Jamal è uno psicanalista che vive da solo a londra. È separato, ha un figlio che adora, una sorella difficile e un caro amico che in età avanzata scopre le gioie del sesso non convenzionale. Ha molti ricordi, diverse avventure da raccontare, ma soprattutto ha un segreto che lo tormenta da decenni: il peso di un omicidio, tragicamente legato alla scomparsa del suo primo amore, ajita. Ecco allora che ciò che è stato ritorna prepotentemente a cercarlo e a metterlo di fronte a una scelta, a una possibilità di riscatto. Hanif kureishi torna con un affresco che parte dagli anni settanta e arriva, fra droghe e cultura pop, fino ai turbamenti della londra moderna.
La morte di moro sarebbe stata decisa sin dall'inizio del sequestro dello statista e niente avrebbe potuto evitarla, questa è la tesi di più ampia circolazione. Diversa invece l'argomentazione di andrea colombo che, analizzando il caos di quei 55 giorni di detenzione, ne rintraccia un filo conduttore. Il pci temeva l'estremismo e la possibilità di un radicamento del terrorismo in una parte della sua base, la de la crisi di governo perché non si sentiva pronta a nuove elezioni; le br pensavano che senza il clamore di quella violenza sarebbero scomparse. A condannare a morte moro non furono né la ragion di stato né le necessità rivoluzionarie, ci spiega colombo, bensì la convenienza politica a breve termine, la meschina 'logica di partito'. La paura di perdere consenso e potere condizionò tutti: i partiti di governo, il pci ma anche le br, che un partito si consideravano e che come tale agirono. Il rapimento e l'omicidio di aldo moro furono la conseguenza di un durissimo scontro a sinistra che nel 1978 durava già da dieci anni, e questa 'guerra civile' a sinistra ha determinato sia la scelta omicida delle br, una scelta che gli stessi brigatisti consideravano perdente, sia la rigidità del pci che di fatto impose alla stessa democrazia cristiana la linea della fermezza. Lo scontro finale che si svolse a sinistra nei 55 giorni del sequestro moro, si concluse senza vincitori.
È una fredda mattina di marzo quando la-violenza irrompe nel pacifico capoluogo della dordogna. In un sol giorno vengono rinvenuti due cadaveri. Sono quelli dello spacciatore yvan bordas e dell'ottantacinquenne amelie gaillard. Per la polizia non ci sono legami tra le due morti: nel primo caso si tratterebbe di un regolamento di conti, nel secondo di una banale caduta da una terrazza. Eppure mara dunn, amica dei gaillard, non crede alla versione degli inquirenti: le incongruenze sono troppe. Prima di tutto la misteriosa assenza della figlia ai funerali di amelie, e poi la dinamica dell'incidente: perché mai la prudente amelie sarebbe salita su quella terrazza dalle scale così ripide? E chi era veramente yvan bordas? E perché negli ultimi tempi il negozio di gastronomia degli ismet. Famiglia turca immigrata, è oggetto di aggressioni? La scomparsa del primogenito, kazim. è solo l'ultimo di una serie di episodi inquietanti. A mara non resta che indagare con l'aiuto di julian, che più di chiunque altro conosce il territorio e i segreti dei suoi abitanti. Ma mentre gli interrogativi o i sospetti si rincorrono sempre più numerosi, la violenza scoppia di nuovo e il pericolo aumenta anche per mara. Che si avvicina a scoprire una rete di avidità e traffici illeciti, odio e brutalità.
Firenze, aprile 1478. Sono giorni terribili, quelli che seguono il fallimento della congiura ordita dalla famiglia pazzi contro i medici. Firenze è assetata di sangue, decisa a punire con la tortura o con la morte chiunque abbia partecipato alla cospirazione. Al sicuro nel suo palazzo, lorenzo il magnifico viene a sapere dei cadaveri gettati in arno, delle decapitazioni, dei linciaggi. È la città intera che vendica l'assassinio di suo fratello giuliano e che si consegna nelle sue mani, rendendolo potente come non mai. Però lorenzo non sa che i fili di quella congiura sono stati tirati da personaggi molto più influenti della famiglia pazzi. E ignora di essere lui stesso un burattino nelle mani della storia. Firenze, oggi. Sono in pochi a conoscere pierpaolo masoni, pittore rinascimentale dallo stile e dall'animo tormentati. E ana sotomayor, dottoranda in storia dell'arte, è arrivata a firenze proprio per capire qualcosa di più su questo oscuro personaggio, che esercita su di lei un fascino singolare. Le sue appassionate ricerche si appuntano su uno dei quadri più controversi di masoni, in restauro nei laboratori degli uffizi, e su una serie di quaderni in cui il pittore racconta nei dettagli la propria esistenza e gli eventi che hanno segnato la storia di firenze alla fine del xv secolo, tra cui la congiura dei pazzi. D'un tratto, però, ana diventa oggetto di minacce e ricatti e si ritrova a temere per la propria vita e per quella delle persone a lei care.
