Se siete alla ricerca di un noir avvincente, ricco di colpi di scena e di personaggi indimenticabili, non potete perdervi 'pulvis et umbra' di antonio manzini, il sesto romanzo della serie dedicata al vicequestore rocco schiavone. Questo libro vi terrà incollati alle pagine con due trame parallele che si intrecciano tra aosta e roma, tra il presente e il passato, tra la legge e la vendetta. Rocco schiavone è un poliziotto atipico, anticonformista, cinico, irriverente, ma anche sensibile, leale e coraggioso. Nella sua vita privata deve affrontare i fantasmi della moglie marina, uccisa da un killer, e i sentimenti contrastanti per le donne che lo circondano. Nella sua vita professionale deve risolvere due casi complicati: l'omicidio di una transessuale ad aosta e quello di un uomo con un biglietto misterioso a roma. Entrambi i delitti nascondono segreti inconfessabili e coinvolgono persone vicine a schiavone, mettendolo in pericolo. Manzini scrive con uno stile brillante, ironico e coinvolgente, creando una trama avvincente e ben costruita, con dialoghi scintillanti e descrizioni vivide. I personaggi sono ben caratterizzati e credibili, ognuno con le sue sfumature e le sue debolezze. 'pulvis et umbra' è uno dei libri più belli di antonio manzini, un autore che ha saputo rinnovare il genere noir italiano con originalità e talento. Un libro da leggere assolutamente se amate le storie che vi tengono con il fiato sospeso fino all'ultima pagina.
Una notte umida e piovosa. Il cadavere di un uomo abbandonato sul selciato. Nelle vicinanze del commissariato di lambrate si consuma l'ennesimo assassinio metropolitano di un extracomunitario. Una fitta serie di depistaggi, intrighi e omissis viene messa in atto per deviare le indagini del commissario lorenzi da una verità sconvolgente. Chi sono gladio, alfa e vittoria? Che ruolo svolge il club privato audace sul naviglio grande? Che segreto nasconde il camper abbandonato a pochi passi dalla sede del commissariato? Quali particolari conosce tina, la vecchia staffetta partigiana, che vive una terribile tragedia personale? Mentre layla, giovane moglie del migrante ucciso, combatte per difendere l'onore della sua famiglia, cristina petruzzi, giornalista di radio popolare, e la free-lance marta jovine conducono un'inchiesta parallela. Sarà però il commissario lorenzi, tormentato dalla storia d'amore con la reporter della famosa emittente, in un finale tragico e ricco di colpi di scena, a svelarci come nel nostro paese libertà e democrazia siano a rischio oggi più che mai.
Milano 1965: una città tranquilla, che pensa all'esordio di pavarotti alla scala. Una città abituata alla ligera, impreparata all'arrivo della malavita pesante dal sud o di bande criminali come quella di cavallero. Il destino di sergio malfatti, poliziotto ed ex partigiano, si legherà sempre più indissolubilmente alla storia d'italia. Bombe, stragi, terrorismo nero e rosso, golpe, gladio, p2, servizi deviati e paralleli, corruzione, a cui fa da collante la storia della mafia, la cui evoluzione criminale verrà vista per la prima volta da nord.
Finalista premio selezione bancarella 2015 prima che milano diventi la città da bere qualcuno deve conquistarsi il proprio posto al sole sotto la madonnina. In lizza ci sono tre banditi con le rispettive batterie, e uno sbirro cocciuto e implacabile pronto a contrastarli. Sullo sfondo, la milano degli anni settanta e ottanta, la città rossa, teatro di una lotta senza quartiere per la supremazia fra grandi organizzazioni criminali e nascenti bande spietate. Ognuna col proprio sogno terribile e ambizioso: faccia d'angelo, il catanese e il bandito dagli occhi di ghiaccio, tre uomini molto diversi che si contendono la supremazia su una metropoli fatta di rapine e gioco d'azzardo, di bische e rapimenti, di bordelli di lusso e di ruffiani, di bombe e morti ammazzati, di camorristi e mafiosi, di donne bellissime e pericolose, di auto potenti e abiti sartoriali ma, soprattutto, di fi umi di cocaina e denaro. Un romanzo che è una corsa a perdifiato dal 1972 al 1984, dodici anni di storia criminale che hanno cambiato faccia alla città e all'italia.
