L'amore per la musica, la musica dell'amore. Un incontro casuale su un autobus londinese, una lettera che non avrebbe mai dovuto essere letta, una pianista con un segreto che tocca il cuore della sua musica. E, ancora, la ricerca di un raro quintetto per archi di beethoven e un violino amato fino all'ossessione, ma mai posseduto. Il romanzo di vikram seth è insieme una storia d'amore, intensa e struggente e una meditazione profonda sulla musica (e sull'essere musicisti) e su come la passione per quest'arte possa tramutarsi nel tema dominante e costante di tutta una vita.
Settembre inoltrato. Un uomo e una donna, in una notte fonda prossima all'alba, si incontrano per caso sulla spiaggia di un lago. Non si conoscono e non sanno di essere lì per la stessa ragione: farla finita. Giulio ha fatto un'ultima puntata al casinò. Sandra ha perduto un figlio. Lui, 'cinico incompleto', creditore immaginario incapace di un rapporto diretto con la realtà, vince le iniziali resistenze lasciandosi affascinare dal dolore concreto di quella donna che ride per spaventare la paura e definisce l'amore 'una cosa semplice'. Complice la notte, il luogo si popola di altre presenze precarie e giulio e sandra hanno poche ore per raccontarsi qualcosa delle loro vite e, forse, per cambiare idea. Scritto in 'bianco e nero', con incisività drammatica e senso del grottesco, il romanzo mette in scena un'umanità dolente che si incrocia in un luogo quasi metafisico, in attesa dell'alba, in attesa che qualcosa si rompa, che qualcosa succeda. E che infatti succede.
Pubblicata originariamente nel 1962, questa raccolta di short stories è considerata uno dei capolavori della narrativa americana del secondo novecento. Il new york times l'ha definita 'l'equivalente newyorkese di gente di dublino di joyce', e kurt vonnegut 'la migliore raccolta di racconti mai pubblicata da un autore americano'. Dalle vite 'normali' di segretarie di manhattan e maestrine di brooklyn, di potenziali romanzieri frustrati, di tassisti sognatori, soldati disillusi e ragazzini disadattati, yates crea un mosaico indimenticabile che rivela tutte le ombre dei sogno americano all'apice del suo (presunto) splendore; ma 'undici solitudini' non è solo l'impietoso ritratto di un'epoca: la precisione dei dialoghi, il ritmo infallibile, l'attenzione ai particolari, l'essenzialità della scrittura danno alle storie di questi personaggi un'intensità che le rende dolorosamente universali e senza tempo.
Ceylon, inizi del novecento. Una giovane viene data in sposa a un uomo malese molto più vecchio di lei che per averla si finge ricchissimo. La ragazza è costretta a seguirlo in malesia e scopre che l'uomo, tra l'altro bruttissimo, è solo un modesto impiegato e vive in povertà. Da quel momento sarà lei la vera 'colonna' della famiglia, sia moralmente che economicamente. Malese, ma residente in inghilterra, laureata in economia, rani manicka firma questa saga femminile ambientata nel cuore esotico della sua terra natale.
Una serie bizarra e curiosa di eventi porta johann friedrich struensee, giovane medico tedesco, idealista, impregnato di idee illuministe, ad accettare l'incarico di medico personale, e poi di primo ministro, del re di danimarca cristiano vii. E' il 1768: per quattro anni la danimarca conosce una rivoluzione che anticipa, senza terrore, le conquiste della rivoluzione francese. Dalla libertà di pensiero, di stampa, di culto, fino al progetto di eliminazione della servitù della gleba: in seicentotrentadue decreti struensee, intellettuale ignaro dei giochi della politica, firma la propria condanna, aprendo la strada a quella reazione che guldberg, pietista assillato dalla missione di salvare la danimarca, non farà che pilotare.
'ma che si rischia veramente? ' si chiedeva david quella notte, tra un bicchiere di vodka e un grosso e puzzolente sigaro cubano. 'cosa si rischia a prendere in mano lo scettro della vita? '
Da una parte ci sono enrico e irene, sempre un passo indietro l'uno rispetto all'altra; dall'altra gianluca e alda, i genitori di enrico, ostinati ad amarsi fino al punto di farsi male. Con le sue frasi brevi, musicali e cariche di immagini, distefano ci racconta i percorsi paralleli di due storie affettive disfunzionali. E nel farlo cerca di capire la vera natura del sentimento che più ci tiene vivi. L'amore.
Sauro, ex turista, sopravvive in sudamerica grazie a un lavoro che mai gli consentirà di tornarsene a casa. In un villaggio amazzonico conosce il brujo, un vecchio barbone che gli racconta la sua avventurosa storia. Sotto quei panni puzzolenti si cela nesto bordesante, un uruguagio che, trascorsa l'infanzia in orfanotrofio e l'adolescenza nella pampa, diventa calciatore. Grazie al cognome italiano rubato al suo migliore amico, viene ingaggiato dalla squadra voluta da mussolini e diventa uno strumento di propaganda del regime. Dopo il ribaltone, a causa dei trascorsi fascisti, mondo del pallone e società civile lo mettono al bando. Riparte da zero e, alla guida di una squadretta di periferia, sa conquistare l'ambiente che lo aveva ripudiato. Ma il gioco d'azzardo e una morale discutibile lo mettono nei guai: c'è una taglia sulla sua testa. Coi sicari ormai alle calcagna, nesto approfitta di un capriccio del destino e si mette in salvo. Tutti lo credono morto. Ma lui, nell'ombra, s'inventa una nuova vita.