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Julien Tromeur


Classifica Libri Generale

Libri in questa classifica: 28389

Pagina 1321 di 2839

Posizione in classifica: 13201

Midnight Sun

Stephenie Meyer

Young Adult

Midnight Sun
Dopo un'attesa lunga 10 anni midnight sun è finalmente arrivato! Stephenie meyer fa un trionfante ritorno nel mondo di twilight con questo attesissimo romanzo, in cui la storia d'amore tra bella e edward viene raccontata attraverso gli occhi del vampiro. «i vampiri sono tornati. A 15 anni da 'twilight', esce 'midnight sun', quinto atteso tassello della serie: la love story vissuta dalla prospettiva del vampiro» – severino colombovedevo benissimo quanto sarebbe stato facile innamorarsi di lei. Esattamente come cadere: senza sforzo. Impedirmi di amarla era l'opposto, era arrampicarmi su uno strapiombo, una mano dopo l'altra, un'impresa estenuante, come se possedessi soltanto le forze limitate di un umano. Quando edward cullen e bella swan si sono incontrati in twilight, una storia d'amore destinata a diventare iconica ha avuto inizio. Ma finora questa storia è stata raccontata soltanto dal punto di vista di bella. Finalmente, i lettori possono conoscere la versione di edward in quest'attesissimo nuovo romanzo, midnight sun. Vissuta nei panni del bellissimo vampiro, questa storia assume una veste tutta nuova, decisamente più cupa. L'incontro con bella è la cosa più spaventosa e più intrigante che gli sia mai successa nella sua lunga vita da vampiro. Mentre apprendiamo nuovi, affascinanti dettagli sul suo passato, capiamo perché questa sia la sfida più difficile della sua esistenza. Come può seguire il suo cuore, se ciò significa mettere bella in pericolo? Con midnight sun stephenie meyer ci fa tornare in quel mondo che ha incantato milioni di lettori e ci regala un epico romanzo sui piaceri e sulle devastanti conseguenze dell'amore immortale. «io non dormo», mormorai, rispondendole in maniera più completa. Lei rimase in silenzio per un istante. «mai? », domandò. «mai», bisbigliai. Quando incontrai il suo sguardo penetrante vi lessi meraviglia e compassione e, all'improvviso, provai uno struggente desiderio di dormire. Non per estraniarmi, come mi succedeva prima, non per sfuggire alla noia, ma perché volevo sognare. Forse, se avessi perso conoscenza, se fossi stato capace di sognare, avrei potuto vivere per qualche ora in un mondo dove per me e lei fosse possibile stare insieme. Lei mi sognava. Anch'io volevo sognarla. Bella mi guardò, piena di stupore. Dovetti distogliere lo sguardo. Io non potevo sognarla. Lei non avrebbe dovuto sognarmi.
Punteggio: 800
                   

Ultimo aggiornamento punteggio: 21/07/2021

Posizione in classifica: 13202

Vuoto Per I Bastardi Di Pizzofalcone

Maurizio De Giovanni

Narrativa estera - Narrativa gialla

Vuoto Per I Bastardi Di Pizzofalcone
Sarà perché l'autunno sta cedendo il passo all'inverno. Sarà perché i bastardi si trovano tutti in un momento cruciale della vita, ma c'è parecchia inquietudine a pizzofalcone. E a calmare gli animi non contribuisce l'arrivo di un rinforzo da un commissariato del nord. Forse perché il nuovo investigatore ha gli occhi troppo verdi e i capelli troppo rossi. Forse perché in città c'è troppo vuoto. La professoressa di lettere di una scuola superiore pare essere scomparsa nel nulla. In realtà il marito, un potente industriale, sostiene che se ne sia andata di propria volontà, e non esistono elementi forti per mettere in dubbio la sua parola. Ma lojacono e gli altri decidono lo stesso di cominciare un'indagine in modo informale. Scopriranno cosí che anche le vite piú piene possono nascondere un vuoto incolmabile. Un vuoto che ha innumerevoli colori: uno per ogni paura, uno per ogni orrore.
Punteggio: 800
                   

