Un'antica leggenda riporta una storia immortale di passione tra dei e umani. Narra del bellissimo dio amore, figlio di venere, che perde la testa per la mortale psiche, figlia di un grande re. Per nascondere la propria infatuazione alla madre, gelosa della bellezza della ragazza, amore decide di unirsi a lei solo di notte, celandole la propria identità. Psiche sa che le è vietato vederlo e lo accetta, fino a quando non sente la necessità di ribellarsi per conoscere finalmente la verità.
La virtù dell'egoismo presenta l'etica randiana, basata sulla metafisica realistica dell'«egoismo razionale»: la vita dell'uomo come fine e valore in sé. Ne discende una concezione politica incardinata sui diritti umani intesi come diritti di proprietà, sul capitalismo come unica società razionale coerente con la libertà e la prosperità, sul governo limitato come garanzia di difesa esterna, ordine interno e risoluzione delle controversie. Da vent'anni ormai un classico del catalogo liberilibri.
Da un materiale di migliaia di pagine e di oltre cento conversazioni, è stata ricavata una scelta, distribuita tematicamente in varie sezioni: le origini di kapuscinski, le ragioni che lo hanno portato a scegliere la professione di reporter, il suo approccio alla materia, la sua visione del mestiere, il modo di scrivere, gli stili adottati, le tematiche dei singoli libri, la profonda trasformazione del mestiere di reporter rispetto all'epoca in cui non imperversavano i media. Questo libro è un'occasione per comprendere i ferri del mestiere di un grande reporter e il modo di adoperarli sia dal punto di vista tecnico che morale. Per conoscere la profonda etica umana e ontologica di un uomo cresciuto nella miseria più nera che nel suo lavoro mette al primo posto la comprensione e il rispetto per le sofferenze degli altri. Dietro alla professionalità di kapuscinski sta infatti qualcosa di molto speciale, di mite e nello stesso tempo durissimo: la vocazione.
Sono tre miliardi e mezzo. Sono più giovani di noi, lavorano più di noi, studiano più di noi. Hanno schiere di premi nobel. Guadagnano stipendi con uno zero in meno dei nostri. Hanno arsenali nucleari ed eserciti di poveri. È
Il fascino e l'invidia, la sottile crudeltà e l'ambivalenza, le sfumature e le ombre nel rapporto tra due donne di diversa condizione e fortuna. Il legame tra una povera pianista - l'accompagnatrice - e una cantante di successo. Scritto nel 1934 e pubblicato nel 1985 in francia, è stato accolto con grande favore dalla critica e dal pubblico, imponendo all'attenzione una scrittrice che con blok e gorkij, pasternak e nabokov, e i molti altri autori da lei frequentati, appartiene a pieno titolo alla storia letteraria e intellettuale del novecento.
1944. Mancano poche settimane al d-day. Per sviare l'attenzione dei tedeschi dalle coste della normandia, dove avverrà lo sbarco, gli alleati hanno radunato una finta armata nella regione dell'east anglia. Il depistaggio sembra funzionare, ma un agente tedesco scopre la messinscena. Senza che il sservizio segreto britannico si sia mai accorto della sua pericolosa presenza, sono ormai parecchi anni che vive a londra in incognito. Il suo nome in codice è l'ago ed è stato scelto personalmente dal fürher.