Estate 1461, mar ligure. Angelo bruni, diventato mercante navale e all'occorrenza contrabbandiere, abborda una nave proveniente da avignone, intenzionato a saccheggiarla. A bordo di quell'imbarcazione, però, si nasconde una spia informata di un complotto ordito ai danni del noto cardinal bessarione. Deciso a sfruttare a proprio vantaggio quell'informazione, angelo pianifica di correre in soccorso del prelato, che si trova a ravenna, per derubarlo delle sue ricchezze con l'aiuto del ladro tigrinus. Ma l'avventura non andrà come previsto e tigrinus raggiungerà ravenna da solo. Qui, però, diventerà inaspettatamente il bersaglio di attacchi incrociati: quelli dei fedeli di bessarione, convinti che il ladro fiorentino sia un sicario pericolosissimo, e quelli di bianca de' brancacci, inviata a ravenna da cosimo de' medici. Inseguimenti, catture, fughe rocambolesche: tigrinus dovrà fare appello a tutta la sua astuzia e al suo ingegno per salvarsi la vita e recuperare la tavola di smeraldo, il pericoloso libro che tutti vogliono. E mentre lotta per scampare alla morte scoprirà una verità sconvolgente che riguarda l'inquietante abate nero.
Manca ancora un mese a natale, ma a procolo jovine, titolare del miglior ristorante di bauci, piace fare le cose per bene e sta già preparando un menù coi fiocchi. Del resto, il suo pranzo del 25 è qualcosa di leggendario, un incantesimo di sapori e profumi capace di far tornare gli adulti bambini e riportarli nelle cucine delle loro nonne. I suoi segreti? Il rispetto rigoroso della tradizione e una ricerca maniacale degli ingredienti più genuini. Perciò, in questo meraviglioso paese della costiera amalfitana, la sua autorità culinaria è indiscussa. Una mattina però, dall'altro lato della piazza, dove c'era una profumeria, procolo nota una nuova insegna
Quale percorso scolastico scegliere? Perché la laurea non basta più? Quali esperienze extrascolastiche sono più utili? Come trovare il lavoro giusto? Roger abravanel e luca d'agnese rispondono. La disoccupazione giovanile nel nostro paese ha cause ben più profonde e lontane della crisi economica. Il problema è che i ragazzi italiani non sono preparati al lavoro del ventunesimo secolo. E le famiglie, con i loro pregiudizi, stereotipi e luoghi comuni, sono spesso le prime fabbriche di disoccupati. Quello che i datori di lavoro cercano oggi nei giovani è molto diverso da ciò che volevano cinquant'anni fa: meno 'mestiere' e più senso di responsabilità, spirito critico e capacità di comunicare con gli altri. Per questo i genitori non riescono a capirlo. E per questo la scuola e l'università, a parte poche eccezioni, non riescono a insegnarlo. Ma i giovani italiani e le loro famiglie non possono aspettare la riforma epocale di cui l'istruzione italiana avrebbe bisogno. Hanno domande alle quali è urgente dare una risposta. Quale percorso scolastico scegliere? Perché la laurea non basta più? Quali esperienze extrascolastiche sono più utili? Come trovare il lavoro giusto? Come si può correggere il tiro quando il percorso scelto non porta i risultati sperati? Roger abravanel e luca d'agnese, attraverso l'analisi dei dati più significativi sull'istruzione e sull'occupazione, interviste a imprenditori e responsabili delle risorse umane e racconti in presa diretta di tanti ragazzi che 'ce l'hanno fatta', mostrano come questo sia possibile. Si deve provare da soli a costruire il percorso migliore per sé, perché disegnare il proprio futuro si può.
Egitto, 2153 a. C . Sul finire del regno del faraone pepi ii, un gruppo di sacerdoti fugge nel deserto portando con sé un misterioso oggetto di inestimabile valore avvolto in fasce di lino e lo nasconde in una località segreta. Nessuno di loro fa ritorno. Albania, 1986. Un aereo privato decolla in direzione di khartoum, in sudan, con un carico che potrebbe cambiare la storia del medio oriente. Mentre sorvola il deserto del sahara, l'aereo scompare nel nulla. Deserto del sahara, giorni nostri. Un gruppo di beduini si imbatte in un corpo mummificato addosso al quale ritrovano un piccolo obelisco d'argilla ornato di strani geroglifici. Tre eventi che sembrano non avere alcun legame tra loro fino a quando, a san francisco, la free climber professionista freya hannen riceve la notizia del misterioso suicidio della sorella alex, famosa geologa. Arrivata in egitto per il funerale, la donna sospetta che si sia trattato invece di un omicidio e comincia a indagare con l'aiuto di flin brodie, professore e archeologo amico della sorella. Ma c'è qualcuno che le sta dando la caccia e vuole ucciderla. Freya e flin iniziano così una frenetica corsa contro il tempo. Solo svelando il mistero che da secoli si cela intorno alla leggenda dell'oasi perduta i due potranno scoprire cosa è realmente successo ad alex ed evitare una catastrofe che potrebbe avere effetti sconvolgenti.
