Loading...

Caricamento in corso

Image from
Julien Tromeur


Classifica Libri dell'anno 2020

Vai alla classifica generale

Libri in questa classifica: 1272

Pagina 97 di 128

Posizione in classifica: 961

Il Buon Governo
Letà Dei Doveri

Sabino Cassese

Società - Militanti politici

Il Buon Governo<br>Letà Dei Doveri
Come è possibile, si chiedeva paul klee a proposito degli italiani, che una «marmaglia miserabile» sia stata l'artefice del rinascimento? Ancora oggi l'italia è piena di paradossi. Le regioni del nord hanno un grado di sviluppo paragonabile a quello delle nazioni europee più avanzate, mentre il mezzogiorno non riesce a stare al passo. Gli italiani, malgrado un'allarmante disaffezione nei confronti della politica, garantiscono sempre un'alta percentuale di votanti a ogni elezione. Pur vivendo una sostanziale «pace sociale», l'italia è percorsa dalla paura. Contraddizioni che affondano le radici nella storia, e che nella perdurante crisi delle istituzioni sembrano trovare la linfa per perpetuarsi. Sabino cassese scrive che sono proprio le istituzioni a dettare le regole del gioco, ed è dal loro stato di salute che dipende la corretta gestione della repubblica, vale a dire il buongoverno. Il nostro attuale assetto istituzionale soffre di alcuni difetti – l'indebolimento dei partiti come organizzazioni sociali, il deperimento del parlamento, il corto respiro della politica – che hanno rimodellato non solo l'architettura dello stato, la sua amministrazione e la sua burocrazia, ma anche la politica, l'economia, il costume e la morale pubblica. Il paese è attraversato da correnti populistiche e da pulsioni autoritarie, insofferente nei confronti delle élite, illuso dalla democrazia digitale, vittima di paure imposte più dalla narrazione dei fatti che dai fatti stessi, rancoroso e scoraggiato, intimorito dalla globalizzazione. Eppure – ricorda cassese – alle ombre si accompagnano le luci: l'essere parte dell'unione europea, il civismo e il volontariato sempre più diffusi, le innumerevoli iniziative sociali, la sensibilità nei riguardi delle comunità, l'attenzione – sia pure passiva – per la politica, la costituzione con la sua ricchezza ancora inespressa. Contraddizioni di un paese attraversato da un profondo malessere, ma che nei momenti più difficili ha trovato l'energia e la vitalità necessarie per aprirsi alla speranza.
Punteggio: 517
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 24/03/2023

Posizione in classifica: 962

25 Luglio 1943

Emilio Gentile

Società - Ideali politici

25 Luglio 1943
Dell'ultima seduta del gran consiglio, il 25 luglio del 1943, non fu redatto un verbale ufficiale. Non si sa, pertanto, che cosa effettivamente dissero e come si comportarono i partecipanti. Nelle tante memorie uscite negli anni successivi, il duce e i gerarchi hanno dato versioni contrastanti di quel che fu detto, come fu detto e perché fu detto. Molti sono gli interrogativi rimasti senza risposta: i gerarchi volevano veramente estromettere mussolini dal potere? Volevano porre fine al regime per salvare la patria? Oppure furono dei traditori? Se il duce considerava l'ordine del giorno grandi «inammissibile e vile», perché lo mise in votazione? Tutti i presenti rimasero stupiti dalla fiacca reazione del duce alle accuse che gli vennero rivolte durante la seduta. Era forse rassegnato a perdere? O addirittura voleva uscire di scena, come un attore che, dopo essere stato osannato per venti anni, alla fine era stato fischiato per aver perso la guerra? Congiura di traditori? Audacia di patrioti? O l'eutanasia di un duce? Documenti nuovi consentono finalmente di rispondere a queste domande, e a emilio gentile di raccontare un giorno cruciale della storia d'italia con la suspense di un poliziesco.
Punteggio: 517
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/03/2025

