Le persone altamente sensibili hanno un dono. Un dono per se stesse, perché hanno caratteristiche fuori dal comune. E un dono per chi le circonda, perché sono portatrici di capacità cognitive e competenze emotive che arricchiscono anche gli altri. Certo, come avviene per ogni tesoro prezioso, questo tratto della personalità deve essere ben custodito e gestito con cura. Verificare la pressione delle emozioni, anticipare i propri limiti, valutare la presenza di pensieri energivori, misurare il bilanciamento tra corpo e mente, spazzare via sensi di colpa e i giudizi su se stessi. Queste e molte altre pratiche di 'igiene del mondo interiore' sono proposte e illustrate al lettore nel dettaglio, con l'aiuto di esercizi e testimonianze. Per rendere l'ipersensibilità il centro del proprio equilibrio, imparare a non sentirla come una debolezza o un fardello, e finalmente vivere felici.
Ogni martedì la psicoterapeuta stefania andreoli tiene sul suo profilo instagram una rubrica di domande e risposte. Qui trovano spazio storie, attualità e tanti dubbi di genitori. Mamme, perlopiù. Disorientate, equilibriste, creative, volenterose, sull'orlo di una crisi di nervi, ma tutte accomunate da un'ambizione: compiere le scelte più giuste. Giuste, sì, ma per chi? Da quando si diventa madri, sembra sottinteso che l'unica ragione accettabile per qualunque decisione quotidiana e di vita sia
Perché nella società occidentale del benessere sembriamo tutti stressati, depressi e insoddisfatti (e chi non lo sembra spesso in realtà lo è comunque, solo che finge il contrario)? Perché siamo prigionieri della 'trappola della felicità', un circolo vizioso che ci spinge a dedicare il nostro tempo, la nostra energia, la nostra vita, a una battaglia persa in partenza: quella contro i pensieri e le emozioni negative. Che è poi una battaglia contro la realtà e contro la stessa natura dell'essere umano. Perennemente in lotta, e perennemente sconfitti, dato che il controllo che abbiamo sui nostri pensieri ed emozioni è in realtà infinitamente meno di quanto la nostra cultura voglia farci credere, è inevitabile ritrovarsi spossati, frustrati e delusi di sé e della propria esistenza. In questo libro, russ harris ci conduce alla scoperta della nostra personale trappola della felicità, guidandoci a prendere coscienza dei meccanismi mentali che ci tengono prigionieri facendoci ostinare a perseguire chimere impossibili - essenzialmente, avere sempre emozioni e pensieri positivi e mai negativi - e a recuperare la nostra libertà di scegliere e di agire come riteniamo meglio per noi. Ciò è possibile applicando i principi e le tecniche dell'acceptance and commitment therapy, un approccio terapeutico basato sulla mindfulness, diretto a sviluppare la 'flessibilità psicologica' che consente di superare i momenti critici e di vivere pienamente il presente muovendosi nella direzione tracciata dai propri valori.
A molti ragazzi capita di essere presi di mira da un compagno di scuola o di gioco. A volte sono derisi perché troppo studiosi o troppo precisi, altre perché troppo per bene. A volte ci sono bambini che fanno i bulli solo a parole, con ingiurie e pettegolezzi. A volte ci sono quelli che danno pugni, schiaffi o bastonate: ma chi sono veramente questi bulli? Come riconoscere i segnali di disagio dei ragazzi e come intervenire in modo efficace, evitando che chi fa e chi subisce prepotenza possa andare incontro a seri problemi in età adulta? Il bullismo non è una problematica di singoli individui e singole famiglie, ma è molto di più. È il risultato di una dinamica complessa nella quale scuola e famiglia sono chiamate in prima persona ad intervenire. L'autrice di questo volume conduce allora il lettore nei meandri labirintici delle dinamiche giovanili, suggerendo all'adulto - genitore, amico o insegnate che sia - di 'ascoltare' attentamente il ragazzo, di capirlo e di guidarlo con strumenti adeguati. Fermiamoci, allora, e leggiamo una fiaba. L'utilizzo della fiaba favorisce lo sviluppo psico-affettivo ed aiuta ad elaborare il disagio, soprattutto quando si ha a che fare con bambini che hanno chiuso per paura il loro cuore. I piccoli e i grandi lettori sia quelli più 'fragili' che quelli già 'forti', potranno identificarsi nei vari personaggi fiabeschi per ripensare al proprio modo di agire e cercare di modificarlo con l'aiuto dell'adulto.
