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Julien Tromeur


Classifica Libri dell'anno 2023

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Libri in questa classifica: 238

Pagina 8 di 24

Posizione in classifica: 71

Limperatrice Cixi
La Concubina Che Accompagnò La Cina Nella Modernità

Jung Chang

Biografie - Personaggi

Limperatrice Cixi<br>La Concubina Che Accompagnò La Cina Nella Modernità
La forza di una donna che da concubina dell'imperatore divenne cixi, l'ultima imperatrice cinese, e cambiò il volto della storia. Pechino, marzo 1852: durante la selezione delle consorti imperiali, lo sguardo dell'imperatore xianfeng si posa su una sedicenne dai tratti non belli, forse, ma senza dubbio affascinanti. Di lì a poco, il cenno di approvazione del figlio del cielo schiuderà le porte della città proibita alla donna che, ammessa a corte come semplice concubina, si ritroverà in breve a reggere le redini dell'ormai morente dinastia qing con il titolo di imperatrice vedova cixi. Considerata in cina una despota dalle scarse capacità e dalle vedute ristrette, cixi intraprese invece una coraggiosa politica di modernizzazione che, ispirandosi ai metodi e alle tecniche occidentali, scosse il paese dal suo immobilismo millenario: a lei si devono infatti l'introduzione del telegrafo e della ferrovia, la costruzione di una flotta moderna e l'avvio della pratica di estrazione mineraria, la riforma del sistema legale (con l'abolizione di pratiche quali la fasciatura dei piedi) e l'istituzione di scuole e università di livello. Il tutto mentre, con decisione e accortezza, affrontava le rivolte dei taiping prima e dei boxer dopo, le «guerre dell'oppio» e le mire espansionistiche di russi e giapponesi, sventando i complotti orditi alle sue spalle. Dall'autrice di cigni selvatici, una biografia documentata e avvincente che, avvalendosi di materiali fino a poco tempo fa inaccessibili, ribalta gli stereotipi per tracciare il ritratto di una figura ancora poco nota agli storiografi occidentali: quella di una donna energica e lungimirante che, in un contesto tutt'altro che favorevole, governò per quarant'anni le sconfinate terre del celeste impero da dietro un paravento di seta gialla.
Punteggio: 951
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 02/12/2024

Posizione in classifica: 72

Requiem Di Provincia

Davide Longo

Narrativa estera - Narrativa gialla

Requiem Di Provincia
Il dirigente di un grande gruppo industriale è in coma con un proiettile nella testa. Qualcuno col viso coperto da un passamontagna gli ha sparato a sangue freddo sul pianerottolo di casa. Sono cose che non capitano mai nella tranquilla provincia piemontese. È il 1987, corso bramard è commissario di polizia e vincenzo arcadipane è il suo braccio destro: un salto indietro nel tempo, all'origine di tutto ciò che ha reso unici e indimenticabili questi personaggi. Con requiem di provincia davide longo scrive un affascinante romanzo dall'atmosfera inquieta. E senza mai rinunciare al suo misurato quanto irresistibile umorismo, tesse la trama di una vicenda imprevedibile, che sorprende fino all'ultima pagina. «la cosa che mi secca, delle storie di bramard e arcadipane, è che non le ho scritte io. Forse non sono mai stato abbastanza felice per farlo. O disperato, non so». Alessandro baricco eric delarue, poco più di cinquant'anni, origini francesi, bello, istrionico, di successo, sposato con una donna ricca: un po' per sfotterlo, un po' per invidia, gli operai della fabbrica di cui era il responsabile lo chiamavano julio, come julio iglesias di cui aveva l'irresistibile sorriso. Chi poteva odiare uno così al punto da sparargli sulla porta di casa? Un'indagine che parte in salita vista l'assenza di indizi e testimoni, fino a quando non arriva la rivendicazione di uno sconosciuto gruppo terroristico che sembra convincere le alte sfere della polizia e, soprattutto, i capi della società per cui delarue lavorava, desiderosi di chiudere in fretta la faccenda. L'unico a non credere alla pista politica è il commissario bramard, che nessuno prende sottogamba, sebbene in questo periodo la sua mente sia spesso annebbiata dall'alcol. E come lui la pensa il giovane ispettore arcadipane, che quasi ogni notte lo recupera nelle osterie per rimetterlo in sesto e assicurarsi che il mattino dopo si presenti in questura. I due inseguono la verità muovendosi tra la livida e rugginosa cittadina dov'è avvenuto il fatto e la torino dell'alta borghesia. Tra i segreti inconfessati di una certa provincia e i tentativi di depistaggio di chi vorrebbe mantenere privati i propri vizi. Un caso davvero complesso, la cui soluzione porterà bramard e arcadipane a fare i conti con tutte le sfumature della parola giustizia.
Punteggio: 951
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 08/03/2025

