Il manager strapagato che incita a vincere come fece napoleone a waterloo, l'avvocato che scrive 'l'addove', il politico secondo cui darfùr è il dialetto per dire 'sbrigati'. La nostra classe dirigente è composta da mostri? La ben più dura realtà è che non sono più ignoranti della media. Questo clamoroso fallimento culturale ha un colpevole: la scuola. Per ogni persona che non capisce o non si fa capire c'è infatti un professore senza prospettive, un laboratorio senza apparecchiature, un preside senza portafoglio e una sfilza di ministri che hanno accumulato riforme sempre più inutili. Non può pretendere di avere un futuro un paese in cui non si rispetta l'istituzione che forma i cittadini. In cui si guadagna meno a insegnare che a pulire i pavimenti, e i bravi docenti vengono ricompensati con carriere immobili. 'siamo allo stadio di zoo umano', commenta sconfortata una prof, ma di chi è la colpa? In questa inchiesta sui mali della scuola e dell'università italiane giovanni floris non risparmia fatti, numeri e situazioni allucinanti. Dall'asilo di napoli che non apre perché mancano i bidelli fino all'istituto friulano che ogni anno cambia l'intero corpo docente (precario). Un libro di denuncia e insieme un atto d'amore verso una scuola di nobile tradizione, piombata in un medioevo di strutture fatiscenti e insegnanti girovaghi come braccianti. Di fronte al declino della convivenza civile, della vita politica, dell'innovazione culturale, è ora che torniamo tutti sui banchi.
Giorgio cannistraro riceve una lettera da un amico di un tempo lontano che gli chiede un incontro urgente. Sono cresciuti insieme, nell'ultima coda del miracolo economico, in un paese dormitorio della grande milano, scegliendo insieme il manipolo dei compagni. Le imprese di questi 'ragazzi della via pal', ognuno col suo nome di battaglia: gil, giò, vinz, bertuccio, pendolino, ognuno prima generazione milanese di famiglie venute dal sud, scorrono nei ricordi fino all'epilogo sinistro e segreto che chiuse per sempre l'infanzia. Nel presente, gli amici ritrovati, ormai adulti, ricompongono il vecchio sodalizio per un'ultima notte scatenata, disperata e soprattutto ingannevole. Ma all'alba, gil svela il mistero di un incontro imperfetto, nel quale ciascuno deve scegliere la propria risposta. 'non ci sono battaglie vinte o perse, ma solo battaglie inutili'.
Estate in provenza: rebecca brandt, vedova disperata, ha preso la decisione estrema di porre fine ai suoi giorni, ma viene distolta dal suo proposito dall'arrivo imprevisto di maximilian kemper, il miglior amico del marito. Maximilian non è solo: con lui viaggiano due studenti di monaco, inga e marius, un ragazzo chiuso e aggressivo. Intanto, a centinaia di chilometri di distanza, a monaco, un'anziana coppia viene trovata brutalmente assassinata. Vicende che apparentemente non hanno nulla a che fare l'una con l'altra, ma che a poco a poco, in un gioco di apparenti coincidenze, riveleranno un intreccio mortale che coinvolge il passato e il presente di tutti i protagonisti: chi nasconde un segreto terribile, chi ignora di essere il bersaglio di un rancore mai sopito, chi non ha mai ricevuto risposta a una richiesta di aiuto. Nessuno è mai veramente innocente. E tutte le tracce avrebbero potuto farlo capire.
