Nella serena atmosfera di un monastero inglese, un monaco sta accudendo le sue piante medicinali. È fratello cadfael, un tempo marinaio, poi crociato, ora padre erborista dell'abbazia benedettina di shrewsbury. Mite, paziente, devoto; un sant'uomo, con una particolarità: è il più grande detective che le cronache medievali ricordino. Il possesso delle reliquie di santa wìnifred ha scatenato una controversia fra i monaci di shrewsbury e gli abitanti di un pacifico borgo del galles. Dopo le trattative, e le minacce, a complicare le cose viene scoperto il cadavere di rhisiart, il principale oppositore dei monaci. Sulla piccola ma combattiva comunità sembra abbattersi la maledizione della santa. Ma fratello cadfael non si accontenta delle apparenze e, tra sospetti, reticenze e falsi indizi, riuscirà a far luce su un caso complicato e imbarazzante.
Tommaso nasce nell'ora più calda del giorno più caldo dell'estate più calda. 'È nato sotto una cattiva stella', dicono le comari. Ma quel bambino ha qualcosa di speciale. Sarà in grado di capire l'animo degli uomini con uno sguardo, di leggere il futuro, ma su di sé attirerà tanto il successo quanto la sventura. A un'esistenza segnata dall'abbandono e dall'ingiustizia tommaso opporrà una voglia di rivalsa che lo porterà a lasciare la sua città di mare e di confine, di matti e sognatori, per il mondo oscuro e spietato dell'alta finanza americana, trasformandosi da piccolo indiano dal cuore buono in cowboy dall'anima di pietra. La sua storia sarà attraversata da personaggi indimenticabili. La nonna vittoria, che cammina alzando la gonna sopra il ginocchio e incanta gli uomini. Ariel fiore, il giovane amico campione di nuoto, sempre buono, sempre bello, facile da amare e da tradire. Mila, la figlia del grande assicuratore, dagli occhi gialli come il miele e velenosi come il serpente. Federica manzon disegna una saga coinvolgente, la storia senza tempo di un uomo che lotta contro le lusinghe del lato oscuro. E al tempo stesso racconta, in una cronaca dura e originale, l'economia di inizio millennio, tra speculazioni crudeli e dissennate e l'onda nera e travolgente della crisi.
Il nuovo libro di uno degli scrittori italiani più amati dei nostri giorni. La prima si vestì da prostituta per offrirsi all'uomo desiderato. La seconda era prostituta di mestiere e tradì il suo popolo. La terza s'infilò di notte sotto le coperte di un ricco vedovo e si fece sposare. La quarta fu adultera, tradì il marito che venne fatto uccidere dal suo amante. L'ultima restò incinta prima delle nozze e il figlio non era dello sposo. Queste sono le sante dello scandalo. Cinque donne stanno nell'elenco maschile delle generazioni tra abramo e ieshu/gesù. Cinque casi unici forzano la legge, confondono gli uomini e impongono eccezioni. Le donne qui fanno saltare il banco, riempite di grazia che in loro diventa forza di combattimento.
Yuko è in grado di vedere cose che gli altri non vedono, e di indovinare i desideri e i pensieri di chi le sta intorno grazie a una sensibilità fuori dal comune. Compiuti quattordici anni, tutto sembra assumere sfumature misteriose, e il mondo si popola di bizzarre creature. Yuko sta imparando ad assegnare un colore a ogni stato d'animo e a ogni emozione; a insegnarglielo è kyu, il suo maestro di disegno, che ha il doppio dei suoi anni. Quando dal fusto di una pianta fuoriescono degli strani omini verdi, loro sono gli unici a vederli. Nello stesso istante, yuko assapora l'incanto sottile del primo amore. Sospesa tra realtà e immaginazione, un'adolescente va incontro alla vita accompagnata dagli affetti più cari, e scopre, giorno dopo giorno, i turbamenti del cuore, la tenerezza dei sentimenti e la difficoltà di diventare grande.
Inghilterra, 1915. Come ogni mattina, julia compie i rituali dell'attesa: lucida la casa alla perfezione, indossa l'abito più elegante che possiede e si acconcia i capelli, accorda il violoncello e poi si siede alla finestra. E aspetta. Aspetta che la promessa venga mantenuta, che suo marito peter torni dal fronte. Anche nadine aspetta, ripensando come ogni giorno a quell'amore tenero e spensierato sbocciato a londra, sotto la neve d'inverno. Quello che nutre per riley è un amore impossibile, contrastato aspramente dai genitori di nadine. Ed è proprio per conquistarli che riley è partito per il fronte, per quella guerra lampo che, dicevano tutti, sarebbe durata soltanto un inverno. Ma l'inverno si era sbagliato. Rose non ha tempo di aspettare. Infermiera in prima linea nel conflitto, ha visto troppi uomini feriti nel corpo quanto nell'anima aspettare soltanto una cosa, la morte. E c'è un filo sottile, fragile e capriccioso, fatto di messaggi dalla trincea, che rose ha visto troppe volte spezzarsi. Julia, nadine e rose sanno che quella maledetta guerra è una lunga attesa ma, unite dalla medesima determinazione e dall'imprevedibilità del destino, scopriranno che quest'attesa può essere interrotta solo in un modo: con il coraggio dei loro cuori.
