Le paludi pontine sono terra di città nuove, 'trionfali' e desolate, che nessun turista visitava fino a ieri. Sono un alveare di contadini, gente che parla in romanesco e ricorda in veneto, spediti lì dal duce - quello 'buono', quello che mieteva il grano - a bonificare stagni e pantani. Che poi, mica la voleva, lui, littoria. Lui si accontentava di qualche borgo rurale, perché gli italiani sono un popolo di agricoltori. Ma alla fine ci si è affezionato, e anche ora che si chiama latina il suo fantasma ci si aggira sempre, di notte, a bordo d'un rumorosissimo guzzi 500-falcone sport. Controlla che tutto vada bene e che la gente del posto non combini troppi casini. Perché 'di là' vogliono caricarlo pure dei peccati loro. In fondo è a causa sua che abitano quel brandello di lazio. Perfino il sindaco è un uomo suo. Ai tempi lo avevano nominato federale, 'federale facente funzioni' a essere precisi, e adesso che una classifica del sole-24 ore ha piazzato latina fra le peggiori città del paese, per migliorarne l'immagine ha partorito un'idea folgorante: i trapianti di cuore. I trapianti sono una cosa ultramoderna e si fa una grandissima figura, sostiene. E c'è infine palude che ne ha bisogno, palude che quando era ancora in forze ti alzava con una mano sola, se non stavi zitto. Adesso ha il cuore stanco. Peccato solo che sia un operaio rosso e comunista. Ma non importa, è deciso: il trapianto si farà. Per procurarsi un donatore basta in fin dei conti spargere una latta d'olio sopra la pontina.
Yucatán, messico. Si dice che la montagna delle ossa sia un luogo maledetto. Si dice che chiunque abbia osato avventurarsi nella giungla per scalarla non sia più tornato indietro. Ma i coniugi ransom non si sono lasciati intimorire e hanno scoperto un segreto straordinario. Un segreto che però non potranno raccontare a nessuno. Londra, tre anni dopo. Un'antica moneta maya, spezzata a metà, è l'unico ricordo che jake e kady hanno del padre e della madre, spariti in circostanze misteriose durante una spedizione archeologica in messico. E quindi con un misto di orgoglio e di speranza che accettano l'invito del british museum per l'inaugurazione della mostra allestita coi reperti rinvenuti sulla montagna delle ossa: potrebbe essere l'occasione per trovare un indizio su cosa sia realmente accaduto ai loro genitori. E infatti un oggetto enigmatico attira subito l'attenzione di jake: una piramide maya in miniatura, che presenta un intaglio di forma identica ai frammenti di moneta da cui lui e la sorella non si separano mai. Spinti dalla curiosità, i ragazzi li incastrano nella piramide e succede l'incredibile: all'improvviso non sono più a londra, ma a calipso, una terra magica abitata da civiltà scomparse da secoli. Spaesati e atterriti, i giovani ransom dovranno attingere a tutto il loro coraggio per sopravvivere in quel mondo sconosciuto e pericoloso, perché sul loro destino incombe l'ombra del re teschio, un malvagio stregone che stava aspettando proprio l'arrivo di jake.
Durante una battuta di caccia nelle highlands scozzesi, l'agente speciale dell'fbi aloysius pendergast viene colpito da una fucilata, inaspettata e lancinante quanto la rivelazione che l'accompagna: sua moglie helen, che anni prima pendergast aveva visto morire con i propri occhi, in realtà è ancora viva. A premere il grilletto - e a mettere in dubbio in un solo, terribile istante tutto ciò che pendergast ha sempre creduto sul conto della moglie - è judson, fratello della stessa helen. E adesso, mentre col petto intriso di sangue sprofonda nelle sabbie mobili che lo circondano, pendergast guarda judson dritto negli occhi, e giura vendetta. Ma non può esserci vendetta senza verità. E così aloysius, miracolosamente scampato alla morte, si mette a indagare, deciso a chiarire ogni dettaglio di una storia che man mano si fa sempre più intricata. Finché, pezzo dopo pezzo, dalle strade di new york alle paludi della louisiana, il mistero di helen si chiarisce, svelando i contorni di un complotto dalla portata storica e sconvolgente.