Salutata al suo apparire dalla perplessità di critici e letterati, l'importanza di chiamarsi ernesto – dopo un secolo di felicissima e intensa vita sui palcoscenici di tutto il mondo – è ormai universalmente riconosciuta come un geniale, straordinario e rigorosissimo 'nonsense', che anticipa tutte le più moderne risultanze del teatro dell'assurdo. Questa commedia fu scritta tra il 1894 e il 1895, in quel momento della vita di wilde che precede la sua rovina, alla vigilia del processo che lo condurrà in carcere, e al quale egli andrà incontro testardamente e ciecamente, in una sorta di furia autodistruttiva. Con quest'opera wilde ci offre le sue pagine più disincantate e fresche, più spensierate e felici.
L'energia è il motore della vita politica e sociale. In effetti al giorno d'oggi, appena si apre il giornale ci si imbatte in una notizia che, per un verso o per l'altro, ha a che fare che fare con la questione energetica. Sia direttamente, come l'aumento del prezzo del petrolio, gli approvvigionamenti di gas, l'opportunità delle centrali nucleari. Sia in maniera indiretta, visto che da essa dipendono buona parte delle controversie internazionali, prime fra tutte le guerre attuali nei paesi del golfo persico. Senza contare che la grande crescita economica di cina e india porterà sicuramente a un aumento della domanda di energia. Il libro passa in rassegna tutte le fonti di energia, mettendo in risalto aspetti positivi e negativi di ognuna di esse e disegnando gli scenari futuri. Tutto con lo scopo di chiarire le idee su una questione che segna il presente e il futuro in modo così prepotente.
Bernhard scrisse per ultima questa parte dell'autobiografia che racconta i suoi primi anni, fino all'entrata nel collegio di salisburgo. Ed è come se, tornando alle radici di angosce e orrori, egli raggiungesse uno stato di euforia, di leggerezza, di primordiale scoperta, altre volte celato o piegato alla lotta feroce con il mondo circostante. Qui tutto comincia con un bambino di otto anni che si getta in una sfrenata spedizione in bicicletta. «sarebbe stato del tutto contrario alla mia natura scendere dalla bicicletta dopo qualche giro; come tutte le imprese che iniziavo, anche questa la spingevo fino all'estremo». In questo bambino che si lancia con la bicicletta fino all'estremo c'è già tutto bernhard. Ma in una versione più ariosa, di elementare felicità. Aspetto che ritroveremo anche nei ritratti mirabilmente nitidi del nonno, della madre e degli amici d'infanzia. Tutte le torture che il mondo tiene in serbo già si intravedono, si presagiscono o irrompono sulla scena (siamo negli anni del nazismo e della guerra) – ma anche, con grande naturalezza, l'irresistibile meraviglia del bambino davanti a una tazza di cioccolata calda, quando i nonni lo portano con loro nel vasto mondo, a pochi chilometri da casa.
Felix quinn è un uomo raffinato ed erudito, amante dell'arte e del piacere, che gestisce una delle più antiche e note librerie antiquarie di londra. Sua moglie marisa, ricca e istruita, è una donna indipendente, dal carattere riservato e sfuggente. Felix la adora. Ma poi, poco per volta, inizia a essere ossessionato dall'idea che lei lo tradisca, al punto tale che finisce per trovarle lui stesso un amante: marius, uomo corrotto e cinico, sessualmente incontinente, che capita per caso sulla sua strada. Una storia sull'amore e sulla gelosia. Incentrata però sull'intima natura del desiderio. E soprattutto sull'ossessione amorosa. La genialità e l'ironia ebraica di un grande scrittore inglese - riconosciuto in tutto il mondo - questa volta applicati a una
Negli anni trenta e quaranta i torpedoni azzurri erano il mezzo di trasporto preferito dagli americani e le superbe stazioni art déco rappresentavano, in ogni città, il simbolo del progresso e dell'avventura. Ritornare oggi sulle corriere del levriero lungo le vecchie highway significa scoprire gli splendori andati e le piccole miserie quotidiane; ascoltare le storie di chi, nell'era del jet, è ancora costretto ad attraversare l'america in autobus; riconoscere in fondo ad ogni rettilineo, dietro ad ogni curva, il fantasma del blacktop (il manto nero dell'asfalto), spirito delle strade americane, anima del mito che nasce sulle strade dei pionieri, si nasconde nelle stazioni di servizio, si affaccia sulla famosissima old route 66.
Del passato, mentre veglia notte e giorno il minore dei suoi figli, affetto da difterite maligna, il dottor Édouard malempin rievoca soprattutto l'infanzia: perché è stata quella – è sempre quella, simenon ne è convinto non meno di freud – a fare di lui l'uomo che è oggi. Determinanti sono stati certi odori (quello della cucina della casa dei genitori, per esempio), certe sensazioni (la beatitudine che provava allorché, malato, poteva «fare assenza» e isolarsi dal mondo), certe scene (la notte in cui si era svegliato e aveva visto il padre chino su di lui, o quando avevano portato in manicomio la giovane zia, una «femmina allo stato puro», bionda rosea e polposa, in preda a una crisi di follia) che si sono fissati nella memoria – ma più ancora le zone d'ombra e i misteri che non è mai riuscito a penetrare fino in fondo: la scomparsa di uno zio a cui i suoi genitori dovevano un bel po' di soldi, l'aver sentito la madre mentire a un gendarme venuto a interrogarla, e quel polsino con un gemello d'oro che poco tempo dopo aveva visto in una discarica andando a scuola, e sul quale aveva sempre taciuto.