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Classifica Libri di Antonio Manzini

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Libri in questa classifica: 37

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Posizione in classifica: 21

Sullorlo Del Precipizio

Antonio Manzini

Narrativa estera - Recente

Sullorlo Del Precipizio
Cosa succederebbe se tutte le principali case editrici italiane si trovassero raggruppate sotto un'unica sigla? Giorgio volpe è il più grande scrittore italiano, una potenza nel campo delle lettere. Alla consegna del nuovo romanzo
Punteggio: 787
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 30/03/2023

Posizione in classifica: 22

Sull'orlo Del Precipizio

Antonio Manzini

Narrativa estera - Recente

Sull"orlo Del Precipizio
Cosa succederebbe se tutte le principali case editrici italiane si trovassero raggruppate sotto un'unica sigla? Giorgio volpe è il più grande scrittore italiano, una potenza nel campo delle lettere. Alla consegna del nuovo romanzo 'sull'orlo del precipizio', scopre che una cordata di investitori ha inghiottito la sua casa editrice. Ora al comando sono caricature in completo scuro che odiano le metafore e 'amano le saponette se il pubblico vuole saponette'. Cercando una via di fuga editoriale come un uomo che annega cerca l'aria, giorgio affonda nel grottesco e nell'angoscia di chi vede messa in discussione la propria libertà di espressione. Antonio manzini ha scritto una satira spietata ed esilarante. Una distopia alla fahrenheit 451, dove è il mondo dei libri a bruciare se stesso e non un potere esterno.
Punteggio: 787
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 23/10/2021

Posizione in classifica: 23

La Mala Erba

Antonio Manzini

Narrativa estera - Narrativa gialla

La Mala Erba
Nella cameretta di samantha spicca appeso al muro il poster di una donna lupo, «capelli lunghi, occhi gialli, un corpo da mozzare il fiato, gli artigli al posto delle unghie», una donna che non si arrende davanti a nulla e sa difendersi e tirare fuori i denti. Samantha invece, a 17 anni, ha raccolto nella vita solo tristezze e non ha un futuro davanti a sé. Non è solo la povertà della famiglia; è che la gente come lei non ha più un posto che possa chiamare suo nell'ordine dell'universo. Lo stesso vale per tutti gli abitanti di colle san martino: vite a perdere, individui che, pur gomito a gomito, trascinano le loro esistenze in solitudine totale, ognuno con i suoi sordidi segreti, senza mai un momento di vita collettiva, senza niente che sia una cosa comune. Sul paese dominano, rispettivamente dall'alto del palazzo padronale e dal campanile della chiesa, cicci bellè, «proprietario di tutto», e un prete reazionario, padre graziano. I due si odiano e si combattono; opprimono e sfruttano, impongono ricatti e condizionamenti. Cicci bellè prova un solo affetto, per il figlio mariuccio, un ragazzone di 32 anni con il cervello di un bambino di 5; padre graziano porta sempre con sé il nipote faustino, bambino viziato, accudito da una russa silenziosa, ljuba. Samantha non ha conforto nel ragazzo con cui è fidanzata, nemmeno nei conformisti compagni di scuola; riesce a comunicare solo con l'amica nadia. Tra squallide vicende che si intrecciano dentro le mura delle case, le sfide dei due prepotenti e i capricci di un destino tragico prima abbattono la protagonista, dopo le permettono di vendicarsi della sua vita con un colpo spregiudicato, proprio come una vera donna lupo; un incidente, un grave lutto, un atto di follia, sono le ironie della vita di cui la piccola samantha riesce ad approfittare. La penna di antonio manzini, che ha descritto un personaggio scolpito nella memoria dei lettori come rocco schiavone, raffigura individui e storie di vivido e impietoso realismo in un noir senza delitto, un romanzo di una ragazza sola e insieme il racconto corale di un piccolo paese. Una specie di lieto fine trasforma tutto in una fiaba acida. Ma dietro quest'apparenza, il ghigno finale della donna lupo fa capire che la mala erba è anche altro: è un romanzo sul cupio dissolvi di due uomini prepotenti, sulla vendetta che non ripristina giustizia, sul ciclo inesorabile e ripetitivo dell'oppressione di una provincia emarginata che non è altro che l'immensa, isolata provincia in cui tutti viviamo.
Punteggio: 772
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 25/08/2023

Posizione in classifica: 24

Cinque Indagini Romane Per Rocco Schiavone

Antonio Manzini

Narrativa estera - Narrativa gialla

Cinque Indagini Romane Per Rocco Schiavone
Vincitore del premio chiara 2016. Antonio manzini: il caso letterario dell'estate 2015. Tra gli scrittori italiani che più hanno rinnovato il poliziesco in questi anni perché racconta la società italiana della crisi e dell'intolleranza, della provincia e delle periferie. «rocco schiavone appartiene alla parte migliore degli italiani (gli abitanti di quel territorio i cui confini sono segnati dai fumetti di tex willer e dalle canzoni del maestro conte)» - antonio d'orrico «credo che un romanziere debba soprattutto inventare personaggi 'mitici', capaci di penetrare nell'immaginario». - filippo la porta viene da trastevere e i suoi amici sono tutti romani, ama le storie degli ultimi, è ruvido, tormentato, spesso gioca un po' sporco. È stato «sbattuto» ad aosta ed è stato un trasferimento punitivo. Cinico e di cattivo carattere, infedele e scorretto con le donne, insomma a prima vista potrebbe fare antipatia, invece ci troviamo a tifare per lui, perché tralascia tutto quello che non è importante e va al cuore dell'indagine, perché conosce davvero l'animo umano. Parliamo del vicequestore rocco schiavone di cui si presentano qui cinque indagini ambientate tutte a roma; schiavone è infatti innanzitutto romano e prima e dopo il trasferimento fra le nevi eterne, di eterno conosce bene solo la sua città. Le storie - l'accattone, le ferie di agosto, buon natale rocco, la ruzzica de li porci, rocco va in vacanza - apparse nelle raccolte a tema pubblicate dalla casa editrice e oggi raccolte in volume a comporre come un mosaico un disegno unico e forte. Perché attraverso le diverse avventure di un poliziotto politicamente scorretto, si svolge un unico racconto. Il racconto della vita di un uomo che si scontra con la impunita e pervasiva corruzione del privilegio sociale, nel disincanto assoluto dell'italia d'oggi. Un personaggio brutale perché la tenerezza che lo anima sarebbe debolezza, incapace d'amare perché pieno di un amore totale per chi adesso è solo un fantasma, cinico perché la disonestà sembra aver vinto. Un personaggio di una verità e una profondità tali da sembrare che viva di vita propria.
Punteggio: 760
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 30/03/2023

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