Questo libro racconta un mistero: la morte di un editore, dovuta non si sa se a frode o a disgrazia, nella sua casa delle vacanze. Ne segue un indagine che chiama in causa tutti gli ospiti in prima persona. Finché la sua segretaria, una nubile di poche grazie e di molte virtù, risolve o crede di risolvere il caso. Bugiardino*genere – un'escursione domenicale nei territori del giallo: è quanto ha inteso concedersi gesualdo bufalino, tornando in libreria dopo una pausa di felice ma fallita apartheid. Il risultato è un'opera che corregge volentieri la passione col ghiribizzo, lo spirito di conseguenza con le fandonie dell'immaginario. Pagine da usarsi per giocattolo, dunque, ma dove s'avverte talvolta uno smarrimento. Come quando si vedono negli specchi d'un lunapark moltiplicarsi e contraddirsi le maschere della ragione. Argomento – conforme ai canoni, salvi gli arbitrii dell'ironia, il libro racconta un mistero: la morte d'un editore, dovuta non si sa se a frode o a disgrazia, nella sua casa delle vacanze. Ne segue un'indagine che chiama in causa tutti gli ospiti in prima persona. Finché la sua segretaria, una nubile di poche grazie e di molte virtù, risolve o crede di risolvere il caso. Intenzioni – curarsi scrivendo ma, fra i piaceri della scrittura, scegliendo il più ingenuo: lo stesso di chi riempie lo schema d'un cruciverba o disegna una freccia sul rovescio d'un francobollo. Mettere alla prova la compatibilità di certi eccessi di stile con le ingegnerie dell'intreccio. Intrattenere i lettori, proponendogli burle e trucchi, personaggi e macchiette rigorosamente incredibili. Tirare a salve (è stato anche il consiglio dei medici) su una sagoma fatta a propria immagine e somiglianza. *
Grazie al ritrovamento di documenti inediti e al referto di un'autopsia, gli autori hanno rinvenuto le tracce del sottile disegno eversivo, che ha consegnato la coscienza europea alla morsa delle forze distruttrici. Da dieci anni una guerra rovinosa insanguina l'europa. Solo la capitale asburgica conserva miracolosamente la sua opulenza: mentre carestia e devastazione cancellano un'intera epoca, a vienna si mangia, si beve e si balla. Il garzone protagonista di imprimatur e secretum, che in italia si era ormai ridotto alla vita di stenti dello spazzacamino, trova salvezza proprio nella città imperiale: atto melani, agente segreto del re sole, gli ha saldato un antico debito. I due vecchi amici si ritrovano, ma troppe cose sono cambiate. Melani, preda d'inconfessabili rimorsi, è giunto a vienna con una missione disperata: svelare al giovane imperatore asburgico un insospettabile tradimento, e fermare così la guerra. Di colpo la città è scossa da un brivido d'apprensione: è arrivato l'agà turco. Tra imperatore e sultano c'è pace, perché allora questa visita improvvisa? Ricevuto in udienza, l'agà accenna sinistramente al pomo aureo: così i giannizzeri a costantinopoli chiamano vienna quando fanno voto di schiacciarla sotto il giogo di allah, e con essa l'europa tutta. I torbidi eventi dei giorni successivi riveleranno rancori secolari e segrete connivenze: nessuno verrà risparmiato dall'ombra dell'infamia e del tradimento. Nell'incanto di paesaggi tersi e innevati, tra dervisci ottomani, cricche di goliardici studenti e incursioni nel malaffare notturno, aleggia l'inquietante interrogativo di veritas: chi sta con chi?
L'eroe di ayn rand, l'uomo dall'intelligenza vivace, indipendente nello stile e nelle scelte di vita, colui che con tenacia coltiva la propria razionalità alla ricerca della felicità attraverso il lavoro e la vita affettiva, perseguendo un comune obiettivo morale, può soltanto entrare in conflitto con gli uomini gretti, coloro che limitano il fiorire delle menti indipendenti in nome di una rigida difesa del collettivismo. Anche nella progredita america si può correre questo rischio e incappare nelle maglie della degenerazione e della corruzione morale. Come salvarsi? Per reagire alla pressione delle ideologie autoritarie l'uomo non deve sacrificarsi per gli altri né deve sacrificare gli altri a se stesso - né vittima, né carnefice -, ma reagire con attività organizzative e di propaganda, in nome della libertà e dell'indipendenza. «l'uomo che apparteneva alla terra», la seconda parte della «rivolta di atlante», è un romanzo ricco di azione e di pathos sulla temporanea sconfitta, e sulla rinascita della libertà dell'uomo.