Posizione in classifica: 73

Giù Nella Valle

Paolo Cognetti

Narrativa estera - Recente

Giù Nella Valle
Ci sono animali liberi, cupi e selvatici, altri che cercano una mano morbida e un rifugio. In mezzo, tra l'ombra e il sole, scorre il fiume. I due fratelli sono luigi e alfredo, un larice e un abete: a dividerli c'è una casa lassù in montagna, ad avvicinarli il bancone del bar. E poi betta, che fa il bagno nel torrente e aspetta una bambina. In questo romanzo duro e levigato come un sasso, paolo cognetti scende dai ghiacciai del rosa per ascoltare gli urti della vita nel fondovalle. La sua voce canta le esistenze fragili, perse dietro la rabbia, l'alcol e una forza misteriosa che le trascina sempre più giù, travolgendo ogni cosa. Lungo la sesia come in tutto il mondo, a subire il dolore dell'uomo restano in silenzio gli animali e gli alberi. Un padre ha piantato due alberi davanti alla sua casa, uno per ogni figlio. Il primo, un larice, è luigi, duro e fragile, che in trentasette anni non se n'è mai andato dalla valle. Lui e betta si sono innamorati facendo il bagno nelle pozze del fiume, tra le betulle bianche: ora non succede più così di frequente, ma aspettano una bambina e nell'aria si sente il profumo di un nuovo inizio. Lui ha appena accettato un lavoro da forestale, lei viene dalla città e legge karen blixen. L'altro albero è un abete: alfredo è il figlio minore, ombroso e resistente al gelo, irrequieto e attaccabrighe. Per non fare più guai ha scelto di scappare lontano, in canada, tra gli indiani tristi e i pozzi di petrolio. Ma adesso è tornato. Alfredo e luigi in comune hanno due cose. La prima sta in un bicchiere: bere senza sosta per giorni, crollare addormentati e riprendere il mattino dopo, un bianco, una birra, un whisky e avanti ancora un altro giro, bere al bancone dove si scommette se l'animale che uccide i cani lungo gli argini sia un lupo, un cane impazzito o chissà cosa. Oltre all'alcol però c'è la casa davanti a quei due alberi. Adesso che il padre se n'è andato, alfredo è tornato in valle per liberarsi dei legami rimasti: lui non lo sa, ma quella stamberga da un giorno all'altro potrebbe valere una fortuna.
Punteggio: 949
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 11/04/2025

Posizione in classifica: 74

Donnarumma Allassalto

Ottiero Ottieri

Narrativa estera - Recente

Donnarumma Allassalto
Negli anni cinquanta, una grande azienda settentrionale deve impiantare uno stabilimento nel cuore del sud e affida a uno psicologo l'incarico di sceglierne il personale. Sottoponendo i candidati a una valutazione psicotecnica, il selezionatore registra nel suo diario l'esito dei colloqui. Sa perfettamente che, in un'area depressa del paese, gli spetta il compito difficile di segnare il destino dei candidati: poche famiglie si salveranno e molte altre, invece, prive di una fonte stabile di reddito, continueranno a vivere nella miseria. A mano a mano, perciò, l'uomo solidarizza con gli aspiranti lavoratori, fino a calarsi appieno nel dramma della loro disperazione, quella di chi si aggrappa al miraggio di un posto di lavoro per liberarsi dalla povertà. Nonostante la sensibilità e i buoni propositi, il protagonista sa che l'azienda deve selezionare soltanto chi è adatto al lavoro, nel pieno rispetto del modello capitalistico. Non sembra rassegnarsi a tutto questo donnarumma, un lavoratore meridionale che non concepisce appieno le trafile burocratiche e i test attitudinali, diffidando della parola scritta, desideroso com'è di fornire manodopera in cambio di una paga. Un desiderio dagli esiti imprevedibili, che si alimenta di dolore e violenza.
Punteggio: 942
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 29/05/2025

Posizione in classifica: 75

Come Non Scrivere
Consigli Ed Esempi Da Seguire, Trappole E Scemenze Da Evitare Quando Si Scrive In Italiano

