Fa un caldo torrido, asfissiante, ma a filippo landini, di professione aspirante scrittore, il respiro manca per ben altre ragioni. La sua vita corre sul filo della precarietà: il computer è pieno di romanzi che nessun editore vuole pubblicare; a stento riesce a sbarcare il lunario; il suo vicino di casa lo costringe a deprimenti serate a base di gin; le giornate si trascinano nell'ozio. E, come se non bastasse, suo padre lo osserva attraverso una vecchia fotografia appesa in bagno con cui lui parla e si confida. Non come con sua madre, che lo crede ricco e affermato ma non rinuncia a raccomandarlo a tutti i santi e gli invia immagini sacre. Precaria è anche la sua vita amorosa, costellata di donne che si susseguono senza tregua. Una passione forte e totale, quella di landini per le donne. Tutte cercate, volute, inseguite, rincorse. La fidanzata snob e arrivista; la cugina spregiudicata e seduttiva; la cameriera di un bar, scontrosa e sfuggevole; la giovane e attraente signora borghese annoiata e in cerca di evasione; la studentessa libera e trasgressiva. Queste e una infinità di altre figure femminili possedute o solo sognate, desiderate o solo intraviste, idealizzate o pazzamente amate - si affollano in quello che via via si scopre essere non 'la storia di un perdigiorno' ma un intenso e originale 'romanzo sulle donne'.
'È un privilegio o una condanna scoprirsi americani? Il paese delle mille contraddizioni, la nazione del melting pot, dove la geografia, ignorata a scuola, s'impara grazie alle tante guerre combattute, dal lontano vietnam all'attuale iraq, è ancora la migliore democrazia del mondo? Gli americani sono convinti di aver sempre ragione, per definizione, semplicemente perché loro sono americani e tu no. Meno sanno del mondo e più lo vogliono cambiare a propria immagine e somiglianza. Ma forse il segreto dell'america sta nel suo essere una nazione eccitante, un paese che non ti annoia mai, dove ciò che sembrava certo ieri diventa assurdo domani. L'america ti inganna, ti tradisce, ti diverte. Vittorio zucconi, da molti anni corrispondente per la repubblica dagli stati uniti, compie un viaggio fra i riti e i tic di questo immenso paese: dal mcdonald al poker in tv, dalle devastazioni dell'uragano katrina alla mania di grandezza dei grattacieli, che resiste anche dopo la tragedia dell'11 settembre 2001'.
Mai come di questi tempi la questione della compatibilità tra fede e ragione, tra scienza razionale e credenze religiose ha appassionato il pubblico dei lettori. Molti libri di successo radicalizzano lo scontro, sostenendo che nessuna teologia può resistere di fronte al cammino inarrestabile del progresso scientifico. Frank tipler, fisico americano, non è d'accordo e sostiene una tesi sorprendente: nulla, nella dottrina cristiana e nel racconto evangelico, è incompatibile con le leggi della fisica moderna. L'esistenza del dio di ebrei e cristiani, la causa prima dell'universo, non contraddice alcuna legge di natura, al contrario: sono gli stessi fisici che postulano la necessità di una singolarità cosmologica, un inizio non causato del cosmo. I miracoli raccontati nei vangeli, lungi dall'essere improponibili in un quadro di riferimento scientifico, sono, invece, fisicamente realistici: è addirittura possibile ideare dei veri e propri esperimenti per provare la validità di alcuni dei miracoli più importanti. Dalla dottrina della resurrezione, alla verginità di maria, all'incarnazione, tipler ci dimostra come le concezioni in apparenza meno scientificamente plausibili del cristianesimo si fondino, o possano fondarsi, su una legge fisica certa, e possano trovare conferma nei più recenti studi di laboratorio. La fisica del cristianesimo è un ponte gettato tra la nuova scienza e la teologia.
Araba, musulmana e colta, la protagonista di questo libro, nata e cresciuta a damasco, si è trasferita a parigi dove si occupa della biblioteca di arabistica dell'università. Nella sua vita c'è stato un uomo fondamentale, un uomo che le ha aperto un mondo prima sconosciuto, erotico, carnale. Questo incontro l'ha portata a mettere in pratica le teorie che ha appreso in anni di letture clandestine degli antichi testi di letteratura erotica araba, fino a risvegliare i ricordi dell'infanzia siriana, memorie di un mondo degli adulti complesso e contorto, fatto di segreti, tradimenti e passioni. Senza dimenticare le confidenze delle amiche, o i tipici rituali della cultura araba come l'hammam, e le leggi, i testi sacri, tutto diventa materia di una ricerca che fa del corpo il mezzo e il fine della ricerca stessa. E la protagonista intraprende questo percorso proprio perché si sente figlia orgogliosa di un universo culturale profondamente arabo. Ribalta i luoghi comuni sul rapporto tra sesso e islam, e mostra come nella tradizione araba il piacere sessuale non sia un peccato, bensì una grazia di dio, un 'assaggio', un'anticipazione dei piaceri che attendono gli individui in paradiso.