Ultimo aggiornamento punteggio: 05/05/2025

Posizione in classifica: 13203

Oggi Faccio Azzurro

Daria Bignardi

Narrativa estera - Recente

Oggi Faccio Azzurro
Una storia irresistibile – a tratti comica e a tratti struggente – che mescola leggerezza e profondità, grazia e tenerezza, esplorando il nostro rapporto con il dolore, che è poi il nostro rapporto con noi stessi. «mi chiamo gabriele, come l'arcangelo» aveva detto, «ma qui in germania è un nome da donna. Il tuo invece che razza di nome è? » galla si chiama così in onore dell'imperatrice galla placidia: «darmi quel nome è stato uno dei pochi gesti coraggiosi di mia madre». Da quando è stata lasciata dal marito, improvvisamente e senza spiegazioni, passa le giornate sul divano a fissare la magnolia grandiflora del cortile, fantasticando di buttarsi dal balcone per sfuggire a un dolore insopportabile di cui si attribuisce ogni colpa. Esce di casa solo per vedere la psicanalista anna del fante o per andare in carcere. «da quando doug mi ha lasciata sto bene solo dentro. Canto con altre dieci volontarie in un coro di detenuti tossicodipendenti. Anche io devo disintossicarmi. » durante il primo viaggio da sola, a monaco di baviera, entra per caso in un museo dove è allestita la mostra della pittrice tedesca gabriele münter. Galla, che da ragazza studiava arte, ricorda solo che la münter era nel gruppo del cavaliere azzurro con vasilij kandinskij. Ma quel giorno le sue opere «così piene di colore e prive di gioia» la ipnotizzano. Da quel momento la voce di gabriele entra nella vita di galla: la tormenta, la prende in giro e intanto le racconta la sua lunga storia d'amore con kandinskij, così simile a quella di galla con doug. Mentre il dialogo tra le due si fa sempre più animato, la strada di galla incrocia quella di altri due pazienti di anna del fante: bianca, un'adolescente che non riesce più ad andare a scuola, e nicola, seduttore compulsivo e vittima di attacchi di panico. Le imprevedibili conseguenze di questo incontro potrebbero cambiare le vite di tutti e tre.
Punteggio: 800
                   

