Viaggio in autostop attraverso il giappone, seguendo il flusso, da sud verso nord, della fioritura del ciliegio, oggetto di culto nazionale. Il viaggiatore è un profondo conoscitore di questa terra, ci ha vissuto parecchi anni e parla un po' la lingua. Lo spunto narrativo principale è offerto dai personaggi incontrati facendo l'autostop, una carrellata che va dal professore universitario nazionalista allo studente fricchettone, all'ingegnere della mitsubishi in vacanza. Divertenti le note sulle diversità linguistiche che, oltre a dire molto sulla cultura nipponica, si prestano anche a equivoci e gag esilaranti. Interessanti le analisi sui modi di interagire dei giapponesi e sul loro culto per i rapporti gerarchici.
Quanto pesano le ceneri di annibale? Si chiedevano i romani al termine della seconda guerra punica. Niente, era la risposta. Eppure lo spauracchio si trasformò in eroe, l'eroe in mito e il mito in leggenda. Ed è questa leggenda che invade il mediterraneo fino a lambire le porte dell'asia. Quella che ci viene incontro è la storia di un uomo, temuto e rispettato, e dei luoghi che lo hanno reso celebre. Con una scrittura che illumina e che rende i fatti storici più contemporanei della cronaca, paolo rumiz si imbarca in un viaggio che parte dalla sardegna -
Esperienze straordinarie: foto suggestive, i consigli degli autori e la vera essenza dei luoghi. Personalizza il tuo viaggio: gli strumenti e gli itinerari per pianificare il viaggio che preferisci. Scelte d'autore: i luoghi più famosi e quelli meno noti per rendere unico il tuo viaggio. In questa guida: cartina estraibile di torino, le residenze reali, attività all'aperto, cultura e tradizione.
Esperienze straordinarie: foto suggestive, i consigli degli autori e la vera essenza dei luoghi. Personalizza il tuo viaggio: gli strumenti e gli itinerari per pianificare il viaggio che preferisci. Scelte d'autore: i luoghi più famosi e quelli meno noti per rendere unico il tuo viaggio. In questa guida: itinerari a piedi e in automobile; attività all'aperto; la cultura scozzese.
In 'senza volo' si battono strade diverse. Si seguono i percorsi e si affrontano i modi di viaggiare per chi ha paura di volare. E per chi vuole smettere di inquinare. Senza usare mai alcun velivolo si recupera, lontani dalla precarietà del cielo, il viaggio di terra e di mare. Ci si libera per sempre dalla noia e dall'alienazione del volo. Per chi è stanco dei viaggi mordi e fuggi. Per chi vuole vedere i paesaggi, le città e i paesi. Per chi vuole ascoltare la natura, scoprire i fiumi, i monti perduti e quei territori di mezzo a cui non si presta alcuna attenzione. Quello che c'è in serbo fuori dalle rotte delle linee low-cost. I luoghi dove si pensava di non potere mai arrivare. I modi per muoversi da un luogo all'altro impiegando il tempo necessario per osservare, conoscere e vivere. Ogni singolo capitolo del libro svela i segreti di un mezzo di trasporto e le tante specie in cui si diversifica. I pregi e gli inevitabili difetti. I viaggi possibili e quelli impossibili. Tra riferimenti cinematografici, rimandi letterari e testimonianze, i percorsi storici e le nuove vie.
Una traversata dell'africa, attraversando il sahara senza fuoristrada, affrontando le salite di fango rosso e scivoloso nel cuore della giungla su una bicicletta arrugginita, usando ogni genere di mezzo - camion, treni, merci, taxi, furgoni, traghetti, barchini - o andando a piedi e senza soldi per corrompere le autorità.
Viani carrara attraversa la patagonia e gli altopiani andini con una lunga carovana di muli carichi dei primi grammofoni e dei dischi di caruso. Incontra bandidos yanquis, amori, villaggi di adobe, salotti aristocratici e un maestro che dirige l'orchestra del lago tititcaca. Ripartiranno insieme verso il grande spettacolo. È il primo novecento, giorno più giorno meno.
La siberia, terra desolata, di smisurata grandezza e di selvaggia bellezza, con l'apertura dei confini dell'ex unione sovietica è diventata territorio accessibile agli stranieri. In questa regione estrema colin thubron si è buttato a capofitto, percorrendola con ogni mezzo, sfidando temperature impossibili e macinando qualcosa come 24. 000 chilometri. Ha viaggiato sulla mitica transiberiana; si è spinto in aereo sino al circolo polare artico, nell'ex città-lager di vorkuta, e ha raggiunto a nord-est la regione della kolyma, terra dell'oro e dell'uranio, tristemente famosa per i due milioni di vittime sotto la dittatura stalinista. A piedi, zaino in spalla, si è inoltrato nei monti altaj tra le tombe antiche degli sciiti e ha navigato in piroscafo lungo il fiume enisej per fermarsi nel piccolo villaggio enzi di potalovo.
Gentiluomo erudito, eccentrico ed esteta, robert byron scrisse opere innovative sulla civiltà bizantina e sull'architettura islamica. Si sa che per un vero viaggiatore esiste un epicentro dell'attrazione e questo sta ad alcune migliaia di chilometri nell'asia centrale fra l'afghanistan, l'altopiano iranico e quella terra di sogni che si chiamò oxiana, semideserta, ma popolata dal ricordo di un antico, verdissimo paradiso. Verso l'oxiana si può procedere sulle orme di alessandro o di marco polo, ma è più divertente seguire quelle di byron, partendo da venezia, porta di ogni oriente e poi risalire verso il cuore dell'asia da cipro alla palestina alla siria e così via.