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Classifica Libri CATEGORIA (E SOTTOCATEGORIE)
Classici, Poesia, Teatro E Critica

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Libri in questa classifica: 1073

Pagina 56 di 108

Posizione in classifica: 551

L' Arte Di Correre

Haruki Murakami

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

L" Arte Di Correre
Quando, nel 1981, murakami chiuse peter cat, il jazz bar che aveva gestito nei precedenti sette anni, per dedicarsi solo alla scrittura, ritenne che fosse anche giunto il momento di cambiare radicalmente abitudini di vita: decise di smettere di fumare sessanta sigarette al giorno, e - poiché scrivere è notoriamente un lavoro sedentario e murakami per natura tenderebbe verso una certa pinguedine - di mettersi a correre. Da allora, di solito scrive quattro ore al mattino, poi il pomeriggio corre dieci o più chilometri. Qualche anno più tardi si recò in grecia dove per la prima volta percorse tutto il tragitto classico della maratona. L'esperienza lo convinse: da allora ha partecipato a ventiquattro di queste competizioni, ma anche a una ultramaratona e a diverse gare di triathlon. Scritto nell'arco di tre anni, 'l'arte di correre' è una riflessione sulle motivazioni che ancora oggi spingono l'ormai sessantenne murakami a sottoporsi a questa intensa attività fisica che assume il valore di una vera e propria strategia di sopravvivenza. Perché scrivere - sostiene murakami - è un'attività pericolosa, una perenne lotta con i lati oscuri del proprio essere ed è indispensabile eliminare le tossine che, nell'atto creativo, si determinano nell'animo di uno scrittore. Al tempo stesso, questo insolito libro propone però anche illuminanti squarci sulla corsa in sé, sulle fatiche che essa comporta, sui momenti di debolezza e di esaltazione che chiunque abbia partecipato a una maratona avrà indubbiamente provato.
Punteggio: 750
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 20/04/2021

Posizione in classifica: 552

Il Passo Del Vento
Sillabario Alpino

Mauro Corona

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Il Passo Del Vento<br>Sillabario Alpino
Parlare di montagna equivale a parlare dell'intera esistenza, e di come in essa si intende prendere posto. E amare la montagna significa stare al mondo con franchezza, desiderio di avventura, accortezza e spirito di solidarietà, rispetto per la vita in tutte le sue manifestazioni. «un deposito di memorie, un vademecum, una filosofia di vita» – il venerdì «un deposito di memorie, ma anche una filosofia di vita» – la lettura «aprii le pagine del libro di vetta, ingiallite ed erose dal vento, presi la mia matita e scrissi che avrei desiderato rimanere lassù per sempre. E lo riscriverei ancora. Perché se intorno a noi tutto cambia, le montagne no. Le montagne non tradiscono. » mauro corona e matteo righetto, gli scrittori italiani più autorevoli sull'argomento, danno voce a ciò che per loro la montagna rappresenta, attingendo a un ricchissimo tesoro di esperienze personali, qui condensate in brevi racconti, epigrammi fulminanti, descrizioni di paesaggi naturali di bellezza inesprimibile. In queste pagine troviamo l'asprezza della roccia e la sfida delle vette, ma anche la carezza accogliente dei boschi, il ritmo lento del passeggiare; i ricordi vivissimi di un tempo che non esiste più e la consapevolezza urgente delle responsabilità da assumersi perché gli ambienti naturali possano sopravvivere ed essere il futuro dei nostri figli. I sedici milioni di abeti distrutti dal ciclone che si è abbattuto sulle dolomiti alla fine del 2018 evocano i caduti della prima guerra mondiale, perché «gli alberi sono come le persone, e le foreste sono intere comunità». La descrizione di un camoscio, che con abilità di equilibrista si muove tra i picchi più impervi, sfocia in una riflessione sul cambiamento del ruolo del padre nella società contemporanea, una figura ormai così priva di spigoli da rendere difficile assumerla come riferimento e appoggio. E invece, dal momento che gli esseri umani sono alpinisti inconsapevoli e chi «guarda il cielo sente la vertigine della bellezza ma anche il vuoto del precipizio», l'appiglio è cruciale, nell'arrampicata come nella vita. La narrativa potente di due grandi scrittori in un libro che si legge con la facilità e la soddisfazione con cui si raccolgono i mirtilli, grazie alla struttura classica e accattivante del sillabario.
Punteggio: 745
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 31/03/2023

