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Julien Tromeur


Classifica Libri CATEGORIA (E SOTTOCATEGORIE)
Saggi

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Libri in questa classifica: 435

Pagina 7 di 44

Posizione in classifica: 61

Lettera Ai Contadini Sulla Povertà E La Pace

Jean Giono

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Lettera Ai Contadini Sulla Povertà E La Pace
È tutto lavoro, e niente è lavoro nel senso sociale del termine. «un saggio scritto nel '38, capace di intuire la crisi del comunismo e i difetti del capitalismo. Assolutamente geniale anche perché mette in crisi l'eccesso di tecnica che sembra dominare l'uomo moderno. E se aveva ragione allora che internet non c'era, figuriamoci adesso che viviamo nell'era della società globale» – oliviero toscaninon si può sapere qual è il vero lavoro del contadino: se è arare, seminare, falciare, oppure se è nello stesso tempo mangiare e bere alimenti freschi, fare figli e respirare liberamente, poiché tutte queste cose sono intimamente unite, e quando egli fa una cosa completa l'altra. In questo vibrante e poetico scritto, troviamo nella sua forma più limpida e completa il pensiero morale che sottende a tutta l'opera di giono: la superiorità della natura sulla tecnologia, la salvezza dell'uomo attraverso un lavoro naturale, la celebrazione dell'individualismo spinto fino all'anarchia. Scritto alla vigilia del secondo conflitto mondiale, questo accorato appello costituisce un tentativo disperato di opporre le armi della semplicità, del buon senso e della poesia a un mondo che stava evidentemente prendendo la direzione opposta: quella del profitto e della guerra. L'appello, com'è ed era ovvio, non fu ascoltato. Rilette a più di mezzo secolo di distanza, le parole che giono indirizza ai suoi
Punteggio: 921
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 03/06/2024

Posizione in classifica: 62

La Cucina Del Buon Gusto

Simonetta Agnello Hornby

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

La Cucina Del Buon Gusto
'brillat-savarin è stato per noi una scoperta recente. Avevamo già deciso di scrivere un libro di cucina per esprimere la profonda gioia che ci dà il cucinare e il grande conforto che ne abbiamo tratto vivendo all'estero. Volevamo celebrare la gastronomia e i piaceri dei sensi che si incontrano nel preparare il cibo, nel servirlo e nel mangiarlo. Cucinato, condiviso, consumato da soli, regalato; occasione d'incontro, simbolo di appartenenza a gruppi e a religioni, nutrimento del corpo e della psiche, il cibo è potentissimo antidoto contro l'isolamento e la tristezza. Ce ne siamo rese conto quasi per caso. Rosario, da bambina, nella cucina di casa si incantava a osservare la trasformazione degli ingredienti in pietanza; da adulta, all'estero, cucinava per mantenere la propria identità e ha cominciato ad apprezzare dettagli che danno piacere, come organizzare e riordinare la dispensa, fare la spesa nei mercati del quartiere e cucinare con i fiori del terrazzo. Molte alunne della sua scuola di cucina londinese frequentano i corsi da anni, perché hanno imparato che cucinare aiuta a stare meglio. Simonetta, cuoca per tradizione familiare e per necessità, ha sperimentato attraverso le vicissitudini della vita il valore catartico della cucina. Per lei, la cucina e la tavola, oltre a essere elementi fondamentali dell'esistenza, costituiscono un trionfo dei sensi, della bellezza e dell'ospitalità. '
Punteggio: 921
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 29/11/2021

Posizione in classifica: 63

La Prossima Volta Il Fuoco

James Baldwin

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

La Prossima Volta Il Fuoco
Non è mai troppo tardi per conoscere james baldwin ma, se c'è un modo giusto per farlo, è con questo libro. Pubblicato per la prima volta nel 1963, la prossima volta il fuoco di james baldwin colpisce dritto al cuore della cosiddetta 'questione nera'. Straordinario per la sua narrazione magistrale, così come per il resoconto intimo e sincero che ripercorre l'esperienza della popolazione di colore degli stati uniti, il libro è considerato una delle più appassionanti e autorevoli indagini sui rapporti interrazziali, in cui le tematiche di amore, fede e famiglia si intrecciano fino a sferrare un attacco diretto all'ipocrisia del paese della libertà. 'questo paese innocente ti ha confinato in un ghetto, e in questo ghetto è stabilito che tu marcisca. Sarò più preciso, perché qui è il nocciolo della questione, è qui l'origine della polemica mia col mio paese: tu sei nato dove sei nato e hai di fronte a te il futuro che hai perché sei nero, per questa e nessun'altra ragione. '
Punteggio: 920
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 05/10/2023

Posizione in classifica: 64

Uno Scrittore In Guerra (1941-1945)

Vasilij Grossman

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Uno Scrittore In Guerra (1941-1945)
Lo straordinario resoconto della guerra combattuta tra il 1941 e il 1945 nell'europa orientale, da parte di un testimone d'eccezione
Punteggio: 917
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 27/11/2023

