Milano 1965: una città tranquilla, che pensa all'esordio di pavarotti alla scala. Una città abituata alla ligera, impreparata all'arrivo della malavita pesante dal sud o di bande criminali come quella di cavallero. Il destino di sergio malfatti, poliziotto ed ex partigiano, si legherà sempre più indissolubilmente alla storia d'italia. Bombe, stragi, terrorismo nero e rosso, golpe, gladio, p2, servizi deviati e paralleli, corruzione, a cui fa da collante la storia della mafia, la cui evoluzione criminale verrà vista per la prima volta da nord.
Il 28 giugno 1940, 18 giorni dopo l'entrata in guerra dell'italia, l'aereo di italo balbo, governatore della libia, veniva abbattuto per errore dalla contraerea italiana nei cieli di tobruk. Finiva così la vita di uno dei personaggi più popolari e influenti del regime. Spavaldo e violento, avventuroso e carismatico, balbo riflette nella sua vita molti degli aspetti che hanno caratterizzato l'italia fascista. Con il supporto di un'ampia documentazione edita e inedita il volume ricostruisce la vita pubblica e privata di balbo in una narrazione avvincente che in pari tempo getta luce sulle dinamiche interne del potere fascista.
Dalle storie della grande guerra, scaturite dall'album di famiglia e dai bollettini ufficiali, a quelle della seconda guerra mondiale che ripercorrono la campagna di francia, la tragica spedizione albanese, il drammatico fronte russo, la prigionia, il ritorno sull'altipiano: pagina dopo pagina, attingendo alla sua memoria personale e a quella collettiva, 'il sergente' rigoni costruisce un quadro scarno e spietato di un tempo che non è il nostro ma che ci viene lasciato in eredità. Tutti i racconti che rigoni stern ha dedicato al tema della guerra nelle sue opere precedenti, oltre a numerosi altri testi sparsi in giornali e riviste, vengono qui pubblicati in un ordine storico-narrativo a cura dell'autore.
Ecco perché l'italia non è una democrazia compiuta: questo libro ne è la prova. Marco travaglio racconta come giornalisti e opinionisti di chiara fama (e fame) hanno beatificato la peggior classe dirigente d'europa. Basta dar loro la parola. Cronache da istituto luce, commenti da minculpop, ritratti da vite dei santi. Un esercito di adulatori in servizio permanente effettivo. Ecco un'antologia, a tratti irresistibilmente comica, di tutto quello che ha cloroformizzato l'opinione pubblica per assicurare consensi e voti a un sistema di potere politico-economico incapace, mediocre e molto spesso corrotto. A silvio berlusconi per cominciare, ma anche ai tanti capi e capetti del cosiddetto centrosinistra che hanno riempito i brevi intervalli tra un governo del cavaliere e l'altro. Fino all'esplosione di saliva modello 'larghe intese' per giorgio napolitano, mario monti e matteo renzi. Altro che giornalisti cani da guardia del potere. Il virus del 'leccaculismo' è inarrestabile e con la seconda repubblica si è trasformato in una vera epidemia. Dalla tv alle radio ai giornali: un esercito di adulatori in ogni campo, dal calcio allo spettacolo. Questo libro propone un catalogo ragionato della 'zerbinocrazia' italiota. Un dizionario dei migliori adulatori e cortigiani dei politici e degli imprenditori italioti che, a leggere i giornali e a vedere le tv, avrebbero dovuto regalarci benessere, prosperità e felicità. E invece ci hanno rovinati.
Mettere al primo posto l'individuo, offrire condizioni di lavoro e salari dignitosi, realizzare con cura prodotti di eccellenza nel rispetto del pianeta sono presupposti indispensabili della moda sostenibile, che coniuga sempre più etica ed estetica. Singoli individui e aziende virtuose stanno cercando di cambiare nel concreto le cose promuovendo alternative creative mentre i governi sono ancora fermi a valutazioni, ricerche e dibattiti internazionali. Il cotone biologico può rappresentare una valida alternativa, ma al momento il 99% del cotone coltivato a livello mondiale è di tipo tradizionale. La filiera si trova dunque ad affrontare un problema urgente: la carenza di offerta di cotone biologico. A chi governa compete identificare i percorsi concreti per far sì che i passi significativi fin qui compiuti dal cotone biologico non vadano dispersi, ma siano garanzia di un cammino lungo e fruttuoso in questa direzione.
