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Classifica Libri di Maurizio Maggiani

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Libri in questa classifica: 13

Pagina 1 di 2

Posizione in classifica: 1

L' Amore

Maurizio Maggiani

Società

L" Amore
Un romanzo cantabile come una canzone. «in questa canzone in forma di romanzo nell'arco di un giorno rivive una vita intera» – concita de gregorio, la repubblica«È notte, ci sono due sposi. » inizia così, dalla notte, il racconto della giornata di uno sposo, che ventiquattr'ore ripercorre i suoi amori, tenendo però sempre fermo – come punto di partenza e di arrivo – l'ultimo, quello incontrato in età matura. È alla sua sposa che la sera racconta un 'fatterello', e a lei piace che quel fatterello riguardi uno dei suoi amori passati. Quando si fa mattino, la sposa esce di casa per andare a insegnare e lui, rimasto solo, non smette di ricordare e di chiedersi: «dove ho imparato a dire ti amo? ». Riemergono dal passato gli altri amori. È attraverso di loro che lo sposo ripercorre il suo lungo «allenamento a dire ti amo ti amo ti amo» in questa giornata che sembra qualunque, e si scopre invece particolare.
Punteggio: 839
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 05/01/2022

Posizione in classifica: 2

Il Coraggio Del Pettirosso

Maurizio Maggiani

Narrativa estera - Recente

Il Coraggio Del Pettirosso
Premio campiello 1995. Saverio è figlio di un fornaio anarchico di alessandria d'egitto, cresciuto con la passione della libertà e con la nostalgia per il paese degli antenati. La morte del padre lo costringe ad affrontare la sua confusa identità, le sue radici. Parte per un suo viaggio di iniziazione, dal deserto, alla città, dal presente a un oscuro e misterioso passato. Da questo racconto fatto di dolci asprezze liguri-toscane, emerge l'unico vero paese dell'anima: quel desiderio di libertà che è come il tenace volo del pettirosso.
Punteggio: 839
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/11/2022

Posizione in classifica: 3

L Amore

Maurizio Maggiani

Narrativa estera - Recente

L Amore
Maurizio maggiani celebra l'amore con un romanzo cantabile come una canzone. Un libro che è già un classico. Struggente. Delicato. Universale. 'ma quanto dolore amata mia per arrivare fin qui, e sono zoppo e quasi cieco per quanta strada ho fatto, per tutto quello che ho visto sulla strada. E quanta gioia, quanta allegria, e quanti decenni di sconsideratezza. Sì, anche questo è un fatto, i due sposi si amano senza peccato alcuno, e tutti i loro baci e tutto questo dirsi amato e amata è senza malizia e senza smanceria, è detto e fatto con candore' «È notte, ci sono due sposi. » inizia così, dalla notte, il racconto della giornata di uno sposo, che in ventiquattr'ore ripercorre i suoi amori, tenendo però sempre fermo - come punto di partenza e di arrivo - l'ultimo, quello incontrato in età matura. È alla sua sposa che la sera racconta un 'fatterello', e a lei piace che quel fatterello riguardi uno dei suoi amori passati, la «delicata materia di ciò che è già stato». E allora ecco comparire la mara, che lui portava sulla bici sopra il monte muzzerone, perché si sedessero su quel dente di falesia a picco sul mare ad ascoltare la radio, «tirare fuori dalla bisaccia us army due panini con la coppa di testa e due birrette appena tiepide, e schiacciare il tasto play per farle sentire dove vai quando poi resti sola, senza ali tu lo sai non si vola». Quando si fa mattino, la sposa esce di casa per recarsi al lavoro e lui, rimasto solo - il suo mestiere è scrivere articoli di giornale, ma per aiutare alcuni lavoratori si è trovato un secondo impiego e compra minerale di zinco raffinato sui mercati mondiali -, non smette di ricordare e di chiedersi: «dove ho imparato a dire ti amo? ». Mentre lavora, si occupa dell'orto, cucina, inforca la bicicletta, le ore della giornata scorrono, viene il pomeriggio e cala la sera, torna la notte, riemergono dal passato, con struggimento, con dolore, con dolcezza, la «mara marosa marina figlia del pesciaiolo», la padoan con la sua coda di cavallo - suo primo amore, quando era ancora un ragazzino, figlio del popolo -, la gabri e la luxemburghiana chiaretta, i cui fatterelli tanto piacciono alla sposa, e poi ida la bislunga. È per lei, scoprirà il lettore, che lo sposo si è spinto a ripercorrere il suo lungo «allenamento a dire ti amo ti amo ti amo». Quanto più scende nel dettaglio, tanto più maurizio maggiani riesce nel miracolo di raccontare l'amore universale, nei gesti, nelle parole, nelle abitudini, nei turbamenti, scrivendo un romanzo intimo, a volte persino domestico, dove sullo sfondo nondimeno passano, attraverso la musica, il lavoro, gli oggetti, i valori, i nostri ultimi settant'anni.
Punteggio: 800
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/11/2022

