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Julien Tromeur


Classifica Libri CATEGORIA (E SOTTOCATEGORIE)
Studi Sociali

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Libri in questa classifica: 144

Pagina 7 di 15

Posizione in classifica: 61

Ulisse
L'ultimo Degli Eroi

Giulio Guidorizzi

Classici, poesia, teatro e critica - Studi sociali

Ulisse<br>L"ultimo Degli Eroi
L'odissea è il primo vero romanzo della letteratura occidentale e ulisse, il suo protagonista, è l'ultimo degli eroi, il primo personaggio moderno. Ma che uomo è stato? «dormiva penelope quando telemaco partí alla ricerca di suo padre. La mattina euriclea, con le lacrime agli occhi, era salita nella sua stanza e le aveva bisbigliato all'orecchio che il figlio era salpato nella notte. Il suo cuore si era spezzato, ma non aveva gridato o pianto, non aveva detto una parola. Doveva nasconderlo finché poteva: era circondata da ancelle infedeli che la spiavano in ogni momento andando a riferire tutto ai loro amanti. I pretendenti avrebbero potuto mettere in mare una nave veloce e inseguirlo. Ma fino a sera almeno non se ne sarebbero accorti. A quel punto era veramente sola. » ha lasciato una moglie a casa da sola con un bambino e un vecchio suocero da accudire. E come padre? Il figlio telemaco è dovuto crescere senza di lui, prigioniero della sua ombra e condannato a non poter diventare mai davvero adulto. E le tante donne che ha incrociato nel suo viaggio? Per quanto si possano essere rivelate perfide, sono state tutte sedotte dal suo fascino e dalla sua scaltrezza e poi abbandonate: circe, nausicaa, calypso. Guidorizzi ci accompagna alla scoperta di un eroe guardandolo attraverso gli occhi di chi ha partecipato solo da comprimario alla sua epica vicenda. E lo fa, come di consueto, unendo al rigore del classicista la passione e la brillantezza del narratore.
Punteggio: 861
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 16/02/2021

Posizione in classifica: 62

Il Viaggio Dell'eroe
La Struttura Del Mito Ad Uso Di Scrittori Di Narrativa E Di Cinema

Chris Vogler

Classici, poesia, teatro e critica - Studi sociali

Il Viaggio Dell"eroe<br>La Struttura Del Mito Ad Uso Di Scrittori Di Narrativa E Di Cinema
Il film e la fiction tv raccontano storie. Le narrazioni più coinvolgenti, quelle che, a seconda dei casi, ci tengono incollati allo schermo col fiato sospeso o ci lavorano dentro per riemergere alla mente nelle ore o nei giorni successivi, sono quasi sempre riconducibili agli antichi miti. Forse perché, come ha scritto jung, se il sogno è il mito individuale, i miti rappresentano i sogni collettivi dell'umanità. E il grande cinema è anch'esso sogno collettivo. Questo libro tenta di analizzare la figura del protagonista del film, con le stesse categorie con cui lo studioso americano joseph campbell, analizza l'eroe mitico e il suo percorso avventuroso. Ma non si tratta di un saggio antropologico o sociologico, bensì di una guida all'analisi della struttura fondante della sceneggiatura. Infatti l'eroe mitico è la metafora del protagonista di qualsiasi film in cui il personaggio principale compia nel racconto per immagini un percorso che lo porti alla fine della storia a conquistare una nuova consapevolezza. La struttura di questo viaggio, le stazioni di questo procedere, le figure ed i passaggi che porteranno l'eroe a compiere un tragitto 'iniziatico', tutto questo viene spiegato nel libro con riferimenti continui a sequenze di grandi film. Un testo che nasce da una rielaborazione narratologica che parte da aristotele e la sua 'poetica' e, passando per freud e jung, lucas e spielberg, torna a noi.
Punteggio: 859
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 14/12/2021

