Una lettura, nella chiave della nazione, delle origini della repubblica italiana, che rimette in discussione, a partire dalla resistenza, molte valutazioni storiche date finora per intoccabili. Ernesto galli della loggia (roma, 1942) è ordinario di storia dei partiti e dei movimenti politici presso la facoltà di scienze politiche di perugia. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo:
In un paese democratico l'indipendenza e la libertà di espressione dovrebbero essere le qualità portanti dei giornali e di tutti i media. La realtà è però un'altra: sono le forza politiche ed economiche a decidere quali notizie dovranno raggiungere il pubblico, e in che modo. Noam chomsky e edward s. Herman svelano come, grazie alla manipolazione delle notizie, l'opinione pubblica viene spinta a sostenere determinati interessi e punti di vista.
Quali misteri avvolgono ancora la banda della magliana? Perché, pur macchiatosi di innumerevoli delitti, enrico de pedis, il boss della frangia più pericolosa della banda, è stato sepolto nella cripta della basilica vaticana di sant'apollinare, tra monsignori e cardinali e con il benestare del vicario del papa? Proprio lì vicino il 22 giugno del 1983 scomparve la quindicenne emanuela orlandi, e gli inquirenti sono ormai convinti che la banda della magliana sia coinvolta nel rapimento. Attraverso la voce di sabrina minardi, amante di de pedis, questo libro getta una nuova luce sulla potentissima organizzazione criminale. La 'pupa' di renatino de pedis, unica confidente del boss per dieci lunghi anni, divenuta per la procura di roma una supertestimone per le sue sconcertanti dichiarazioni, svela finalmente la sua scioccante verità sulla banda della magliana e i suoi rapporti con mafia, camorra, servizi segreti, politici, massoni, imprenditori e alti prelati.
Il volume è centrato sulle trattative che portarono alla firma dell'armistizio tra l'italia e gli angloamericani nel settembre 1943, alla fuga del re, del governo e delle alte gerarchie militari da roma, all'evaporazione dello stato e al drammatico sbando cui il paese andò incontro. L'autrice ricostruisce l'evoluzione della politica alleata nei confronti dell'italia durante la guerra, i diversi e inconcludenti sondaggi italiani per uscire dal conflitto tra la conferenze di casablanca e lo sbarco in sicilia, l'avviarsi faticoso dopo il 25 luglio e poi il concludersi ai primi di settembre delle trattative per l'armistizio.
Un libro coraggioso, ricco di passione, aneddoti e retroscena, ma soprattutto di una visione capace di squarciare il conformismo a cui troppo spesso siamo stati abituati. «all'inizio del 2021 abbiamo aperto una crisi di governo in piena pandemia. Ci hanno definito pazzi e irresponsabili ma noi pensavamo giusto e necessario per l'italia cambiare passo sui vaccini, sull'economia, sul futuro. Oggi sono più convinto di prima. L'ho fatto e lo rifarei, dunque, senza alcun dubbio. Sono convinto che il nostro gesto abbia aiutato in modo decisivo l'italia a svoltare. Grazie al nostro coraggio e all'arrivo di mario draghi, il paese e più forte di prima. E tuttavia avverto la responsabilità di raccontare, confidare, illustrare ciò che è accaduto in queste settimane, per chi davvero vuole conoscere, giudicare e criticare le nostre scelte. Ma voglio farlo partendo dalle ragioni profonde che ci hanno mosso, non dalla verità preconfezionata degli slogan, dei tweet, dei titoli acchiappa consenso. Ciò che è avvenuto non è una sconfitta della politica, ma il capolavoro di una politica che vive di idee e non si piega alla logica dei sondaggi e degli influencer. Di una politica capace di essere controcorrente. Siamo andati controcorrente per realizzare questa svolta. Controcorrente, contro tutti. Ma nel mondo che cambia ci sarà sempre più bisogno di persone capaci di andare controcorrente. »
Un libro coraggioso, ricco di passione, aneddoti e retroscena, ma soprattutto di una visione capace di squarciare il conformismo a cui troppo spesso siamo stati abituati. «all'inizio del 2021 abbiamo aperto una crisi di governo in piena pandemia. Ci hanno definito pazzi e irresponsabili ma noi pensavamo giusto e necessario per l'italia cambiare passo sui vaccini, sull'economia, sul futuro. Oggi sono più convinto di prima. L'ho fatto e lo rifarei, dunque, senza alcun dubbio. Sono convinto che il nostro gesto abbia aiutato in modo decisivo l'italia a svoltare. Grazie al nostro coraggio e all'arrivo di mario draghi, il paese e più forte di prima. E tuttavia avverto la responsabilità di raccontare, confidare, illustrare ciò che è accaduto in queste settimane, per chi davvero vuole conoscere, giudicare e criticare le nostre scelte. Ma voglio farlo partendo dalle ragioni profonde che ci hanno mosso, non dalla verità preconfezionata degli slogan, dei tweet, dei titoli acchiappa consenso. Ciò che è avvenuto non è una sconfitta della politica, ma il capolavoro di una politica che vive di idee e non si piega alla logica dei sondaggi e degli influencer. Di una politica capace di essere controcorrente. Siamo andati controcorrente per realizzare questa svolta. Controcorrente, contro tutti. Ma nel mondo che cambia ci sarà sempre più bisogno di persone capaci di andare controcorrente. »
