Spendereste qualcosa in più per saltare una coda? Accettereste dei soldi per farvi tatuare il corpo con messaggi pubblicitari? È etico pagare le persone perché sperimentino nuovi farmaci pericolosi o perché donino i loro organi? E che cosa dire dell'assumere mercenari per combattere le nostre guerre? O del comprare e vendere il diritto di inquinare? O del mettere all'asta le ammissioni alle università d'élite? O ancora del vendere il diritto di soggiorno agli immigrati disposti a pagarlo? Non c'è qualcosa che non funziona in un mondo dove tutto è in vendita? Negli ultimi decenni, i valori del mercato sono riusciti a soppiantare logiche non di mercato in quasi ogni ambito della vita: la medicina, l'educazione, il governo, la legge, l'arte, gli sport, persino la vita familiare e le relazioni personali. Quasi senza accorgercene, sostiene sandel, siamo così passati dall'avere un'economia di mercato all'essere una società di mercato. In 'giustizia', sandel si era dimostrato un maestro nell'illustrare con chiarezza e vivacità i complessi dilemmi morali con cui dobbiamo confrontarci nella vita quotidiana. Ora, in questo nuovo libro, affronta una delle massime questioni etiche del nostro tempo e suscita un dibattito finora assente nella nostra epoca ossessionata dai soldi: qual è il giusto ruolo dei mercati in una società democratica e come si fa a tutelare i beni morali e civili che i mercati non rispettano e che i soldi non possono comprare?
Un banale incidente costringe alfredo traps, rappresentante di articoli tessili, a fermarsi in un paese. La panne non gli spiace, una notte fuori casa può sempre offrire un'avventura. Ma la casa che lo ospita, quella di un vecchio giudice a riposo, non è quanto si aspettava. Infatti, invece di qualche compagnia femminile, il rappresentante trova quattro vecchietti, tutti ex uomini di legge, che gli spiegano il loro unico passatempo: rifare dei famosi processi storici come quello a socrate, a gesù, a giovanna d'arco. Ma il gioco, aggiungono, diventa più bello con del materiale vivente. E cosi traps, tra una bottiglia di vino e l'altra, si ritrova in veste di imputato. In un'atmosfera sempre più inquietante, il gioco scivola nella realtà per poi tornare gioco, in uno sfasamento continuo abilmente orchestrato dai quattro amici: traps parla, si confessa, la sua vita banale sembra acquistare improvvisamente risvolti cruenti; sognava un'avventura ma si sente scoperto e si svela attraverso un esercizio di raffinate sevizie mentali, dove la posta finale può sciogliersi in una risata generale o in una condanna senza possibilità di appello.
Una morte crudele. Un tradimento imperdonabile. Un caso diabolico. A heartsdale, trovarsi con gli amici al campo di pattinaggio il sabato sera è una tradizione di vecchia data e anche sara linton, che in quella piccola cittadina del sud è cresciuta e in cui svolge la doppia funzione di pediatra e medico legale, è lì per trascorrere qualche piacevole ora di svago insieme a jeffrey tolliver, suo ex marito e capo della polizia locale. Ma quando, nel parcheggio, quella che sembra una lite tra coetanei sfocia in una sparatoria in cui una ragazzina perde la vita, sara si ritrova coinvolta suo malgrado in una terribile tragedia. Perché l'autopsia porta alla luce una lunga storia di abusi e di automutilazioni rituali e quello che in un primo momento sembrava il gesto disperato di una sola persona svela in realtà implicazioni ben più vaste e orribili. Eppure quando sara e jeffrey iniziano a indagare trovano solo porte chiuse: gli amici della vittima fanno quadrato tra loro, le famiglie si rifiutano di parlare. Finché non viene rapita un'altra ragazzina e dalle indagini emerge con chiarezza che la morte di jenny è legata a un crimine ancor più brutale e scioccante di quanto chiunque potesse immaginare. E sara si rende conto che l'unico modo per impedire che accada di nuovo è rompere il muro di silenzio dietro cui i ragazzini si nascondono.
Continuano le voci femminili nella nuova collana le fenici rosse, dedicata ai temi del presente affrontati da scrittori: dopo roy, mastrocola e manji, è la volta di lucía etxebarría, con una riflessione militante, ma spassosa, sulla realtà femminile del ventunesimo secolo. Si spazia dagli asfittici collegi religiosi ai locali notturni gay di madrid, dagli stereotipi femminili del cinema e dei videoclip a famosi casi d'attualità, come quelli di lorena bobbit e monica lewinsky. Ancora: chi sono, da dove vengono e dove vanno le donne del terzo millennio? Hanno ancora senso le rivendicazioni femministe? Qual è la direzione da seguire per giungere alla piena realizzazione di se stesse come persone?