'il punto g (ve lo spiego un po' col linguaggio della navigazione) si situa a circa sette, otto centimetri sulla rotta della jolanda. A l'intérieur. Questo rassicura anche chi ha un walter mignon, piccolo come il tappo del moscato. ' nessuno come luciana littizzetto riesce a far ridere prendendo in giro i nostri costumi. E quello che c'è sotto. Insomma, per capirsi, quelle cose lì che ognuno chiama un po' come vuole, ma quando lei le chiama il walter e la jolanda la risata è irresistibile, imperiosa, incontinente. Nessuno riesce a rendere sublimi anche gli argomenti più triviali, e a trascinare a terra, a portata di mano e di sbeffeggio, quelli più alti. O forse semplicemente sopravvalutati. Finiscono così sotto una gragnola di guizzi comici la pubblicità, fatta di scoiattoli che spengono gli incendi con una puzzetta o di campioni del calcio (tanto per non fare nomi, beckham) con un walter che riempie l'intero cartellone: 'avete presente una baguette, un arrosto per dodici persone, un bob a due, l'uovo di pasqua del bar, quello della lotteria pasquale? ' . Le banche, con i loro comodissimi codici iban: 'È il numero più lungo del mondo. Un numero lungo come le balle dei cani da caccia'. Gli uomini, che girano per casa coi bragoni da ginnastica ascellari o peggio ancora nudi, 'con una pancetta a meloncino rosa dove l'ombelico pare il buco che si fa per metterci dentro il porto'. I politici: 'che fine ha fatto prodi, con l'occhiale montatura telefunken e il viso a forma di tetrapak? ' .
Nell'inghilterra del xii secolo, non c'è scapolo gentiluomo che non aspiri alla mano di abrielle, ma quando al suo patrigno, di ritorno dalle crociate, vengono negati il titolo nobiliare e i possedimenti promessi, i pretendenti improvvisamente scompaiono. Abrielle si vede costretta ad accettare il matrimonio con il ricco e ripugnante desmond de marlé. Al banchetto di nozze la novella sposa rivede l'avvenente raven, emissario del re di scozia, che tempo prima l'aveva sottratta a un tentativo di stupro. L'attrazione è irresistibile, ma il destino è loro avverso.
Dopo la grande battaglia contro le spine, la città di deepgate è stata soggiogata. Gran parte delle catene che la tengono sospesa sopra l'abisso hanno ceduto e il tempio - un labirinto di torri, edifici in pietra e sotterranei da dove i sacerdoti della chiesa di ulcis, il raccoglitore d'anime, avevano amministrato la teocrazia che governava la città - sembra ormai sul punto di precipitare nelle profondità della terra. Anche il giovane angelo dill, l'ultimo degli arconti, è impotente e rassegnato: a causa della morte di ulcis, infatti, le anime intrappolate nell'abisso stanno invadendo deepgate, portando morte e distruzione. L'unico essere che potrebbe fronteggiare e neutralizzare questa minaccia è cospirici, il dio della nebbia, ma ii giorno del suo arrivo è ancora lontano e la città è ormai soffocata da una spirale di violenza.
Seduta al bar di un aeroporto, una donna inizia a scrivere all'uomo che ama e da cui si è appena separata per un viaggio che la terrà lontana, stretta alla propria solitudine e ai propri fantasmi. È una lettera lunga, come quei lunghi discorsi che nascono nel cuore e si rivolgono all'uomo desiderato, inseguito e sognato. Un monologo fitto di ricordi e di figure struggenti, legate alla protagonista e intrecciate a una storia intensa, fatta di abbandoni e legami impetuosi, fughe e passioni delicate come l'aria limpida di un'isola in estate e relazioni drammatiche cui si cede senza riuscire a tracciare un limite e mantenerlo. Nella voce della donna che racconta la sua esperienza dell' amore, si mescolano altre storie, di donne che soffrono per gli scherzi crudeli del cuore e che sanno però anche trovare la serenità in legami dolcissimi, e di uomini capaci di amare con dedizione giocandosi ogni cosa e perdendo tutto.
A ragged island, un'isola avvolta nella nebbia al largo delle coste del maine, la caccia a un tesoro sepolto e protetto da una maledizione secolare diventa l'ossessione del capitano neidelman. Con l'aiuto del biologo proprietario dell'isola, organizza una squadra di esperti, dotata di attrezzature ultrasofisticate, e dà inizio agli scavi per estrarre il tesoro dalla sua 'cassaforte naturale', un intricato labirinto di anfratti e pozzi sotterranei invasi dall'acqua. La curiosa formazione si rivela un sistema di trappole micidiali ideato nel settecento, e gli uomini della spedizione cadono vittime di strani incidenti e di morti inspiegabili, ma il folle neidelman è deciso a infrangere la maledizione mentre la paura sale lentamente, come la marea.