Sinossi Libro
Walter veltroni esordisce nel giallo con un romanzo brillante e pieno di suspense che è anche una lettera d'amore alla capitale e al più bello dei suoi parchi. «buonvino decise di andare a piedi da villa umberto fino al luogo del delitto. Ora quello scenario paradisiaco − verde e cultura, bambini e innamorati − gli appariva come un luogo sinistro, carico di misteri e grondante sangue» villa borghese - un enorme parco nel centro di roma, grande più della città del vaticano e poco meno del principato di monaco - è uno dei luoghi più incantevoli del mondo. Ha anche un'altra caratteristica che la rende unica al mondo: è il più grande parco culturale del pianeta. Ci sono ristoranti suggestivi come la casina valadier e bar deliziosi come quello del giardino del lago. E poi le mille piante, i corsi d'acqua e le tante specie animali. Un mondo. Affascinante, colto, misterioso. Il sindaco, malato d'amore per la villa, muovendo mari e monti alla fine riesce a farvi aprire un commissariato. «per fare cosa» ironizzano i vertici della polizia, «arrestare i merli? » decidono perciò di chiamare a raccolta, per il nuovo ufficio, un gruppo di soggetti che in vari commissariati hanno fatto danni o non hanno fatto nulla. Come i magnifici sette, ma al contrario. A guidarli, un maturo funzionario di polizia caduto in disgrazia. Un giorno, però, il pacifico tran tran del parco viene interrotto da un urlo. E nulla sarà più lo stesso, a villa borghese.