Immigrato, attaccabrighe, ribelle, megalomane, sprezzante e perennemente in lite con tutti. È arturo gabriel bandini, alter ego di john fante, il protagonista di queste storie. Bandini è l'antieroe per eccellenza che cattura il lettore fin dalle prime pagine di 'aspetta primavera, bandini' dove, in un inverno desolante, facciamo la conoscenza di questo quattordicenne italo-americano ancora ignaro delle proprie potenzialità e impegnato ad adorare il padre svevo. Negli altri tre atti della saga raccolti in questo volume, cioè 'la strada per los angeles', 'chiedi alla polvere', da tutti considerato il capolavoro di fante, e 'sogni di bunker hill', l'aspirante scrittore vive i suoi quotidiani fallimenti senza mai riuscire a coronare i propri sogni di gloria. Come scrive pier vittorio tondelli, la voce di fante è un impasto di humour, candore e cattiveria, che ne ha fatto uno scrittore amatissimo anche dal pubblico dei più giovani che in lui e nel suo alter ego hanno riconosciuto il prototipo di tutti gli sbandati-sognatori che hanno popolato la letteratura, non solo americana, dei nostri anni. Con uno scritto di dan fante.
Due romanzi brevi - o racconti lunghi, che dir si voglia - che mettono in risalto la vena fantastica e corrosiva di michail bulgakov. Si tratta a tutti gli effetti di opere di 'scienza fantastica', più che di fantascienza in senso tradizionale, nelle quali bulgakov utilizza le possibili conseguenze di pericolosi (e affascinanti) esperimenti scientifici per mettere in ridicolo la dittatura sovietica, la sua chiusura mentale, la sua rigidità normativa. Il protagonista di 'le uova fatali' è uno zoologo che, quasi per caso, mette a punto un 'raggio della vita' in grado di accelerare miracolosamente lo sviluppo cellulare. Una scoperta destinata a provocare conseguenze mostruose e grottesche. 'cuore di cane' racconta invece il tentativo di trasformare un cane in una creatura in qualche modo umana tramite il trapianto di ipofisi e testicoli di un ubriacone morto. Il randagio finira con l'ereditare i peggiori difetti di entrambe le sue nature. Due piccoli ma incisivi capolavori della letteratura del novecento, capofila di un intero filone di letteratura fantastica.
Si chiama erik maria bark ed è l'ipnotista più famoso di svezia. È a lui che si rivolge la polizia quando un testimone è sotto shock e non parla. Adesso c'è un paziente che ha bisogno di lui: björn è l'unico a sapere cos'è successo veramente in casa sua, cosa è accaduto a sua moglie, susanna, e quali siano le tracce che lui stesso ha inavvertitamente cancellato. Sa tutto, ma non riesce a ricordare. E björn deve ricordare, in fretta. Perché susanna è solo l'ultima vittima di un killer che sta terrorizzando stoccolma e che presto colpirà di nuovo. Il killer osserva, assedia. Filma tutto e invia il video alla polizia, come per sfidare le forze dell'ordine. Poi entra in casa, insegue le vittime stanza dopo stanza, e uccide. Perché è la morte in persona, e ha la certezza di essere inafferrabile. Erik maria bark è l'unica persona in grado di scovare, nella mente di björn, degli indizi che permettano di fermare la strage. Quello che erik non sa è che durante l'ipnosi emergeranno dei dettagli che lo riguardano. Dettagli del suo passato. Dettagli incriminanti. Quello che erik non sa è che l'unica persona che si fidava di lui, l'unico poliziotto capace di raccogliere la sfida del killer, non può più aiutarlo. Il poliziotto si chiama joona linna ed è scomparso nel nulla da un anno. È stato dichiarato morto dalle autorità. E l'ipnotista deve affrontare da solo l'orrore che si annida nella sua stessa mente.
