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Classifica Libri CATEGORIA (E SOTTOCATEGORIE)

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Libri in questa classifica: 4848

Pagina 133 di 485

Posizione in classifica: 1321

Un Uomo In Mutande
I Casi Del Maresciallo Ernesto Maccadò

Andrea Vitali

Narrativa estera - Narrativa gialla

Un Uomo In Mutande<br>I Casi Del Maresciallo Ernesto Maccadò
Movimenti sospetti nella notte a bellano: forse allucinazioni, forse faccende private, forse non sono reati veri e propri. Forse. «un uomo in mutande? » chiese il maresciallo ernesto maccadò. Nessuna traccia di sorriso. Anzi, un'espressione che valeva un punto interrogativo. Il misfatti l'aveva messa sullo scherzo, ma quello, niente, aveva preteso i dettagli invece di riderci su. «si spieghi meglio, appuntato», disse il maccadò. «dicevo tanto per. » annaspò il misfatti. «l'ascolto comunque», insisté il maresciallo. «vitali appartiene a quella categoria di pochi eletti capaci, con la propria penna, di far ritmare l'elettrocardiogramma di ogni lettore» – il messaggero 12 aprile 1929. È la volta buona. Capita di rado, ma quando è il momento l'appuntato misfatti si fa trovare sempre pronto. Dipende dall'uzzolo della moglie, che stasera va per il verso giusto. E così, nel piatto del carabiniere cala una porzione abbondante di frittata di cipolle. Poi un'altra, e una fetta ancora, e della frittata resta solo l'odore. Che non è buona cosa, soprattutto perché ha impregnato la divisa, e chi ci va adesso a fare rapporto al maresciallo ernesto maccadò diffondendo folate di soffritto? Per dirgli cosa poi? , che durante la notte appena trascorsa è stato trovato il povero salvatore chitantolo mentre vagava per le contrade mezzo sanguinante e intontito, dicendo di aver visto un uomo in mutande correre via per di là? Sì, vabbe', un'altra delle sue fantasie. In ogni caso la divisa ha bisogno di una ripulita. Ma proprio energica. Come quella di cui avrebbero bisogno certe malelingue, che non perderebbero l'occasione di infierire sullo sfortunato salvatore ventilando l'idea di rinchiuderlo in un manicomio. Anche il comune, guarda un po', sta progettando una grande operazione di pulizia, una «redenzione igienica» che doti bellano delle stesse infrastrutture che vantano già altri paesi del lago, più progrediti nella civiltà e nel decoro. Ma, un momento, che ci faceva esattamente un uomo in mutande, in piena notte, per le vie del paese? E perché correva? In «un uomo in mutande» il maresciallo ernesto maccadò si trova per le mani un caso che forse non lo è, o forse sì. Andrea vitali gioca con il suo presonaggio preferito stuzzicando la sua curiosità, e mettendo alla prova le sue doti di buon senso. Una specie di trappola dalla quale chissà se il maresciallo saprà sfuggire. Unica certezza: il godimento del lettore.
Punteggio: 800
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/12/2021

Posizione in classifica: 1322

Riccardino

Andrea Camilleri

Narrativa estera - Narrativa gialla

Riccardino
«il telefono sonò che era appena appena arrinisciuto a pigliari sonno, o almeno accussì gli parse'. 'riccardino sono', disse una voce 'squillante e festevole', per dargli appuntamento al bar aurora. Ma montalbano non conosceva nessuno con quel nome. Un'ora dopo, la telefonata di catarella: avevano sparato a un uomo, fazio lo stava cercando. Inutilmente il commissario cercò di affidare l'indagine a mimì augello, perché 'gli anni principiavano a pesargli' aveva perso 'il piacere indescrivibile della caccia solitaria', insomma 'da qualichi tempo gli fagliava la gana', 'si era stuffato di aviri a chiffari coi cretini'. Si precipitò sul posto, e scoprì che il morto era proprio riccardino. » questo, in sintesi, è l'incipit di riccardino, l'ultimo, atteso romanzo con protagonista il commissario montalbano, che andrea camilleri ha voluto uscisse postumo. Il primo capitolo del romanzo è stato letto in anteprima il 16 maggio 2020 dallo scrittore antonio manzini, amico e allievo di camilleri, in occasione del salone del libro extra. Un titolo così diverso da quelli essenziali ed evocativi e pieni di significato ai quali siamo abituati, in cui risuonano echi letterari. Riccardino segna quasi una cesura, una fine, ed è giusto marcare la differenza sin dal titolo.
Punteggio: 800
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 01/03/2025