Ultimo aggiornamento punteggio: 20/04/2025

Posizione in classifica: 13204

L' Appello

Alessandro D'Avenia

Narrativa estera - Recente

L" Appello
Un romanzo dirompente che, attingendo a forme letterarie e linguaggi diversi – dalla rappresentazione scenica alla meditazione filosofica, dal diario all'allegoria politico-sociale e alla storia di formazione –, racconta di una classe che da accozzaglia di strumenti isolati diventa un'orchestra diretta da un maestro cieco. «l'insegnante ha imparato, fallimento dopo fallimento, che per insegnare qualcosa deve prima imparare da quel rapporto misterioso che c'è tra maestro e allievo. Deve imparare a guardare quegli occhi giovani che, come nella relazione tra i marinai e il mare, 'fanno la vita e dalla vita son fatti'» - giancristiano desiderio, la lettura«il protagonista del romanzo è un prof: si chiama omero, è diventato cieco a causa di una rara malattia ma ha deciso di tornare dietro la cattedra come supplente di scienze (la sua passione) in una classe di alunni ufficialmente marchiati come quelli della 'quinta d, come disperati' per portarli alla maturità. In tutti i sensi» - eleonora barbieri, il giornale«una lezione tanto luminosa da liberare gli studenti da una caverna, quella abitata dalle ombre dell'apparenza e della menzogna, e tanto viva da generare una rivoluzione» - il foglio e se l'appello non fosse un semplice elenco? Se pronunciare un nome significasse far esistere un po' di più chi lo porta? Allora la risposta 'presente! ' conterrebbe il segreto per un'adesione coraggiosa alla vita. Questa è la scuola che omero romeo sogna. Quarantacinque anni, gli occhiali da sole sempre sul naso, omero viene chiamato come supplente di scienze in una classe che affronterà gli esami di maturità. Una classe-ghetto, in cui sono stati confinati i casi disperati della scuola. La sfida sembra impossibile per lui, che è diventato cieco e non sa se sarà mai più capace di insegnare, e forse persino di vivere. Non potendo vedere i volti degli alunni, inventa un nuovo modo di fare l'appello, convinto che per salvare il mondo occorra salvare ogni nome, anche se a portarlo sono una ragazza che nasconde una ferita inconfessabile, un rapper che vive in una casa famiglia, un nerd che entra in contatto con gli altri solo da dietro uno schermo, una figlia abbandonata, un aspirante pugile che sogna di diventare come rocky. Nessuno li vedeva, eppure il professore che non ci vede ce la fa. A dieci anni dalla rivelazione di bianca come il latte, rossa come il sangue, alessandro d'avenia torna a raccontare la scuola come solo chi ci vive dentro può fare. E nella vicenda di omero e dei suoi ragazzi distilla l'essenza del rapporto tra maestro e discepolo, una relazione dinamica in cui entrambi insegnano e imparano, disponibili a mettersi in gioco e a guardare il mondo con occhi nuovi. È l'inizio di una rivoluzione? L'appello è un romanzo dirompente che, attingendo a forme letterarie e linguaggi diversi – dalla rappresentazione scenica alla meditazione filosofica, dal diario all'allegoria politico-sociale e alla storia di formazione –, racconta di una classe che da accozzaglia di strumenti isolati diventa un'orchestra diretta da un maestro cieco. Proprio lui, costretto ad accogliere le voci stonate del mondo, scoprirà che sono tutte legate da un unico respiro.
Punteggio: 800
                   

Ultimo aggiornamento punteggio: 10/01/2022

Posizione in classifica: 13205

La Gemella Sbagliata

Ann Morgan

Narrativa estera - Thriller

La Gemella Sbagliata
Una lettura tesa e avvincente, che vi farà girare le pagine vorticosamente, e che fa di ann morgan una delle voci più sorprendenti del thriller psicologico. «impossibile non paragonarlo alla 'ragazza del treno'. » - booklisthai mai avuto paura di restare intrappolata nella vita di un'altra? Helen ed ellie sono gemelle. Identiche. Almeno così le vedono gli altri. Ma le due bambine sanno che non è così: helen è la leader, ellie la spalla. Helen decide, ellie obbedisce. Helen pretende, ellie accetta. Helen inventa i giochi, ellie partecipa. Finché helen ne inventa uno un po' troppo pericoloso: scambiarsi le parti. Solo per un giorno. Dai vestiti alla pettinatura ai modi di fare. Ed ecco che ellie, con la treccia di helen, comincia a spadroneggiare, mentre helen si finge la sottomessa e spaventata ellie. È divertente, le due bambine ridono da matte. Ci cascano tutti, perfino la mamma. Ma, alla sera, quando il gioco dovrebbe essere finito, e helen pretende di tornare a essere se stessa, ellie per la prima volta dice di no. Ormai è lei la leader. E non tornerà indietro. Da questo momento, per la vera helen comincia l'incubo. Un capolavoro di suspense e inquietudine, che riesce a raccontare in modo straordinario la discesa agli inferi della protagonista, nonché la facilità con cui si possono manipolare le persone e distorcere la realtà. Perché non tutto è come sembra, anche nelle migliori famiglie, e in quella di helen ed ellie ci sono molti più segreti di quanti le bambine stesse possano immaginare. Al punto che un gioco innocente, forse, non è mai stato solo un gioco.
Punteggio: 800
                   