Un libro coraggioso, ricco di passione, aneddoti e retroscena, ma soprattutto di una visione capace di squarciare il conformismo a cui troppo spesso siamo stati abituati. «all'inizio del 2021 abbiamo aperto una crisi di governo in piena pandemia. Ci hanno definito pazzi e irresponsabili ma noi pensavamo giusto e necessario per l'italia cambiare passo sui vaccini, sull'economia, sul futuro. Oggi sono più convinto di prima. L'ho fatto e lo rifarei, dunque, senza alcun dubbio. Sono convinto che il nostro gesto abbia aiutato in modo decisivo l'italia a svoltare. Grazie al nostro coraggio e all'arrivo di mario draghi, il paese e più forte di prima. E tuttavia avverto la responsabilità di raccontare, confidare, illustrare ciò che è accaduto in queste settimane, per chi davvero vuole conoscere, giudicare e criticare le nostre scelte. Ma voglio farlo partendo dalle ragioni profonde che ci hanno mosso, non dalla verità preconfezionata degli slogan, dei tweet, dei titoli acchiappa consenso. Ciò che è avvenuto non è una sconfitta della politica, ma il capolavoro di una politica che vive di idee e non si piega alla logica dei sondaggi e degli influencer. Di una politica capace di essere controcorrente. Siamo andati controcorrente per realizzare questa svolta. Controcorrente, contro tutti. Ma nel mondo che cambia ci sarà sempre più bisogno di persone capaci di andare controcorrente. »
Un libro coraggioso, ricco di passione, aneddoti e retroscena, ma soprattutto di una visione capace di squarciare il conformismo a cui troppo spesso siamo stati abituati. «all'inizio del 2021 abbiamo aperto una crisi di governo in piena pandemia. Ci hanno definito pazzi e irresponsabili ma noi pensavamo giusto e necessario per l'italia cambiare passo sui vaccini, sull'economia, sul futuro. Oggi sono più convinto di prima. L'ho fatto e lo rifarei, dunque, senza alcun dubbio. Sono convinto che il nostro gesto abbia aiutato in modo decisivo l'italia a svoltare. Grazie al nostro coraggio e all'arrivo di mario draghi, il paese e più forte di prima. E tuttavia avverto la responsabilità di raccontare, confidare, illustrare ciò che è accaduto in queste settimane, per chi davvero vuole conoscere, giudicare e criticare le nostre scelte. Ma voglio farlo partendo dalle ragioni profonde che ci hanno mosso, non dalla verità preconfezionata degli slogan, dei tweet, dei titoli acchiappa consenso. Ciò che è avvenuto non è una sconfitta della politica, ma il capolavoro di una politica che vive di idee e non si piega alla logica dei sondaggi e degli influencer. Di una politica capace di essere controcorrente. Siamo andati controcorrente per realizzare questa svolta. Controcorrente, contro tutti. Ma nel mondo che cambia ci sarà sempre più bisogno di persone capaci di andare controcorrente. »
Reportage inediti, testimonianze dirette, domande poste ai potenti del mondo e scene mai mostrate dai media compongono 'fahrenheit 9/11'. Dalle contestazioni alle elezioni presidenziali del 2000 alla denuncia delle imbarazzanti amicizie tra le famiglie bush, saud e bin laden. Il film descrive l'atmosfera di terrore generalizzato in cui vive la popolazione americana, le cui libertà individuali sono fortemente limitate dal 'patriot act', e si concentra sulle drammatiche conseguenze della guerra in iraq. Mentre il presidente declama l'onor di patria, nelle zone più povere del paese i giovani disoccupati vengono reclutati con allettanti promesse, per poi venire gettati al macello. Il fascicolo raccoglie saggi, commenti, interviste e altri materiali inediti.
'se torno per qualche giorno in italia, mi sento subito ingombrante. A 56 anni ho l'età sbagliata? Governi, imprese, esperti descrivono i miei coetanei come un 'costo'. Guadagniamo troppo, godiamo di tutele anacronistiche, e quando andremo in pensione faremo sballare gli equilibri della previdenza. Per i trentenni e i ventenni, invece, siamo 'il tappo'. Ci aggrappiamo ai nostri posti, non li facciamo entrare. Non importa se ci sentiamo ancora in forma, siamo già 'gerontocrazia'. Nessuno trova una soluzione a questa crisi, ma molti sembrano d'accordo nell'individuarne la causa: il problema siamo noi, i baby boomer. Siamo nati nell'ultima età dell'oro, quel periodo (1945-1965) che coincise con un boom economico in tutto l'occidente ed ebbe un effetto collaterale forse perfino più importante: l'esplosione delle nascite. Come se non bastasse, poi, lo straordinario allungamento della speranza di vita ci ha resi una delle generazioni più longeve. E di questa nostra inusitata sopravvivenza si parla quasi come di una sciagura annunciata, un disastro al rallentatore. Ma un evento individualmente così positivo - vivere di più - può trasformarsi in una calamità? No, noi baby boomer siamo un'enorme risorsa anche adesso che diventiamo 'pantere grigie'. La sfida, di cui s'intravedono i contorni in america, è quella di inventarci una nuova vita e un nuovo ruolo, per i prossimi venti o trent'anni. '