Posizione in classifica: 553

Mi Sono Perso In Un Luogo Comune
Dizionario Della Nostra Stupidità

Giuseppe Culicchia

Classici, poesia, teatro e critica - Saggi

Mi Sono Perso In Un Luogo Comune<br>Dizionario Della Nostra Stupidità
Giuseppe culicchia, con molta voglia di giocare e altrettanta di mettersi in gioco, ha dato forma a una sua personalissima versione del dizionario dei luoghi comuni. «addominali - ciò che conta in un uomo oltre alla carta di credito. Io che non ho mai badato a queste cose, un giorno ho scoperto che avrei dovuto averceli a tartaruga. Sono subito corso a specchiarmi, e ho constatato che invece ce li avevo a foca. Avete presente le foche? Ecco, io ne ho una che dorme beata lí dove dovrebbe esserci una tartaruga. Ora, quanto è tenera una foca addormentata? Perché svegliarla? E come dirle che dovrebbe sloggiare per far posto a una tartaruga? » ma quanto siamo stupidi? E soprattutto: come? Inutile girarci intorno: ogni volta che ci scappa una frase fatta, è l'ottusità del mondo che si sta impossessando di noi. Basta ascoltare le conversazioni sui tram, guardare i telegiornali, partecipare alle cene di sedicenti intellettuali. Oppure, semplicemente ascoltare ciò che ci esce di bocca. È questo che ha fatto giuseppe culicchia: con molta voglia di giocare e altrettanta di mettersi in gioco, ha dato forma a una sua personalissima versione del dizionario dei luoghi comuni. Perché capita a ciascuno di noi, molte volte al giorno, di perdersi in un luogo comune. E questo libro ci farà ridere, prima di tutto di noi stessi. Mi sono perso in un luogo comune contiene frammenti di comicità pura, ma anche riflessioni piú malinconiche – sempre all'insegna dell'intelligenza. Un testo che si può leggere come si vuole: rispettando l'ordine alfabetico o aprendo le pagine a caso, divorandolo in una sola notte o a poche pillole al giorno. Comunque lo si affronti, ci si vedrà allo specchio, perché è un ritratto di tutti noi, sorpresi – nei nostri salotti reali o immaginari – a parlare senza pensare davvero, pronunciando frasi impronunciabili.
Punteggio: 745
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 25/03/2025

Posizione in classifica: 554

L' Aula Vuota
Come L'Italia Ha Distrutto La Sua Scuola

Ernesto Galli Della Loggia

Classici, poesia, teatro e critica - Studi sociali

L" Aula Vuota<br>Come L"Italia Ha Distrutto La Sua Scuola
Grazie non poco alla sua scuola - in particolare grazie alle sue maestre che per prime affrontarono l'ignoranza nazionale - l'italia del novecento, partita da condizioni miserabili, arrivò a essere tra le principali economie del mondo. Ma oggi quella stessa scuola è lo specchio del declino del paese. Abbandonata dalla politica con la scusa dell'«autonomia», essa appare sempre più dominata dal conformismo intellettuale, da un'inconcludente smania di novità e da un burocratismo soffocante che ne stanno decretando la definitiva irrilevanza sociale. Ernesto galli della loggia cerca di comprenderne le ragioni sullo sfondo della nostra storia indagando le origini e l'impatto, deludente quando non distruttivo, che hanno avuto le riforme succedutesi negli ultimi decenni e smontando le interpretazioni più convenzionali su cosa fecero o dissero veramente personaggi chiave come giovanni gentile e don lorenzo milani. Chi l'ha detto che cambiare sia sempre meglio di conservare? E che la prima cosa sia necessariamente di sinistra e la seconda di destra? Il libro mette sotto accusa i miti culturali responsabili della crisi attuale: l'immagine a tutti i costi negativa dell'autorità, l'obbligo assegnato alla scuola di adeguarsi a ciò che piace e vuole la società (dal digitale al disprezzo per il passato), la preferenza del «saper fare» sul sapere in quanto tale, la didattica «attiva» e di gruppo. Altrettanti ideologismi che sono serviti a oscurare il ruolo dell'insegnante, la misteriosa capacità che dovrebbe essere la sua di trasmettere la conoscenza e con essa di assicurare un futuro al nostro passato.
Punteggio: 745
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 20/12/2021