Durante una battuta di caccia nelle highlands scozzesi, l'agente speciale dell'fbi aloysius pendergast viene colpito da una fucilata, inaspettata e lancinante quanto la rivelazione che l'accompagna: sua moglie helen, che anni prima pendergast aveva visto morire con i propri occhi, in realtà è ancora viva. A premere il grilletto - e a mettere in dubbio in un solo, terribile istante tutto ciò che pendergast ha sempre creduto sul conto della moglie - è judson, fratello della stessa helen. E adesso, mentre col petto intriso di sangue sprofonda nelle sabbie mobili che lo circondano, pendergast guarda judson dritto negli occhi, e giura vendetta. Ma non può esserci vendetta senza verità. E così aloysius, miracolosamente scampato alla morte, si mette a indagare, deciso a chiarire ogni dettaglio di una storia che man mano si fa sempre più intricata. Finché, pezzo dopo pezzo, dalle strade di new york alle paludi della louisiana, il mistero di helen si chiarisce, svelando i contorni di un complotto dalla portata storica e sconvolgente.
Maledizione, doveva proprio essere così bello? Si riteneva immune a quel genere di cose: il cliché dell'uomo alto, moro e di bell'aspetto. Ma c'era qualcos'altro. Sembrava che, quando la guardava, sapesse esattamente chi era e com'era fatta. Una strega. Una dea. Non di questa terra, ma neppure estranea a essa. Una donna da amare, temere e adorare. Alzò lo sguardo da dietro il vaso e lo trovò ancora che la fissava. Era come se killian avesse aspettato tutto quel tempo soltanto per quell'istante. Fece un cenno col capo, muovendosi verso una porta lì vicino. Davvero? Qui? Adesso? Stava davvero entrando in bagno con un altro uomo, il fratello del suo fidanzato, alla sua festa di fidanzamento? Sì. Freya avanzò, come stordita, verso quell'appuntamento. Chiuse la porta dietro di sé e rimase in attesa. Il pomello girò, e lui entrò, chiudendo a chiave la porta. Le labbra gli si incurvarono in un sorriso, una pantera con la sua preda. Fuori, nel bel mezzo del ricevimento, le rose centifolie presero fuoco.
Oslo è nella morsa di una delle estati più torride che la storia ricordi. Anche mettere due patate sul fuoco sembra un supplizio, ma quando, in un appartamento del centro, delle grosse macchie nerastre si allargano nell'acqua che bolle su un fornello, la signora che sta cucinando capisce che non può essere colpa del caldo e, sollevando gli occhi al soffitto, vede un denso liquido scuro colare attraverso l'intonaco. Al piano di sopra, il quinto, una giovane donna giace in una pozza di sangue, assassinata. Un dito è stato reciso dalla sua mano sinistra e dietro la sua palpebra è stato nascosto un minuscolo diamante a forma di stella a cinque punte, la stella del diavolo. Nello stesso momento, in un altro punto della città, il detective harry mole giace nel suo appartamento, completamente ubriaco. Dall'assassinio della sua collega ellen non si è più ripreso, scivolando a poco a poco in uno stato di abbattimento che lo ha portato al completo isolamento e alla sospensione dal servizio. Tuttavia, è proprio il capo della polizia, bearne moller, a costringerlo a riemergere dal suo stupore alcolico. È a corto di uomini ma, soprattutto, vuole dare a hole un'ultima chance.