Dopo la vittoria nella corsa a ostacoli, la successiva sfida a cavallo vede deku in seria difficoltà. Se non altro, trovarsi al centro dell'attenzione spingerà il ragazzo a dare il meglio di sé. E io non sarò da meno! Papà, mamma, guardatemi! Plus ultra! Dopo l'incredibile vittoria nella corsa a ostacoli del festival dello sport dello yuei, deku si trova in grave difficoltà nella sfida a cavallo. Ma l'essere al centro dell'attenzione gli serve da sprone per dare il meglio di sé ed essere di esempio per i compagni! In un mondo in cui essere supereroi è la normalità, nascere senza particolari poteri equivale a una vera e propria disgrazia! Izuku midoriya dovrà mettercela tutta per ottenere un superpotere, e nonostante l'impresa sembri impossibile qualcuno finirà per notare le sue capacità. Tutto è cominciato con la notizia della nascita di un 'bambino luminoso', e da quel momento la terra si è popolata di 'heroes', comportando un riassetto globale di ogni aspetto della vita.
Nella settimana che precede la pasqua, torna in israele kaminka, padre di tre figli ormai sposati, e marito di una donna chiusa da anni in manicomio. Abita negli stati uniti, ha una nuova compagna e aspetta un figlio. Sono dunque le pratiche del divorzio che kaminka deve avviare, ma il rientro in patria e in famiglia non avviene senza traumi. Davanti a un avvenimento così grave, vengono a galla i nodi irrisolti, le vecchie ferite, scatenando una crisi progressiva che esplode proprio il giorno di pasqua. Il dramma della famiglia sconvolta dalla divisione 'tardiva' dei genitori si arricchisce di una miriade di particolari che ne fanno un forte affresco di vita contemporanea, non soltanto israeliana.
Costantino è il primo imperatore cristiano. È il sovrano che si è convertito prima della battaglia di ponte milvio, dopo aver visto in cielo la croce con la scritta in hoc signo vinces, e che ha messo fine alle persecuzioni, concedendo libertà di culto ai cristiani. Ma cosa sappiamo realmente di lui? In passato la storiografia diffidava di costantino, giudicandolo un cinico politicante guidato da calcoli elettorali. Ma dall'ultimo dopoguerra fra gli storici si è diffuso un clima di ammirazione e di ossequio verso il protagonista di quella che molti ritengono la più grande svolta storica mai avvenuta. In questo libro fortemente polemico, alessandro barbero ci dice che è impossibile ricostruire con certezza il personaggio di costantino e che la storiografia recente dà prova di un'inquietante mancanza di spirito critico, sia nei toni celebrativi con cui presenta la figura dell'imperatore, sia nell'ingenuità con cui accetta come autentiche, fonti che meriterebbero un approccio ben più scettico e che, in realtà, se prese alla lettera - lungi dal giovare alla sua immagine - dipingerebbero il profilo poco edificante di un tiranno disturbato.
Christopher mcdougall, giornalista, ex inviato di guerra e runner dilettante, in questo libro ci racconta il suo viaggio avventuroso sulle tracce dei tarahumara, una popolazione che vive nei selvaggi copper canyon dello stato messicano di chihuahua. I tarahumara -
Il maestro del romanzo d'avventura 'meglio dirlo subito: È lo scrittore più amato dagli italiani' - la gazzetta dello sport david morgan sembra aver ricevuto dalla sorte tutte le fortune più desiderabili: è giovane, bello, unico erede di un impero economico immenso. Ma una sola è la sua vera passione: volare, librarsi con il suo aeroplano nei cieli africani, libero come un''aquila nel cielo'. Improvviso e travolgente, sarà poi l'amore per debra, scrittrice israeliana di successo, che aprirà davanti a lui la strada verso un nuovo futuro. Per difendere il legame che li unisce, a dispetto di ogni avversità e di un destino che pare accanirsi contro di loro, david, dovrà 'scendere sulla terra', e lottare mettendo in gioco tutto se stesso.