Posizione in classifica: 963

La Confraternita Degli Storici Curiosi

Jodi Taylor

Narrativa estera - Fantascienza

La Confraternita Degli Storici Curiosi
Gli storici del saint mary non si limitano a studiare il passato: lo vivono! 'questo libro vi farà piangere dal ridere' - publichers weekly 'un fantastico cast di personaggi, una buona dose di umorismo e di azione e un tocco di romanticismo' - library journal 'jodi taylor ha scritto un libro spassoso dal ritmo indiavolato' - booklist dietro la facciata apparentemente innocua dell'istituto di ricerche storiche saint mary, si nasconde ben altro genere di lavoro accademico. Guai, però, a parlare di «viaggio nel tempo»: gli storici che lo compiono preferiscono dire che «studiano i maggiori accadimenti nell'epoca in cui sono avvenuti». E, quanto a loro, non pensate che siano solo dei tipi un po' eccentrici: a ben vedere, se li si osserva mentre rimbalzano da un'epoca all'altra, li si potrebbe considerare involontarie calamite-attira-disastri. La prima cosa che imparerete sul lavoro che si svolge al saint mary è che al minimo passo falso la storia vi si rivolterà contro, a volte in modo assai sgradevole. Con una vena di irresistibile ironia, la giovane e intraprendente storica madeleine maxwell racconta le caotiche avventure del saint mary e dei suoi protagonisti: il direttore bairstow, il capo leon farrell, markham e tanti altri ancora, che viaggiano nel tempo, salvano il saint mary (spesso - anzi sempre - per il rotto della cuffia) e affrontano una banda di pericolosi terroristi della storia, il tutto senza trascurare mai l'ora del tè. Dalla londra dell'undicesimo secolo alla prima guerra mondiale, dal cretaceo alla distruzione della biblioteca di alessandria, una cosa è certa: ovunque vadano quelli del saint mary, scoppierà il finimondo.
Punteggio: 516
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 17/10/2021

Posizione in classifica: 964

La Piuma Magica Di Gwendy

Richard Chizmar

Narrativa estera - Narrativa horror

La Piuma Magica Di Gwendy
Dopo il successo della scatola dei bottoni di gwendy, scritto a quattro mani con stephen king, richard chizmar ci riporta a castle rock – patria d'elezione dell'immaginario kinghiano – per raccontarne il seguito. Una storia mozzafiato che ci interroga sul peso del fato e delle nostre decisioni, e sul prezzo che dobbiamo pagare per quelle stesse scelte quando ci portano a realizzare i nostri desideri più profondi. «gwendy ci sta a cuore. A dire il vero, io in un certo senso me ne sono innamorato, e mi fa davvero piacere che sia tornata per una nuova avventura» - stephen king bentornati nella città degli incubi dopo una bufera di neve, la piccola città di castle rock si risveglia all'improvviso dal suo torpore: due adolescenti sono scomparse nel nulla. Lo sceriffo e la sua squadra danno subito il via alle ricerche, in una drammatica corsa contro il tempo. A washington, gwendy peterson ha iniziato una nuova vita, conquistando la fama come scrittrice e come politica. Si è lasciata alle spalle l'infanzia trascorsa a castle rock e il ricordo dell'estate in cui un uomo misterioso le aveva dato in custodia una scatola dotata di bottoni colorati e di ambigui poteri. Tornato a riprendersela, lo sconosciuto le aveva promesso che non l'avrebbe rivista mai più. E invece, ora, ecco ricomparire quella scatola, senza motivo e senza istruzioni. Proprio mentre da castle rock le giunge la notizia delle ragazze scomparse. Gwendy ha sempre pensato di essere l'unica artefice del proprio successo, frutto di tenacia e duro lavoro. Ma forse il suo destino è legato a doppio filo a quella misteriosa scatola. Forse la missione che le era stata affidata non è ancora del tutto compiuta. Forse la attendono nuovi incubi da scongiurare prima di poter dormire sonni tranquilli.
Punteggio: 508
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 11/07/2023

