere un biologo dilettante e il medico, che ha voglia di andare a pranzo, fa cenno al doganiere che può lasciarlo passare. Così l'uomo raggiunge il suo santuario argentino, dove lo attendono anni lontanissimi dalla sua vita passata. L'uomo era, infatti, un ingegnere della razza. In una città proibita dall'acre odore di carni e capelli bruciati, circolava un tempo agghindato come un dandy: stivali, guanti, uniforme impeccabili, berretto leggermente inclinato. Con un cenno del frustino sanciva la sorte delle sue vittime, a sinistra la morte immediata, le camere a gas, a destra la morte lenta, i lavori forzati o il suo laboratorio, dove disponeva di uno zoo di bambini cavie per indagare i segreti della gemellarità, produrre superuomini e difendere la razza ariana. Scrupoloso alchimista dell'uomo nuovo, si aspettava dopo la guerra di avere una formidabile carriera e la riconoscenza del reich vittorioso, poiché era. L'angelo della morte, il dottor josef mengele.
Punteggio: 867
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 24/04/2024

Posizione in classifica: 144

I Bravi Soldati

David Finkel

Archeologia - Storia della guerra

I Bravi Soldati
Gennaio 2007: era un momento difficile della guerra in iraq, il presidente gorge w. Bush aveva annunciato una nuova strategia che comportava l'invio di altre truppe. A tal scopo vennero mandati in iraq molti giovani soldati pieni di ottimismo, tra i quali i componenti del 2° battaglione, 16° reggimento di fanteria americano. Il loro compito era quello di pattugliare una delle zone più pericolose di bagdad. Per 15 mesi il reporter david finkel (vincitore del premio pulitzer) visse con loro, seguendoli passo passo praticamente in ogni sanguinosa e terribile tappa della loro avventura. Il libro racconta questa esperienza: un ritratto implacabile e sconvolgente del vero volto della guerra moderna. Ogni operazione di pattugliamento è uno snervante gioco al massacro, ogni mucchio di rifiuti può nascondere un'arma puntata, dietro ogni volto iracheno può celarsi la volontà di colpire. Moltissime sono le vittime, morti e feriti. Tutti gli uomini del battaglione attraversano questa spaventosa terra di nessuno per uscirne trasformati. L'autore ci restituisce i loro volti, le loro storie, le vite di ragazzi alle prese con la prova più estrema. E la storia ci racconta del loro destino una volta tornati a casa, segnati per sempre dai loro mesi in medio oriente, dalle loro avventure di bravi soldati.
Punteggio: 863
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 20/10/2024

Posizione in classifica: 145

La Grande Strategia Dellimpero Romano

Edward N. Luttwak

Archeologia - Dalla preistoria

La Grande Strategia Dellimpero Romano
Secondo luttwak, storico e consigliere strategico del pentagono, la storia è certamente maestra di vita. Così l'analisi che egli fa della strategia dell'impero romano, cioè l'uso dell'apparato militare come mezzo di discussione, secondo lui è utilizzabile anche dall'america di oggi. In questo libro, già diventato un classico, luttwak prende in esame il periodo che va dal i al iii secolo d. C . E le strategie usate in tempi diversi dall'impero romano. Un grande libro di storia e di tattica militare.
Punteggio: 861
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 21/12/2024

Posizione in classifica: 146

Sparta E Atene
Il Racconto Di Una Guerra

Sergio Valzania

Archeologia - Dalla preistoria

Sparta E Atene<br>Il Racconto Di Una Guerra
Il conflitto decisivo per l'egemonia sul mondo greco, che da tucidide in poi si chiama «la guerra del peloponneso», costituì il primo laboratorio della scienza storica. Pur tramandando una vicenda del v secolo a. C, lo scontro tra sparta e atene proietta assonanze e stridori che in modo recondito ma persistente riecheggiano qualcosa del mondo in cui viviamo. Una guerra prolungata senza un chiaro e circoscritto obiettivo, la cui posta era lo stile di vita greco. Un sistema geopolitico, centro del mondo di allora, che diventa il teatro di un conflitto assoluto tra due protagonisti della stessa forma di civiltà, la quale, da quel momento, inizia la sua decadenza. Avverte sergio valzania che ciò che ne sappiamo potrebbe essere in realtà una sopravvalutazione dei primi storici. Ma quella crisi di una civiltà all'apogeo consegna ai posteri figure da quel momento simboliche: socrate e l'enigma del suo processo; alcibiade e la sua vanità; la modernità di lisandro; il «totalitarismo» dei trenta tiranni; il complotto della mutilazione delle erme; l'aliena potenza dei «barbari» persiani. Una galleria di archetipi dell'occidente tale che la guerra tra sparta e atene ogni generazione la deve riraccontare. «questo libro è piacevole, cattivante, leggero nel senso latino della
Punteggio: 861
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 30/08/2023