Il furto di un'auto carica di armi e un insolito patto fra rapinatori. Sono questi i due eventi che segnano la nascita della banda della magliana, il gruppo malavitoso che metterà sotto scacco roma nel decennio 1975-1985. Attorno alle figure di maurizio abbatino, enrico renatino de pedis e antonio mancini si sviluppa un complesso disegno criminoso che si estende a tutti i racket: dalla droga alle armi, dal controllo dell'edilizia ai rapporti con l'estrema destra, fino ad acquisire un ruolo tuttora da chiarire in vicende oscure come l'omicidio pecorelli. L'autrice è giornalista del tg3, conduce dal 2004
Non era mai successo. Nessuno era riuscito ad accedere nella stanza del papa e a leggere le sue carte riservate. Centinaia di documenti che svelano la quotidiana precarietà della chiesa, tra affari assai poco trasparenti e congiure di palazzo. Gianluigi nuzzi, dopo 'vaticano s. p . a . ' sullo scandalo dello ior, racconta, grazie alle carte fornite da una fonte segreta, le storie, i personaggi e i travagli che dividono oggi la chiesa e che coinvolgono l'italia e la sua politica. Anche quella del governo monti. Le lettere di boffo, l'ex direttore bruciato da veline di palazzo, quelle di vigano che, dopo aver fatto risparmiare milioni al vaticano, è costretto alle dimissioni, le donazioni private (anche quelle di bruno vespa), le raccomandazioni a gianni letta, il problema dell'ici secondo i rapporti riservati del presidente dello ior gotti tedeschi, il caso ruby e berlusconi ('vittima di una magistratura politicizzata'), gli incredibili pedinamenti degli 007 vaticani in territorio italiano, le verità sui legionari di cristo e la pedofilia in una testimonianza mai resa pubblica, le intemperanze di molti vescovi in ogni parte del mondo. Persino un incontro segreto tra napolitano e il papa dì cui nessuno è a conoscenza. E don juliàn carrón, leader di cl che accusa la diocesi di milano di simpatie politiche. Nuzzi annoda i fili delle storie che insieme si leggono come se fossero capitoli di un thriller.
Con questo libro il matematico impertinente piergiorgio odifreddi ha compiuto un viaggio dentro le scritture e lungo la storia della chiesa, fino ai giorni nostri. Come uomo di scienza, egli considera l'affermazione che quello della bibbia è l'unico vero dio una bestemmia nei confronti di colui che gli uomini di buona fede hanno da sempre identificato con l'intelligenza dell'universo e l'armonia del mondo. Come cittadino, afferma che il cristianesimo ha costituito il freno che ha gravemente soffocato lo sviluppo del pensiero democratico e scientifico europeo, e ritiene che l'anticlericalismo sia oggi più una difesa della laicità dello stato che un attacco alla chiesa. Come autore, infine, legge l'antico e il nuovo testamento e le successive elaborazioni dogmatiche della chiesa per svelarne non soltanto le incongruenze logiche ma anche le infondatezze storiche, dando alla ragione ciò che è della ragione e facendo emergere dai testi la verità: ovvero, dice odifreddi, che 'mosè, gesù e il papa sono nudi'.
Fonti ufficiose affermano che nella germania dell'est gli informatori al servizio della stasi, la potente polizia segreta, fossero una persona ogni sei abitanti e nel dopo-1989, all'apertura degli archivi, con grande sorpresa si è scoperto quante famiglie allevassero al proprio interno informatori incaricati di riferire allo stato i pensieri e le aspirazioni dei propri familiari. In un libro scritto con una suggestiva tonalità narrativa, anna funder ci riconduce in quell'esperienza, ascoltando sia ex funzionari governativi e informatori, sia persone che hanno avuto la vita spezzata da una repressione immotivata.
Basta un'ora per leggere questo volume, e sarà un'ora ben spesa, che darà a chiunque gli strumenti per difendersi dal rigurgito nostalgico che sta montando dentro e fuori il chiacchiericcio sguaiato dei social. «l'idea che nel ventennio ci sia stato un
Con 'la rabbia e l'orgoglio' oriana fallaci rompe un silenzio durato dieci anni. Lo rompe prendendo spunto dall'apocalisse che la mattina dell'11 settembre 2001, non molto lontano dalla sua casa di manhattan, disintegrò le due torri di new york. Preceduto dal clamore che la parte pubblicata dai giornali in italia e all'estero suscitò diciotto giorni dopo l'immane tragedia, il libro si presenta nella sua versione originaria e integrale. Il testo è inoltre arricchito da una prefazione in cui la fallaci spiega dove esso nacque e in cui descrive la realtà globale della guerra santa. Una prefazione dove a sorpresa parla anche di se stessa: del suo lavoro, del suo ermetico isolamento, delle sue scelte rigorose e spietate.