Una giornata d'inverno, un paesino isolato dalla neve, in mezzo alla desolazione della brughiera vicino a dartmoor e alla sua famigerata prigione. A sittaford house la signora willett, che dal sudafrica è venuta a passare la stagione invernale in questa remota località del devon insieme alla figlia violet, tiene salotto, come sempre. Per passare il pomeriggio, gli ospiti decidono di fare una seduta spiritica. Ma quello che doveva essere un gioco si trasforma in un incubo: gli spiriti, infatti, annunciano che il capitano trevelyan, il proprietario di sittaford house che ha ceduto in affitto la sua casa alle willett ritirandosi in una vicina cittadina, è stato assassinato proprio in quel momento. Tutti gli astanti sono sconvolti. Il maggiore burnaby, vecchio compagno del capitano, si precipita a casa dell'amico dove fa una sconvolgente scoperta.
Fantasmagorico, geniale e potente affresco che cattura lo spirito dell'america ai primi del novecento, ragtime è il libro con cui doctorow ha cambiato il concetto stesso di romanzo. Tutto comincia nel 1906 in casa di una ricca famiglia nello stato di new york. Ma subito la linea che separa realtà e immaginazione magicamente sparisce. Henry ford, emma goldman, j. P . Morgan, evelyn nesbit, sigmund freud, harry houdini entrano ed escono dal racconto, incrociandosi con i membri di quella famiglia e con gli altri personaggi creati da doctorow, in particolare un im-migrato dell'est europeo di origine ebraica e un elegante pianista nero. Intorno c'è la new york d'inizio secolo con i suoi mille volti, la ricchezza e la povertà, il razzismo, il progresso e i ghetti, una città che soffre ma che ha voglia di futuro. Pubblicato nel 1975, opera di uno scrittore che ha affrontato con coraggio le ambiguità della storia del suo paese sempre affascinato dalla bellezza e dal genio dell'esperimento americano, ragtime è il romanzo che ha posto doctorow fra i grandi autori del novecento. Come ha scritto don delillo, 'la prosa di doctorow crea il proprio paesaggio e si trasforma in una forza di opposizione al potere della realtà sociale'.
Il 27 dicembre 1904, il teatro duke of york di londra mise in scena la commedia 'peter pan. The boy who wouldn't grow up' dello scrittore scozzese barrie. Fu un trionfo. Ma anche l'inizio di un equivoco. Le successive rielaborazioni letterarie operate dallo stesso barrie offuscarono infatti la carica 'demoniaca' del testo teatrale. L'androgino peter incarna l'immaturità, l'archetipo di un 'complesso' che affligge una consistente parte di individui moderni (tanto che c'è stato chi ha definito il fenomeno 'sindrome di peter pan'). È anche il simbolo svolazzante del sogno utopico, come vita e come nulla. Viene qui tradotto per la prima volta in italiano il testo teatrale che ha dato origine al ciclo di peter pan. Si ha così l'occasione di scoprire un testo profondo e complesso, a volte ironico, estremamente bello, lontano dal classico stereotipo del 'libro per bambini'.
Si chiama erik maria bark ed è l'ipnotista più famoso di svezia. È a lui che si rivolge la polizia quando un testimone è sotto shock e non parla. Adesso c'è un paziente che ha bisogno di lui: björn è l'unico a sapere cos'è successo veramente in casa sua, cosa è accaduto a sua moglie, susanna, e quali siano le tracce che lui stesso ha inavvertitamente cancellato. Sa tutto, ma non riesce a ricordare. E björn deve ricordare, in fretta. Perché susanna è solo l'ultima vittima di un killer che sta terrorizzando stoccolma e che presto colpirà di nuovo. Il killer osserva, assedia. Filma tutto e invia il video alla polizia, come per sfidare le forze dell'ordine. Poi entra in casa, insegue le vittime stanza dopo stanza, e uccide. Perché è la morte in persona, e ha la certezza di essere inafferrabile. Erik maria bark è l'unica persona in grado di scovare, nella mente di björn, degli indizi che permettano di fermare la strage. Quello che erik non sa è che durante l'ipnosi emergeranno dei dettagli che lo riguardano. Dettagli del suo passato. Dettagli incriminanti. Quello che erik non sa è che l'unica persona che si fidava di lui, l'unico poliziotto capace di raccogliere la sfida del killer, non può più aiutarlo. Il poliziotto si chiama joona linna ed è scomparso nel nulla da un anno. È stato dichiarato morto dalle autorità. E l'ipnotista deve affrontare da solo l'orrore che si annida nella sua stessa mente.