Posizione in classifica: 147

Caporetto
Una Battaglia E Un Enigma

Mario Silvestri

Archeologia - Storia della guerra

Caporetto<br>Una Battaglia E Un Enigma
A caporetto fu combattuta una delle più grandi battaglie di annientamento della storia contemporanea e si consumò la più drammatica disfatta dell'esercito italiano. Ma come si giunse a quel crollo disastroso? Fu provocato dall'insipienza dell'alto comando italiano? Fu una sorta di ammutinamento delle truppe? Era la prova manifesta dell'incapacità degli italiani di combattere? A un secolo di distanza 'l'enigma caporetto' continua a essere oggetto di dibattiti e discussioni, e in questo volume diventato un classico della storiografia mario silvestri ne fornisce una rigorosa analisi, esaminando con attenzione le tappe che portarono alla tragica rovina dell'esercito italiano. Ma quella di silvestri è soprattutto un'indagine impietosa che risale alle radici profonde di una tragedia prevedibile ed evitabile, rivelando in maniera esemplare le contraddizioni del nostro carattere nazionale e fornendoci così la chiave per comprendere anche le vicende dell'italia contemporanea. Prefazione di sergio romano.
Punteggio: 861
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 07/11/2023

Posizione in classifica: 148

Dalla Montagna Sacra
Un Viaggio Allombra Di Bisanzio

William Dalrymple

Archeologia - Dalla preistoria

Dalla Montagna Sacra<br>Un Viaggio Allombra Di Bisanzio
Dal monte athos all'oasi di kharga (nell'alto egitto) un viaggio che segue le tracce di giovanni mosco e di sofronio il sofista, che nel 587 attraversarono i domini bizantini. Un viaggio che riscopre in terre profondamente mutate dal punto di vista culturale le tracce profonde e indelebili lasciate in essa dalla civiltà bizantina.
Punteggio: 859
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 16/11/2022

Posizione in classifica: 149

Storia Dell'idea D'Europa

Federico Chabod

Archeologia - Dettagli

Storia Dell"idea D"Europa
'come e quando i nostri avi hanno acquistato coscienza di essere europei'? Uno dei più grandi storici italiani ripercorre la storia di questa consapevolezza quale si è venuta svolgendo all'interno di una tradizione di pensiero che parte dai greci per arrivare alla fine dell'ottocento. Un libro nato 'dalla fede in alcuni valori supremi, morali e spirituali, che sono creazione della nostra civiltà europea'.
Punteggio: 859
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 18/12/2021

Posizione in classifica: 150

Ma Perché Siamo Ancora Fascisti? Un Conto Rimasto Aperto

Francesco Filippi

Archeologia - Storia della guerra

Ma Perché Siamo Ancora Fascisti? Un Conto Rimasto Aperto
Dopo il grande successo di mussolini ha fatto anche cose buone, francesco filippi è ormai riconosciuto come una voce importante nel dibattito sul fascismo in italia. Avendo effettuato il suo meticoloso e definitivo lavoro di «debunking» sulle numerose e ostinate leggende relative al ventennio fascista e alla figura del duce, ancora così diffuse nel nostro paese, filippi dirige ora la sua affilata analisi verso i motivi che hanno portato tanti nostri concittadini a cadere vittime, ancora oggi, di una propaganda iniziata oltre due generazioni fa. Com'è possibile – ci si chiede in molti – che dopo tutto quello che è successo – dopo una guerra disastrosa, milioni di morti, l'infamia delle leggi razziali, la vergogna dell'occupazione coloniale, una politica interna economicamente fallimentare, una politica estera aggressiva e criminale, un'attitudine culturale liberticida, una sanguinosa e lunga guerra civile. –, oggi ci guardiamo intorno, ben addentro al terzo millennio, e ci scopriamo ancora fascisti? Ma cos'altro avrebbe dovuto succedere per convincere gli italiani che il fascismo è stato una rovina? Eppure ancora si moltiplicano le svastiche sui muri delle città, cresce l'antisemitismo, un diffuso sentimento razzista permea tutti i settori della società e il passare del tempo sembra aver edulcorato il ricordo del periodo più oscuro e violento d'italia: a quanto pare la storia non ci ha insegnato abbastanza, non ci ha resi immuni. Per aiutarci a capire perché, filippi in questo libro ci racconta molte cose: ci racconta com'è finita la guerra, cosa è stato fatto al termine del conflitto e cosa non è stato fatto, quali provvedimenti sono stati presi nei confronti dei responsabili, quali invece non sono stati presi, cosa hanno scritto gli intellettuali e gli storici e cosa non hanno scritto, cosa è stato insegnato alle nuove generazioni e cosa invece è stato omesso e perché. Soprattutto, ci mostra come noi italiani ci siamo raccontati e autoassolti nel nostro immaginario di cittadini democratici, senza mai fermarci a fare davvero i conti col passato. Che, infatti, non è passato.
Punteggio: 855
                

Ultimo aggiornamento punteggio: 23/01/2025

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