Una firenze indifferente e crudele che nasconde il segreto di atroci violenze; il capo della mobile, michele ferrara, perseguitato da misteriose lettere minatorie; un giovane sacerdote e un giovane giornalista americano che, oltre alla bellezza, hanno qualcosa in comune; due giovani donne legate da un'amicizia morbosa; una catena di delitti efferati apparentemente opera di un maniaco; cadaveri sulle cui carni il coltello del killer ha disegnato alcune lettere dell'alfabeto che formano un messaggio di morte; un'abbazia sperduta nei boschi del casentino dove l'enigma troverà la sua tragica soluzione. Un thriller crudo, violento, la prima opera narrativa di michele giuttari che dal 1995 al maggio del 2003 è stato capo della squadra mobile di firenze.
Jennifer sheridan ha poco più di vent'anni. Ha un carattere dolce, un buon lavoro e al dito l'anello di mark thurman, l'uomo che da sempre ama e vuole sposare. La vita sarebbe perfetta se mark, agente di una squadra speciale della polizia di los angeles, da qualche tempo non fosse così ansioso e aggressivo. L'uomo è irriconoscibile e lei è sicura che si sia cacciato in un brutto guaio.
A trent'anni di distanza, judith ripercorre gli eventi del fatale giorno del ringraziamento del 1969, da lei trascorso in casa del professore universitario di cui è stata amante, oltre che assistente. Insieme alla famiglia di quell'uomo e ad alcuni suoi amici, a festeggiare c'era anche jonah boyd, scrittore di fama che proprio in quell'occasione smarrì il manoscritto del suo nuovo romanzo. Jonah morì poco dopo in preda a una cupa depressione. Solo ora judith è in grado di scoprire cosa avvenne del manoscritto e come esso abbia poi sconvolto la vita di tutte le persone presenti a quel giorno.
Budapest, primi anni novanta. Cinque giovani nordamericani sono testimoni del mondo nuovo che sta nascendo dopo la caduta del comunismo. Il canadese mark, ossessionato da tutto ciò che ha a che fare con il passato, sta scrivendo una tesi di dottorato sulla 'storia della nostalgia'; scott, in fuga dalla famiglia, si mantiene dando lezioni d'inglese e viene raggiunto dal fratello minore john, che si innamora di emily, impiegata all'ambasciata; infine charles, figlio di genitori ungheresi emigrati negli stati uniti, vuole essere tra i primi a sfruttare le possibilità dell'imminente boom economico. Il romanzo d'esordio, elegante e divertente, dell'autore de 'l'archeologo'.
La fine dei contrabbando di sigarette e l'esplosione del traffico di cocaina, la vitalità delle famiglie allargate e la solitudine dei nuovi single, la forza d'animo di adolescenti con i genitori in carcere e di madri costrette a farcela da sole: la difficoltà di vivere e di amare in una città, napoli, in cui l'amore e la vita hanno i denti affilati e non concedono sconti. 'per grazia ricevuta' ci regala quattro storie di donne e di uomini in un momento cruciale della loro vita, narrate con ironia ma anche con una passione a volte dolorosa.
'ci sono narratori che, pur pubblicando o avendo pubblicato molto, restano nella memoria dei lettori come gli autori di un unico libro. È il caso di giulio mozzi: il cui libro d'esordio, 'questo è il giardino', nel 1993, destò stupore per la sicurezza e, insieme, l'ingenuità del dettato. Se nei libri successivi mozzi ha probabilmente dimostrato di essere un bravo scrittore, tuttavia solo in 'questo è il giardino' è avvenuto del tutto a sua insaputa, il piccolo miracolo: la scrittura e il racconto si rivelano vie di salvezza e felicita della vita. Questo lo scrivo io, che sono giulio mozzi, e che quella felicità, da allora, non l'ho più ritrovata. '
Ad abacrasta di vecchiaia non muore mai nessuno. Tutti gli uomini, arrivati a una certa età, si impiccano con una cinghia. Le donne usano la fune. Al bambino che chiede il perché la nonna risponde che quando la voce chiama tu non puoi fare altro che ubbidire. Un giorno, però, in paese è arrivata, non si sa da dove, una donna cieca, con i capelli lucidi come ali di corvo e i piedi scalzi. Ha detto di chiamarsi redenta tiria, e di essere figlia del sole. Da allora, ad abacrasta, la gente ha smesso di impiccarsi.
In questo libro david foster wallace, smesse le vesti dello scrittore di fiction, si prende la responsabilità di indossare i panni del matematico per lanciarsi nell'esplorazione dell'unico territorio che non conosce confini. Il risultato è un reportage senza esclusione di colpi nel mondo astratto dei numeri, tra formule spaccacervello e grafici astrusi. Arrivare alla meta, come sempre nel caso di wallace, è impresa che ripaga di ogni sforzo trascorso. E il genio e l'ironia con cui attraversa lo spazio ricurvo della lettura riconcilia con l'ostinazione opaca dei numeri.
In questo libro david foster wallace, smesse le vesti dello scrittore di fiction, si prende la responsabilità di indossare i panni del matematico per lanciarsi nell'esplorazione dell'unico territorio che non conosce confini. Il risultato è un reportage senza esclusione di colpi nel mondo astratto dei numeri, tra formule spaccacervello e grafici astrusi. Arrivare alla meta, come sempre nel caso di wallace, è impresa che ripaga di ogni sforzo trascorso. E il genio e l'ironia con cui attraversa lo spazio ricurvo della lettura riconcilia con l'ostinazione opaca dei numeri.
Un libro di racconti sull'insegnamento, il suo fascino, le sue ambiguità, le sue sorprese. Siamo abituati a pensare al rapporto professore-allievi come a una strada a senso unico, dove l'adulto va avanti nelle sue spiegazioni e il ragazzo tace e impara, o si dilegua. In realtà, dice con forza lodoli, tutti hanno qualcosa da raccontare agli altri, e anzi spesso sono proprio i giovani (più liberi? Più innocenti? ) a fornire soluzioni esistenziali a chi da troppi anni si è incagliato dentro una lezione stanca e avvilita.