Il magistrato raffaele cantone e il giornalista gianluca di feo tracciano il profilo di uno scenario inquietante: dall'economia alla politica, dalla magistratura alle forze dell'ordine, alla pubblica amministrazione, fino al giro d'affari che ruota intorno al calcio, non c'è ambito della vita pubblica meridionale che non conosca una zona grigia di collusione con la malavita organizzata. Le mafie hanno infatti imparato a limitare l'uso della violenza, si presentano come garanti della pace sociale, agiscono sottotraccia, comportandosi come una holding del terziario avanzato, con il suo pacchetto di servizi completi per le aziende, dalla protezione alla fornitura di manodopera a basso prezzo. Un'offerta in grado di trasformare gli imprenditori da vittime predestinate delle estorsioni in entusiasti clienti e complici. In queste pagine, coinvolgenti come quelle di un romanzo, cantone e di feo dimostrano, una volta di più, come la sfida della malavita organizzata riguardi non solo il sud, ma tutto il paese. Una sfida che è possibile vincere, ma che esige innanzitutto il coraggio di riconoscere il nemico anche quando si mimetizza in rassicuranti abiti borghesi.
Che fare se il ragazzo di cui siete perdutamente innamorate dai tempi della scuola è sull'altare di fronte a voi e sta per sposare la vostra migliore amica? Disperarsi? Rassegnarsi? Oppure ideare un piano diabolico per far saltare il matrimonio? Nessuna di queste opzioni è praticabile per savannah clark, che ha scelto di essere una damigella perfetta e un'amica fraterna, soffocando dentro di sé la gelosia. Ma dopo la cerimonia e il ricevimento, l'inaspettata visita di peter, lo sposo, fuggito da sua moglie e dalla fatidica prima notte, rimette tutto in discussione. Lui è sbronzo, sconvolto, forse non sa quel che dice, eppure sta per confessarle di essere sempre stato innamorato di lei. Un sogno che si avvera o la fine di un'amicizia? Impossibile capirci qualcosa: la balbettante dichiarazione di lui viene interrotta dalla mamma della sposa e il momento della verità è rimandato al ritorno dei due sposini dal viaggio di nozze. Rimasta sola con la propria ansia, savannah tenta di dimenticare peter: è sufficiente una serata a base di vodka e rin tin tin per trasformare il suo disperato bisogno di affetto e fedeltà nella folle e impulsiva decisione di ordinare su internet un cucciolo di pastore tedesco. Un cucciolo di cinquanta chili. Che le procurerà un bel po' di grane, ma anche una nuova e affascinante conoscenza: il dottor alex brandt, un bel veterinario dai lunghi capelli biondi e dal sorriso fantastico.
La società aristocratica romana vista attraverso gli occhi e le vicende di andrea sperelli, ricco, nobile e mondano, ma anche intellettuale di gusto e raffinato conoscitore delle arti, uno degli alter ego più riusciti della storia della nostra letteratura. Perché dietro sperelli c'è il giovane d'annunzio, percorso dalla malinconia, consapevole della fine di un mondo che sta per cedere il passo alla società di massa e ai suoi valori borghesi. Come quasi un secolo prima, agli albori della parabola risorgimentale, jacopo ortis aveva diffuso la sensibilità romantica in italia, ora, alla chiusura di quella parabola, andrea sperelli si fa tramite della nuova tendenza della cultura europea, l'estetismo. Prefazione di angelo panebianco.
Sono passati pochi mesi dal matrimonio dell'amata figlia, quando charitos si trova di fronte a uno strano caso, un omicidio inusuale. L'ex direttore di una grossa banca viene trovato morto nel suo giardino: decapitato in modo netto, probabilmente con una spada. Qualche giorno dopo un altro direttore di banca, stavolta un inglese, va incontro alla stessa sorte: decapitato con un colpo netto. Il fatto che la seconda vittima sia straniera mette tutti in agitazione: viene chiamata scotland yard per aiutare il nucleo antiterrorismo: ma il terrorismo non c'entra nulla. Contemporaneamente compaiono sui muri di atene, e a pagamento su un paio di giornali, annunci che incitano i cittadini a non preoccuparsi e a non pagare se si trovano alle strette per debiti con le banche. Non può succedergli nulla. Ovviamente, questo incitamento alla
'ma che cos'è vero, alla fine, di questa vita che se ne va, nessuno sa dove? Rispondere a questa domanda significa parlare di dio. ' io e dio di vito mancuso ruota intorno a questa domanda: una domanda intima, personale, che però coinvolge l'intera umanità, e dunque ciascuno di noi. In questo senso, per ogni uomo che viene sulla terra, cristiano o no, la partita della vita è sempre tra io e dio. Tuttavia oggi tenere insieme un retto pensiero di dio e un retto pensiero del mondo è molto difficile: così qualcuno sceglie dio per disprezzo del mondo, qualcun altro sceglie il mondo per noia di dio. Mentre molti non scelgono né l'uno né l'altro, forse perché non avvertono più quell'esigenza radicale dell'anima che qualcuno chiamava 'fame e sete di giustizia'. In pagine ricche di dottrina e di passione per la verità. Vito mancuso spiega e condivide le ragioni della sua fede in dio. È un percorso in cui non mancano puntate polemiche, basato su un'ampia riflessione, che supera di slancio la strettoia tra due posizioni in apparenza contrapposte, che negano entrambe la nostra libertà individuale: da un lato l'autoritarismo delle gerarchie religiose, dall'altro uno scientismo ateo e semplicistico. Ma una civiltà senza religione, o con una religione senza cultura, argomenta vito mancuso, perde inevitabilmente la propria coesione interna, schiacciata su una sola dimensione, in balia di un egoismo molto prossimo al cinismo o alla disperazione.