've lo sarete chiesto molte volte. Avete una storia, una storia vostra. Volete scriverla. Cominciate, ma poi in quelle dieci pagine che avete davanti vi sembrerà di avere esaurito tutto quello che c'era da scrivere. A quel punto guardate i libri della vostra biblioteca e vi domandate: come hanno fatto questi signori a scrivere duecento o trecento pagine di storie bellissime? ' . Grazie ai consigli di roberto cotroneo, imparerete quali sono i processi creativi che portano alla scrittura, quali decisioni prendere prima di cominciare a scrivere un testo narrativo, quali tecniche usare e in quali tranelli è opportuno non cadere. Esercizi pratici vi aiuteranno a capire come si costruisce una trama narrativa, i dialoghi e le digressioni, come descrivere ambienti e situazioni, come creare i personaggi, come tirare fuori il vostro stile. Non mancheranno le voci fuori campo di esperti come andrea camilleri, stas' gawronski, roberto gilodi e piergiorgio nicolazzini, che vi verranno in soccorso suggerendovi quali libri consultare, quali scuole di scrittura poter frequentare, quali editori contattare per vedere finalmente il vostro libro pubblicato. Per chi ha provato almeno una volta l'ansia da pagina bianca, per chi è uno scrittore ma non lo sa ancora: la teoria è questa, la passione la vostra.
Un sabato mattina, pur essendo fuori servizio, riceve una chiamata dal suo capo: a bordo del traghetto del norte è avvenuta una sparatoria. Vi sono morti e feriti tra i quali, come scopre quando arriva sulla scena del crimine, la sua migliore amica, claire washburn, direttrice dell'istituto di medicina legale di san francisco. Un testimone ha ripreso la strage con la videocamera inquadrando il colpevole, probabilmente uno squilibrato, che è riuscito a scappare e gira armato di una calibro 38. Lindsay si mette subito in caccia. E qui per lei comincia il peggio: prima è retrocessa a sergente, poi prende una cantonata mentre indaga sulla scomparsa di una bambina, e sul fronte sentimentale le cose non vanno meglio. Un'altra sua amica, la giornalista del chronicle cindy thomas, si trova in grave pericolo: nell'enorme palazzo in cui si è appena trasferita cominciano a verificarsi incidenti spaventosi, e intanto yuki castellano rischia di perdere in un processo importante, il primo per lei dalla parte dell'accusa. Le donne del club omicidi sono in crisi. Ed è solo l'inizio di una difficilissima partita in cui vince tutto chi si aggiudica l'ultima, imprevedibile mano?
Con questo libro scott turow ritorna con successo al legal thriller così come l'aveva concepito nei suoi primi romanzi. Il giudice george mason si trova di fronte a un caso di stupro collettivo di una giovane ragazza di colore e per una serie di vincoli procedurali, primo tra tutti il fatto che la vittima accusa i suoi assalitori tre anni dopo l'accaduto, il grave reato rischia di non poter essere dibattuto e giudicato nelle aule del tribunale. Inoltre le prove sono racchiuse in una videocassetta che contiene il filmato dello stupro e per le norme sulla privacy queste potrebbero non essere valide nel corso del dibattimento. Ma non è solo questo a turbare george mason, perché la sua vita è da tempo in pericolo: uno sconosciuto lo sta minacciando di morte sfuggendo a tutti i controlli della sicurezza. Ancora una volta scott turow si interroga sulla natura della legge, sui suoi limiti e sulla reale efficacia della sua applicazione.
Con questo libro scott turow ritorna con successo al legal thriller così come l'aveva concepito nei suoi primi romanzi. Il giudice george mason si trova di fronte a un caso di stupro collettivo di una giovane ragazza di colore e per una serie di vincoli procedurali, primo tra tutti il fatto che la vittima accusa i suoi assalitori tre anni dopo l'accaduto, il grave reato rischia di non poter essere dibattuto e giudicato nelle aule del tribunale. Inoltre le prove sono racchiuse in una videocassetta che contiene il filmato dello stupro e per le norme sulla privacy queste potrebbero non essere valide nel corso del dibattimento. Ma non è solo questo a turbare george mason, perché la sua vita è da tempo in pericolo: uno sconosciuto lo sta minacciando di morte sfuggendo a tutti i controlli della sicurezza. Ancora una volta scott turow si interroga sulla natura della legge, sui suoi limiti e sulla reale efficacia della sua applicazione.
Due amici di vecchia data partono insieme alle rispettive mogli per un viaggio in auto che, attraverso il sud della francia, li porterà in catalogna. I protagonisti - il narratore e jacopo - sono uomini di mezz'età, alle prese con nostalgia, bilanci e rimpianti; ma, se il primo è un autore di successo che ha ormai del tutto perso la sua vena creativa, il secondo sembra avere ancora un asso nella manica. Ed è proprio la sera della prima tappa del viaggio, in un incantevole villaggio della costa azzurra, che jacopo si scopre: sta ultimando un romanzo. Il narratore lo sospettava - e lo temeva - da tempo, ma quel che non poteva immaginare è che il suo amico riuscisse là dove lui aveva sempre fallito: scrivere una storta d'amore. Il giorno seguente, mentre le mogli si recano con l'autobus al mercatino di vence, jacopo trascina l'amico in un'escursione sulle gorges du loup, dalla quale solo il narratore tornerà sulle sue gambe. Cos'è successo in quella manciata di ore? Nemmeno lui è in grado di rispondere, tutto è confuso e lacunoso nei suoi ricordi.