Ancora una volta michael connelly riesce a creare un universo che supera i confini della narrativa di genere per avvicinarsi alla vera letteratura. Mickey haller è un uomo complicato, con una vita complicata. Deve fare i conti con un passato di eccessi, con una figlia che non vuole più saperne di lui e, più prosaicamente, con le necessità quotidiane, tra cui quella di guadagnare quel tanto che basta a mandare avanti il suo studio. È per questo che, quando riceve un messaggio sul cellulare mentre è in un'aula di tribunale, impegnato a difendere il suo cliente dall'accusa di aggressione, la sua attenzione viene immediatamente catturata. A mandarglielo è lorna, la sua segretaria, e il testo è questo: «chiamami subito. Si tratta di un 187». Il numero, che in california corrisponde al codice dell'omicidio, cattura immediatamente la sua attenzione. Occuparsi della difesa in un caso di omicidio significa guadagnare un bel mucchio di soldi e l'eventualità non lo lascia certo indifferente. Quando poi scopre che la vittima, una prostituta che pensava di aver rimesso sulla retta via, era già stata sua cliente, non ha più dubbi sull'opportunità di accettare l'incarico. A muoverlo però non è solo il bisogno di guadagnare, ma i fantasmi di un passato che gli si rivela diverso da come l'aveva vissuto e una sete di giustizia che nasconde un forte desiderio di redenzione personale. Ed è proprio il personaggio di haller, l'avvocato fuori dagli schemi che prepara i processi dal sedile posteriore della sua lincoln, un uomo pieno di difetti, ma forse proprio per questo decisamente autentico, a rendere così speciali i romanzi di cui è protagonista.
Finalista premio campiello 2015 vincitore premio viareggio-repaci 2015 per la narrativa leone ginzburg rifiuta di giurare fedeltà al fascismo l'8 gennaio 1934. Pronunciando apertamente il suo 'no', imbocca la strada difficile che lo condurrà a diventare un eroe della resistenza. Un combattente mite, integerrimo e irriducibile che non imbraccerà mai le armi. Mentre l'europa è travolta dalla marcia trionfale dei fascismi, questo giovane intellettuale formidabile prende posizione contro il mondo servile che lo circonda e la follia del secolo. Fonderà la casa editrice einaudi, organizzerà la dissidenza e creerà la sua amata famiglia a dispetto di ogni persecuzione. Questa è la sua storia vera dal giorno della sua cacciata dall'università fino a quello in cui è ucciso in carcere. Nel racconto rigoroso e appassionato con il quale scurati le rievoca, accanto a quella di leone e natalia ginzburg, scorrono però anche le vite di antonio e peppino, ida e angela, i nonni dell'autore, persone comuni nate negli stessi anni e vissute sotto la dittatura e le bombe della seconda guerra mondiale. Dai sobborghi rurali di milano convertiti all'industria ai vicoli miserabili del 'corpo di napoli', di fronte ai fucili spianati, le esistenze umili di operai e contadini, artisti mancati e madri coraggiose entrano in risonanza con le vite degli uomini illustri. Accostando i singoli ai grandi eventi, attraverso documenti, fotografie e lettere, ricordi famigliari e memoria collettiva, antonio scurati resuscita il nostro passato.
La figura di kiyoaki, personaggio ultrasensibile a causa di una raffinata quanto ingannevole educazione, si staglia in primo piano; honda, l'amico, è invece sordo al richiamo dei sentimenti e proteso esclusivamente verso la vita attiva. Della nevrotica incertezza di kiyoaki è vittima l'enigmatica e splendida satoko, che spegnerà il suo amore disperato chiudendosi in clausura. Altri personaggi complementari sono indispensabili per comprendere un giappone dove retaggio storico, valore morale della tradizione, riti secolari, primato religioso svolgono una funzione determinante sulla sorte esistenziale del singolo non meno che della comunità.