Posizione in classifica: 63

Esercizi Di Memoria

Andrea Camilleri

Classici, poesia, teatro e critica - Studi sociali

Esercizi Di Memoria
23 storie pensate in 23 giorni, che raccontano come nitide istantanee la vita unica di camilleri «ogni tanto mettevo la mano in tasca e carezzavo la pietruzza colorata, il segno tangibile che una volta mi era stata concessa la grazie di intravede la bellezza» - andrea camilleri ogni mattina alle sette, lavato, sbarbato, vestito di tutto punto mi siedo al tavolo del mio studio e scrivo. Sono un uomo molto disciplinato, un perfetto impiegato della scrittura. Forse con qualche vizio, perché mentre scrivo fumo, molto, e bevo birra. E scrivo, io scrivo sempre questo è camilleri. Poi a novant'anni arriva il buio. E così come non era terrorizzato dalla pagina bianca, combatte anche l'oscurità della cecità e inizia a dettare. La sua produzione letteraria trova nell'oralità una nuova via per raccontare le sue storie. Ma se forte era la sua disciplina prima, lo è ancora di più oggi che può contare esclusivamente sulla sua memoria. E quindi occorre tenerla in esercizio: osservare nei dettagli i ricordi, rappresentarsi nella mente le scene. Quelli qui pubblicati, come dice lui, sono i compiti per l'estate: 23 storie pensate in 23 giorni, che raccontano come nitide istantanee la sua vita unica e, sullo sfondo, quella de nostro paese. La memoria qui non p ami appesantita né dalla malinconia né dal rimpianto. Per questo camilleri ha chiesto a chi parla attraverso i colori, le forme e i volumi di rendere il suo esercizio più godibile, più leggero, più spettacolare. L'ideale della mia scrittura è di farla diventare un gioco di leggerezza, un intrecciarsi aereo di suoni e parole. Vorrei che somigliasse agli esercizi di un'acrobata che vola da un trapezio all'altro facendo magari un triplo salto mortale, sempre con il sorriso sulle labbra, senza mostrare la fatica, l'impegno quotidiano, la presenza del rischio che hanno reso possibili quelle evoluzioni. Se la trapezista mostrasse la fatica per raggiungere quella grazie, lo spettatore certamente non godrebbe dello spettacolo.
Punteggio: 856
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 09/12/2023

Posizione in classifica: 64

Una Vita Come Le Altre

Alan Bennett

Classici, poesia, teatro e critica - Studi sociali

Una Vita Come Le Altre
'ci sono stati altri casi di malattia mentale nella vostra famiglia? ' . Comincia così, con la domanda di un assistente sociale dello yorkshire, questo commovente viaggio interiore di alan bennett. Siamo nell'istituto psichiatrico dove l'anziana madre è stata ricoverata per una grave forma depressiva - così almeno viene definita. Comunque sì, ci sono stati altri casi in famiglia, ma lui non lo aveva mai saputo. È il padre a svelare per la prima volta, in un atto burocratico e liberatorio, la fine drammatica e segreta del nonno di bennett, e a indurlo a esplorare le storie nascoste e dimenticate degli altri parenti. Ma come si distingue la malattia mentale dalle manie, dalle fobie, dal silenzio, dall'infelicità? Da parte di uno scrittore che in passato non poteva 'neanche togliersi la cravatta senza prima far circondare la casa da un cordone di polizia', un libro come questo è un dono inaspettato. Solo di recente, infatti, alan bennett ha sentito il bisogno di dedicarsi a quell'attività vagamente disdicevole che è lo scrivere di sé. Cambiando tonalità, forse, rispetto agli scritti esilaranti e feroci che gli hanno dato la celebrità, ma sempre con lo stesso sguardo acuminato e instancabile. Uno sguardo di un'onestà dolente, poco caritatevole soprattutto verso le sue manchevolezze. E l'umorismo? Sotteso - o forse sospeso - in ogni pagina come uno strumento di interpretazione insostituibile, col quale ci si può destreggiare anche fra le tragedie della vita.
Punteggio: 853
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 08/10/2021

Posizione in classifica: 65

Tutto Ciò Che Vi Devo
Lettere Alle Amiche

Virginia Woolf

Classici, poesia, teatro e critica - Studi sociali

Tutto Ciò Che Vi Devo<br>Lettere Alle Amiche
Una delle più grandi e innovatrici scrittrici del novecento, icona di libertà e di autonomia, si apre in queste lettere alle amiche di una vita, le persone che più di tutte hanno penetrato il suo universo segreto di affetti e di pensiero. Eccentriche e anticonformiste, leali e affascinanti, virginia ama spassionatamente le sue destinatarie e a loro rivela tutti i colori della sua unica personalità.
Punteggio: 847
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 14/12/2023