Posizione in classifica: 1323

Io Sono Il Castigo
Un Caso Per Manrico Spinori

Giancarlo De Cataldo

Narrativa estera - Narrativa gialla

Io Sono Il Castigo<br>Un Caso Per Manrico Spinori
Il primo protagonista seriale uscito dalla penna di giancarlo de cataldo. Magistrato in roma, melomane incallito, manrico spinori della rocca risolve i casi ascoltando l'opera lirica. Perché non esiste esperienza umana che il melodramma non abbia già raccontato. Delitto incluso. Il secondo atto si spense nel silenzio. Finalmente partí l'applauso. L'uomo dai capelli grigi si alzò e si diresse verso il foyer per un calice di vino. In quel momento gli vibrò il cellulare. Lesse il messaggio, sospirò, e scuotendo la testa uscí dall'edificio, avviandosi al vicino parcheggio di taxi. Il suo nome era manrico spinori, sostituto procuratore della repubblica in roma. Quel mercoledí era di turno ed era stato convocato in ben altro teatro. Un tipo eccentrico, cosí viene definito da chi lo conosce, il pm manrico spinori della rocca, rick per gli amici, gentiluomo di antiche origini nobiliari, affascinante, un po' donnaiolo e con una madre ludopatica. Ma anche i piú scettici devono fare i conti con la statistica: nel suo mestiere è bravissimo. In piú non perde mai la calma, cosa che gli torna utilissima quando si trova a indagare sulla morte di ciuffo d'oro, famoso cantante pop degli anni sessanta poi diventato potente guru dell'industria discografica. Subito era parso un incidente stradale, ma non è cosí: qualcuno lo ha ucciso. Del resto, alla vittima, i nemici non mancavano, per il movente c'è solo da scegliere. Rick, coadiuvato dalla sua squadra investigativa tutta al femminile, si mette dunque al lavoro. E fra serate musicali, vagabondaggi in una roma barocca e popolana, cene grottesche con aristocratici incartapecoriti, arriverà ancora una volta alla soluzione del mistero.
Punteggio: 800
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 04/08/2024

Posizione in classifica: 1324

Vuoto Per I Bastardi Di Pizzofalcone

Maurizio De Giovanni

Narrativa estera - Narrativa gialla

Vuoto Per I Bastardi Di Pizzofalcone
Sarà perché l'autunno sta cedendo il passo all'inverno. Sarà perché i bastardi si trovano tutti in un momento cruciale della vita, ma c'è parecchia inquietudine a pizzofalcone. E a calmare gli animi non contribuisce l'arrivo di un rinforzo da un commissariato del nord. Forse perché il nuovo investigatore ha gli occhi troppo verdi e i capelli troppo rossi. Forse perché in città c'è troppo vuoto. La professoressa di lettere di una scuola superiore pare essere scomparsa nel nulla. In realtà il marito, un potente industriale, sostiene che se ne sia andata di propria volontà, e non esistono elementi forti per mettere in dubbio la sua parola. Ma lojacono e gli altri decidono lo stesso di cominciare un'indagine in modo informale. Scopriranno cosí che anche le vite piú piene possono nascondere un vuoto incolmabile. Un vuoto che ha innumerevoli colori: uno per ogni paura, uno per ogni orrore.
Punteggio: 800
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 05/05/2025