Alla fine dell'ottocento, nel nordest del brasile, appare una strana figura di santo e di profeta - «le ossa sporgenti e gli occhi ardevano di un fuoco perpetuo» - che attira intorno a sé migliaia di persone sbandate e vinte dalle ingiustizie della vita. Così comincia la storia della piccola e remota canudos, solitario avamposto contro l'immenso brasile e incontaminato luogo di pace, che sarà raso al suolo e cancellato dal nuovo governo repubblicano. Raccontando «cose attuali, concrete, quotidiane, inevitabili come la fine del mondo e il giudizio universale», vargas llosa ricrea uno dei più tragici episodi della storia dell'america latina, facendone un romanzo e una saga di forte intensità, specchio realistico e insieme fantastico delle crudeltà, speranze e illusioni dell'uomo.
Questo testo propone un approfondimento del legame fra la disciplina psichiatrica e gli ambiti religiosi. Emerge una pianificata incoerenza fra gli intenti dichiarati e una prassi, sia storica che attuale, legittimata nell'amministrare un'esclusione sociale edificata sul controllo e sul profitto. Attraverso il labile concetto di 'norma comportamentale' viene sancita ogni devianza, declinandola sui peccati e sulle diagnosi. Fra senso di colpa, paura, emarginazione, conformismo, paradossi filosofici, punizioni e sofferenza si collocano le esperienze eccezionali di chi ha saputo resistere, di chi non ha accettato l'annientamento della propria libertà. La volontà di ricostruire una memoria cancellata dai timbri maschili darà voce a un coro femminile che ridipingerà contesti storici e pensieri scomodi. Se l'umanità non temesse l'imprevedibilità, potrebbe non delegare le soluzioni a elaborazioni totalitarie. L'analisi è completata da un'intervista a un esorcista e dalle conversazioni con il medico giorgio antonucci e con l'antropologa michela zucca.
Nadja russo, giovane musicologa alle prese con delle registrazioni d'ambiente, sta sistemando la sua apparecchiatura nelle sale ormai abbandonate dell'ex ospedale forlanini di roma. Mentre si aggira tra le stanze, si imbatte in una rete elastica che pende dal soffitto. Al suo interno, un cadavere denudato che presenta evidenti segni di tortura: la mano destra mozzata e l'addome svuotato. Viene immediatamente interessata la polizia e scoperto un secondo omicidio. I delitti seguono una ritualità precisa, solo il noto criminologo damiano danti può comprendere il modus operandi di questo serial killer che non pare intenzionato a fermarsi, in una roma esoterica e buia che nasconde, nel suo caldo grembo, vicende che qualcuno avrebbe preferito non disvelare.
Dal presidente dell'accademia della crusca, una lucida analisi della nostra lingua oggi e preziose indicazioni per farla sopravvivere domani. Perché oggi è molto più facile sentirsi offrire dello street food anziché del 'cibo di strada'? Come mai i politici dichiarano di voler refreshare il paese se intendono semplicemente 'rivoltarlo come un calzino'? Chi teme un competitor e cerca un endorsement non potrebbe aver paura di un 'concorrente' o di un 'avversario' e aspirare a un 'sostegno' o a un 'appoggio'? Questi esempi ci segnalano un'evoluzione preoccupante dell'italiano che negli ultimi anni si sta logorando non solo per il proliferare degli anglismi ma anche per un grave peggioramento delle nostre cognizioni linguistiche. Siamo ormai un paese dove i fiumi non straripano (una parola perduta! ) più, semmai esondano, e i tribunali emettono 'ordinazioni' (sacerdotali? ) invece che 'ordinanze'. Come presidente dell'accademia della crusca, claudio marazzini combatte ogni giorno per difendere la nostra meravigliosa lingua e attrezzarla per le sfide del futuro. L'italiano, ci ricorda marazzini, ha una storia diversa da quella dell'inglese o del francese - nati con gli stati nazionali - perché è fiorito ben prima che ci fosse l'italia: dopo essersi sviluppato nel medioevo come idioma popolare figlio del latino, si è arricchito splendidamente con la nostra grande letteratura diventando così, fra tutte le lingue, la più colta, raffinata e amata all'estero. Vogliamo dunque ora perdere questo nostro immenso patrimonio di sensibilità e di cultura? In questo libro marazzini, compiendo un'analisi rigorosa e approfondita, presenta una lucida diagnosi dello stato di salute della nostra lingua e pone le basi per invertire la rotta, appellandosi anche ai politici e alle università, spesso responsabili della dispersione di parole e significati. Allo stesso tempo, passando in rassegna gli errori di ogni genere che si stanno insinuando, ci offre l'opportunità di correggerci e di recuperare le mille e mille sfumature della nostra meravigliosa lingua che forse ci stanno sfuggendo.