Posizione in classifica: 4

La Regina Disadorna

Maurizio Maggiani

Narrativa estera - Recente

La Regina Disadorna
Il romanzo è una grande favola storica che ha per sfondo lo scenario operaio del porto di genova e quello primitivo di un isola del pacifico. Giacomo è uno stranito sacerdote, inviato come missionario nel pacifico. A moku iti, sotto il suo nero vulcano, giacomo impara la febbrile indolenza di un popolo che - lui lo sa bene - non ha bisogno della sua religione. La figlia di re john, lucy, gli cresce accanto, bella, forte, avviata ad un destino di regina bambina. Giacomo e lucy si dicono, muti, le parole indecifrabili che fanno da ponte fra due civiltà, fra due storie, fra due mondi, l'uno e l'altro minacciati dalla fine, ma entrambi depositari di un'ultima ricchezza, di un'ultima folgorante, disadorna verità.
Punteggio: 775
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/11/2022

Posizione in classifica: 5

Il Viaggiatore Notturno

Maurizio Maggiani

Narrativa estera - Recente

Il Viaggiatore Notturno
Premio strega 2005. Il nuovo libro di maurizio maggiani raconta di rondini e orse, di animali erranti e migratori. E migratore è l'uomo, dalla pace alla violenza, dal deserto dell'hoggar – cuore dell'universo – ai boschi balcanici, alla mite città di tuzla, teatro di un assedio sanguinoso. L'autore lascia la parola a uno studioso di migrazioni animali, che si imbatte in tanti personaggi memorabili, e insegue l'utile bellezza del costruire (un pane, un tavolo, una gabbietta per gli uccelli) contro l'orrore della distruzione, la pietà dei piccoli gesti contro l'empietà della guerra. 'il centro dell'universo è rigurgito della terra rappreso in purissimo cristallo. L'hoggar. Sempli-cità. ' uno studioso delle migrazioni animali siede sul colle dell'asekrem, contempla un tramonto stordito di colori e attende il passaggio delle rondini. In quel deserto – povero, essenziale, nudo – si avverte la prossimità alla nuda, utile bellezza dell'esistere, come forse l'aveva sentita il monaco francese – tutti lo ricordano ancora come 'le père' – che in quegli stessi luoghi ha lasciato traccia di sé, del suo apostolato, della sua ascesi. In attesa delle rondini il nostro irundologo ha modo di cogliere l'agile sapienza del suo accompagnatore jibril, di ascoltare il dimah tighritz, astuto poeta viaggiante, di consumare amore dolcemente mercenario con la berbera jashmina, di sentire la fastidiosa incongruenza di una giornalista, marguerite, arrivata per un servizio sul popolo dei tagil. Ma soprattutto, di fronte all'essenzialità del centro dell'universo, di fronte alla mite saggezza dei tagil egli misura la distanza dal mondo, dal mondo che altrove collassa nello spaventoso disordine della guerra. E così racconta a jibril altre storie di erranze e migrazioni: dell'orsa amapola sorpresa nelle foreste della carnia, dell'armeno zingirian incontrato nel suo cammino verso la bosnia, verso la guerra, del principe polacco péotocky, del popolo dei kubacy, e soprattutto della donna che cammina lungo le strade del mondo con la sua sporta di plastica in mano, di perfetta che è quella donna raminga ma è anche la donna di cui l'orsa amapola ha leccato il sangue, e infine dell'assedio della città di tulsa. Storia dentro la storia, storia orale – antica e modernissima – che letteralmente migra di bocca in bocca, come un racconto narrato intorno al fuoco, il cuore dell'universo è un romanzo sulla pietà che l'uomo ha da rendere all'uomo. è un volo, un volo di rondine sulla barbarie di un secolo che non è ancora finito.
Punteggio: 719
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/11/2022