Ultimo aggiornamento punteggio: 10/01/2025

Posizione in classifica: 13206

Dal Tuo Terrazzo Si Vede Casa Mia

Elvis Malaj

Narrativa estera - Recente

Dal Tuo Terrazzo Si Vede Casa Mia
Candidato al premio strega 2018 «avevo storie in testa e ho incominciato a scriverle, in italiano, lingua in cui avevo iniziato a leggere» - elvis malaj fra due case che si vedono l'un l'altra potrebbe esserci una strada. Lastricata e sicura, a volte, ma più spesso tortuosa, o liquida come il mare fra l'italia e l'albania. La via fra le sue onde è faticosa come una lingua da imparare, andando e tornando, pensando una cosa e dicendone un'altra. Ma non sono soltanto le parole a mutare, ad assumere nuovi significati in questo relato sono i fatti stessi e le persone che troviamo sul cammino. Sempre a metà del guado, elvis malaj ci restituisce qualche tappa di questo percorso: due mondi, due lingue, fra noi e loro, me e te. Declinazioni dell'inadeguatezza - per forza di cose - poiché a camminare in cima al bordo si finisce per barcollare, e non corrispondere ad alcuna definizione. E così una prima volta non sarà mai abbastanza bella, o abbastanza prima, un approccio mai abbastanza azzeccato, una battuta mai capita fino in fondo, e una metafora? O troppo astratta o presa troppo alla lettera. E qualche volta, per evitare il confronto, si chiederà scusa e si scapperà via approfittando di un incidente; oppure si preferirà il silenzio sin da subito e l'incidente lo si andrà a cercare. Si indosserà una maschera per diventare le persone che vogliamo. Perché il confine, sfumando, è tra finzione e realtà. 'dal tuo terrazzo si vede casa mia' è l'invito a venire dall'altra parte, a scendere di casa e passare per quella strada. Un'istanza di condivisione e meticciato, di sguardo altro, di cui sentiamo il richiamo.
Punteggio: 800
                   

Ultimo aggiornamento punteggio: 26/10/2023

Posizione in classifica: 13207

M
L'uomo Della Provvidenza

Antonio Scurati

Narrativa estera - Storica

M<br>L"uomo Della Provvidenza
Il cammino di m. Il figlio del secolo – caso letterario di assoluta originalità ma anche occasione di una inedita riaccensione dell'autocoscienza nazionale – prosegue qui in modo sorprendente, sollevando il velo dell'oblio su persone e fatti di capitale importanza e sperimentando un intreccio ancor più ardito tra narrazione e fonti dell'epoca. «una prosa del genere nella produzione letteraria corrente, curata con potenti antibiotici, è da medaglia al valore» - antonio d'orrico, la letturaall'alba del 1925 il più giovane presidente del consiglio d'italia e del mondo, l'uomo che si è addossato la colpa dell'omicidio di matteotti come se fosse un merito, giace riverso nel suo pulcioso appartamento-alcova. Benito mussolini, il 'figlio del secolo' che nel 1919, rovinosamente sconfitto alle elezioni, sedeva nell'ufficio del popolo d'italia pronto a fronteggiare i suoi nemici, adesso, vincitore su tutti i fronti, sembra in punto di morte a causa di un'ulcera che lo azzanna da dentro. Così si apre il secondo tempo della sciagurata epopea del fascismo narrato da scurati con la costruzione e lo stile del romanzo. M . Non è più raccontato da dentro perché diventa un'entità distante, 'una crisalide del potere che si trasforma nella farfalla di una solitudine assoluta'. Attorno a lui gli antichi camerati si sbranano tra loro come una muta di cani. Il duce invece diventa ipermetrope, vuole misurarsi solo con le cose lontane, con la grande storia. A dirimere le beghe tra i gerarchi mette augusto turati, tragico nel suo tentativo di rettitudine; dimentica ogni riconoscenza verso margherita sarfatti; cerca di placare gli ardori della figlia edda dandola in sposa a galeazzo ciano; affida a badoglio e graziani l'impresa africana, celebrata dalla retorica dell'immensità delle dune ma combattuta nella realtà come la più sporca delle guerre, fino all'orrore dei gas e dei campi di concentramento. Il cammino di m. Il figlio del secolo – caso letterario di assoluta originalità ma anche occasione di una inedita riaccensione dell'autocoscienza nazionale – prosegue qui in modo sorprendente, sollevando il velo dell'oblio su persone e fatti di capitale importanza e sperimentando un intreccio ancor più ardito tra narrazione e fonti dell'epoca. Fino al 1932, decennale della rivoluzione: quando m. Fa innalzare l'impressionante, spettrale sacrario dei martiri fascisti, e più che onorare lutti passati sembra presagire ecatombi future.
Punteggio: 800
                   