Posizione in classifica: 1325

Fiori Per I Bastardi Di Pizzofalcone

Maurizio De Giovanni

Narrativa estera - Narrativa gialla

Fiori Per I Bastardi Di Pizzofalcone
È una splendida mattina di primavera, la città è illuminata da una luce perfetta, nell'aria l'odore del mare si mescola al profumo del glicine, della ginestra, dell'anemone. Della rosa. Come può venire in mente di uccidere qualcuno in un giorno come questo, in un posto come questo? Savio niola, proprietario di uno storico chiosco di fiori, è stato ammazzato. Un delitto che sconvolge pizzofalcone, perché l'anziano era amato da tutti nel quartiere. Lo consideravano una specie di «nonno civico», che non avendo una famiglia propria si prodigava per quelle degli altri. Aiutava i giovani spingendoli a studiare, cercando di tenerli lontani da strade senza ritorno; chiunque si rivolgesse a lui poteva contare su una parola gentile, su un po' di attenzione, se necessario su un sostegno materiale. Eppure è stato letteralmente massacrato. Chi può avere tanto odio, tanta rabbia in corpo da compiere un gesto simile? Poco tempo prima l'uomo si era esposto contro il racket che taglieggia i commercianti della zona, ma la pista della criminalità organizzata non convince i bastardi, ancora una volta alle prese con un caso difficile da cui, forse, dipendono le sorti del commissariato. Un commissariato che, per loro, è ormai molto piú di un luogo di lavoro. Come per savio era il suo chiosco.
Punteggio: 800
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 15/05/2025

Posizione in classifica: 1326

Troppo Freddo Per Settembre

Maurizio De Giovanni

Narrativa estera - Narrativa gialla

Troppo Freddo Per Settembre
Indomabile, bellissima, determinata e, a suo modo, inconsapevole: mina settembre è un altro grande personaggio femminile creato da maurizio de giovanni. Un anziano professore viene ritrovato senza vita una mattina d'inverno; nella sua morte c'è qualcosa di sospetto. Dormiva in una soffitta, nessuno si occupava di lui tranne la nipotina. I vecchi e i bambini. Chi li guarda i vecchi e i bambini? Cacciarsi nei guai, poi, quando tutto sembra perduto, risolvere la situazione con un colpo di genio e una buona dose di follia: non fa altro gelsomina settembre, detta mina, tanto coscienziosa quanto incantevole – e suo malgrado provocante – assistente sociale presso il consultorio quartieri spagnoli ovest (per inciso, del consultorio est non c'è traccia). Sempre per una buona causa, però, per correre in aiuto di chi è stato meno fortunato di lei, cresciuta fra gli agi dell'alta borghesia, senza problemi a parte una madre e un fisico «ingombranti». Poco importa se, come accade in questo freddo gennaio, ciò significa mettersi contro una famiglia dal nome pesante, di quelle che nei vicoli della città vecchia decidono ogni cosa. Mina non si tira indietro, anzi, trascina con sé – in una missione di soccorso che corre parallela alle indagini della magistratura, condotte da una sua vecchia conoscenza – le amiche piú care. E due uomini resi temerari solo dall'adorazione che hanno per lei.
Punteggio: 800
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 09/05/2025

Posizione in classifica: 1327

La Disciplina Di Penelope

Gianrico Carofiglio

Narrativa estera - Narrativa gialla

La Disciplina Di Penelope
Con questo romanzo, gianrico carofiglio ci consegna una figura femminile dai tratti epici. Una donna durissima e fragile, carica di rabbia e di dolente umanità. Un personaggio che rimane a lungo nel cuore, ben oltre l'ultima pagina del sorprendente finale. Penelope si sveglia nella casa di uno sconosciuto, dopo l'ennesima notte sprecata. Va via silenziosa e solitaria, attraverso le strade livide dell'autunno milanese. Faceva il pubblico ministero, poi un misterioso incidente ha messo drammaticamente fine alla sua carriera. Un giorno si presenta da lei un uomo che è stato indagato per l'omicidio della moglie. Il procedimento si è concluso con l'archiviazione ma non ha cancellato i terribili sospetti da cui era sorto. L'uomo le chiede di occuparsi del caso, per recuperare l'onore perduto, per sapere cosa rispondere alla sua bambina quando, diventata grande, chiederà della madre. Penelope, dopo un iniziale rifiuto, si lascia convincere dall'insistenza di un suo vecchio amico, cronista di nera. Comincia così un'appassionante investigazione che si snoda fra vie sconosciute della città e ricordi di una vita che non torna. Con questo romanzo – ritmato da una scrittura che non lascia scampo – gianrico carofiglio ci consegna una figura femminile dai tratti epici. Una donna durissima e fragile, carica di rabbia e di dolente umanità. Un personaggio che rimane a lungo nel cuore, ben oltre l'ultima pagina del sorprendente finale.
Punteggio: 800
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 30/11/2024