Posizione in classifica: 555

Shakespeare
Una Biografia

Peter Ackroyd

Classici, poesia, teatro e critica - Letteratura: teoria

Shakespeare<br>Una Biografia
La biografia non è una ricostruzione accademica né didascalica della vita di shakespeare, ma un vero e proprio romanzo, il libro di uno scrittore su uno scrittore, un'opera brillante che avvince e intrattiene. «peter ackroyd dimostra di essere nato per scrivere esattamente questo libro. La sua carriera letteraria ha raggiunto il culmine con quest'opera». - daily mail «ackroyd conosce la drammaturgia scespiriana e il modo in cui shakespeare elaborava le sue ricerche e la sua scrittura molto meglio dei biografi accademici». - financial times il romanzo della vita di shakespeare: così può essere definita questa monumentale biografia che penetra così a fondo nel mondo e nelle vicende più salienti dell'esistenza del genio inglese da apparire più come l'opera di uno scrittore coevo che quella di un biografo del ventunesimo secolo. Shakespeare nacque a stratford il 23 aprile del 1564 e morì nella stessa piccola città inglese il 23 aprile del 1616. Gli amici di stratford furono i suoi amici di sempre, le persone che accompagnarono l'intera sua esistenza. Lavorò in teatro, recitando nelle prime sale londinesi e riscrivendo e componendo per una serie di compagnie determinate quali «the queen's men», «the lord chamberlain's men» e «the king's men». Un piccolo mondo, preciso, costante. Peter ackroyd ci accompagna innanzi tutto nel paesaggio di questo mondo. Percorre le strade di stratford e londra, a cavallo tra cinquecento e seicento, come se appartenesse pienamente a quel tempo. Descrive l'ambiente teatrale come se fosse uno spettatore elisabettiano e assistesse alle prime rappresentazioni delle tragedie e delle commedie. Scrive dello shakespeare attore, drammaturgo e poeta, e dunque della sua cerchia di impresari, attori e coautori e della loro «comunanza di sentimenti». Ritesse, insomma, non solo la tela dell'epoca di shakespeare, ma ne ravviva i colori e le sfumature come se fossero appena dipinti.
Punteggio: 743
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 04/06/2025

Posizione in classifica: 556

Quasi Quasi Faccio Anch'io Un Corso Di Scrittura
Manuale Per Difendersi Dagli Scrittori Inutili

Gordiano Lupi

Classici, poesia, teatro e critica - Studi sociali

Quasi Quasi Faccio Anch"io Un Corso Di Scrittura<br>Manuale Per Difendersi Dagli Scrittori Inutili
Un libro che parla di scrittura, di scrittori senza sangue, che vivono di 'scuole di scrittura' più che delle cose che scrivono. Un libro che mette alla berlina gli editori a pagamento e gli inutili concorsi letterari dove tutti vincono, basta pagare. Un libro che parla dell''editore unico nazionale' e di un'editoria di regime che produce salvo eccezioni libri inutili, dannosi, devastanti. Un libro dove i protagonisti sono nori, pinketts, baricco, mozzi, drago, covachich, busi e tanti altri che si definiscono pomposamente 'letteratura italiana contemporanea'. Dopo editori a perdere si parla di scrittori a perdere.
Punteggio: 741
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 14/12/2021

Posizione in classifica: 557

Quasi Quasi Faccio Anchio Un Corso Di Scrittura
Manuale Per Difendersi Dagli Scrittori Inutili

Gordiano Lupi

Classici, poesia, teatro e critica - Studi sociali

Quasi Quasi Faccio Anchio Un Corso Di Scrittura<br>Manuale Per Difendersi Dagli Scrittori Inutili
Un libro che parla di scrittura, di scrittori senza sangue, che vivono di
Punteggio: 741
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 10/11/2023