Posizione in classifica: 65

Diario Notturno

Ennio Flaiano

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Diario Notturno
Nessun libro come il 'diario notturno' (1956) riesce a contenere in sé finemente distillata nella sostanza e nella forma - l'intera opera di ennio flaiano. Vi ritroviamo infatti tutti i costituenti primari del suo modo di essere, psicologico e letterario: il pessimismo lucido e dolente; la coscienza del nulla vissuta attraverso la quotidiana consunzione dei volti, dei luoghi, dei ricordi; la percettività del moralista di scuola francese, perso in un paese che si preoccupa di tutt'altro. E vi ritroviamo tutte le forme che flaiano prediligeva: il racconto ingegnoso e fulminante, l'apologo ora amaro ora grottesco, il taccuino di viaggio che intaglia immagini icastiche, il dialogo corrosivo e sarcastico, l'aforisma che non si lascia dimenticare.
Punteggio: 913
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 16/03/2025

Posizione in classifica: 66

La Lingua Salvata
Storia Di Una Giovinezza

Elias Canetti

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

La Lingua Salvata<br>Storia Di Una Giovinezza
Fin dal suo apparire, nel 1977, questa «storia di una giovinezza» è stata accolta da molti come un «classico immediato», uno di quei libri destinati a restare, che coinvolgono profondamente ogni specie di lettori. Con la sua prosa limpida, tesa, vibrante in tutti i particolari, canetti è qui risalito ai suoi ricordi più remoti, cercando di ritrovare nella propria vita quella difficile verità che solo il racconto può dare. Dopo aver vagato per decenni fra migliaia di miti, di fiabe, di trame, si è rivolto a quell'unica storia che per ciascuno di noi è la più segreta ed enigmatica: la propria.
Punteggio: 911
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 25/03/2025

Posizione in classifica: 67

Bagliori A San Pietroburgo

Jan Brokken

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Bagliori A San Pietroburgo
Artisti, filosofi, intellettuali, poeti: sono loro i protagonisti di un libro che ci conduce in un viaggio nel tempo e nella storia di san pietroburgo. Era quello, dicevano sulle rive della neva, il vecchio adagio: «dove iniziò la rivoluzione nel 1917? A san pietroburgo. Quale città divenne capitale nel 1918? Mosca. Così era all'epoca, così è adesso. San pietroburgo toglieva le castagne dal fuoco e mosca se ne prendeva il merito. » «tutto in questo luogo predispone a osservare, riflettere, ricordare, la malinconia è ovunque. Se san pietroburgo non fosse esistita, avrei inventato io questa città che sonnecchia lungo il fiume, come uno stato d'animo che mi si addice per sempre. » le passeggiate di jan brokken per questa città mitica e in parte perduta rievocano lo spirito di poeti e dissidenti, folli e geni, disperati e amanti: anna achmatova, osip e nadežda mandel'štam, iosif brodskij, dostoevskij, malevič, solženicy, gogol, turgenev, nabokov, nina berberova, Čajkovskij, rachmaninov, stravinskij e molti altri. Sullo sfondo di queste vite straordinarie riecheggiano i tre grandi cambiamenti politici (e onomastici) del novecento pietroburghese: la rivoluzione e il crollo dello zarismo, quando la città si chiamava pietrogrado; la seconda guerra mondiale e lo stalinismo; il collasso dell'unione sovietica, il momento in cui leningrado torna a chiamarsi san pietroburgo. Combinando la cultura di 'anime baltiche' con la passione de 'il giardino dei cosacchi' e la prosa di 'nella casa del pianista', jan brokken realizza il suo reportage narrativo sulla città di san pietroburgo, una sinfonia di ricordi e frammenti di vita, un'ode alla musica, alla letteratura e alla cultura russe che fin dal primo viaggio a leningrado nel 1975 hanno segnato tutta l'opera dell'inquieto viaggiatore olandese.
Punteggio: 909
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 09/10/2020