Claudio Giunta

Lingue, dizionari, enciclopedie - Dizionari

Come Non Scrivere<br>Consigli Ed Esempi Da Seguire, Trappole E Scemenze Da Evitare Quando Si Scrive In Italiano
Al lavoro: schede, memorandum, presentazioni. A scuola: temi, tesine, relazioni. Nel privato: post su facebook, email personali, chat sul cellulare. Sarà anche l'epoca degli audiovisivi e della comunicazione in tempo reale, ma non abbiamo mai scritto tanto. E più dobbiamo scrivere, meno sembriamo capaci di farlo. Ma, mette subito in chiaro claudio giunta all'inizio del libro, «non s'impara a scrivere leggendo un libro sulla scrittura, così come non s'impara a sciare leggendo un libro sullo sci. Bisogna esercitarsi: cioè leggere tanto (romanzi, saggi, giornali decenti), parlare con gente più colta e intelligente di noi e naturalmente scrivere, se è possibile facendosi correggere da chi sa già scrivere meglio di noi». E quindi? Non potendo insegnare come si scrive, claudio giunta prova a spiegarci come non si scrive, passando in rassegna gli errori, i tic, i vezzi, le trombonerie e le scemenze che si trovano nei testi che ogni giorno ci passano sotto gli occhi: dall'antilingua delle circolari ministeriali alle frasi fatte dei giornalisti, dal gergo esoterico degli accademici e dei politici al giovanilismo cretino della pubblicità. Ma in questo slalom tra sciatterie e castronerie giunta trova per fortuna il modo di contraddire la sua dichiarazione iniziale, perché insegnare
Punteggio: 942
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 08/01/2025

Posizione in classifica: 76

Il Nome Della Rosa
Vol
1

Milo Manara

Fumetti e graphic novels - Memorie

Il Nome Della Rosa<br>Vol<br>1
Un'opera preziosa che racconta il nostro tempo, il passato e le sue meraviglie di pietra e inchiostro. Milo manara, maestro del fumetto classico contemporaneo, firma l'adattamento a fumetti di il nome della rosa, capolavoro e best seller mondiale di umberto eco. Un libro unico che mette su carta tre distinti stili grafici che si intersecano inseguendo la perfezione visiva. Ciascuno racconta un aspetto del libro di eco: le sculture, i rilievi dei portali e i marginalia meravigliosi e surreali che corredano i libri miniati della biblioteca; il romanzo di formazione di adso, con la scoperta della sensualità e della donna; la vicenda storica dei dolciniani, i cui temi della povertà degli ultimi, la non omologazione, la diversità perseguitata e il dissenso sono cruciali anche oggigiorno. Il nome della rosa di manara trova quindi spazio nell'operazione 'matrioska' letteraria del libro di umberto eco, che è anche un libro sui libri che contengono altri libri e aprono ad altri mondi.
Punteggio: 941
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 30/01/2025

Posizione in classifica: 77

Unestate

Claire Keegan

Narrativa estera - Recente

Unestate
Una fattoria nella campagna irlandese, una bambina silenziosa, un padre e una madre non suoi. Claire keegan tratteggia un lessico sentimentale dell'accoglienza e dell'amore genitoriale, in un racconto di sommessa e struggente bellezza. «può bastare anche solo un'estate per imparare a essere amati. Ce lo racconta con ineffabile grazia la piccola protagonista di questo racconto perfetto» (viola ardone). «per raccontare un mondo nuovo, un'esperienza mai vissuta, servono parole nuove, quelle che claire keegan trova dentro un vocabolario di cose, reali come l'amore» (maria grazia calandrone). «l'estate non è mai un tempo qualsiasi. Ma c'è un'estate che può essere più preziosa delle altre, che può portare in sé l'abbacinante luce della crescita. La luce con cui è scritto questo romanzo» (valeria parrella). «poi attraversiamo il tepore della cucina e lei mi dice di sedermi, di fare come se fossi a casa mia. Sotto il profumo di qualcosa che cuoce nel forno c'è una punta di disinfettante, candeggina forse. Toglie dal forno una crostata di rabarbaro e la mette a raffreddare sul piano della cucina: sciroppo bollente sul punto di traboccare, foglie sottili di pastafrolla saldate alla crosta. Dalla porta entra una corrente fresca ma qui è caldo, immobile, pulito».
Punteggio: 941
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 05/03/2025

