Sinossi Libro
Spregiudicato, esilarante e acuto, la donna da mangiare è il primo romanzo di margaret atwood e contiene già tutti i temi delle sue opere successive, presentandola come un'osservatrice consumata delle ironie e delle assurdità generate dal conformismo. «atwood affronta il tutto con humor nero e sprazzi kafkiani, creando un gioco narrativo appassionato, verboso, surreale e sfrenatamente femminista» - leonetta bentivoglio, robinsonmarian è una ragazza ben educata e istruita, vive negli anni sessanta a toronto, ed è fidanzata con peter, un promettente avvocato. Lavora in un'azienda che si occupa di ricerche di mercato, dove i posti di responsabilità sono tutti ricoperti da uomini. Ambiziosa, ma anche desiderosa di essere normale, marian decide di assecondare le richieste del suo fidanzato e della società e attende fiduciosa il matrimonio, che pensa le conferirà un ruolo. La svolta inattesa giunge quando incontra duncan, un dottorando in letteratura inglese che ignora le regole ed è profondamente determinato, a differenza di marian, a esprimere la propria individualità. La ribellione parte dal corpo della ragazza, che inizia a rifiutare il cibo: prima la carne, poi le uova, infine le verdure, finché la sua personalità, tenuta così a lungo a freno, esplode in una serie di comportamenti inappropriati e sovversivi, modificando per sempre la sua rassicurante, stabile routine. Spregiudicato, esilarante e acuto, la donna da mangiare è il primo romanzo di margaret atwood e contiene già tutti i temi delle sue opere successive, presentandola come un'osservatrice consumata delle ironie e delle assurdità generate dal conformismo.