«tuzzi si dimostra un maestro» - ranieri polese, corriere della sera «attualmente il miglior autore di gialli di qualità» - corrado augias, il venerdì di repubblica «il commissario melis può contare su una schiera di lettori affezionati. Forse perché somiglia in qualcosa a maigret» - leopoldo fabiani, la repubblica «tuzzi continua a non sbagliare colpi e ci rgala un altro magnifico giallo. Scopritelo, tuzzi, e leggete tutto quello che ha scritto» - fabrizio d'esposito, il fatto quotidiano «hans tuzzi e il suo poliziotto norberto melis mi regalano tanto piacere che quasi li sento di famiglia. Melis si applica con tutta la sua intelligenza che per osmosi trasmette a chi legge» - pietro cheli, amica quale filo invisibile lega fra loro un sacerdote di frontiera, un travestito di mezza età e un brillante studente universitario nella cui auto giace cadavere una ragazza? E le altre vittime dell'anonima mano omicida che nell'estate del 1987 nelle vie di milano porta la morte, annunciata dai beffardi e inquietanti arcani dei tarocchi? A cosa si riferisce la misteriosa scritta che l'assassino traccia su ogni arcano? E ha davvero un senso tutto l'armamentario del nazismo esoterico che costantemente affiora fra i più diversi indizi? E i servizi segreti hanno, in tutto ciò, un ruolo oscuro? Conscio che in simili casi soltanto una paziente indagine è possibile, ma on è mai sufficiente, poiché occorre anche un aiuto del caso, o un errore da parte del colpevole, il vicequestore melis, coadiuvato dai suoi uomini, intraprende un frustrante cammino di conoscenza attraverso una milano varia e cangiante nelle sue componenti sociali, fra il vizio manifesto da un lato e l'oscuro mondo del fanatismo dall'altro, sino a giungere alla tenebrosa fonte del male che l'uomo infligge all'uomo allorché è convinto di detenere la verità.
Nella napoli dei vicoli è ambientata l'intricata vicenda che vede protagonisti giulio salvati e la sua squadra del commissariato di montecalvario. Una serie di omicidi di giovani donne che sembra opera di un emulo di jack lo squartatore paralizza la metropoli. Anche la terza vittima è stata uccisa secondo le stesse modalità, asportandone gli organi riproduttivi. Separatosi di recente dalla moglie e ancora afflitto dalla perdita del figlio, salvati vorrebbe evitare il ripetersi di un caso come quello di mary kelly, straziata dallo squartatore. Confuso da indizi sfuggenti e da testimonianze che sfociano nel soprannaturale, il commissario può contare solo su una traccia: il tatuaggio di un giglio scarlatto, fiore che l'assassino è solito abbandonare intenzionalmente sulla scena del delitto. Inizialmente il commissario salvati stenta a comprendere il movente alla base dei delitti che conducono lui e la vice ispettrice nadia morelli nei meandri del sottosuolo della città ma, guidato dall'istinto, riuscirà a venire a capo dell'inquietante segreto, nascosto dietro la sequenza apparentemente inspiegabile di omicidi. Prima avventura dell'ipocondriaco commissario salvati che si muove in una napoli caotica e vitale alla ricerca di un serial-killer che gli darà del filo da torcere.
Cindy ha soltanto diciotto anni. Con la sua aria vulnerabile e il viso pallido pieno di lentiggini, sembra persino più giovane della sua età, eppure ha già dimostrato un raro talento naturale per la musica e come cantautrice. Ma la creatività va coltivata, e jessica lo sa bene; così, insieme a un'associazione di cabot cove che da quasi un decennio aiuta i giovani promettenti come cindy a costruirsi un futuro, decide di assegnarle una borsa di studio perché possa andare a nashville, nel tennessee, tempio mondiale della musica country, per realizzare il suo sogno. O almeno provarci. Certo, l'idea che una ragazza così giovane si trovi catapultata in una nuova città sconosciuta, sola per la prima volta in vita sua, solleva qualche preoccupazione, ma la speranza di vedere cindy sbarcare il lunario ha la meglio sull'apprensione. Quando, però, qualche settimana più tardi, arriva la notizia che cindy è stata accusata dell'omicidio a sangue freddo di un noto produttore musicale, l'intera cabot cove è sotto shock. A jessica non rimane altra scelta che fare le valigie e partire, per smascherare il vero colpevole e far sì che quella di cindy non sia l'ultima canzone.