Ultimo aggiornamento punteggio: 04/01/2022

Posizione in classifica: 13208

La Dama E L'unicorno

Tracy Chevalier

Narrativa estera - Storica

La Dama E L"unicorno
È un giorno della quaresima del 1490 a parigi, un giorno davvero particolare per nicolas des innocents, pittore di insegne e miniaturista conosciuto a corte per la sua mano ferma nel dipingere volti grandi come un'unghia, e al coq d'or e nelle altre taverne al di qua della senna per la sua mano lesta con le servette di bell'aspetto. Jean le viste, il signore dagli occhi come lame di coltello, il gentiluomo le cui insegne sono ovunque tra i campi e gli acquitrini di saint-germain-des-prés, proprio come lo sterco dei cavalli, l'ha invitato nella grande salle della sua casa al di là della senna e in quella sala disadorna, nonostante il soffitto a cassettoni finemente intagliato, gli ha commissionato non stemmi imponenti o vetrate colorate o miniature delicate ma arazzi per coprire tutte le pareti. Arazzi immensi che raffigurino la battaglia di nancy, con cavalli intrecciati a braccia e gambe umane, picche, spade, scudi e sangue a profusione. Una commissione da parte di jean le viste significa cibo sulla tavola per settimane e notti di bagordi al coq d'or, e nicolas, che può resistere a tutto fuorché alle delizie della vita, non ha esitato un istante ad accettare. Non ha esitato, però, nemmeno ad annuire davanti alla proposta di geneviève de nanterre, moglie di jean le viste e signora di quella casa.
Punteggio: 800
                   

Ultimo aggiornamento punteggio: 01/02/2021

Posizione in classifica: 13209

Fiori Per I Bastardi Di Pizzofalcone

Maurizio De Giovanni

Narrativa estera - Narrativa gialla

Fiori Per I Bastardi Di Pizzofalcone
È una splendida mattina di primavera, la città è illuminata da una luce perfetta, nell'aria l'odore del mare si mescola al profumo del glicine, della ginestra, dell'anemone. Della rosa. Come può venire in mente di uccidere qualcuno in un giorno come questo, in un posto come questo? Savio niola, proprietario di uno storico chiosco di fiori, è stato ammazzato. Un delitto che sconvolge pizzofalcone, perché l'anziano era amato da tutti nel quartiere. Lo consideravano una specie di «nonno civico», che non avendo una famiglia propria si prodigava per quelle degli altri. Aiutava i giovani spingendoli a studiare, cercando di tenerli lontani da strade senza ritorno; chiunque si rivolgesse a lui poteva contare su una parola gentile, su un po' di attenzione, se necessario su un sostegno materiale. Eppure è stato letteralmente massacrato. Chi può avere tanto odio, tanta rabbia in corpo da compiere un gesto simile? Poco tempo prima l'uomo si era esposto contro il racket che taglieggia i commercianti della zona, ma la pista della criminalità organizzata non convince i bastardi, ancora una volta alle prese con un caso difficile da cui, forse, dipendono le sorti del commissariato. Un commissariato che, per loro, è ormai molto piú di un luogo di lavoro. Come per savio era il suo chiosco.
Punteggio: 800
                   