Nel villaggio di malbry non è facile essere giovani e coltivare i propri sogni. Le regole e la disciplina la fanno da padroni; i giochi e gli incantesimi sono stati proibiti. Eppure maddy non ha mai smesso di credere nel potere dei sogni e della magia. Lei è diversa da tutti: è ribelle, curiosa, testarda, e sulla mano ha il marchio di una runa. Per molti si tratta di un segno maledetto, ma non per il guercio, il misterioso straniero che racconta storie affascinanti, l'unico amico che maddy abbia mai avuto. È lui a svelarle il misterioso linguaggio delle rune e a introdurla in quell'universo proibito e vietato dove sono nascosti gli incantesimi, la conoscenza e il segreto delle sue origini. Mentre il futuro inciso sulla sua mano si avvicina giorno dopo giorno, una terribile catastrofe minaccia di distruggere per sempre quel mondo perduto. Maddy è l'unica in grado di salvarlo: sarà un'avventura appassionante, una corsa contro il tempo, una guerra contro nemici dai poteri oscuri.
Arroganti, diffidenti, fissati nelle loro manie di grandezza oppure affascinanti, chic, ospitali? Qual è il vero volto dei francesi, i nosti cugini latini eterni rivali in cucina e nella moda? Un giornalista dichiaratamente anglofilo, vissuto per anni all'ombra di buckingham palace, si trova improvvisamente catapultato a parigi, stretto, fin dal primo giorno, nella morsa dell'implacabile burocrazia, snobbato da commesse sdegnose che rifiutano di comprendere qualsiasi lingua diversa dalla loro, disorientato dal formalismo dei nuovi conoscenti e infine appesantito dalle salse che affogano ogni piatto. Al malcapitato non resta che vendicarsi con l'unica arma a disposizione: la penna. Eppure, proprio cercando conferme ai cliché meno generosi sul carattere e la cultura dei gallici, ecco affiorare la loro efficienza, il fascino delle città ricche di storia e la dolcezza delle campagne, il contagioso gusto della vita. Forse vale la pena capire meglio la vecchia francia, provando a immergersi nei grandi avvenimenti come nella vita quotidiana: nel duello fra ségolène royal e nicolas sarkozy e nel giro di acquisti in uno dei variopinti mercati parigini; nella 'battaglia del velo' delle giovani musulmane e nella realtà delle banlieue; nel declino degli intellettuali.
Castagnabuona, valle scrivia, entroterra di genova. 852 anime a 453 metri sul livello del mare. Un bar e poco altro. Trent'anni fa, tre amici sedicenni giggi cepollina, cinghiatane e aurelio fierro - sognavano di fare insieme il colpo del secolo dopo essere rimasti folgorati da sette uomini d'oro, il film con rossana podestà e philippe leroy visto al cinema centrale di busalla. Oggi giggi e cinghiatone tirano stancamente a campare nel loro paesino, mentre di aurelio si sono perse le tracce dopo il servizio militare. Ma all'improvviso si presenta davvero la possibilità di sistemarsi per sempre, con un furto ai danni di uno spietato (e ricchissimo) boss. Le grottesche avventure che li aspettano insegneranno loro che a volte diventare grandi significa trovare il coraggio di tornare bambini.
Castagnabuona, valle scrivia, entroterra di genova. 852 anime a 453 metri sul livello del mare. Un bar e poco altro. Trent'anni fa, tre amici sedicenni giggi cepollina, cinghiatane e aurelio fierro - sognavano di fare insieme il colpo del secolo dopo essere rimasti folgorati da sette uomini d'oro, il film con rossana podestà e philippe leroy visto al cinema centrale di busalla. Oggi giggi e cinghiatone tirano stancamente a campare nel loro paesino, mentre di aurelio si sono perse le tracce dopo il servizio militare. Ma all'improvviso si presenta davvero la possibilità di sistemarsi per sempre, con un furto ai danni di uno spietato (e ricchissimo) boss. Le grottesche avventure che li aspettano insegneranno loro che a volte diventare grandi significa trovare il coraggio di tornare bambini.
Arroganti, diffidenti, fissati nelle loro manie di grandezza oppure affascinanti, chic, ospitali? Qual è il vero volto dei francesi, i nosti cugini latini eterni rivali in cucina e nella moda? Un giornalista dichiaratamente anglofilo, vissuto per anni all'ombra di buckingham palace, si trova improvvisamente catapultato a parigi, stretto, fin dal primo giorno, nella morsa dell'implacabile burocrazia, snobbato da commesse sdegnose che rifiutano di comprendere qualsiasi lingua diversa dalla loro, disorientato dal formalismo dei nuovi conoscenti e infine appesantito dalle salse che affogano ogni piatto. Al malcapitato non resta che vendicarsi con l'unica arma a disposizione: la penna. Eppure, proprio cercando conferme ai cliché meno generosi sul carattere e la cultura dei gallici, ecco affiorare la loro efficienza, il fascino delle città ricche di storia e la dolcezza delle campagne, il contagioso gusto della vita. Forse vale la pena capire meglio la vecchia francia, provando a immergersi nei grandi avvenimenti come nella vita quotidiana: nel duello fra ségolène royal e nicolas sarkozy e nel giro di acquisti in uno dei variopinti mercati parigini; nella
Non è un saggio. Non è un libro di filosofia. Non è solo uno squassante romanzo comico. 'storia della libertà di pensiero' è queste tre cose insieme, è un excursus in due millenni di storia. Paolo villaggio amalgama brillantemente verve comica, graffiante irriverenza e grottesca determinazione per dar vita a un match senza esclusione di colpi tra storia e ironia, filosofia e comicità. Nei capitoli di 'storia della libertà di pensiero' paolo villaggio si diverte a ricostruire biografie (anche molto immaginarie), fatti esemplari, frasi famose, e tutto ciò che i libri di scuola non ci hanno raccontato.