Un noir. Un amore di perdizione per una donna imprendibile e conturbante, una truffa e un crimine assurdi o futili; due balordi; l'inchiesta; e sotto tutto e tutti il gorgo risucchiante dell'incerto destino. Solo che su questi elementi strutturali del noir, tracciati con una intenzionale callligrafia a rendere più ironica la futilità dei moventi e l'inezia delle personalità in campo, interviene il tocco di bolaño, con la sua vocazione a raccontare la vita di traverso usando la maschera dell'invenzione e del gioco intellettuali. Gli elementi del noir vengono smontati e rimontati seguendo un metodo che si potrebbe dire cubista, per il tentativo di presentare la vicenda in una sequenza di quadri ognuno mostrato con una specie di simultaneità di visione.
14 dicembre 1499, roma. Secondo alcuni la fine del mondo è questione di giorni. L'anticristo sarebbe già sulla terra, nella persona di papa alessandro vi borgia. Uno dei suoi più eminenti cardinali, alessandro farnese, incarica il proprio medico di fiducia tiberio di far luce sulla morte del suo segretario, don lucio, trovato cadavere nei pressi del tevere. Ciò che poteva ridursi a un semplice esame autoptico si rivela in realtà il primo passo di un irto e concitato percorso d'indagine. Messo sulla pista giusta da un'ancella di lucrezia borgia, prima che costei muoia avvelenata, tiberio si trova a investigare su una misteriosa setta neopagana, i cui adepti si accingono a sacrificare una vittima innocente. Bisogna fermarli. Entro il solstizio d'inverno.
Jack reacher. Una sola legge, una sola giustizia: la sua. Jack reacher è in viaggio. Seduto su un autobus greyhound che attraversa l'america, si occupa dei suoi affari e dei suoi pensieri, senza una destinazione precisa da raggiungere e con tutto il tempo a disposizione per arrivarci. A pochi sedili di distanza, però, vede che un anziano signore sta per diventare una vittima. Si è addormentato mentre una voluminosa busta di soldi gli sfugge dalla tasca e un ragazzo dietro di lui aspetta solo il momento giusto per fregargliela. Non succederà. Il vecchio ringrazia reacher. È spaventato, fragile e chiaramente in grossi guai, ciononostante rifiuta la sua offerta di accompagnarlo a casa. Perché? Reacher vuole vederci chiaro e andare fino in fondo a questa storia. E così scopre che l'uomo e sua moglie hanno commesso una serie di errori e che ora devono un sacco di soldi a delle persone molto cattive. Improvvisamente, reacher si ritrova coinvolto in una brutale guerra tra gang rivali, ucraine e albanesi, che lottano per il controllo del territorio. Per uscirne, deve stare un passo avanti rispetto a cosche di strozzini, criminali e assassini che vogliono farlo fuori. Ad aiutarlo c'è una cameriera che sa più di quel che dice. Jack si mette in marcia per ripulire la città: un colpo grosso persino per lui, le probabilità di vittoria sono infinitesimali. Ma reacher crede in un certo tipo di giustizia.
Parigi 1841, rione saint-roche: al quarto piano di un appartamento della rue morgue vengono orrendamente trucidate l'anziana madame l'espanaye e sua figlia camille. I soccorritori, richiamati dalle grida delle vittime e del loro assassino trovano la porta sbarrata dall'interno. Alle origini del giallo moderno, lo straordinario intuito dell'ispettore auguste dupin creato da edgar allan poe è al centro di uno dei più celebri racconti brevi del grande scrittore americano. I delitti della rue morgue, che si accompagna qui al mistero di marie rogêt, è un esempio dell'originale fusione fra il romanzo gotico e le personalissime interpretazioni delle ossessioni, fobie, labirintici percorsi della psiche che poe ha saputo rappresentare con tanta intensità.
Tutti a blue crab island, nel maine, chiamavano camilla la dea dell'amore perché, con il suo talento di veggente era riuscita a salvare matrimoni in crisi. Ma camilla non era solo un'indovina, era soprattutto una bravissima cuoca, amante della cucina italiana e delle sue specialità. Agli studenti della sua scuola di cucina suggeriva di aggiungere sempre nella pentola un ingrediente segreto: un ricordo triste, un pensiero felice, un fervido desiderio. Questo rendeva uniche le ricette e faceva sì che si realizzassero le speranze di chi le eseguiva. Holly, sua nipote, aspetta da anni l'uomo giusto: al suo vero grande amore, le ha predetto la nonna, piacerà un piatto particolare dal sapore molto intenso. La ricerca diventa sempre più complicata e holly sembra destinata alla solitudine. Quando però eredita la scuola di cucina di camilla e il suo ricettario, holly impara come trovare la propria strada. Scoprirà che gli ingredienti essenziali della vita sono in realtà costituiti da un intreccio di trame: ricordi, sogni e speranze si legano a formare il romanzo della vita di ognuno dandoci la possibilità di scoprire la vera ricetta della felicità che si nasconde in noi.