Posizione in classifica: 1328

La Signora Del Martedì

Massimo Carlotto

Narrativa estera - Narrativa gialla

La Signora Del Martedì
Non esiste oggi in italia un altro autore che sappia raccontare, come massimo carlotto, il dolore e la capacità di resistenza degli esclusi; uno scrittore che sappia descrivere meglio i meccanismi attraverso cui una società civile si trasforma in un'arena dove il pubblico reclama lo spettacolo del 'diverso' colpevole e del sangue che scorre. «con questo romanzo carlotto va oltre il noir. Non racconta più solo il lato oscuro e criminale della società. Siamo tutti noi a essere interpellati. Perché oggi le gogne mediatiche, i giornalisti a caccia di scoop e i politici dell'ambizione sfrenata stanno trasformando la società in un'arena dove il pubblico reclama lo spettacolo del 'diverso' colpevole e del sangue che scorre» tre personaggi che la vita ha maltrattato. Bonamente fanzago, attore porno dal nome improbabile che un ictus ha messo in panchina e che assiste angosciato all'ascesa dei giovani concorrenti. Tiene duro aspettando che ogni martedì una donna affascinante dal passato misterioso paghi i suoi servizi da gigolò alla pensione lisbona, un alberghetto poco frequentato dove il proprietario, il signor alfredo, vive la sua condizione di travestito nascondendosi da un ambiente ipocrita e perbenista. Tre esseri umani sui quali la società si accanisce proprio perché più deboli, ma che troveranno il coraggio di difendersi. Non sono eroi senza macchia né paura, hanno debolezze, hanno commesso errori e a volte azioni riprovevoli. Ma soprattutto aspirano ad amore e rispetto. Quando un imprevisto darà il via a una girandola di effetti collaterali, per i nostri tre personaggi diventerà questione di vita o di morte scavare, dentro di sé e nel proprio passato, per trovare le risorse necessarie a tirarsi fuori dai guai. Con questo romanzo carlotto va oltre il noir. Non racconta più solo il lato oscuro e criminale della società. Siamo tutti noi a essere interpellati. Perché oggi le gogne mediatiche, i giornalisti a caccia di scoop e i politici dall'ambizione sfrenata stanno trasformando la società in un'arena dove il pubblico reclama lo spettacolo del 'diverso' colpevole e del sangue che scorre.
Punteggio: 800
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 04/02/2025

Posizione in classifica: 1329

Follia Maggiore

Alessandro Robecchi

Narrativa estera - Narrativa gialla

Follia Maggiore
Finalista premio intersezioni. Italia-russia 2019al centro del racconto anche questa volta protagonista è milano, si sente che robecchi «la possiede in lungo e in largo e gli piace raccontarla con disincanto e un taglio ironico» (paolo mauri). «se cercate un buon giallo: eccolo» - corrado augias, il venerdì di repubblica carlo monterossi, il milanesissimo detective per caso e autore televisivo, alla fine ha lasciato il suo lavoro nella trasmissione trash crazy love; sta imbastendo idee per un nuovo programma ma senza troppa convinzione quando oscar falcone, l'amico che fa un lavoro a metà tra il ficcanaso e l'investigatore, lo coinvolge nella ricerca di un anziano signore che se ne è andato senza lasciare traccia. L'uomo, umberto serrani, viene ritrovato in breve tempo, ma non si tratta di un vecchio rincitrullito, è uno che ha contato molto nel giro dei soldi e della finanza (sporca e pulita), e ora vorrebbe coltivare le sue ossessioni in santa pace. Questo l'antefatto di una vicenda che presto rivela tutta la sua scia nera: giulia zerbi, traduttrice di 59 anni, viene trovata morta per strada sotto casa, si sa che ha avuto una colluttazione con qualcuno, è scivolata e ha battuto la testa, ma non sembra uno scippo andato male. Il sovrintendente carella e il suo vice ghezzi indagano, ma parallelamente si muovono anche monterossi e falcone, chiamati dal vecchio serrani che alla donna è stato legato fortemente in passato. I rimpianti dell'uomo si trasformerebbero in rimorsi se non scoprisse come e perché è morta giulia. E il risarcimento coinvolge la figlia di giulia, sonia, promettente cantante lirica alla quale l'uomo regala tutto quello che può per alleviare il dolore della perdita e costruirle un futuro. Sotto una pioggia livida che flagella milano incessantemente, ghezzi e carella da un lato e monterossi e falcone dall'altro si incrociano e si evitano, due coppie di investigatori, ognuna con i suoi metodi e con alterne fortune, alla ricerca del colpevole, perché ormai è acclarato: si tratta di delitto. Al centro del racconto anche questa volta protagonista è milano, si sente che robecchi «la possiede in lungo e in largo e gli piace raccontarla con disincanto e un taglio ironico» (paolo mauri). E attorno ai protagonisti, carlo monterossi investigatore per caso, falcone rabdomante di guai, i due poliziotti di strada che annusano tracce e fanno congetture, ci sono tutti gli altri: bianca ballesi, che a crazy love lavora ancora, katrina e i suoi frigoriferi colmi di delizie, la commissaria di zona. Il sottofondo è ancora una volta bob dylan e anche il melodramma, una musica che ben si adatta all'atmosfera di rimpianto che connota il romanzo.
Punteggio: 800
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/07/2024