Posizione in classifica: 558

Ogni Volta Che Mi Baci Muore Un Nazista

Guido Catalano

Classici, poesia, teatro e critica - Poeti

Ogni Volta Che Mi Baci Muore Un Nazista
Qualcuno lo chiama 'criminale poetico seriale', qualcun altro lo ha definito 'l'ultimo dei poeti'. Ma chi è in realtà guido catalano? Per scoprirlo, basta leggere i suoi versi: chi lo ha fatto giura di non essere più riuscito a smettere. Molti si sono emozionati, tutti confessano di aver riso a crepapelle, c'è chi alla fine si è pure innamorato. In questa raccolta ci sono poesie per tutte le occasioni: quelle da leggere da soli la sera, accoccolati sotto il piumone, e quelle da declamare a voce alta; quelle per fare colpo sulla persona che ti piace; quelle per chi sogna labbra lontane. Ci sono poesie per chi è stato mollato e per chi, più modestamente, aspetta soltanto di far bollire le carote. Ci sono fidanzate vecchie e nuove, sbronze sotto la luna, invasioni di zombie. Ma anche tanta vita quotidiana: l'ispirazione che non arriva, i black-out estivi e un mondo di rondini, muratori e passanti ubriachi che si fa beffe del poeta al lavoro. Di nazisti, invece, non ce n'è nemmeno uno: il tasso di baci presente in queste pagine non l'avrebbe consentito. Catalano è il poeta che ha infranto le gabbie in cui si vorrebbero relegati i poeti per prendersi uno spazio di cui si ignorava l'esistenza, sorprendendo critica e pubblico con i suoi reading in giro per l'italia, e adesso ci racconta i 'piccoli fatti felici' della vita e dell'amore come solo lui sa fare. Conquistandoci senza rimedio, un bacio dopo l'altro.
Punteggio: 737
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 26/12/2022

Posizione in classifica: 559

H
P
Lovecraft
Contro Il Mondo, Contro La Vita

Michel Houellebecq

Classici, poesia, teatro e critica - Narrativa e prosa

H<br>P<br>Lovecraft<br>Contro Il Mondo, Contro La Vita
Howard phillips lovecratt, il più grande autore di letteratura fantastica del novecento, è l'oggetto e insieme il soggetto di questo testo scritto da michel houellebecq 'come se si trattasse del mio primo romanzo'. Fondendo in un sapiente collage elementi biografici e analisi del testo, apparati critici e aneddotica, saggio e racconto, l'autore più trasgressivo del panorama letterario francese ha saputo offrire un tributo viscerale e appassionato all'autore che più ama, e soprattutto alla creatura più amata, quella 'letteratura del sogno' di cui h. P . Lovecraft fu esponente a tutt'oggi insuperato.
Punteggio: 737
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/12/2022

Posizione in classifica: 560

Eroi Di Carta
Il Caso Gomorra E Altre Epopee

Alessandro Dal Lago

Classici, poesia, teatro e critica - Studi sociali

Eroi Di Carta<br>Il Caso Gomorra E Altre Epopee
'gomorra' è uno dei casi più clamorosi di bestseller globale degli ultimi decenni, ma è anche molto di più. Dal lago decostruisce i meccanismi che hanno fatto di gomorra uno straordinario successo editoriale e del suo autore un esempio di eroismo civico. Da quando è stato minacciato dalla camorra, saviano è circonfuso da un alone di eroismo che si riverbera sul libro. Ne consegue la difficoltà estrema di leggerlo criticamente. In questo saggio, dal lago cerca di venire a capo del fenomeno saviano-gomorra, analizzando esclusivamente ciò che l'autore ha scritto, senza entrare nel merito del gossip che inevitabilmente accompagna un successo letterario planetario. Il caso saviano è un esempio di costruzione letteraria che assolve una certa funzione, in fondo consolatoria e rassicurante, in un mondo in cui il conflitto politico è stato sostituito dalle contrapposizioni morali o moralistiche.
Punteggio: 735
                 

Ultimo aggiornamento punteggio: 29/07/2021

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