Lo scrittore e studioso di storie soprannaturali valerio malerba si imbatte casualmente in una scoperta incredibile: c'e? Un giorno, nella storia recente, che nessuno ricorda o ha vissuto. E ? Il 13 marzo 2007 e sembra cancellato dalla memoria del mondo: se viene digitato su internet non si ottiene risultato; se si cercano giornali usciti quel giorno, non se ne trovano; nessuno quel giorno è nato o morto, si è sposato o ha divorziato, ha scritto una pagina di diario o di blog. Il 13 marzo 2007, semplicemente, sembra non essere esistito. L'unico indizio per risolvere il mistero è una videocassetta apparentemente girata in quella data. Malerba inizia a indagare, ritrovandosi in un incubo senza fine, nelle viscere di una roma demoniaca e sanguinaria; nella sua frenetica corsa contro il tempo dovrà confrontarsi con un potere di inconcepibile crudeltà, che gioca da sempre con la vita e con il destino degli umani.
Nel 1924 apparve a parigi un singolare libro di ferdinand ossendowski, dal titolo bestie, uomini e dèi. Vi si raccontava un avventuroso viaggio nell'asia centrale, nel corso del quale l'autore affermava di essere venuto in contatto con un centro iniziatico misterioso, situato in un mondo sotterraneo le cui ramificazioni si estendono ovunque: il capo supremo di questo centro era detto re del mondo. René guénon prese spunto da tale pubblicazione per mostrare, in questo breve e splendido libro, come, dietro alle confuse narrazioni di ossendowski e di altri scrittori, si profilassero dottrine e miti immemoriali, di cui si ritrovavano tracce dal tibet (con la sua nozione dell'agarttha, la terra ‘inviolabile') alla tradizione ebraica (con la figura di melchisedec e della città di salem), e così anche nei più antichi testi sanscriti, nel simbolismo del graal, nelle leggende sull'atlantide e in tanti altri miti e immagini. A mano a mano che si svelano questi rapporti, siamo còlti come da una vertigine: con pochi e sobri gesti guénon riesce a mettere in contatto tali e così diverse cose che alla fine ci troviamo dinanzi a una sterminata prospettiva, che traversa tutta la storia fino a oggi, dalle origini inattingibili della tule iperborea fino all'occultamento del centro iniziatico nella nostra ‘età nera', il kali-yuga. In poche pagine, e tutto per immagini, guénon disegna dunque la linea della trasmissione della tradizione primordiale, sicché questo libro potrà valere per molti come introduzione al pensiero di un maestro solitario e indispensabile del nostro tempo.
Claire ha un passato da nascondere, quello di una bambina cresciuta nella miseria più profonda. Ora si è conquistata un posto nella borghesia newyorchese, e l'eleganza, il lusso, la fama le spettano di diritto. Tuttavia, quando la sua identità fittizia viene minacciata, a claire non resta che fuggire, e parigi le sembra il luogo perfetto per ricominciare. Ciò che trova è una città sconvolta dai primi accenni del caos, dovuti all'imminente invasione tedesca. Il destino però è dalla sua parte, e quando comincia a lavorare in un negozio di fiori, dentro di lei si fa strada l'idea di una vita diversa. Claire si ritroverà a mettersi in gioco, e a collaborare con abili e caute mosse a una missione che, oltre a salvare vite umane, ridisegnerà l'essenza stessa della sua esistenza. Un'epoca che come poche è entrata a far parte dell'immaginario collettivo rivive attraverso gli occhi di un'eroina coraggiosa e disposta a rischiare fino in fondo per sé e per gli altri.
Questa raccolta di capitoli multicolori è il frutto trasandato dei miei piaceri, delle mie insonnie, del facile estro, degli anni immaturi e di quelli appassiti, delle fredde osservazioni della ragione e delle note dolorose del cuore. ' così puškin stesso spiega l'eugenio onegin, romanzo in versi che ha ispirato l'omonima opera lirica di cajkovskij. Eugenio onegin è un giovane istruito alle migliori scuole francesi, egoista e annoiato, che dopo aver ricevuto un'eredità si trasferisce da pietroburgo in campagna. Lì inizia a frequentare la casa della signora larin, che vive con le due figlie, tatiana e olga. Dal cinismo di onegin, la tristezza di tatiana e le frivolezze di olga nascono giochi di ironia, cenni aforistici e ammiccamenti verbali che permeano di poesia il capolavoro di puškin.
Valerio evangelisti, distaccandosi dai temi narrativi che lo hanno reso noto come scrittore, racconta in questo romanzo di ampio respiro le vicende di alcune famiglie di braccianti e contadini romagnoli, dall'epoca post-risorgimentale alle soglie del 1900. Sono storie minute, in cui si intrecciano momenti ora drammatici ora briosi. Assieme disegnano un quadro ben più grande, esteso a tutta l'emilia romagna e all'italia. La trasformazione agricola di una regione, la bonifica di territori malsani, l'affermarsi del movimento cooperativo e di quello socialista, con le sue varie anime spesso conflittuali, la lenta e sanguinosa conquista della democrazia. Ciò è visto con gli occhi di protagonisti solo in parte consapevoli dello scenario grandioso in cui si muovono. Attilio, l'ex garibaldino che sperimenta tutte le forme e le miserie del precariato; rosa, vittima predestinata ma non docile dello sfruttamento e dell'arroganza di chi comanda; canzio, il ribelle per indole, refrattario all'ideologia e attratto dall'azione. Assieme a costoro una folla colorita di personaggi turbolenti e litigiosi, spesso realmente esistiti; trascinati in vicende politiche e umane che li porteranno dalle pianure e dai colli di romagna alle paludi dell'agro romano, fino ai campi di battaglia in grecia. Umili costruttori di un sole dell'avvenire che non sorgerà mai, quanto meno nelle forme che speravano. Inizio di una trilogia estesa per un settantennio.