Posizione in classifica: 68

Shakespeare And Company

Sylvia Beach

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Shakespeare And Company
Un libro pieno di aneddoti e di retroscena sulla vita di celebri scrittori della parigi degli anni venti e trenta «quella di shakespeare and company raccontata da sylvia beach è la storia di una meravigliosa avventura, quando in america c'era il proibizionismo, la vita a parigi era facile, e stormi di americani, inglesi e irlandesi di talento arrivavano come uccelli migratori per sistemarsi in qualche appartamentino senz'acqua calda e con il bagno sul pianerottolo nel quartiere latino» - livia manera «un rifugio per giovani talenti e i loro futuri capolavori: benvenuti nel famoso negozio di parigi. Aperto da un'americana nel 1919 è tuttora una casa zeppa di magnifiche parole» - la repubblica il 19 novembre del 1919 apre i battenti la libreria parigina più famosa al mondo: la shakespeare and company. Nelle vetrine fanno bella mostra di sé le opere di chaucer, di t. S . Eliot e di joyce mentre alle pareti sono appesi i disegni di blake, i ritratti di whitman e poe e due fotografie di oscar wilde in brache di velluto. A dare vita a tutto questo è l'americana sylvia beach, un uccellino di donna che fuma come un turco e che sognava di aprire una libreria francese a new york, prima che l'amicizia con adrienne monnier la spingesse a dare vita a una libreria inglese a parigi. André maurois è uno dei primi a fare gli auguri alla neonata libreria, portando una copia del suo piccolo capolavoro appena pubblicato: 'les silences du colonel bramble'. Ezra pound, fuggito dall'inghilterra con la moglie dorothy, si offre di riparare una sedia e diventa un cliente abituale. E ovviamente non può mancare il punto di riferimento degli americani a parigi, gertrude stein, con l'inseparabile alice b. Toklas. Shakespeare and company diventa presto una tappa imprescindibile per tutti quei pellegrini degli anni venti che attraversano l'oceano e si stabiliscono a parigi, creando una colonia americana sulla rive gauche. Ma anche per coloro che, non potendo permettersi l'acquisto di volumi importati, si accontentano di prenderli in prestito. La tessera per abbonarsi vale, per gli scrittori dalle speranze in boccio, quanto un passaporto e, benché la regola dica che non si possono ritirare più di uno o due libri alla volta, hemingway la infrange spesso portandosene via una mezza dozzina, e joyce ne prende delle sporte intere, riportandoli dopo anni. Ed è proprio a joyce, e alla pubblicazione di 'ulysses', che è legato uno dei capitoli più interessanti della shakespeare and company. Nell'estate del 1920, quando la libreria non conta ancora un anno di vita, in inghilterra harriet weaver, pioniera joyciana e direttrice della rivista yegoist, ha già combattuto e perso la sua battaglia per l''ulysses'. Nessuno vuole assumersi il rischio di pubblicarlo, «al solo sentire il nome di joyce i tipografi inglesi scappavano come il diavolo davanti all'acqua santa», temendo conseguenze penali. Solo una persona, intuendo l'alto valore letterario di quello che è destinato a diventare uno dei capolavori indiscussi del novecento, è disposta a rischiare il tutto e per tutto per darlo alle stampe: sylvia beach. Testimonianza di prima mano della libreria più famosa e culturalmente più importante del mondo, 'shakespeare and company' è un libro pieno di aneddoti e di retroscena sulla vita di celebri scrittori della parigi degli anni venti e trenta. Prefazione di livia manera.
Punteggio: 905
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 21/10/2023

Posizione in classifica: 69

Come Viaggiare Con Un Salmone

Umberto Eco

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Come Viaggiare Con Un Salmone
Una raccolta inedita composta dallo stesso autore, che propone il meglio della scrittura divulgativa, divertente, irriverente di umberto eco. Un libro che prosegue idealmente il successo delle bustine di minerva, in forma di istruzioni per affrontare i piccoli e grandi problemi quotidiani. Come viaggiare con un salmone è un libro di istruzioni. Istruzioni sui generis, date da un maestro d'eccezione come umberto eco per situazioni molto particolari: come imparare a fare vacanze intelligenti, evitare malattie contagiose, mangiare in aereo, viaggiare con un salmone al seguito, e molto altro. È anche e contemporaneamente un libro di bustine di minerva, di riflessioni divertite, stralunate, pungenti, capaci di smascherare l'attualità come solo eco sa fare. Un volume per la prima volta in libreria, che affianca ai testi inediti una scelta d'autore di testi del passato, per guidarci nella selva delle nostre giornate dove affrontiamo instancabilmente problemi, ora leggeri ora serissimi.
Punteggio: 903
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 10/05/2024

Posizione in classifica: 70

L' Innominabile Attuale

Roberto Calasso

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

L" Innominabile Attuale
Turisti, terroristi, secolaristi, hacker, fondamentalisti, transumanisti, algoritmici: sono tutte tribù che abitano e agitano 'l'innominabile attuale'. Mondo sfuggente come mai prima, che sembra ignorare il suo passato, ma subito si illumina appena si profilano altri anni, quel periodo fra il 1933 e il 1945 in cui il mondo stesso aveva compiuto un tentativo, parzialmente riuscito, di autoannientamento. Quel che venne dopo era informe, grezzo e strapotente. Nel nuovo millennio, è informe, grezzo e sempre più potente. Auden intitolò 'l'età dell'ansia' un poemetto a più voci ambientato in un bar a new york verso la fine della guerra. Oggi quelle voci suonano remote, come se venissero da un'altra valle. L'ansia non manca, ma non prevale. Ciò che prevale è l'inconsistenza, una inconsistenza assassina. È l'età dell'inconsistenza.
Punteggio: 903
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 16/01/2022

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