Posizione in classifica: 965

Perché L'Italia Amò Mussolini (e Come è Sopravvissuta Alla Dittatura Del Virus)

Bruno Vespa

Archeologia - Dalla preistoria

Perché L"Italia Amò Mussolini (e Come è Sopravvissuta Alla Dittatura Del Virus)
Questo libro racconta la storia di due dittature, quella di benito mussolini e quella del signor covid (come lo chiama l'autore). Si apre con una passeggiata a piazza venezia: stracolma per i grandi proclami del duce negli anni del consenso (1925-1936), deserta durante il drammatico lockdown della primavera 2020. Entrambe le dittature hanno soppresso o limitato la libertà degli italiani (il covid-19, a 2 miliardi di persone), ma se allora mussolini ebbe un'enorme popolarità interna e internazionale, l'italia ha resistito al virus con un odio sordo, sconfiggendolo con la disciplina in primavera e rivitalizzandolo con la confusione in autunno. Nella parte sul fascismo, bruno vespa mostra come, superato il trauma dell'opinione pubblica per il delitto matteotti, mussolini abbia conquistato il consenso mondiale per aver annientato il socialismo filosovietico in occidente, ma anche perché i treni arrivavano in orario e per la bonifica pontina, che ispirò alcune iniziative del presidente americano roosevelt. Gli italiani apprezzarono le grandi opere urbanistiche, la messa in sicurezza dell'economia dopo la crisi del 1929 e, soprattutto, le iniziative sociali: settimana lavorativa di 40 ore, dopolavoro, sostegno alla maternità, colonie marine. La guerra d'etiopia e la nascita dell'impero guadagnarono poi al duce perfino il plauso degli antifascisti. Ma il vespa storico racconta anche la vita privata di mussolini, dalla condizione di separato in casa a villa torlonia alle innumerevoli amanti frequentate anche durante la lunga relazione con claretta petacci. Nella parte sul covid ritroviamo il grande cronista, che ha voluto osservare con i propri occhi lo strazio di codogno, nembro, alzano, le terapie intensive e il cimitero di bergamo, parlando con sindaci, medici, sacerdoti, cittadini che hanno visto sconvolta la loro vita. Vespa mette a confronto le opinioni di eminenti scienziati, ironizza sui virologi da talkshow e prova a distinguere tra allarme e allarmismo, che nell'autunno 2020 ha davvero rischiato di mettere in ginocchio il paese. Negli ultimi capitoli, incontra il presidente del consiglio giuseppe conte e tutti i leader politici, testandone la capacità di utilizzare l'enorme quantità di denaro messo a disposizione dall'europa per rilanciare un'italia che non cresce da vent'anni. Conte illustra a vespa i timori per la ripresa dell'epidemia, la speranza di un vaccino ormai prossimo, i suoi rapporti con il potere e la strategia per rilanciare il paese. Segue un'analisi dei mutati rapporti di forza tra un pd rinvigorito dalle elezioni regionali e amministrative d'autunno e un m5s che rischia di perdere casaleggio e di battista. L'imprevedibile movimentismo di renzi e la corsa di calenda a sindaco di roma. La svolta europeista di salvini, la crescita costante di giorgia meloni e la fermezza di berlusconi, uscito dal covid, nel rivendicare il ruolo determinante di forza italia, seppure elettoralmente ridimensionata.
Punteggio: 500
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 01/08/2021

Posizione in classifica: 966

Perché LItalia Amò Mussolini (e Come è Sopravvissuta Alla Dittatura Del Virus)