Posizione in classifica: 1330

Il Morso Della Vipera

Alice Basso

Narrativa estera - Gialli storici

Il Morso Della Vipera
Dopo aver creato vani sarca, alice basso torna con una nuova protagonista: combattiva, tenace, acuta, sognatrice. Sullo sfondo di una torino in cui si sentono i primi afflati del fascismo, una storia in cui i gialli non sono solo libri ma maestri di vita. «alice basso seduce e cattura grazie a originalità e freschezza» - silvana mazzocchi, la repubblica 'ogni mattina anita si accomoda alla olivetti e digita digita digita. Le storie che deve trascrivere sono belle. Anita coi personaggi entra subito in confidenza. Tempo due racconti e le sembra di conoscerli da una vita. In ogni storia il protagonista di turno si ritrova in un agguato, in una sparatoria, in una rissa. E anita ormai lo sa che il personaggio ne uscirà intero, o perlomeno con buone prospettive di ripresa, perché sono racconti seriali, giusto? Mica lo fai crepare, il protagonista che deve tornare ancora e ancora, ci arriverebbe anche un cretino; eppure a ogni lama di coltello che balugina nel buio di un vicolo, a ogni sguardo nero dell'occhio cavo della canna di una pistola, a ogni sagoma minacciosa che si staglia contro la porta di una bisca, anita trasale e digita più in fretta per vedere come andrà a finire'. Il suono metallico dei tasti risuona nella stanza. Seduta alla sua scrivania, anita batte a macchina le storie della popolare rivista saturnalia: racconti gialli americani, in cui detective dai lunghi cappotti, tra una sparatoria e l'altra, hanno sempre un bicchiere di whisky tra le mani. Nulla di più lontano dal suo mondo. Eppure le pagine di hammett e chandler, tradotte dall'affascinante scrittore sebastiano satta ascona, le stanno facendo scoprire il potere delle parole. Anita ha sempre diffidato dei giornali e anche dei libri, che da anni ormai non fanno che compiacere il regime. Ma queste sono storie nuove, diverse, piene di verità. Se anita si trova ora a fare la dattilografa la colpa è solo la sua. Perché poteva accettare la proposta del suo amato fidanzato corrado, come avrebbe fatto qualsiasi altra giovane donna del 1935, invece di pronunciare quelle parole totalmente inaspettate: ti sposo ma voglio prima lavorare. E ora si trova con quella macchina da scrivere davanti in compagnia di racconti che però così male non sono, anzi, sembra quasi che le stiano insegnando qualcosa. Forse per questo, quando un'anziana donna viene arrestata perché afferma che un eroe di guerra è in realtà un assassino, anita è l'unica a crederle. Ma come rendere giustizia a qualcuno in tempi in cui di giusto non c'è niente? Quelli non sono anni in cui dare spazio ad una visione obiettiva della realtà. Il fascismo è in piena espansione. Il cattivo non viene quasi mai sconfitto. Anita deve trovare tutto il coraggio che ha e l'intuizione che le hanno insegnato i suoi amici detective per indagare e scoprire quanto la letteratura possa fare per renderci liberi.
Punteggio: 800
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 04/05/2023

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