Questo dizionario si articola in quattromila voci relative a quattro ambiti disciplinari: la psicologia propriamente detta, la psicoanalisi, la psichiatria e le neuroscienze. Che cos'è l'essere umano? Nel xxi secolo rispondere a questa domanda significa affrontare il campo del sapere più complesso e più affascinante, che cerca di comprendere l'esistenza umana nella sua unità e rinuncia a dicotomie e semplificazioni, come quella che separa ciecamente il corpo dalla mente. Con lo sguardo sempre rivolto all'intersezione e all'osmosi delle discipline, umberto galimberti ha raccolto in un'opera organica e onnicomprensiva le voci principali relative alla psicologia propriamente detta, articolata nella molteplicità dei suoi orientamenti teorici e clinici, alla psicologia del profondo, alla psicoanalisi e alla psichiatria. Le voci, ricche di brani originali della letteratura psicologica, mostrano le contaminazioni reciproche tra queste discipline e si estendono ai domini nei quali esse affondano le proprie radici, dalla filosofia all'antropologia culturale, dalla sociologia alla linguistica, dalla pedagogia all'ermeneutica. E gettano luce sui risultati più recenti della ricerca nelle scienze biologiche, come la genetica e la neurofisiologia, soffermandosi sugli sviluppi e sugli ultimi esiti della psichiatria genetica e delle neuroscienze. Un'opera capace di offrire gli strumenti per orientarsi nei territori della conoscenza, senza mai rinunciare a mostrare le oscillazioni e la natura complessa e interconnessa del sapere.
La cibernetica è la scienza che studia i fenomeni di autoregolazione e comunicazione negli organismi viventi e nei sistemi artificiali. Il suo nome platonico ricopre un determinato campo delle attività mentali che si trova a contatto di una molteplicità di scienze e di tecniche. Basato su una sorprendente intuizione scientifica, attraverso l'applicazione della cibernetica alla psicologia, questo libro semplice e pratico offre un contributo fondamentale alla conoscenza di sé e al percorso di crescita personale.
Dea greca della caccia e della luna, artemide erra per i campi armata di arco e faretra. Nel panorama archetipico già dipinto dall'autrice nel 'le dee dentro la donna', artemide rappresenta la predisposizione alle relazioni paritarie con gli uomini, la solidarietà tra donne, la capacità di perseguire un obiettivo e di accettare una sfida. Ma prima ancora incarna l'archetipo della donna psicologicamente indipendente, tenace e allo stesso tempo riflessiva, intuitiva e passionale. Un libro che parla a donne, e uomini, di ogni età: l'archetipo di artemide può infatti rimanere nascosto per anni ed emergere in qualsiasi momento della vita.
L'opera scientifica che più di ogni altra ci ha avvicinato, in questi ultimi anni, a quel 'teatro segreto fatto di monologhi senza parole e di consigli prevenienti, dimora invisibile di tutti gli umori, le meditazioni e i misteri' che si chiama 'coscienza'.
L'occidente contemporaneo è definito dalle scienze sociali 'una società senza padri'. Alcuni vi vedono la fine, positiva, di ogni 'patriarcato'; altri, come l'autore, notano con preoccupazione il vuoto lasciato dall'assenza paterna. Per claudio risé, psicoanalista di formazione junghiana e docente di scienze politiche e sociali, il padre è la figura psicologica che collega la biografia individuale al piano trascendente e consente così l'integrazione del dolore e della perdita attraverso l'insegnamento esemplare del suo senso. La 'società senza padri' appare, quindi, come un mondo che ha smarrito il senso religioso e, con esso, la capacità di dare significato alle prove della vita, cui l'individuo reagisce infantilmente attraverso il rifiuto e la negazione o con la depressione. Il libro entra nel vivo della cronaca di oggi mostrando come l'assenza paterna non nasca da fumosi processi psico-sociologici, ma dalla diffusione di separazioni e divorzi, che si concludono quasi sempre con l'espulsione dei padri da casa e con la rottura (o il grave indebolimento) del loro rapporto con i figli.