Bruno Vespa

Archeologia - Dalla preistoria

Perché LItalia Amò Mussolini (e Come è Sopravvissuta Alla Dittatura Del Virus)
Questo libro racconta la storia di due dittature, quella di benito mussolini e quella del signor covid (come lo chiama l'autore). Si apre con una passeggiata a piazza venezia: stracolma per i grandi proclami del duce negli anni del consenso (1925-1936), deserta durante il drammatico lockdown della primavera 2020. Entrambe le dittature hanno soppresso o limitato la libertà degli italiani (il covid-19, a 2 miliardi di persone), ma se allora mussolini ebbe un'enorme popolarità interna e internazionale, l'italia ha resistito al virus con un odio sordo, sconfiggendolo con la disciplina in primavera e rivitalizzandolo con la confusione in autunno. Nella parte sul fascismo, bruno vespa mostra come, superato il trauma dell'opinione pubblica per il delitto matteotti, mussolini abbia conquistato il consenso mondiale per aver annientato il socialismo filosovietico in occidente, ma anche perché i treni arrivavano in orario e per la bonifica pontina, che ispirò alcune iniziative del presidente americano roosevelt. Gli italiani apprezzarono le grandi opere urbanistiche, la messa in sicurezza dell'economia dopo la crisi del 1929 e, soprattutto, le iniziative sociali: settimana lavorativa di 40 ore, dopolavoro, sostegno alla maternità, colonie marine. La guerra d'etiopia e la nascita dell'impero guadagnarono poi al duce perfino il plauso degli antifascisti. Ma il vespa storico racconta anche la vita privata di mussolini, dalla condizione di separato in casa a villa torlonia alle innumerevoli amanti frequentate anche durante la lunga relazione con claretta petacci. Nella parte sul covid ritroviamo il grande cronista, che ha voluto osservare con i propri occhi lo strazio di codogno, nembro, alzano, le terapie intensive e il cimitero di bergamo, parlando con sindaci, medici, sacerdoti, cittadini che hanno visto sconvolta la loro vita. Vespa mette a confronto le opinioni di eminenti scienziati, ironizza sui virologi da talkshow e prova a distinguere tra allarme e allarmismo, che nell'autunno 2020 ha davvero rischiato di mettere in ginocchio il paese. Negli ultimi capitoli, incontra il presidente del consiglio giuseppe conte e tutti i leader politici, testandone la capacità di utilizzare l'enorme quantità di denaro messo a disposizione dall'europa per rilanciare un'italia che non cresce da vent'anni. Conte illustra a vespa i timori per la ripresa dell'epidemia, la speranza di un vaccino ormai prossimo, i suoi rapporti con il potere e la strategia per rilanciare il paese. Segue un'analisi dei mutati rapporti di forza tra un pd rinvigorito dalle elezioni regionali e amministrative d'autunno e un m5s che rischia di perdere casaleggio e di battista. L'imprevedibile movimentismo di renzi e la corsa di calenda a sindaco di roma. La svolta europeista di salvini, la crescita costante di giorgia meloni e la fermezza di berlusconi, uscito dal covid, nel rivendicare il ruolo determinante di forza italia, seppure elettoralmente ridimensionata.
Punteggio: 500
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 17/10/2023

Posizione in classifica: 967

Il Metodo Del Dottor Fonseca

Andrea Vitali

Narrativa estera - Narrativa gialla

Il Metodo Del Dottor Fonseca
Spatz è un posto dove non accade mai nulla, un borgo sperduto fra le montagne popolato da uomini sfuggenti e bizzarri. Poi un delitto, un assassinio «senza pretese» che non merita nemmeno gli onori della cronaca. E la storia assume le tinte di una vera e propria commedia gotica. «il romanzo svela l'altra faccia, alla dürrenmatt, di vitali. A partire da un'ambientazione che nei nomi stessi di spatz, danzas, salter, sembra richiamare uno spazio senza tempo (niente televisori o cellulari) nel quale si balla una sorta di danza macabra; e da atmosfere fatte di buio, luna, pioggia» - alessandro beretta, la letturadopo mesi trascorsi dietro una scrivania per aver ferito un passante nel corso di una retata, un ispettore viene inviato in un villaggio vicino alla frontiera di cui nemmeno conosceva l'esistenza. Ad attenderlo c'è un caso d'omicidio considerato già risolto. La vittima è una donna che conduceva un'esistenza appartata, e il presunto assassino è suo fratello, un giovane con disturbi mentali che abitava insieme a lei e che ora è scomparso. Facile, forse troppo. Magari è solo suggestione, magari dipende dal paesaggio, bello e violento, o magari è la presenza inquietante della clinica che sorge sul confine, nella «terra morta», un centro specializzato in interventi disperati, ma in quel luogo c'è qualcosa che non torna. Nella pensione che lo ospita l'investigatore fa conoscenza con alcuni personaggi quantomeno singolari, e a poco a poco davanti ai suoi occhi si apre uno scenario che nessuno avrebbe mai immaginato. Insospettabile anche per il potentissimo capo dell'agenzia governativa che gli ha affidato l'indagine: un funzionario spaventoso e ridicolo al tempo stesso, che dietro le spalle tutti chiamano «il maiale».
Punteggio: 497
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 26/05/2023

