Sinossi Libro
Roma, primavera 1501. Salai, apprendista pittore, scapestrato e sciupafemmine, scrive a un ignoto destinatario lo sgrammaticato resoconto del suo viaggio nell'urbe. Il giovane è arrivato da firenze al seguito del patrigno, un vecchio frustrato e squattrinato dalla testa zeppa di strane invenzioni che non funzionano mai: leonardo da vinci. Ufficialmente leonardo è venuto nella città santa per studiare dal vivo l'antica architettura romana. In realtà è stato chiamato per un'indagine delicatissima: dovrà scoprire chi sta spargendo voci calunniose e infamanti sul pontefice, alessandro vi borgia. Il bel salai, rozzo ma dal cervello fino, a sua volta ha ricevuto dalle autorità fiorentine l'incarico di spiare il patrigno: da vinci, che è anche ingegnere militare, è sospettato dai suoi concittadini di cospirare con potenze straniere. Durante la caccia ai calunniatori di papa borgia, leonardo e salai s'imbattono in un brutale assassinio: uno scrivano pontificio è stato massacrato a colpi d'ascia nel suo letto. L'omicidio conduce a una lobby di tedeschi residenti a roma: finanzieri, artisti, prelati e letterati, tra cui i potenti banchieri fugger e il capo del cerimoniale vaticano, giovanni burcardo. Con una serie di peripezie esilaranti e inquietanti, dove delitti e suspense si mescolano a roventi avventure amorose e fughe rocambolesche, leonardo e salai risaliranno dalla morte dell'anonimo scrivano fino a una colossale frode, destinata a cambiare il mondo. Perché anche dietro ai piccoli misteri c'è una grande bugia, e per salvare la pelle, come insegna salai, bisogna sempre chiamare le cose con il loro nome. Ancora una volta monaldi & sorti ci conducono per mano nei meandri della storia, costruendo sulle fonti storiche originali un racconto dallo humour scintillante, di grande originalità stilistica e che - come sempre - ci parla del nostro presente.