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Julien Tromeur


Classifica Libri di Jean Echenoz

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Libri in questa classifica: 11

Pagina 1 di 2

Posizione in classifica: 1

Me Ne Vado

Jean Echenoz

Narrativa estera - Recente

Me Ne Vado
'me ne vado' sono le parole con cui si apre e si chiude questo libro. Félix ferrer ha cinquant'anni e un infarto alle spalle, per questo il medico gli ha suggerito cautela. Ma lui non sembra intenzionato a risparmiare i battiti del suo cuore: lasciare la moglie non gli basta, perché da qualche parte, tra i ghiacci del polo c'è un tesoro che lo aspetta, in un vascello fantasma arenatosi sulla banchisa. Ferrer si tuffa nel più tradizionale dei romanzi d'avventura, per ritrovarsi di nuovo a parigi calato nell'azione di un intrigo poliziesco dai risvolti mélo. Ma tutto questo, inutile dirlo, non è quello che sembra.
Punteggio: 961
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 03/10/2023

Posizione in classifica: 2

Ravel

Jean Echenoz

Narrativa estera - Recente

Ravel
Elegante ventiquattr'ore su ventiquattro e inaccessibile, laconico e gelidamente cortese, il protagonista di questo romanzo potrebbe sembrare una maschera - o un enigma. Eppure è un personaggio che affascina. Forse per il suo raffinato distacco. Forse per la casa minuscola e complicata in cui vive non lontano da parigi, affollata com'è di miniature d'ogni sorta, statuette e ninnoli, carillon e giocattoli a molla. O forse perché è ravel, uno dei musicisti più celebri al mondo. Jean echenoz ridà vita all'artista in un romanzo partecipe e nonchalant, indiavolato e audace come un brano jazz.
Punteggio: 801
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 03/10/2023

Posizione in classifica: 3

14

Jean Echenoz

Narrativa estera - Guerra

14
Quando, il 10 agosto 1914, le campane suonano a martello annunciando la mobilitazione, nemmeno il mite, smarrito anthime riesce a sottrarsi all'esultanza generale, alle discussioni febbrili, alle risate senza fine sovrastate da inni e fanfare. E poi - lo dice anche charles con la consueta sicumera - è questione di quindici giorni al più, sarà una guerra lampo. Un ultimo, antinomico sguardo d'addio alla deliziosa bianche - la giovane che ama ma che charles ha ovviamente conquistato per primo - e, insieme a lui e agli inseparabili padioleau, bossis e arcenel, eccolo partire da nantes alla volta dell'ignoto. Ignoto che rimarrà tale per tutti i cinquecento giorni che passerà al fronte, perché per anthime la guerra non può che essere un evento tenebroso e indecifrabile: anche quando si lancia curvo e goffo contro il nemico, preceduto dalla lama della baionetta che fora l'aria gelida, anche quando apprende della morte di charles, abbattuto insieme al farman f 37 sul quale compiva un volo di ricognizione, anche quando vede bossis inchiodato a un puntello di galleria, anche quando si vomita addosso di paura e di disgusto - anche quando una scheggia di granata, simile a una levigata ascia neolitica, punta su di lui come per regolare una questione personale. D'ora innanzi, la sua vita minuscola sarà diversa - inaspettatamente, sorprendentemente diversa.
Punteggio: 761
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 03/10/2023

Posizione in classifica: 4

'14

Jean Echenoz

Narrativa estera - Guerra

"14
Quando, il 10 agosto 1914, le campane suonano a martello annunciando la mobilitazione, nemmeno il mite, smarrito anthime riesce a sottrarsi all'esultanza generale, alle discussioni febbrili, alle risate senza fine sovrastate da inni e fanfare. E poi - lo dice anche charles con la consueta sicumera - è questione di quindici giorni al più, sarà una guerra lampo. Un ultimo, antinomico sguardo d'addio alla deliziosa bianche - la giovane che ama ma che charles ha ovviamente conquistato per primo - e, insieme a lui e agli inseparabili padioleau, bossis e arcenel, eccolo partire da nantes alla volta dell'ignoto. Ignoto che rimarrà tale per tutti i cinquecento giorni che passerà al fronte, perché per anthime la guerra non può che essere un evento tenebroso e indecifrabile: anche quando si lancia curvo e goffo contro il nemico, preceduto dalla lama della baionetta che fora l'aria gelida, anche quando apprende della morte di charles, abbattuto insieme al farman f 37 sul quale compiva un volo di ricognizione, anche quando vede bossis inchiodato a un puntello di galleria, anche quando si vomita addosso di paura e di disgusto - anche quando una scheggia di granata, simile a una levigata ascia neolitica, punta su di lui come per regolare una questione personale. D'ora innanzi, la sua vita minuscola sarà diversa - inaspettatamente, sorprendentemente diversa.
Punteggio: 761
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 01/11/2021

