Mentre l'azione si dipana, mutandosi in un potente apologo, il vice - il commissario di polizia protagonista di questo romanzo - tiene sempre nella mente l'incisione di dürer intitolata 'il cavaliere, la morte e il diavolo', che lo ha accompagnato sulle pareti di tante stanze, nelle sue peregrinazioni da un ufficio all'altro, come se in quell'immagine si celasse il segreto di ciò che avviene intorno a lui. Solo che il mondo, ormai, sembra poter fare a meno del diavolo. Forse perché 'il diavolo era talmente stanco da lasciar tutto agli uomini, che sapevano fare meglio di lui'.
'e non disse nemmeno una parola' è la cronaca di un fuggevole incontro, dopo quindici anni di matrimonio, tra fred, che ha abbandonato la casa non sopportandone la soffocante atmosfera di miseria, e sua moglie käte, che è rimasta tenacemente al suo posto, accanto ai bambini. Il romanzo, considerato da molti il capolavoro di heinrich böll, descrive le poche indimenticabili ore che i due trascorrono insieme e che culminano con il tentativo di fred di riconquistare l'amore della moglie. La vicenda, pura ed essenziale, si svolge entro lo squallido scenario di una città tedesca dell'immediato dopoguerra, tra le torri di una cattedrale gotica, le baracche di una fiera e le tristi stanze di un modesto albergo, dove, in mezzo a discorsi e ripensamenti, fred e käte riscoprono un duplice passato di tenerezza e di lotte, di incontri e di separazioni, facendo maturare il destino di una nuova convivenza.
Avete presente quei momenti della vita in cui qualcosa inizia a non funzionare, e in un attimo sembra trascinarsi dietro tutto il resto? Ecco, prendete cristina: per una diabolica serie di coincidenze nel giro di ventiquattr'ore perde il lavoro, la casa e il fidanzato. E se pure non c'è dubbio che certi fidanzati sia meglio perderli che trovarli, scovarne uno decente dopo i trent'anni sembra un'impresa più disperata che cercare un lavoro. Così cristina si ritrova a vivere con il fratello e i genitori - che da quarant'anni si amano pazzamente e si chiamano fra loro 'cip' e 'ciccetta' -, a dover fare 'l'inviata imbranata' in una trasmissione televisiva in diretta nazionale. E, come se non bastasse, a scoprire che il giovane medico del pronto soccorso che sin dal primo incontro l'ha folgorata è una meta irraggiungibile. Nemmeno i consigli di carlotta, l'amica maestra di yoga e dispensatrice di amorevole saggezza, riescono a impedire che cristina perda definitivamente il baricentro, infilandosi in una serie di situazioni sempre più complicate. Ma la realtà non è mai come sembra, e la vita le riserva ancora molte, moltissime sorprese. Perché spesso è necessario andare a sbattere contro il muro delle proprie ambizioni, perdersi nella selva delle proprie paure, fermarsi a riprendere fiato, per scoprire che la felicità è nascosta dove non la andremmo mai a cercare. Solo abbandonando ogni certezza si impara a cavalcare l'onda, anziché farsene travolgere.
La marchesa eleonora pimentel de fonseca, poetessa, scrittrice e una delle prime giornaliste europee è la protagonista di questo romanzo. L'autore la segue dall'infanzia a roma all'adolescenza a napoli e quindi per tutta la sua breve vita sino alla morte per impiccagione. Morte avvenuta in quella piazza del mercato dove la borghesia napoletana più illuminata concluse sotto le mani del boia il suo generoso tentativo di rivoluzione. Questo romanzo è stato pubblicato per la prima volta nel 1986.
Vignette e strisce di coniglietti piccoli, morbidi e teneri che semplicemente non hanno più voglia di vivere. E che si inventano i suicidi più bizzarri e assurdi che si possano immaginare. Il coniglietto suicida ha sprezzo del pericolo e prende il sole mentre gli altri animali salgono sull'arca di noè. Ha grandi capacità mimetiche e si confonde fra i militari dello sbarco in normandia, o fra gli alieni di 'space lnvaders'. Ha pazienza e aspetta sotto una stalattite che prima o poi si staccherà, o sotto una lente di ingrandimento colpita dal sole. Ha ingegno da vendere, il coniglietto, come quando si estrae il cervello col cavatappi o si fa centrare in pieno da una palla da bowling.
