'per un momento è stato come se guardassi un ragazzo che non avevo mai visto. Voglio dire, non il figlio del presidente, ma un ragazzo molto simpatico e carino che frequentava la mia stessa classe di arte e che amava lo stesso,tipo di musica che piaceva a me e che aveva detto una cosa carina sui miei stivali. Era come se stessi guardando david, il vero david, per la prima volta. ' età di lettura: da 12 anni.
Samantha, quindici anni, ha già i suoi problemi: sua sorella è la ragazza più popolare della scuola e ha un ragazzo, di cui anche lei è innamorata. Prende pessimi voti in tedesco e per punizione i suoi la costringono a frequentare delle lezioni di disegno. Ma dal momento in cui per puro caso salva da un attentato il presidente degli stati uniti la sua vita non è più la stessa. Nominata ambasciatrice degli adolescenti alle nazioni unite, comincia a frequentare la casa bianca. Età di lettura: da 12 anni.
Hyattsville, maryland, primi anni sessanta. Joan medford è giovane, sexy e vedova. Suo marito è morto in un incidente automobilistico, le cui circostanze restano misteriose. Con il fiato sul collo di polizia e familiari, un bambino da crescere e il mutuo da pagare, joan è costretta a rimboccarsi le maniche e a trovarsi un lavoro. Al garden of roses cercano una ragazza bella e disinvolta che serva ai tavoli in hot pants e camicetta scollata, e lei sa che le mance dei clienti più facoltosi potranno aiutarla a rimettere insieme i pezzi della sua vita. Nel bar incontra due uomini: un giovanotto attraente, ambizioso e sfrontato che le fa ribollire il sangue nelle vene, e un uomo anziano, molto malato ma dannatamente ricco, in grado di darle la sicurezza che vuole per sé e per suo figlio. La 'ragazza dei cocktail' deve prendere una decisione, ma quando tutto sembra andare per il verso giusto, si troverà incastrata in una trappola mortale. In un romanzo ruvido e sensuale, ritrovato trentacinque anni dopo la sua morte e finora inedito in tutto il mondo, james mallahan cain dà voce - e corpo - all'ultima dark lady della letteratura americana. Postfazione di charles ardai.
Il sole dei morenti è l'ultimo romanzo scritto da jean-claude izzo prima della sua prematura scomparsa. È il suo capolavoro: una struggente esplorazione del potere distruttivo dell'amore, la storia di un uomo che cerca l'amore e non lo trova, e per questo viene relegato ai margini della società. Il merito di izzo è di riuscire a farci identificare con un destino apparentemente estremo, quello di un essere umano che ha perso tutto. Quando i pompieri portano via il corpo di titì, l'unico amico rimastogli, morto di freddo in una stazione del metrò parigino, rico decide che è ora di andarsene, lasciare parigi per il sud. Se deve morire, tanto vale morire al sole. Nel suo viaggio incontra altri disperati come lui, persone finite sulla strada seguendo percorsi di vita diversi e che reagiscono diversamente, chi con solidarietà chi con cattiveria. In fondo al viaggio c'è marsiglia e la speranza di rivedere lea, il grande amore della sua gioventù.
La terra nascosta è circondata da una catena montuosa pressoché impenetrabile, nella quale si aprono soltanto cinque passaggi, difesi dalle cinque stirpi dei nani. All'interno, uomini, elfi e nani vivono in armonia, governati e protetti dai sei maghi che controllano le porte d'accesso. Improvvisamente, però, la porta che chiude il passo settentrionale viene aperta e un esercito di orchi e albi - creature simili agli elfi, ma votate al male - comincia a infiltrarsi e a soggiogare parte dei territori. Tuttavia le forze oscure sanno che, per conquistare il dominio assoluto della terra nascosta, devono spezzare l'unione dei maghi e individuano colui che può tradire gli altri: nudin, uno stregone assetato di conoscenza che cede alle lusinghe dell'ombra. Adesso le orde degli invasori possono dilagare e ai popoli della terra nascosta non rimane che un'unica speranza: secondo un'antica leggenda, infatti, la sola arma che può uccidere un mago posseduto dallo spirito del male è la lama di fuoco, un'ascia costituita dai metalli più preziosi, che deve essere forgiata col fuoco del drago e battuta in una fucina sotterranea. Chi potrà compiere un'impresa tanto estrema?
Non c'è posto per un bambino storpio in una famiglia spartana, così talos viene abbandonato in fasce e salvato da un vecchio pastore che gli insegnerà ad opporsi a un destino già assegnato. Il coraggio e l'ostinazione faranno di lui un arciere abile e possente, al servizio del prepotente ma intrepido brithos. Senza sapere che un filo di sangue unisce il loro passato. E il loro futuro. Fino a quando talos non scoprirà qual è davvero il sentiero del suo destino. Età di lettura: da 12 anni.
Le poesie di 'verrà la morte' non attingono alla vena epica di 'lavorare stanca'. Dall'oggettivazione narrativa fanno ritorno al soggettivismo lirico, ma trascendono l'antico limite della confessione e dello sfogo nella sottile sapienza d'un linguaggio poetico che si fa numero, immagine, valore musicale.
Nato nel 1777, richard sharpe non ha avuto una vita facile. Figlio di una prostituta, ha trascorso l'infanzia in un orfanotrofio e ha dovuto imparare a rubare e a difendersi per sopravvivere. E quando si macchia addirittura di omicidio diventa un fuorilegge con un'unica speranza di salvezza: arruolarsi nell'esercito di sua maestà. Questo è richard sharpe: un uomo duro, temprato dalle difficoltà della vita, ma coraggioso e leale. L'esercito gli permette di essere rispettato, ma, quando i regolamenti si pongono in contrasto con la giustizia, è a quest'ultima che sharpe dà retta. Ed è proprio questa sua innata onestà che lo porterà a guadagnarsi la stima dei suoi soldati, tuttavia anche a scontrarsi con i potenti.
Tornano le avventure di ian aranill e della spietata compagnia di mercenari dei senzanima. Una vicenda tesa, cruda e sanguinaria, che pone il giovane dragonero di fronte alla disumana realtà dei saccheggi e delle razzie che accompagnano i movimenti di un esercito. Ian dovrà fare i conti con la propria coscienza, mentre intorno a lui il mondo sembra avvampare in una fiamma d'odio!
Un'antologia dell'opera poetica di poe - venti liriche che coprono tutto il ventennio o poco più della sua attività -, dalle prime prove agli ultimi capolavori. Liriche apprezzate tra l'altro da baudelaire, valéry, mallarmé, e che hanno ispirato artisti come gustave dorè. In appendice 'la filosofia della composizione', che ricostruisce il processo creativo del 'corvo' e che al contempo delinea i tratti fondamentali dell'estetica di poe.