Posizione in classifica: 78

Il Figliol Prodigo
Una Difesa Impossibile Per Lavvocato Meroni

Alessandro Perissinotto

Narrativa estera - Narrativa gialla

Il Figliol Prodigo<br>Una Difesa Impossibile Per Lavvocato Meroni
Marco sarriano è diventato da poco maggiorenne quando, durante un viaggio in europa, smette di dare sue notizie: l'ultimo messaggio alla madre, daniela, lo manda da liegi. Poi di lui si perde ogni traccia, e viene iscritto nel registro delle persone scomparse. Un giorno di due anni dopo daniela sarriano riceve una telefonata dalla polizia: marco è stato ritrovato. È in questura, a torino, ed è accusato di omicidio. Avrebbe pugnalato a morte un giovane imprenditore, fondatore di una startup di successo: a incastrarlo c'è una telecamera di sorveglianza. Ma perché marco, che ha sempre vissuto a napoli, è riapparso a torino? E perché avrebbe ucciso un uomo che pare non conoscere? Cosa gli è accaduto nei due anni in cui ha lasciato la madre nella disperazione assoluta? L'avvocato giacomo meroni, che ha appena accettato la sua difesa, è certo che, al primo colloquio in carcere, tutte quelle domande troveranno una risposta. Ma si sbaglia. Marco non parla, non dice una parola, sembra aver perso la ragione o, come sostiene il pubblico ministero, sembra in grado di simulare bene la follia. E il caso, che all'inizio pareva drammaticamente semplice, diventa un nodo inestricabile. Fino a quando giacomo, con l'aiuto di sua moglie rossana e della giovane praticante di studio, non troverà l'esile filo che conduce di nuovo a liegi, la città di george simenon, e a una notte maledetta dalla quale nessuno è uscito indenne.
Punteggio: 941
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 28/05/2025

Posizione in classifica: 79

Sussurri

Ashley Audrain

Narrativa estera - Thriller

Sussurri
I loverly, proprietari della casa più lussuosa di harlow street, hanno organizzato un pomeriggio di fine estate tra amici: un party favoloso dal primo all'ultimo dettaglio, ma solo fino a quando whitney loverly, l'impeccabile padrona di casa, donna magnetica che richiama in egual modo malevolenze e ammirazione, si scaglia urlando contro il primogenito di dieci anni. Una scenata che gela all'istante l'atmosfera festaiola e gli invitati. Nove mesi più tardi, verso mezzanotte, quello stesso bambino cade dalla finestra della sua cameretta ed entra in coma. Whitney gli siede accanto nella stanza d'ospedale satura di apprensione e angoscia, rifiutandosi di parlare con chiunque, compresa la sua migliore amica blair, di cui non riesce nemmeno a sopportare la vista. I fatti che seguono nei tre giorni successivi, mentre si consuma il dramma del piccolo xavier, la cui sorte è sospesa in un fermo immagine, stringono il campo sulle famiglie di harlow street. In particolare, sulle tre donne che ruotano intorno a whitney – blair, rebecca, mara – di cui vengono svelati segreti e bugie: sussurri, che a poco a poco s'insinuano sotto la spessa coltre che ha sempre protetto, o meglio coperto, i rapporti di buon vicinato.
Punteggio: 941
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 28/01/2025

Posizione in classifica: 80

Resisti, Cuore
LOdissea E Larte Di Essere Mortali

Alessandro D'Avenia

Narrativa estera - Recente

Resisti, Cuore<br>LOdissea E Larte Di Essere Mortali
Odissea: è il titolo del poema epico forse più noto e amato della nostra civiltà ed è anche il termine a cui si ricorre per definire un'esperienza travagliata e, in taluni casi, la vita tout court. Perché soltanto al titolo di quest'opera concediamo di essere sinonimo di vita? Ulisse è un eroe nuovo: avrebbe la possibilità di diventare immortale rimanendo con la bellissima calipso, ma vuole tornare a itaca da penelope e telemaco, e compiere il proprio destino mortale, paradossale destino di gioia. Proprio perdendo tutto, persino la propria identità, da re a mendicante, rinasce grazie a chi lo sa riconoscere e amare. Se achille è l'eroe che sovrasta il mondo, ulisse ne è invece sovrastato. Il suo multiforme ingegno scaturisce dalla necessità di difendersi dai colpi della storia. La sua è una vicenda di resistenza, che culmina nei dieci anni necessari per tornare a casa, dopo i dieci trascorsi a combattere una guerra non sua: a quanti è accaduto qualcosa di simile? E quanto abbiamo sofferto, quanti compagni abbiamo perduto, quante volte abbiamo fatto naufragio, prima di capire che l'unica cura per l'invincibile nostalgia di futuro che ci affliggeva era tornare nella nostra itaca, non quella del passato ma quella ancora da fare rimanendo fedeli al nostro destino? Alessandro d'avenia ripercorre i ventiquattro canti del poema come un'arte di vivere, e lo fa risplendere di tutta la sua luce. Ci accompagna attraverso l'opera come studioso di lettere classiche che l'ha eletta a suo principale ambito d'interesse, come insegnante che da anni ne promuove la lettura integrale ad alta voce, come intellettuale abilissimo nell'interpretare lo spirito del tempo. E nel raccontarci le peripezie di ulisse vi ritrova la propria esperienza personale e il percorso di ogni uomo verso il proprio originale compimento esistenziale.
Punteggio: 935
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/02/2025

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