Posizione in classifica: 6

Meccanica Celeste

Maurizio Maggiani

Narrativa estera - Recente

Meccanica Celeste
Una coppia. Il narratore e la sua compagna. Fanno l'amore la notte dell'elezione di barack obama a presidente e lei resta incinta. Siamo in quello che con affettuoso termine burocratico viene chiamato 'il nostro distretto', un'area geografica compresa fra il mare della versilia, il profilo aguzzo delle alpi apuane e la severa sequenza di cime e valloni dell'appennino tosco-emiliano. Nei nove mesi di attesa la meravigliosa pazienza della memoria fa sì che il futuro padre torni alla propria storia, e a tutte le storie che, quasi a custodia di un evento che non può consumarsi senza la benedizione del tempo, riaccendono la sostanza leggendaria della gente del distretto. Continuità e chiave emotiva del romanzo la duse, intrepida maestra elementare di pastori, suonatrice di tanghi nelle osterie della garfagnana, custode del suo solo amore perduto, il giovane e bel soldato arrivato dal brasile che è stato il padre del narratore. Intorno alla duse, una ruota di personaggi: la santarellina, orfana comprata a otto anni da una famiglia di contadini, friggitrice di patatine a newcastle per vent'anni; l'omo nudo, tornato con i suoi due stracci dai campi di concentramento tedeschi e diventato macellatore illegale di maiali; l'otello, iscrittore di lapidi funerarie in argentina; don gigliante, severo pastore d'anime e 'sindacalista' radicale dei tecchiaioli; la staffetta partigiana marta.
Punteggio: 693
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/11/2022

Posizione in classifica: 7

Il Romanzo Della Nazione

Maurizio Maggiani

Narrativa estera - Recente

Il Romanzo Della Nazione
Vincitore del premio elsa morante 2015 c'era una volta il popolo. C'era una volta il sogno di costruire - attraverso il popolo - una nazione. C'erano le storie che facevano degli uomini, delle donne, delle famiglie, la premessa dell'essere popolo e poi nazione. Maggiani rifà la storia della sua famiglia quando la sua famiglia comincia a morire. La madre, il padre, i legami di sangue, i legami di idee, la città, la memoria di quel venir meno 'ad ogni usata amante compagnia' di persone che hanno lavorato per spingere avanti destini comuni, avventure comuni, speranze in comune. Maggiani ci dice cos'è il romanzo di una nazione quando quel romanzo tramonta. Quando quella possibilità non si dà più. La chiusura di un mondo ne apre un altro di cui si sa ancora e soltanto che è il 'sogno di una cosa'. Che cosa si racconta, di fatto? Si racconta di una madre e di un padre che si spengono portando, prima nella smemoratezza e poi nella morte, un mondo di certezze molto concrete: la cura dell'orto, delle cose, della casa, dei rapporti parentali. Il figlio-narratore rammenta la fatica giusta (e ingiusta) di procurarsi il pane e di stare appresso a sogni accesi poco più in là, nella lotta politica, negli scioperi, nella piana assolata quando arriva la notizia della morte di togliatti. Si racconta, con un ginnico balzo indietro narrativo, della costruzione del porto di laspezia, il porto che, nella lungimiranza di cavour, avrebbe dovuto essere il più attivo del mediterraneo. Si racconta di altri fondatori di nazioni: di ebrei e di palestinesi. Si racconta di come si diventa grandi e di come si fondano speranze quando le speranze sono finite.
Punteggio: 576
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/11/2023

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