Dalla remota provincia che amministra, il mandarino tan deve recarsi nella capitale dell'impero, thang long, alla ricerca di alcuni libri. Ma al posto dei manoscritti trova una sfilza di cadaveri artisticamente incisi con una lama. Sono tempi in cui infuria una feroce lotta tra dinastie rivali e, per risolvere il caso il giovane magistrato dovrà misurarsi non solo con lo strapotere dei nobili e un singolare furto presso gli eunuchi, ma soprattutto con le ombre che provengono dal suo stesso passato. Per portare alla luce il movente di un assassino spietato, il mandarino dovrà chiamare a raccolta tutte le armi della sua logica.
Un giovane di area lombarda racconta la sua adolescenza e la sua giovinezza: dalla scoperta della propria omosessualità alle prime amicizie, maschili e femminili, i rapporti con la famiglia, con la scuola e poi l'università, le prime delusioni e i primi scontri. Ne viene fuori un ritratto, un quadro generazionale di grande vivacità. L'autore si diverte, imita le soap opera, ironizza con se stesso e la sua vita. La sua prosa imita il mondo delle canzonette, i suoi idoli sono quelli del gioco parodistico più scoperto. La sua sessualità è vista come una scelta esistenziale accettata e serenamente vissuta. Ne nasce così una visione attuale dei giovani di oggi assolutamente inedita.
Un romanzo di grande intensità, in cui si narra la vita di sethe, una giovane e indomabile donna di colore che, negli anni precedenti alla guerra civile, si ribella alla propria schiavitù e fugge al nord, verso la libertà. La sua vicenda si intreccia con quella di altri personaggi in un racconto che, 'si insinua nei meandri del tempo, lasciando scaturire ora qua ora là il non detto, scaglie di ricordi troppo penosi per essere contenuti, dolorosi frammenti di memoria'. Con questo libro toni morrison ha voluto rivolgere un invito ai bianchi e agli afroamericani: 'tornare a quella parte della propria storia che troppi hanno rimosso, dimenticato, lasciato inspiegato, ignorato'.
Tracciare un bilancio dell'avventura intellettuale dell'uomo in occidente equivale a ripercorrere lo sviluppo della razionalità tramite l'esercizio del dubbio: filosofia, scienza, psicologia, tutte si sono avvalse del dubbio e del suo superamento come strumento d'indagine e metodologico privilegiato. Ma cosa accade quando cerchiamo di applicare il 'cogitocentrismo' nella pratica, nella vita di tutti i giorni, di fronte a scelte e situazioni di per sé irriducibili alla logica e al più ferreo raziocinio? Cadiamo in una trappola, in un autoinganno, in una vera e propria 'psicopatologia della vita quotidiana': ci illudiamo di poter risolvere una crisi amorosa, un dubbio amletico, una decisione cruciale affidandoci al nitore rassicurante del sillogismo, oppure, all'estremo opposto, cerchiamo la certezza nelle 'verità rivelate', religiose, scientifiche o ideologiche. Da strumento infallibile il cogito si trasforma così in un ostacolo insormontabile, fonte di incertezza se non addirittura di sofferenza psicologica, fino ad assumere forme patologiche. In queste pagine giorgio nardone affianca i presupposti teorici all'indagine clinica, proponendo soluzioni terapeutiche 'calzate sul problema' e ispirate al modello strategico. Sulla scia di kant, è necessario 'riorientare' strategicamente il pensiero per riscoprirne le potenzialità: anziché ostinarci a cercare le risposte, dovremmo preoccuparci di formulare meglio le domande.
La vita di olivia va in frantumi quando luca, l'adorato marito, muore in un incidente stradale. Annientata e in preda alla depressione, abbandona londra per tornare a watersford, dove erano cresciuti insieme e da dove, ancora giovanissimi, erano fuggiti, provocando la rottura con i rispettivi genitori. Angela, l'arcigna suocera di olivia, che non le ha mai perdonato di aver mandato all'aria i suoi progetti riguardo al futuro del figlio, fa di tutto per allontanarla dalla cittadina e dai suoi ricordi più cari. Ma l'incontro con marc, il gemello di luca, sposato e disperato quanto lei, fa intravedere a olivia una via d'uscita dal buio che l'avvolge. Uniti dal dolore, si buttano in una relazione bollente e senza futuro, che sembra appagare, almeno momentaneamente, la loro sete di vita. Ma è inevitabile che i sentimenti sfuggano al loro controllo e, quando succede, le conseguenze sono esplosive e crudeli.