Posizione in classifica: 66

Passeggiate Con Robert Walser

Carl Seelig

Classici, poesia, teatro e critica - Studi sociali

Passeggiate Con Robert Walser
Nel gennaio del 1929 robert walser si presentò, con la sorella lisa, in una clinica per malattie nervose vicino a berna. Da allora sino alla morte, avvenuta nel 1956, avrebbe vissuto sempre in casa di cura, dove veniva trattenuto sulla base di una diagnosi assai generica di disturbi mentali. I rapporti col mondo furono per lui in quegli anni pressoché inesistenti e, si direbbe, indesiderati. Dal recinto della clinica walser usciva soltanto per lunghe passeggiate. E per vent'anni gli si accompagnò spesso il critico carl seelig, che curò anche la pubblicazione di scritti di walser in un periodo in cui il suo nome appariva dimenticato. Dalle annotazioni di seelig è nato questo libro: vi troveremo, con quasi dolorosa intensità, la presenza fisica di robert walser, il suo passo, il suo «viso rotondo, infantile, come diviso a metà da un colpo di fulmine». E vi troveremo le sue uscite brusche, improvvise, a volta lancinanti, o di una finta normalità sospesa sul baratro, che toccano ogni sorta di argomenti, dagli autori prediletti alla sua vita passata, agli avvenimenti del mondo. Nessuno scrittore ha mai saputo trasmetterci un tale brivido nel dire che l'arte deve essere «amabile». Per walser la follia sembra essere stata il miglior pretesto per attuare il suo unico proposito degli ultimi ventisette anni: «scomparire il più discretamente possibile». Mentre lo seguiamo per i sentieri dell'appenzell, egli ci appare come la figura più affine all'ultimo hölderlin. E ciò che walser scrisse di hölderlin si applica innanzitutto a walser stesso: «hölderlin giudicò conveniente, anzi riguardoso, rinunciare a quarant'anni di età al proprio sano intelletto: con ciò offrì a molti l'occasione di compiangerlo nella maniera più dilettevole e gradevole. La commozione è qualcosa che fa bene alla salute, e perciò è bene accetta».
Punteggio: 841
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 13/09/2023

Posizione in classifica: 67

Alfabeti
Saggi Di Letteratura

Claudio Magris

Classici, poesia, teatro e critica - Studi sociali

Alfabeti<br>Saggi Di Letteratura
'alfabeti' è un viaggio tra i libri e nella letteratura - uno dei mille possibili viaggi. Il percorso inizia dalle letture d'infanzia e d'adolescenza. Ci sono i libri che ci hanno formato, che ci hanno ferito e insieme hanno saputo curare la ferita. I libri che permettono di conoscere e ordinare il mondo e quelli che ne svelano il caos travolgente e distruttore, l'incanto e insieme l'orrore. I libri che fanno balenare la salvezza e quelli che si affacciano sul nulla. Soprattutto quelli che allargano i confini della letteratura e rimandano al di là di essa. 'alfabeti' parla soprattutto di libri che s'intrecciano e si scontrano con la vita e con la storia per tornare poi alla vita, plasmando gli sguardi, le idee, i sogni e le esistenze quotidiane dei loro lettori. Libri che trascendono anche la propria perfezione estetica per dire il dolore come la bellezza, l'amore come l'abiezione.
Punteggio: 841
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 21/07/2021

Posizione in classifica: 68

Un Idea Di Destino
Diari Di Una Vita Straordinaria

Tiziano Terzani

Classici, poesia, teatro e critica - Studi sociali

Punteggio: 837
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 21/12/2022

Posizione in classifica: 69

«Orlando Furioso» Di Ludovico Ariosto Raccontato Da Italo Calvino

Italo Calvino

Classici, poesia, teatro e critica - Studi sociali

«Orlando Furioso» Di Ludovico Ariosto Raccontato Da Italo Calvino
Un grande narratore e saggista del novecento ci introduce al mondo poetico di uno dei più geniali e fantasiosi autori della nostra letteratura.
Punteggio: 831
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 09/02/2023

Posizione in classifica: 70

La Mente Colorata

Pietro Citati

Classici, poesia, teatro e critica - Studi sociali

La Mente Colorata
Comprendere l'odissea significa comprendere «noi stessi, l'arte moderna, il nostro futuro». Nato da un progetto a lungo accarezzato, la mente colorata è soprattutto un'interpretazione narrata dell'odissea, dove velocità e leggerezza celano un immane lavoro di documentazione. Un racconto, dunque, che «conquista senza scampo», come ha scritto piero boitani, giacché «intrecciare ancora una volta il tessuto stupefacente dell'odissea, e insieme interpretarlo nell'arazzo più vasto della letteratura greca, non è esattamente cosa facile», e citati lo fa apparire «semplice e limpido». Ma c'è di più: per citati, che coltiva in egual misura la passione per gli antichi e per i moderni, l'odissea inventa le leggi dell'arte del narrare, ne sperimenta ogni forma e possibilità, sicché dal poema si dipartono luminosi tragitti, che ci proiettano verso i libri che verranno: gli anni di apprendistato di wilhelm meister, anna karenina, la recherche sono costruiti secondo lo stesso principio sinfonico; nell'isola dei feaci ulisse fonda il racconto fantastico, che ha ispirato le storie delle mille e una notte, potocki, hoffmann, poe, e nella capanna di eumeo il racconto d'avventura, da cui discendono i romanzi ellenistici, dumas, stevenson.
Punteggio: 831
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 21/12/2021

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