Ultimo aggiornamento punteggio: 15/05/2025

Posizione in classifica: 13210

Persone Normali

Sally Rooney

Narrativa estera - Recente

Persone Normali
Vincitore del costa novel award 2019 un capolavoro di tenera e dolente maturità, per un'autrice oggi ventottenne che a ogni nuovo passo sbaraglia tutte le aspettative. Segnalato dalla rivista studio tra le 10 migliori letture dell'anno 2019: «sally rooney è forse la migliore scrittrice d'amore e di sesso della sua generazione (ha 28 anni), ma anche dell'egoismo e delle paure che intralciano molte relazioni contemporanee. » «il romanzo che più di ogni altro ci dice cosa vuol dire essere giovani oggi» - the guardian marianne e connell si parlano di tutto ma solo all'insaputa di tutti, si frugano i corpi e i sentimenti ma solo di nascosto, come i pianeti delle orbiti imprevedibili si girano intorno, fra moti armonici e strazianti collisioni. Cosa impedisce a due ragazzi dei nostri giorni disinvolti di stare insieme in libertà e leggerezza? Connell e marianne frequentano la stessa scuola di carricklea, un piccolo centro dell'irlanda rurale appena fuori sligo. A parte questo, non hanno niente in comune. Lei appartiene a una famiglia agiata e guasta che non le fa mancare nulla tranne i fondamenti dell'amore e del rispetto. Lui è il figlio di una donna pratica e premurosa che per mantenerlo fa la domestica in casa d'altri (quella della madre di marianne). Nell'inventario di vantaggi e svantaggi, l'inferiorità economica di connell è bilanciata sul piano sociale. Lui è il bel centravanti della squadra di calcio della scuola e fra i compagni è molto amato, mentre marianne, che nella pausa pranzo legge da sola proust davanti agli armadietti, è quella strana ed evitata da tutti. Se la loro fosse una battaglia, o anche solo una sequenza di scaramucce amorose, si potrebbe dire che le frecce al loro arco si equivalgono. Ma connell e marianne sono «come due pianticelle che condividono lo stesso pezzo di terra, crescendo l'una vicino all'altra, contorcendosi per farsi spazio, assumendo posizioni improbabili»: nella loro crescita, si appoggiano e si scavalcano, si fanno molto male ma anche molto bene, e la sofferenza che si procurano non è che boicottaggio di sé. Certo, la ferocia informa tutti i rapporti di potere che vigono fra i personaggi, nella piccola scuola di provincia come nel prestigioso trinity college cui entrambi i ragazzi accedono, nelle dinamiche di genere come negli equilibri famigliari. Perfino in quelle dicotomie sommarie che tanto connell quanto marianne subiscono, e in cui essi stessi indulgono: quelle fra persone gentili e persone crudeli, fra brave persone e persone cattive, corrotte, sbagliate, fra persone strane e persone normali. In un modo o nell'altro entrambi aspirano alla normalità, connell per un'innata benché riprovevole pulsione di conformità, marianne forse per sfuggire a quella cruda e pervasiva sensibilità che tanto dolore le causa e che facilmente vira all'autodistruttività. C'è jane austen in queste pagine, la forza del suo dialogo, la violenza sotterranea delle sue relazioni, e l'omonimia di marianne con l'eroina del suo romanzo piú celebre ne è un indizio. Per anni marianne e connell si ruotano intorno «come pattinatori di figura», rischiando la vita e salvandosela, chiedendosi, promettendosi, negandosi, dimostrandosi che quella che li lega è una storia d'amore. La conclusione è un capolavoro di tenera e dolente maturità, per un'autrice oggi ventottenne che a ogni nuovo passo sbaraglia tutte le aspettative.
Punteggio: 800
                   

Ultimo aggiornamento punteggio: 15/02/2022

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