'si sono aperte le cateratte del cielo. I tuoni erompono con fragore. Nel generale ottenebramento, e sotto la pioggia implacabile, tutto si impantana e smotta. Il fango monta e dilaga: è una coltre di spento grigiore sulle lesioni e sulle frane. La brutalità della natura si vendica della politica dei governi corrotti, che non si curano del rispetto geologico; e assicurano appalti e franchigie alle società di comodo e alle mafie degli speculatori. A vigàta dominano le sfumature opache e le tonalità brune delle ombre che si allungano sull'accavallato disordine dei paesaggi desolati; sui lunari cimiteri di scabre rocce, di cretti smorti, e di relitti metallici che sembrano ossificati. Questa sgangherata sintassi di crepature e derive ha oscuri presagi. E si configura come il rovescio tragico dell'allegra selvatichezza vernacolare di catarella, che inventa richiami fonici ed equivalenze tra 'fango' e 'sangue'; e con le confuse lettere del suo alfabeto costruisce topografie che inducono all'errore. Del resto, macchiate di sangue sono le ferite fangose del paesaggio; e l'errore è consustanziale al labirinto illusionistico dentro il quale i clan mafiosi vorrebbero sospingere il commissario montalbano per fuorviarlo, e convincerlo che il delitto sul quale sta indagando è d'onore e non di mafia. La vicenda ha tratti sfuggenti, persino elusivi. ' (salvatore silvano nigro)
Un malvagio criminale catturato dieci milioni di anni fa è evaso dal carcere galattico e ora, deciso a ritrovare la sua antica potenza, si dirige verso il nuovo pianeta namecc alla ricerca delle sfere del drago. Goku e vegeta lo affrontano, ma il temibile avversario sembra essere in grado di assorbire le loro energie! Diverso tempo è trascorso dalla grandiosa battaglia tra goku e majin bu, e ora una nuova minaccia incombe sul mondo che ha ritrovato la pace. Questa volta il nemico arriva dal 'sesto universo'! Comincia un «dragon ball» completamente nuovo, che riprende le avventure dei saiyan da dove si erano interrotte!
Clay carter lavora da tempo come avvocato della pubblica difesa. Un giorno gli viene affidato il caso di un giovane accusato di omicidio senza movente. Scavando nel passato del suo cliente, clay scopre una cospirazione tanto incredibile da non sembrare vera e si ritrova senza volerlo al centro di un complesso caso contro una delle case farmaceutiche più importanti del mondo. Da un giorno all'altro clay potrebbe diventare il più famoso 're dei torti'.
È l'inverno del 1932. A wilmersdorf, un tranquillo e benestante quartiere di una città tedesca, il periodo natalizio è annunciato dalle grida gioiose dei bambini che giocano a palle di neve. Fra le famiglie che abitano tre case, i rapporti superano quelli del buon vicinato: david, figlio del giornalista ebreo jakoob korsakov, e fritz, figlio del poliziotto rauch, sono amici per la pelle e compagni di banco alla scuola elementare; la sorellastra di david è fidanzata con il figlio del noto architetto winterloh; persino la gatta di fritz e il gatto di david sono amici. Età di lettura: da 10 anni.
'con uno di quei suoi straordinari salti fantastici che hanno un gelo mentale matematico, morselli ha rovesciato i termini di una corrispondenza cosmica. Il suicida è vivo, i vivi sono, non già 'morti', ma 'la morte'. Morselli scrisse questo romanzo nello stesso anno in cui si tolse la vita, 1973. E forse mai era giunto ad una così calma gestione del suo astratto e lucido gioco intellettuale. Un gioco mortale e tuttavia capace di una intima grazia, oserei dire letizia. ' (giorgio manganelli)