Nessuno vorrebbe essere stressato, inefficiente e con i conti in rosso. Ma spesso lo siamo: come individui e come paese. Lo dimostrano la recente crisi e la persistente difficoltà dei governi a farci 'fare la cosa giusta': inquinare meno, pagare le tasse, andare alle urne, bere con moderazione. Perché siamo così difficili da governare? Perché si parte dal presupposto che siamo esseri economicamente razionali. Peccato non sia così, come rivelano numerosi esperimenti sul campo e le immagini del cervello in azione. In realtà siamo insicuri come charlie brown, egocentrici come lucy, pigri come snoopy. Il modo per cambiare in meglio i nostri comportamenti non è subissarci di raccomandazioni, norme e burocrazia, ma spingerci gentilmente nella direzione giusta. Come? Ce lo spiega matteo motterlini in questo libro, ricco di casi esemplari ed esperimenti curiosi, che delinea una proposta praticabile in tre semplici passi. Il primo è creare un ambiente di scelta più ecologico e salutare: bollette e contratti più trasparenti, termostati più intelligenti, mense scolastiche più sane, informazioni più accessibili. È la rivoluzione del nudge, già adottata negli stati uniti e in alcuni paesi europei. Il secondo riguarda la politica, che dovrebbe abbandonare i provvedimenti dettati dall'improvvisazione e dall'ideologia per basarli sull'evidenza dei dati. Il terzo dipende da noi, perché le 'regole di charlie brown' valgono per tutti nelle decisioni di ogni giorno.
La fine è vicina. La battaglia infuria, il re degli uomini del nord non accenna a cedere, e c'è solo un uomo che può fermarlo. Il suo più vecchio amico, che è anche il suo più vecchio nemico. Per novedita il sanguinario è ora di tornare a casa. Con troppi capi e troppo poco tempo, il superiore glokta sta combattendo un altro tipo di guerra. Una lotta segreta in cui nessuno è al sicuro e il tradimento è sempre in agguato. Anche se i giorni della spada sono ormai lontani, almeno il ricatto, le minacce e la tortura non passano mai di moda. Jezal dan luthar ha deciso che combattere per la gloria è troppo doloroso, così volta le spalle alla vita da soldato per dedicarsi a un'esistenza più tranquilla. Ma la gloria ha la cattiva abitudine di coglierti alle spalle quando meno te lo aspetti. Mentre il re dell'unione è sul letto di morte, i contadini si ribellano e i nobili si accapigliano per rubargli la corona. Eppure nessuno crede che l'unione stia per essere colpita al cuore. Solo il primo mago ha un piano per salvare il mondo, ma ci sono dei rischi. Dopotutto, non c'è rischio peggiore della violazione della prima legge.
Insieme a turner, nessun artista più di claude monet (1840-1926) ha cercato di catturare l'essenza della luce sulla tela. Di lui cézanne soleva dire: 'monet non è che un occhio, ma, buon dio, che occhio! ' . Tra tutti gli impressionisti, fu lui a rimanere sempre totalmente aderente al principio di fedeltà assoluta alla sensazione visiva, dipingendo direttamente l'oggetto sulla tela. Si potrebbe dire che monet abbia reinventato le possibilità del colore. Che sia stato grazie al suo interesse originario per le stampe giapponesi, al tempo trascorso nell'accecante luce algerina durante il servizio militare o alla sua conoscenza personale dei maggiori pittori del tardo ottocento, ciò che monet realizzò nel corso della sua lunga vita era destinato a cambiare per sempre il modo in cui percepiamo il mondo naturale e i fenomeni a esso connessi. Il culmine delle sue esplorazioni è raggiunto con le ultime serie di ninfee, dipinte nel suo giardino a giverny che, nel tendere verso la quasi totale assenza di forma, costituiscono davvero l'origine dell'arte astratta. Questa biografia rende pienamente giustizia a un artista straordinario ed estremamente influente e offre numerose riproduzioni e fotografie d'archivio, corredate da un commento dettagliato e approfondito.
James tripp ha poco più di vent'anni e ha già provato l'ebbrezza del sogno e la cocente delusione del risveglio. Il suo romanzo d'esordio l'ha reso una promessa letteraria ma solo per il suo paese pettegolo e, in più, ha provocato una cotta mostruosa per la sua editrice claire e la rottura con la sua famiglia al completo, fatta eccezione per l'intelligentissima nipotina kate. Tra le favole inventate per l'amante ninfomane e i guai dell'amico spacciatore, complice un'insospettabile gabbia per pappagalli, james intraprende un'avventura alla ricerca dell'ispirazione e della tranquillità perdute ma, si sa, la vita trova sempre il modo per coglierci alla sprovvista.
James tripp ha poco più di vent'anni e ha già provato l'ebbrezza del sogno e la cocente delusione del risveglio. Il suo romanzo d'esordio l'ha reso una promessa letteraria ma solo per il suo paese pettegolo e, in più, ha provocato una cotta mostruosa per la sua editrice claire e la rottura con la sua famiglia al completo, fatta eccezione per l'intelligentissima nipotina kate. Tra le favole inventate per l'amante ninfomane e i guai dell'amico spacciatore, complice un'insospettabile gabbia per pappagalli, james intraprende un'avventura alla ricerca dell'ispirazione e della tranquillità perdute ma, si sa, la vita trova sempre il modo per coglierci alla sprovvista.
Frank ci prova, tenta di riscrivere un destino già segnato. Sogni di speranza sbattono sugli scogli di una cruda realtà. Un mare in burrasca dove costruire un'identità sconosciuta persino a se stesso. Bianco e nero, alla ricerca di un equilibrio, in un viaggio di conquista dove l'interrogativo della possibilità di riscatto resta aperto alle conclusioni del lettore.
Il 'mondo di ieri' è l'europa d'inizio novecento, il mondo in cui stefan zweig è cresciuto, si è appassionato alla lettura e ai viaggi, ha stretto amicizia con freud, rilke e valéry. Un mondo stabile e sicuro, nonostante l'emergere di rivendicazioni nazionaliste, che l'autore definì 'l'età dell'oro delle certezze'. È un libro nostalgico, scritto da zweig lontano dalla sua austria, che racconta lo sgomento allo scoppio della prima guerra mondiale, il crollo delle monarchie storiche, la crisi delle ideologie e la tetra affermazione del nazismo. Tra aneddoti ricchi di 'charme', in un viaggio alla scoperta di vienna, parigi, berlino e londra che abbraccia mezzo secolo della storia d'europa, queste pagine riassumono il senso della vita di stefan zweig e della sua vocazione di scrittore.
'invecchiando, cominciava a sentire le cose in un modo diverso. Gli piacevano ancora vedere le colline e percorrere i fiumi, ma la metà del piacere era nel ricordare. Dopo che c'eri stato, un luogo non era più soltanto un posto qualsiasi. Si aggiungevano il tempo che ci avevi passato, le cose che avevi pensato, le persone con cui avevi bevuto. C'era un tempo iniziale e il posto in sé, e poi c'erano lo stesso luogo, il tempo e l'uomo che eri stato, tutti mescolati insieme, uno con l'altro'.