Precious ramotswe, titolare della prima agenzia investigativa femminile del botswana, è abituata da sempre alle stranezze del comportamento umano, nonché a muoversi in ambienti ben diversi da quelli in cui conduce la propria paciosa esistenza. In questo nuovo episodio, però, deve scendere su un terreno per lei davvero ostico: un campo da calcio. Il gioco che trasforma gli uomini in eterni bambini le è del tutto sconosciuto e mai avrebbe immaginato di seguire una partita allo stadio. Eppure il nuovo caso che ha accettato la spinge a investigare su una strana serie di sconfitte subite da una squadra favorita sulla carta: i falchi del kalahari. Immersa nelle indagini, trova comunque il tempo per consolare la sua sempre leale assistente: quella signorina makutsi con i grandi occhiali e la pelle difficile che ora vede insidiato il futuro matrimonio con il facoltoso proprietario del mobilificio double comfort. Il suo ingenuo fidanzato ha assunto nientemeno che la perfida rubamariti violet sephotho, avvenente venditrice di letti nonché millantatrice di voti alti alla scuola per segretarie. Tra tanti crucci, per fortuna c'è il tè. La signora ramotswe si accomoda su una sedia, ne porge o ne accetta una tazza e comincia a esercitare la dote che più le si confà: quella dell'ascolto. Leggendo tra le righe, in una frase sussurrata a mezza voce, o nell'osservazione casuale di un bambino, trova il bandolo della matassa e fa sì che la pace torni di nuovo in tlokweng road, rinfrancante come la stagione delle piogge.
Iain pears regala al lettore appassionato di crime fiction ciò che si aspetta. Ma anche ciò che non si aspetta per niente: un personaggio femminile che potrebbe essere stato delineato dalla penna magistrale di balzac. Londra, 1910. Chi era veramente john stone, ricco e potente finanziere, proprietario di innumerevoli attività, tra cui i siluri macintyre, misteriosamente precipitato da una finestra? Se lo chiede claude rogers, cronista di nera completamente a digiuno di finanza, che dopo il funerale di stone viene ingaggiato dalla giovane e avvenente vedova per cercare un misterioso figlio del finanziere citato nel testamento. Inizia così un travolgente romanzo costruito a cerchi concentrici, in cui si ripercorre a ritroso l'affascinante esistenza di stone, ascoltando voci diverse di personaggi che a vario titolo hanno avuto a che fare con lui in ambiti diversi, l'europa degli anni dieci, la londra di fine ottocento, la venezia della metà dell'ottocento…
Nel sudafrica degli anni quaranta, mary e dick, poco più che trentenni, decidono di sposarsi più per solitudine che per amore e andare a vivere in una sperduta fattoria a coltivare la terra. Mary, abituata a vivere in città, mal sopporta il caldo e la fatica, la difficoltà di far fronte alla mancanza di agio e di benessere, lontana da tutto. Il sogno di una futura ricchezza si infrange perché dick si rivela un inetto e un sognatore: non sa adeguarsi alle dure leggi della lotta per la sopravvivenza in un ambiente ostile, una terra che in realtà appartiene ai neri, agli oppressi. È proprio l'arrivo di moses, un nero dall'espressione indecifrabile e dalla muta devozione, che provocherà la tragedia: un delitto.
Bryce quinlan e hunt athalar hanno stretto un patto e stanno lentamente cercando di tornare alla normalità. Hanno sì salvato crescent city, ma le loro vite sono così stravolte che l'unica cosa che vogliono è del tempo per rilassarsi. Rallentare. Capire cosa riserva il futuro. Gli asteri finora hanno mantenuto la parola, lasciando bryce e hunt in pace. Ma con il tentativo dei ribelli di ophion, in gran parte umani e vanir, di intaccarne il potere, la minaccia che i governanti rappresentano sta diventando sempre più concreta. Quando bryce, hunt e i loro compagni vengono loro malgrado coinvolti nei piani dei rivoltosi, la scelta diventa chiara: rimanere in silenzio mentre la popolazione di midgard viene oppressa o combattere per ciò che è giusto. E il silenzio non è mai stato il loro forte.
In natura come nelle relazioni umano non ci sono mai soluzioni rapide o drastiche, né conviene tentare di farne uso. Questo libro intende aiutare a prevenire i conflitti con il bambino, a seguire le sue esigenze profonde a dargli i necessari limiti, ma senza ricorrere a modalità rigide, che facilmente diventano punitive e dolorose per tutti. Il sonno di un bambino, come quello di un'adulto, é una realtà sfaccettata che richiede comprensione, ascolto capacità di osservare e di entrare in sintonia, pur senza esagerazioni. Il libro si completa con alcuni documenti scientifici e con indicazioni di testi che arrischicono l'argomento.