Quando dico 'ti amo' che cosa sto dicendo di preciso? E soprattutto, chi parla? Il mio desiderio, la mia idealizzazione, la mia dipendenza, il mio eccesso, la mia follia? Non c'è parola più equivoca di 'amore' e più intrecciata a tutte quelle altre parole che, per la logica, sono la sua negazione. Tutti, chi più chi meno, abbiamo fatto esperienza che l'amore si nutre di novità, mistero e pericolo e ha come suoi nemici il tempo, la quotidianità e la familiarità. Nasce dall'idealizzazione della persona amata di cui ci innamoriamo per un incantesimo della fantasia, ma poi il tempo, che gioca a favore della realtà, produce il disincanto e tramuta l'amore in un affetto privo di passione o nell'amarezza della disillusione. Qui freud ci pone una domanda: 'quanta felicità barattiamo in cambio della sicurezza? ' . Umberto galimberti ci consegna un volume in cui l'acutezza del pensiero penetra i meandri del sentimento e del desiderio, registrando i mutamenti intervenuti nelle dinamiche dell'attrazione, nel patto con l'amato/a, nei percorsi del piacere (dall'onanismo alla perversione). Sullo sfondo si muove, come un fantasma, continuamente evocato e rimosso, quello che propriamente o impropriamente gli uomini non smettono di chiamare amore.
Sulla scorta delle scoperte di una nuova disciplina - le neuro-scienze sociali -, l'autore dimostra come le relazioni interpersonali plasmino la mente e influiscano sul corpo. Il cervello è, per sua natura, socievole e le emozioni sono contagiose come un virus. Proprio per questo è importante allenare la propria intelligenza sociale, così da vivere con pienezza le relazioni d'amore, educare i figli alla felicità e costruire attivamente il dialogo con l'altro. Un saggio che analizza le radici delle solitudini dell'uomo di oggi per riscoprire e recuperare i rapporti personali e affettivi.
Basato sui principi dell'educazione razionale-emotiva, questo kit di attività e giochi sulle emozioni consente a bambini e ragazzi dai 3 ai 16 anni di acquisire in modo divertente e coinvolgente una maggiore competenza nella gestione delle proprie emozioni. Nella scatola sono contenuti un libro ricco di indicazioni per l'insegnante e schede operative da utilizzare con i bambini, il gioco del pensare, del sentire e del fare, le carte delle emozioni e delle facce emotive e il barometro delle emozioni. Nel gioco del pensare, del sentire e del fare i partecipanti devono seguire un percorso sul tabellone lungo il quale si imbatteranno in alcune situazioni complesse dal punto di vista emotivo: per tutte queste situazioni dovranno spiegare come si potrebbero sentire se vi si trovassero coinvolti e cosa potrebbero pensare o fare per superarle. Le carte delle emozioni e delle facce emotive sono invece dei cartoncini con raffigurati dei volti che rappresentano diverse emozioni, e servono come base di partenza per svolgere alcune delle attività descritte nel volume. Il barometro delle emozioni, infine, è una ruota sulla quale sono rappresentate diverse emozioni; i bambini dovranno girarla e raccontare in quali occasioni si sono trovati nella situazione indicata dalla freccia del
In questo libro vengono descritti i tasselli fondamentali del metodo montessoriano, a scuola e tra le pareti di casa: il segreto dell'infanzia delinea infatti, passo dopo passo e in maniera chiara ed emozionante, l'intero percorso del bambino verso il risveglio della sua coscienza. In pagine che continuano a stupire per la loro modernità, maria montessori descrive l'istintivo e misterioso lavoro compiuto nei nostri primi anni di vita, la crescita libera dello spirito nella giovinezza, e non manca di proporre consigli pratici e amorevoli a quanti, dai genitori agli insegnanti, sono responsabili della crescita e hanno a cuore il mondo dell'infanzia. È un viaggio nell'intelligenza pratica ed emotiva dei bambini che ci permette, tra giocattoli e bugie, amore e incomprensioni, di scoprire quanto possa essere infantile a tratti il mondo degli adulti, e quanto profondi siano invece l'amore e l'intelligenza dei nostri figli.
Secondo il racconto dei vangeli, gesù, dopo l'ultima cena, si ritira nei pressi di un piccolo campo poco fuori gerusalemme: è il getsemani, l'orto degli ulivi. Alla testa di un gruppo di uomini armati, arriva giuda che indica gesù ai soldati baciandolo. Questo bacio è divenuto il simbolo dell'esperienza straziante del tradimento e dell'abbandono. Ma anche i suoi discepoli e pietro stesso, il più fedele tra loro, tradiscono il maestro lasciandolo solo. Nella notte del getsemani non c'è dio, ma solo l'uomo. È lo scandalo rimproverato a gesù: aver trascinato dio verso l'uomo. La notte del getsemani è la notte dove la vita umana si mostra nella sua più radicale inermità. In primo piano c'è l'esperienza dell'abbandono assoluto, della caduta, della prossimità irreversibile della morte e della preghiera. La notte del getsemani è la notte dell'uomo.
Il 30 settembre 1975, tre giovani neofascisti dei parioli - gianni guido, andrea ghira e angelo izzo - violentarono e torturarono due ragazze in una villa del circeo: rosaria lopez morì, e donatella colasanti si salvò fingendosi morta. In questo saggio, federica sciarelli ricostruisce l'intera storia dei tre aguzzini del circeo, dalle violenze che precedettero la notte dell'assassinio alle evasioni e al ritorno in carcere di guido e izzo, dal 'pentimento' di quest'ultimo al recente massacro dell'aprile 2005, quando izzo, in semilibertà, uccise la moglie e la figlia di un compagno di prigione.