I bambini fanno domande. A volte imbarazzanti, stravaganti, definitive. Vogliono sapere perché nasciamo, dove andiamo dopo la morte, perché esiste il dolore, cos'è la felicità. E gli adulti sono costretti a trovare delle risposte. È un esercizio tra la filosofia e il candore, che ci obbliga a rivedere ogni volta il nostro rassicurante sistema di valori. Perché non possiamo deluderli. Né ingannarli. Siamo stati come loro non troppo tempo fa. Dell'invecchiare, dell'essere fragili, inadeguati, perfino del morire parliamo ormai di nascosto. Ai bambini è negata l'esperienza della fine. La caducità, la sofferenza, la sconfitta sono fonte di frustrazione e di vergogna. L'estetica dell'eterna giovinezza costringe molte donne nella prigione del corpo perfetto e le inchioda dentro un presente mortifero, incapace di darci consolazione, perfino felicità. In questa intensa, sorprendentemente gioiosa inchiesta narrativa, concita de gregorio ci chiede di seguirla proprio in questi luoghi rimossi dal discorso contemporaneo. Funerali e malattie, insuccessi e sconfitte, se osservati e vissuti con dignità e condivisione, diventano occasioni imperdibili di crescita, di allegria, di pienezza. Perché se non c'è peggior angoscia della solitudine e del silenzio, non c'è miglior sollievo che attraversare il dolore e trasformarlo in forza.
Premio campiello opera prima 2011. Camelia vive con la madre a leeds, una città in cui 'l'inverno è cominciato da così tanto tempo che nessuno è abbastanza vecchio da aver visto cosa c'era prima', in una casa assediata dalla multa. Traduce manuali di istruzioni per lavatrici, mentre la madre fotografa ossessivamente buchi di ogni tipo. Entrambe segnate da un trauma, comunicano con un alfabeto fatto di sguardi. Un giorno però camelia incontra wen, un ragazzo cinese che comincia a insegnarle la sua lingua: gli ideogrammi. Assegnando nuovi significati alle cose, apriranno un varco di bellezza e mistero nella vita buia di camelia. Ma wen nasconde un segreto, assieme a uno strano fratello che dietro una porta deturpa vestiti.
I bambini fanno domande. A volte imbarazzanti, stravaganti, definitive. Vogliono sapere perché nasciamo, dove andiamo dopo la morte, perché esiste il dolore, cos'è la felicità. E gli adulti sono costretti a trovare delle risposte. È un esercizio tra la filosofia e il candore, che ci obbliga a rivedere ogni volta il nostro rassicurante sistema di valori. Perché non possiamo deluderli. Né ingannarli. Siamo stati come loro non troppo tempo fa. Dell'invecchiare, dell'essere fragili, inadeguati, perfino del morire parliamo ormai di nascosto. Ai bambini è negata l'esperienza della fine. La caducità, la sofferenza, la sconfitta sono fonte di frustrazione e di vergogna. L'estetica dell'eterna giovinezza costringe molte donne nella prigione del corpo perfetto e le inchioda dentro un presente mortifero, incapace di darci consolazione, perfino felicità. In questa intensa, sorprendentemente gioiosa inchiesta narrativa, concita de gregorio ci chiede di seguirla proprio in questi luoghi rimossi dal discorso contemporaneo. Funerali e malattie, insuccessi e sconfitte, se osservati e vissuti con dignità e condivisione, diventano occasioni imperdibili di crescita, di allegria, di pienezza. Perché se non c'è peggior angoscia della solitudine e del silenzio, non c'è miglior sollievo che attraversare il dolore e trasformarlo in forza.
Un potere soprannaturale, più antico della città eterna, opprime ancora le vie della capitale, macchia di sangue i luoghi sacri, uccide e terrorizza i cittadini. Nella chiesa di santa maria in cosmedin, dove è custodita la bocca della verità, viene rinvenuta una mano mozzata: si è forse avverata la macabra leggenda? Solo una donna, sporca di sangue, bellissima, in evidente stato di shock, si trova sulla scena del delitto. Il caso viene affidato a valentina morassi, giovane ufficiale dei carabinieri. Mentre altro sangue si riversa nelle strade di roma, le indagini sembrano a un punto morto, perché l'unica testimone, la donna arrestata, soffre di gravi disturbi psichici: nel suo animo vivono molteplici identità, la sua voce racconta le gesta di molte donne diverse e nella sua mente si annidano le oscure profezie di cassandra. Al fianco di valentina c'è solo tom, un ex sacerdote ora suo amante. Insieme i due scopriranno indizi custoditi in buie catacombe, attraverseranno le fondamenta della città, lo sfarzo delle basiliche e la squallida miseria di prigioni sotterranee, lotteranno contro una setta pagana, alla ricerca del terribile segreto che roma custodisce da migliaia di anni.