'storia nera di un naso rosso' è un noir corale: in un gioco a incastro, le vite di cinque persone si incrociano scatenando una serie di eventi senza possibilità di ritorno. 'tutti i personaggi di questo romanzo sono in fuga da qualcosa o da se stessi. Alcuni di loro approdano, poi, da qualche parte, ma tutti sono travolti da quella giostra impazzita che è la vita'. Angelo è un medico, ma è anche willy il clown, per i bambini ricoverati nel suo reparto. E come tutti i clown si nasconde dietro a una maschera. Chi sia in realtà lo raccontano quattro donne che, per motivi diversi, hanno a che fare con lui: vittime e carnefici, personaggi inconsapevoli di uno spettacolo crudele, in bilico tra il bene e il male. Al centro della storia, la morte di un bambino, prima tessera di un fatale effetto domino. Sullo sfondo milano e la sua periferia, dinamica e colorata l'una, dimessa, ma forse più vera, l'altra.
Questo libro racconta un mistero: la morte di un editore, dovuta non si sa se a frode o a disgrazia, nella sua casa delle vacanze. Ne segue un indagine che chiama in causa tutti gli ospiti in prima persona. Finché la sua segretaria, una nubile di poche grazie e di molte virtù, risolve o crede di risolvere il caso. Bugiardino*genere – un'escursione domenicale nei territori del giallo: è quanto ha inteso concedersi gesualdo bufalino, tornando in libreria dopo una pausa di felice ma fallita apartheid. Il risultato è un'opera che corregge volentieri la passione col ghiribizzo, lo spirito di conseguenza con le fandonie dell'immaginario. Pagine da usarsi per giocattolo, dunque, ma dove s'avverte talvolta uno smarrimento. Come quando si vedono negli specchi d'un lunapark moltiplicarsi e contraddirsi le maschere della ragione. Argomento – conforme ai canoni, salvi gli arbitrii dell'ironia, il libro racconta un mistero: la morte d'un editore, dovuta non si sa se a frode o a disgrazia, nella sua casa delle vacanze. Ne segue un'indagine che chiama in causa tutti gli ospiti in prima persona. Finché la sua segretaria, una nubile di poche grazie e di molte virtù, risolve o crede di risolvere il caso. Intenzioni – curarsi scrivendo ma, fra i piaceri della scrittura, scegliendo il più ingenuo: lo stesso di chi riempie lo schema d'un cruciverba o disegna una freccia sul rovescio d'un francobollo. Mettere alla prova la compatibilità di certi eccessi di stile con le ingegnerie dell'intreccio. Intrattenere i lettori, proponendogli burle e trucchi, personaggi e macchiette rigorosamente incredibili. Tirare a salve (è stato anche il consiglio dei medici) su una sagoma fatta a propria immagine e somiglianza. *
«tuzzi si dimostra un maestro» - ranieri polese, corriere della sera «attualmente il miglior autore di gialli di qualità» - corrado augias, il venerdì di repubblica «il commissario melis può contare su una schiera di lettori affezionati. Forse perché somiglia in qualcosa a maigret» - leopoldo fabiani, la repubblica «tuzzi continua a non sbagliare colpi e ci rgala un altro magnifico giallo. Scopritelo, tuzzi, e leggete tutto quello che ha scritto» - fabrizio d'esposito, il fatto quotidiano «hans tuzzi e il suo poliziotto norberto melis mi regalano tanto piacere che quasi li sento di famiglia. Melis si applica con tutta la sua intelligenza che per osmosi trasmette a chi legge» - pietro cheli, amica quale filo invisibile lega fra loro un sacerdote di frontiera, un travestito di mezza età e un brillante studente universitario nella cui auto giace cadavere una ragazza? E le altre vittime dell'anonima mano omicida che nell'estate del 1987 nelle vie di milano porta la morte, annunciata dai beffardi e inquietanti arcani dei tarocchi? A cosa si riferisce la misteriosa scritta che l'assassino traccia su ogni arcano? E ha davvero un senso tutto l'armamentario del nazismo esoterico che costantemente affiora fra i più diversi indizi? E i servizi segreti hanno, in tutto ciò, un ruolo oscuro? Conscio che in simili casi soltanto una paziente indagine è possibile, ma on è mai sufficiente, poiché occorre anche un aiuto del caso, o un errore da parte del colpevole, il vicequestore melis, coadiuvato dai suoi uomini, intraprende un frustrante cammino di conoscenza attraverso una milano varia e cangiante nelle sue componenti sociali, fra il vizio manifesto da un lato e l'oscuro mondo del fanatismo dall'altro, sino a giungere alla tenebrosa fonte del male che l'uomo infligge all'uomo allorché è convinto di detenere la verità.