Carolina ha quasi quattordici anni. È unica, come lo sono molte ragazze di quell'età. È un momento magico. Ci sono le amiche con cui dividere i giorni e i sogni. Ci sono i primi baci rubati nella penembra del portone. C'è la musica che capita sempre al momento giusto e quelle parole che sembrano sempre parlare di lei. Poi ci sono le feste. C'è la scuola, ci sono gli scherzi tra gli alunni, a quel professore che è un soggetto, ma anche gli esami da preparare. C'è una nonna meravigliosa che la sa guardare in fondo all'anima. C'è un fratello leggendario che aiuta il suo cuore a sognare. E l'amore? Com'è per davvero l'amore? Ha forse gli occhi di massimiliano, incontrato per caso? È quello l'amore? Chissà. Peccato che carolina ha perso il cellulare e con il cellulare tutto quello che sapeva di lui. Però non ha dubbi, ritroverà quel ragazzo. E così, mentre sogna di arrivare presto tre metri sopra il cielo, la vita scivola spensierata tra le avventure di ogni giorno, tra le ombre della vita famigliare, ancora lontana dal sospetto e dalla sfiducia, accelera ogni volta che gli affetti le aprono il cuore, si arrampica con agilità sulla speranza, sull'alba, sul futuro. La strada è lì, di fronte a lei, invitante, morbida, infinita. E carolina è pronta a essere felice.
Ma, in definitiva, l'amore eterno esiste o non esiste? Esiste esiste. È lui che non ha voluto crederci fino in fondo. Bastardo. Claudia, quindici anni di romanità, insegue il suo idolo per dirgli che ha sbagliato, che no, che babi e step li volevamo ancora tre metri sopra il cielo. Insieme. Dopo aver tentato di comunicare con lui con una mitragliata di lettere e di post, claudia decide di aggirare l'ostacolo e di andare direttamente in via mario fani, davanti allo studio di federico moccia. Fede, per tutti i ragazzi della generazione 3msc. Fa sega a scuola. Le babydolls, il suo gruppo di amiche, la coprono. Lo aspetta. Vede una sagoma: cappellino e zaino, china sullo scooterone. Non ci sono dubbi: è lui. Emozione, rabbia. Poi, dritti dentro il sogno: claudia scopre che niente è uguale a come l'immaginava. «mica male, 'sto moccia. Ne sa una più del diavolo». Un'occasione straordinaria, un'avventura incredibile. Correre con fede in motorino fino a ponte milvio; seguire una presentazione di scusa ma ti chiamo amore sentendosi una privilegiata, una che gli ha parlato 'da sola'; raccontargli la propria storia d'amore e sentirsi ascoltati e compresi, perché lui parla la tua stessa lingua. E poi rischiare, e trovare la forza per inseguire fino in fondo le proprie aspirazioni. Come fede. Claudia92 è nata a roma, frequenta il liceo classico, è pazza dei libri di federico moccia. Il suo sogno era scrivere. Il più stava nel trovare la storia giusta. Questo è il suo primo romanzo e federico moccia ne è il protagonista.