Posizione in classifica: 968

Predatori E Prede

Kathy Reichs

Narrativa estera - Thriller

Predatori E Prede
Charlotte, north carolina, è stretta nella morsa del caldo. In quest'atmosfera soffocante, l'antropologa forense temperance brennan sta facendo i conti con i postumi di un pesante intervento chirurgico, sballottata tra continui attacchi di emicrania, sogni ossessivi, visioni. Quando riceve quelle foto sconvolgenti da un mittente sconosciuto, per un attimo crede di essere piombata in un'altra allucinazione, di essere dentro l'ennesimo scherzo giocato dal suo cervello sfinito: le immagini mostrano un uomo in una sacca mortuaria, uno scempio di carne e ossa, il volto deturpato, mani e piedi amputati. Tempe non sa a chi appartengano quei brandelli umani, né perché quegli scatti siano stati inviati proprio a lei. Ma qualche giorno dopo, il ritrovamento in aperta campagna di un cadavere martoriato apre la pista a una serie di indizi, da cui emergono dei collegamenti con vecchi casi di bambini scomparsi: un mosaico dell'orrore che brennan deve e vuole ricomporre, nonostante sia costretta a muoversi ai margini della scena per espresso volere del suo nuovo capo. Determinata a risalire all'identità dell'uomo senza faccia, temperance si avventura così in una solitaria, azzardata indagine. Fino a toccare con mano quanto pericolosamente possa assottigliarsi il confine che separa la vita reale dalla realtà tumultuosa degli incubi.
Punteggio: 477
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 17/07/2023