Posizione in classifica: 5

Ravel
Un Romanzo

Jean Echenoz

Narrativa estera - Recente

Ravel<br>Un Romanzo
Elegante ventiquattr'ore su ventiquattro e inaccessibile, laconico e gelidamente cortese, il protagonista di questo romanzo potrebbe sembrare una maschera - o un enigma. Eppure è un personaggio che affascina. Forse per il suo raffinato distacco. Forse per la casa minuscola e complicata in cui vive non lontano da parigi, affollata com'è di miniature d'ogni sorta, statuette e ninnoli, carillon e giocattoli a molla. O forse perché è ravel, uno dei musicisti più celebri al mondo. Jean echenoz ridà vita all'artista in un romanzo partecipe e nonchalant, indiavolato e audace come un brano jazz.
Punteggio: 727
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 03/10/2023

Posizione in classifica: 6

Correre

Jean Echenoz

Narrativa estera - Recente

Correre
Quando nello stadio di berlino, ai campionati delle forze alleate, scorgono dietro il cartello czechoslovakia un solo atleta male in arnese, tutti si sbellicano dalle risate. E quando quell'atleta, che storditamente non si è accorto della convocazione, attraversa lo stadio come uno sprinter decerebrato urlando e agitando le braccia, i giornalisti estraggono avidi i taccuini. Ma poi, quando nei cinquemila, pur avendo già un giro di vantaggio, non smette di accelerare e taglia il traguardo in solitudine, ottantamila persone in delirio scattano in piedi. Il nome di quel ceco alto, biondo e che sorride sempre non lo dimenticheranno più: emil zatopek. La sua aria mite e gentile è una trappola: dacché, apprendista nello stabilimento bata di zlin, ha scoperto che correre gli piace, nessuno l'ha più fermato. Il fatto è che vuole sempre capire fin dove può arrivare. Dello stile se ne frega: ignaro dei canoni accademici, corre come uno sterratore, il volto deformato da un rictus. È, semplicemente, un motore eccezionale sul quale ci si sia scordati di montare la carrozzeria. Ai giochi olimpici di londra e poi a helsinki emil varca le possibilità umane, diventa invincibile. Nessuno può fermarlo: neppure il regime cecoslovacco, che comincia a chiedersi se un grande sportivo popolare non sia una forma di individualismo borghese.
Punteggio: 635
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 03/10/2023

Posizione in classifica: 7

Inviata Speciale

Jean Echenoz

Narrativa estera - Recente

Inviata Speciale
Con inviata speciale jean echenoz torna alla narrazione pura, e insieme al noir e alla spy story, di cui è da sempre appassionato, mettendo la sua impareggiabile ironia e tutte le scintillanti risorse della sua scrittura al servizio della più affettuosa celebrazione. «ecco la persona, generale, ha detto objat. Senza rivolgerle la parola né tantomeno salutarla, il generale ha squadrato a lungo constance dalla testa ai piedi, con una rapida deviazione sul cigarillo. A constance era già capitato di essere scrutata in quel modo ma stavolta le è parso che l'esame non avesse intenti medici o libidici. Poi, voltandosi verso objat: ha ragione, ha detto bourgeaud, credo proprio che possa fare al caso nostro. «mi scusi, si è spazientita constance, ma di quale caso sta parlando| È semplice, ha risposto il generale, la manderemo a destabilizzare la corea del nord» trentaquattro anni, camicetta azzurra attillata, pantaloni skinny antracite, corto caschetto alla louise brooks – in una parola, incantevole. È così che ci appare constance, poco attiva e poco qualificata, ma in compenso duttile, molto incline alle disavventure sentimentali e misteriosamente capace di scatenare, con la sua morbida svagatezza, l'imprevedibile. Una quindicina di anni fa, fra l'altro, constance è stata l'interprete di un successo planetario, excessif, una di quelle canzoni che fanno ballare il mondo intero, dalla lapponia allo yemen, e assicurano a chi le compone – nella fattispecie il suo ex marito, lou tausk – un'esistenza oziosa e dorata. Una canzone che tutti ricordano ma che continua a essere popolarissima, guarda caso, fra gli apparatcik della corea del nord, incluso uno dei consiglieri più influenti del leader supremo, gang un-ok. Giovane, charmant, educato in svizzera e presumibilmente aperto al dialogo con l'occidente, gang è insomma il bersaglio ideale del languido fascino di constance, che dopo varie, e per noi irresistibili, peripezie finirà – agente segreto suo malgrado – in una opulenta villa di pyongyang con la missione quanto mai rischiosa di sedurre gang, e destabilizzare la corea del nord. Con inviata speciale jean echenoz torna alla narrazione pura, e insieme al noir e alla spy story, di cui è da sempre appassionato, mettendo la sua impareggiabile ironia e tutte le scintillanti risorse della sua scrittura al servizio della più affettuosa celebrazione: «sabotare per espandere, potrebbe essere il mio slogan» ha del resto dichiarato. Quel che è certo è che seguendo constance da parigi alla creuse alla baia di wonsan, dov'è ormeggiato lo yacht di kim jong-un, ritroveremo, miracolosamente, l'euforia della lettura.
Punteggio: 632
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 03/10/2023

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