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Classifica Libri di Francesca Mannocchi

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Libri in questa classifica: 3

Pagina 1 di 1

Posizione in classifica: 1

Io Khaled Vendo Uomini E Sono Innocente

Francesca Mannocchi

Scienze, geografia, ambiente - Problematiche sociali

Io Khaled Vendo Uomini E Sono Innocente
Se siete alla ricerca di un libro che vi faccia riflettere sulla realtà della tratta di esseri umani in libia, non potete perdervi 'io khaled vendo uomini e sono innocente' di francesca mannocchi, una delle più brave e coraggiose giornaliste italiane. Il libro, pubblicato da einaudi nel 2019, è il frutto di un'inchiesta sul campo che mannocchi ha condotto insieme al fotografo alessio romenzi, infiltrandosi nei centri di detenzione e nei mercati degli schiavi dove migliaia di migranti vengono venduti, torturati e uccisi. Il titolo del libro riprende le parole di khaled, un trafficante libico che si dichiara innocente e che racconta senza remore il suo ruolo nel lucroso e spietato business della schiavitù moderna. Attraverso le sue testimonianze e quelle dei sopravvissuti, mannocchi ci mostra la crudeltà e la complessità di una situazione che coinvolge anche le autorità europee, le organizzazioni umanitarie e le milizie locali. Il libro è scritto con uno stile asciutto e diretto, che non lascia spazio a sentimentalismi o giudizi morali, ma che cerca di restituire la verità dei fatti e delle persone. 'io khaled vendo uomini e sono innocente' è uno dei libri più belli e importanti di francesca mannocchi, una giornalista che non ha paura di denunciare le ingiustizie e le violenze del nostro tempo. Un libro che vi farà aprire gli occhi e il cuore su una realtà troppo spesso ignorata o nascosta. Un libro da leggere e da condividere.
Punteggio: 1023
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 24/11/2022

Posizione in classifica: 2

Bianco è Il Colore Del Danno

Francesca Mannocchi

Narrativa italiana

Bianco è Il Colore Del Danno
Libro candidato da renata colorni al premio strega 2021il corpo di una scrittrice, in apparenza integro eppure danneggiato, diventa lo specchio della fragilità umana e insieme della nostra inarrestabile pulsione di vita. Francesca mannocchi guarda il mondo attraverso la lente della malattia per rivelare, con una voce letteraria nuda, luminosa, incandescente, tutto ciò che è inconfessabile. «francesca mannocchi, inviata in contesti bellici, scopre di essere stata colpita da una patologia neurodegenerativa. Reagisce scrivendo un memoir che è un attraversamento della malattia senza sapere ancora il finale» - alessandra sarchi, robinson«la vergogna è questa cosa qui. Ci rivela cosa siamo per gli altri, quanto valiamo nel catalogo dei vivi, ora che siamo guasti. »quattro anni fa francesca mannocchi scopre di avere una patologia cronica per la quale non esiste cura. È una giornalista che lavora anche in zone di guerra, viaggia in luoghi dove morte e sofferenza sono all'ordine del giorno, ma questa nuova, personale convivenza con l'imponderabile cambia il suo modo di essere madre, figlia, compagna, cittadina. La spinge a indagare sé stessa e gli altri, a scavare nelle pieghe delle relazioni piú intime, dei non detti piú dolorosi, e a confrontarsi con un corpo diventato d'un tratto nemico. La spinge a domandarsi come crescere suo figlio correndo il rischio di diventare disabile all'improvviso e non potersi quindi occupare di lui come prima. Essere malata l'ha costretta a conoscere il paese attraverso le maglie della sanità pubblica, e ad abitare una vergogna privata e collettiva che solo attraverso l'onestà senza sconti della letteratura lei ha trovato il coraggio di raccontare. Proposto da renata colorni al premio strega 2021 con la seguente motivazione: «ho letto con turbamento ed emozione, nonché con ammirato stupore, il libro di chiarissima impronta autobiografica che francesca mannocchi, già nota giornalista e reporter di guerra, ma da oggi anche originale e fine scrittrice, con il titolo bianco è il colore del danno, ha pubblicato recentemente per einaudi stile libero. Appena l'ho finito, ho subito pensato di proporne la candidatura al premio strega ed è ciò che faccio oggi con convinzione. A suggerirmi questo gesto è stata naturalmente la innegabile rilevanza, scientifica, politica e sociale, del tema che mannocchi affronta di petto, con competenza specifica e strenuo coraggio: una giovane donna, che nutre per la vita una passione furiosa ed è straordinariamente capace di disegnarne con esattezza le presenze, le assenze, i contorni e le immagini più delicate ma anche le emergenze e le sfide più crudeli, è costretta a fare i conti ogni giorno con una grave e misteriosa e incurabile malattia cronica – la sclerosi multipla – che le viene diagnosticata qualche anno fa poco dopo aver partorito il suo amatissimo figlio pietro; il suo è un male che è come acquattato dentro il suo bel corpo (ed è forse proprio la gravidanza ad averlo destato), corpo che nel fiore degli anni si è rivelato nemico; al momento quel male non si vede e solo di rado si è manifestato platealmente, e tuttavia la rende , ora e in futuro, 'potenzialmente' malata e comunque impossibilitata a governare il suo tempo e a viverlo con libertà; a rigore francesca, che è disposta a dire la paura con inscalfibile e perturbante onestà, è a rischio perpetuo di sentirsi 'guasta' e soggetta a un immedicabile 'danno'. Eppure l'amore per la bellezza, per la poesia che è nutrimento della vita, per le parole scelte con trepida attenzione, la rabbia per ogni forma di ipocrisia, il gusto feroce per ciò che è essenziale, e la voglia pazzesca di toccare la verità fanno, a mio avviso, di francesca mannocchi una presenza preziosa nel nostro panorama letterario. »
Punteggio: 815
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 10/12/2021

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