Posizione in classifica: 969

Le Gratitudini

Delphine De Vigan

Narrativa estera - Recente

Le Gratitudini
Dopo le fedeltà invisibili, delphine de vigan prosegue il suo viaggio al cuore dei sentimenti, regalandoci un intenso romanzo a piú voci, scritto con quella grazia e quella delicatezza capaci di toccare le corde piú profonde del cuore. «il nuovo romanzo di delphine de vigan è un inno all'affetto, alla riconoscenza, a tutti quei sentimenti che ci legano gli uni agli altri. E che ci rendono umani» - le monde michka sta perdendo le parole. Ora che le lettere e i suoni si agitano nella sua testa in un turbinio incontrollabile, l'anziana signora deve arrendersi all'evidenza: ha bisogno di un nuovo inizio. Anche se questo significa scendere a patti con un'esistenza a metà. Nella casa di riposo in cui si trasferisce, a michka rimangono le visite di marie, un'ex vicina che da bambina passava molto tempo con lei, e le sedute settimanali con jérôme, un giovane ortofonista che la aiuta a ritrovare le parole. Saranno proprio loro a permetterle di realizzare un ultimo, importante desiderio: dire «grazie» a chi, tanti anni prima, compí il gesto piú coraggioso. Quello che le salvò la vita. « le gratitudini è un romanzo luminoso e commovente che sembra scritto con l'inchiostro 'empatico'». Michka sta perdendo le parole. Proprio lei, che per tutta la vita è stata correttrice di bozze in una grande rivista, lei che al caos del mondo ha sempre opposto una parola gentile, ora non riesce piú a orientarsi nella nebbia di lettere e suoni che si addensa nella sua testa. E cosí adesso michka vive in una residenza per anziani. A dire il vero, se non fosse stato per quelle parole birichine e qualche trascurabile intoppo nelle attività quotidiane, sarebbe rimasta volentieri nel suo accogliente appartamento parigino. Ma è meglio cosí: qui riceve assistenza continua, e poi non voleva che marie, l'ex vicina a cui ha fatto da seconda madre, si preoccupasse tanto per lei. E allora biscottini, sonnellini, uscitine, passettini: michka si piega, con una certa riluttanza, al ritmo fiacco delle giornate «da vecchia», alle stravaganze degli altri «resistenti», ai sogni infestati dalla temibile direttrice. Confinata nella sua stanzetta asettica, sempre piú fragile e indifesa, a michka non resta che consolarsi con le visite di marie e le chiacchierate con jérôme, il giovane ortofonista che lavora nella casa di riposo. Il ragazzo, infatti, ha ceduto presto alla tenera civetteria della sua paziente discola – gli esercizi per il linguaggio «la sfioriscono» –, che vuole solo raccontare e farsi raccontare. A poco a poco, però, le parole si fanno piú rare, barcollanti, e, anche se non ha perso il senso dell'umorismo, michka è consapevole di non poter deviare l'inesorabile corso degli eventi. Ed è proprio per questo che vorrebbe realizzare un ultimo, importante desiderio: ringraziare la famiglia che l'accolse durante la guerra e che di fatto le salvò la vita. Saranno marie e jérôme ad aiutarla, perché anche loro conoscono il valore inestimabile di un semplice «gratis», come direbbe michka.
Punteggio: 470
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 22/06/2024

Posizione in classifica: 970

Quaranta Giorni

Valerio Massimo Manfredi

Narrativa estera - Storica

Quaranta Giorni
Valerio massimo manfredi ci regala un'opera serrata e visionaria, come sempre rigorosa nella ricostruzione del contesto storico, e letteralmente stupefacente nella costruzione narrativa, restituendoci la grande storia del miracolo della resurrezione e dei primi giorni del cristianesimo, i primi 'quaranta giorni', come mai era stato fatto. «la prima immagine che lo scrittore e archeologo descrive nel nuovo libro è quella della crocifissione di gesù sul monte golgota. Ma ai piedi della croce c'è una figura misteriosa che, nascosta, vede tutto, anche la risurrezione di gesù. E poi inizierà a seguirlo. » - tv sorrisi e canzonila prima scena di questo straordinario romanzo è impressa nella mente di miliardi di persone in tutto il mondo. Ci sono tre croci sul monte golgota, a gerusalemme, e su quella centrale è inchiodato jeshua, l'uomo che con la sua predicazione, e le sue gesta miracolose, aveva sconvolto la palestina negli anni precedenti. Sulla croce, l'insegna con il motivo della sentenza: gesÙ di nazareth re dei giudei. Ai piedi della croce, come narrano i vangeli, ci sono i soldati romani, alcune donne, maria, sua madre, i discepoli più fedeli, ma anche una figura misteriosa che, non vista da nessuno, vede tutto. E vedrà anche, tre giorni dopo, jeshua uscire dal sepolcro dove era stato sepolto, e avviarsi verso gerusalemme. E comincerà a seguirlo. Nel frattempo, a capri, l'imperatore romano tiberio inizia a ricevere strani segnali dalla palestina. È un uomo intelligente, acuto e sospettoso, e intuisce che quel predicatore, quella 'specie di profeta', non era solo l'ennesimo predicatore di una terra dove i predicatori abbondano, ma era qualcosa di più. Era molto di più: un uomo che con la sua sola parola poteva minare le fondamenta dell'impero.
Punteggio: 400
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 31/03/2025

Privacy & Policy
Cosa è e come funziona ClassificheLibri.it
[email protected]